Recensione Fifa 14


Un passo in avanti

E’ innegabile vedere in FIFA 14 un engine superato, cutscene ormai viste e riviste e il peso degli anni inizia a sentirsi, ma, con i giusti ritocchi EA è riuscita a superarsi, difendendo il proprio gioiello calcistico dagli attacchi della concorrenza.

Fifa 14 si mostra al giocatore come un prodotto più fluido e articolato sotto l’aspetto tecnico. Le animazioni, le movenze dei giocatori e finalmente del pubblico, riescono a regalare una maggiore sensazione di realismo, che stupisce e fa ben sperare per l’integrazione di Ignite con l’edizione next-gen. Electronic Arts ha lavorato molto bene sui contrasti, macchia delle passate edizioni: non saranno più presenti rocamboleschi mischioni in area, anzi, in Fifa 14 i giocatori riusciranno a togliersi dalla traiettoria di un compagno in caduta, evitando cosi aggrovigliamenti in area. Presenti sporadici bug negli urti e scontri tra i giocatori, ma nulla di problematico che possa rovinare l’esperienza di gioco e sicuramente risolvibile con una patch.

Riviste le rimesse laterali, ancora più fluide con i giocatori che inseguono la sfera per accelerare l’azione di gioco, inalterato invece il sistema dei calci di punizione e corner, con la possibilità di scegliere il numero di tiratori, il posizionamento della barriera e l’angolazione del pallone. Ottima la cura degli stadi; sono presenti 60 stadi tra cui 30 licenziati tutti comunque riprodotti con una cura meticolosa, tra questi: Bernabeu, Donbass Arena, San Siro, Stadio Olimpico, Juventus Stadium e molti altri ancora.

Ancora una volta perfetta la vasta scelta di campionati presenti e licenziati. Sono disponibili oltre trenta campionati con regolare licenza: l’intera Liga Spagnola, la Premier League, la K League, tutta la Serie A e B, la Ligue 1, insomma una vasta scelta di club e possibilità di gioco. Buona la soundtrack del titolo; come sempre Fifa è sostenuto da una tracklist fresca e con alcuni titoli ripescati dal passato ma orecchiabili in ogni contesto di gioco. Nota dolente purtroppo il duo Bergomi/Caressa che necessita in modo assoluto di una rivisitazione preferibilmente con una patch correttiva che permetterà commenti meno slegati dal contesto di gioco.

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