Recensione Metroid Fusion

Che l’infezione del parassita X abbia inizio.

Versione testata Wii U.

Metroid Fusion è il primo capitolo della saga ad apparire su Gameboy Advance ed utilizza, come il predecessore Super Metroid per SNES, una visuale simile a quella dei platformer, con cui condivide molti elementi di gioco, tra cui la possibilità di saltare. Uscito originariamente nel 2002 ci vedrà protagonisti di un’avventura, nei panni di Samus Aran, che si pone cronologicamente dopo gli episodi avvenuti in Metroid: Other M (disponibile su Wii).

Nintendo oggi ci ripropone, tramite la Virtual Console Gameboy Advance di Wii U, questo titolo classico, disponibile al download da Nintendo eShop a partire dal 3 Aprile 2014 al costo di €6,99.
{media load=media,id=8183,width=700,align=left,display=inline}

Il pericolo del Parassita X

Il gioco ha inizio con Samus Aran che scorta una equipe medica sul pianeta SR-388; dopo un attaco da parte di un Hornoad facilmente sconfitto dalla nostra eroina, uno strano parassita esce dal cadavere del nemico e si insedia all’interno del corpo di Samus, che dapprima non nota effetti collaterali. Dopo aver completato la ricerca, Samus e l’equipe medica tornano sulla navicella diretti al laboratorio, ma durante il viaggio Samus perde conoscenza e si schianata contro degli asteroidi; riuscita a fuggire per merito del sistema di espulsione della navetta, Samus viene salvata dall’equipe medica che prontamente rileva l’organismo presente all’interno del suo corpo, classificato come Parassita X, ed esegue un intervento chirurgico per rimuovere alcune parti della Tuta Energia che si erano fuse col suo corpo, modificandone l’aspetto, ma non riuscendo a rimuovere il parassita.

Gli unici esseri capaci di sconfiggere questi parassiti sono proprio i Metroid, precedentemente estinti per mano di Samus: si decide così di sfruttare l’ultima larva di Metroid trovata da Samus sul pianeta SR-388 per creare un vaccino che, però, ha comportato due effetti collaterali: il primo consiste nell’abilità, da parte della nostra eroina, di assorbire i Parassiti X per recuperare energia e munizioni, il secondo è la debolezza al freddo tipica dei Metroid.

Una volta effettuato il recupero, Samus viene prontamente mandata ad indagare nel luogo dove vengono tenute le parti della sua Tuta Energia rimosse, ove scopre che l’infezione dei Parassiti X si è espansa, uccidendo il personale del luogo.

Si gioca proprio come il capitolo precedente

Come già anticipato nel primo paragrafo della recensione, Metroid Fusion vanta un gameplay decisamente simile al suo precedente episodio apparso su SNES, Super Metroid. L’intera avventura si svolgerà scorrendo orizzontalmente sullo schermo e con la possibilità di utilizzare diverse abilità che otterremo nel corso della nostra avventura. Queste caratterizzeranno il gioco, così come la possibilità di tornare indietro per esplorare sezioni precedentemente inaccessibili senza l’ausilio dei nuovi poteri acquisiti.

La principale differenza rispetto al capitolo precedente sta nella mancanza della Tuta Energia, sostituita dalla nuova Tuta Fusione; saranno inoltre presenti elementi quali la possibilità di aggrapparci ai bordi di una sporgenza oppure di utilizzare delle barre sospese al soffitto per poter attraversa un baratro. E’ doveroso citare alcuni dei potenziamenti più importanti quale il Salto Alto e il Salto con la Palla, che adesso sono uniti sotto un unico potenziamento, così come la riserva di missili sarà unica ed utilizzata da qualsiasi dei poteri disponibili da Samus Aran.

Un’altra novità rispetto al capitolo precedente riguarda la strutturazione delle varie zone di gioco: questa volta gli obiettivi ci verranno dati dal nostro nuovo computer di bordo, Adam, che ci permetterà di esplorare solo determinate zone che si trovano nelle vicinanze o lungo il percorso verso il nostro obiettivo; saranno inoltre presenti sequenze in cui alcuni corridoio o stanze verranno completamente distrutti e resteranno inaccessibili.

Uno SNES portatile

La parte grafica di Metroid Fusion è molto simile e per certi aspetti superiore al predecessore visto su SNES. Nonostante le capacità ridotte della console portatile, il confronto con una delle console da salotto più potenti dei tempi (1990) regge alla grande ed è possibile, in alcuni frangenti, rendersi conto della maggiore qualità stilistica adottata dal titolo per Gameboy Advance che si presenta tutto sommato più piacevole. L’emulazione su Virtual Console è effettuata in modo ottimale e tramite l’utilizzo della risoluzione aumentata ci sarà possibile ovviare, almeno sullo schermo del Gamepad, a qualche difetto visivo, con bordi un po’ più smussati e meno pixellosi. Dal punto di vista sonoro il gioco si presenta ben strutturato e stabile; la colonna sonora è piuttosto orecchiabile e piacevole e ci accompagnerà nel corso dell’intera avventura, cambiando in base alle necessità di regia.
Fusion Suit art

Commento finale

Metroid Fusion rappresenta uno dei migliori capitoli della serie che abbiano mai raggiunto una console portatile. Lo stile grafico adottato, il gameplay e la colonna sonora sono le fondamenta per la buona riuscita di un titolo e Metroid Fusion le possiede tutte. Sfruttando l’esperienza fatta con Super Metroid su SNES, Nintendo era riuscita a sfornare un nuovo capolavoro che sfrutta molteplici similitudini e richiami allo stile adottato precedentemente, riuscendo a perfezionarlo in quasi ogni suo aspetto. Anche la versione emulata su Virtual Console di Wii U, riesce a lasciarsi giocare in tutta tranquillità, garantendovi numerose ore di gioco e tanta, tanta nostalgia!

Pro Contro 
– Uno dei migliori episodi della serie
– Costo allettante
– Migliora molti aspetti del capitolo precedente
– Potrebbe risultare breve per coloro che hanno già completato almeno una volta il titolo
  Voto Globale:  80
 
{vsig}games/nintendo/MetroidFusion/Recensione{/vsig}

Rispondi

Ultimi Articoli