Recensione MotoGP 14

Gas a martello… Scatenate l’inferno!

Versione testata: PlayStation 4.

Milestone è da sempre la più nota casa di sviluppo italiana nel campo dei videogiochi di corse motociclistiche. A tal proposito, infatti, si è sempre dedicata alla realizzazione annuale del gioco ufficiale della MotoGP e, ultimamente, anche su due titoli di motocross: MUD: FIM Motocross World Championship e MXGP – The Official Motocross Videogame. Entrambi, comunque, non hanno riscosso un grande successo né tantomeno hanno ricevuto voti elevati.

Dopo MotoGP 08, Milestone si è presa una pausa dalla serie e lo sviluppo dei titoli seguenti (MotoGP 09/10 e MotoGP 10/11) è passato a Monumental Games, che però non ha saputo essere all’altezza della “casa madre”, con risultati non così brillanti. E’ con il ritorno di Milestone e l’arrivo di MotoGP 13 che la formula di gioco cambia completamente: fisica più realistica, personalizzazione del pilota, grafica migliorata e altre grandi novità che lo hanno reso migliore sotto ogni aspetto.

Ora, MotoGP 14 debutta con la stessa formula vincente e si arricchisce di altre novità apprezzatissime dai fan, e ve ne parleremo nella nostra recensione. Rombo di motori… Partiti!

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Licenze ufficiali e… ritorno ai vecchi tempi!

Uno dei punti forti dei giochi sulla MotoGP è sicuramente la presenza di licenze ufficiali per ogni singolo aspetto: per Milestone, se anche solo un paio di guanti non sono Alpinestars (per dire), allora non meritano di essere nel gioco, in particolar modo se parliamo di MotoGP 14. Per quanto riguarda le licenze non ci riferiamo solamente alle marche delle moto o ai vari sponsor, bensì anche alle persone dietro ad ogni team presente: tra i nomi più celebri, ad esempio, troviamo Vittorino Guareschi, che i fan conosceranno di sicuro. Possiamo dire che Milestone, quindi, ama “vestire di marca”, e questo non ci può che piacere.
 
Tra le novità introdotte possiamo trovare un elogio ai vecchi tempi della MotoGP. Cosa significa? Significa che i nostalgici potranno rivivere le epiche gare di un tempo impersonando leggende come Kevin Schwantz, Mick Doohan, Wayne Rainey e molti altri o, più semplicemente, anche un esordiente Valentino Rossi in sella alla sua Honda del 2001. Questa è una feature decisamente molto apprezzata da tutti gli amanti della serie che vogliono avere a che fare anche con gli ossi duri del passato. Peccato che all’appello manchi Giacomo Agostini: pur non avendo corso negli anni ’90, avrebbe comunque fatto la sua bella figura con i suoi 15 titoli iridati.
 
tracciati, ovviamente, sono stati aggiornati alla stagione 2014 e l’elenco, nell’ordine reale, è il seguente:
  • Losail 
  • Austin
  • Termas de Río Hondo
  • Jerez
  • Le Mans
  • Mugello
  • Catalunya
  • Assen
  • Sachsenring
  • Indianapolis
  • Brno
  • Silverstone
  • Misano
  • Aragón
  • Motegi
  • Phillip Island
  • Sepang
  • Valencia

Ottime, come in MotoGP 13, le presentazioni in video con riprese reali dei luoghi in cui sono situate le varie piste. Tra le nuove features abbiamo anche una mappa del tracciato subito dopo il video di presentazione, che riporta alcuni dati e ci dà un’idea del circuito su cui stiamo per gareggiare. 

Si torna in sella a tutto gas 

Le nuove modalità sono davvero ottime e ben pensate per i veri fan della MotoGP che non perdono nessuna gara; ma andiamo in ordine per evitare confusione. Tra quelle standard avremo, come sempre, Gara Istantanea, Gran Premio, Sfida a Tempo e Campionato, nella quale potremo scegliere un pilota ufficiale di qualsiasi classe e puntare alla vittoria del mondiale.

Torna nuovamente la modalità Carriera insieme alla personalizzazione del proprio pilota: dopo aver inserito le nostre generalità, potremo scegliere un soprannome, il nostro numero sulla moto, il casco, i guanti, gli stivali e cololarli a piacere; sarà possibile selezionare anche il nostro stile di guida preferito, compreso quello vecchio stile. Dopodiché, avremo le prime offerte da parte di alcuni team e, proseguendo, ne riceveremo altre sempre più prestigiose o meno a seconda della nostra bravura. Salendo di livello con il nostro pilota, oltretutto, potremo sbloccare immagini e video esclusivi realizzati da Milestone, oltre a nuovi piloti da utilizzare nelle sfide a tempo o in altre modalità. Il nostro obiettivo sarà quello di vincere il mondiale Moto3 per poter passare in Moto2 e, infine, in MotoGP contro i campioni di alto livello.

Nella nostra roulotte personale potremo visualizzare diverse statistiche su un PC, modificare la nostra tuta e visualizzare i suddetti contenuti multimediali, mentre nei box potremo dedicarci alla nostra moto per quanto riguarda prestazioni, elettronica e potenziamenti. Il sistema di upgrading del nostro bolide consta di quattro parametri: motore, sospensioni, freni e telaio. Per potenziarli, dovremo ottenere i Pacchetti Dati tramite qualifiche e gare, i quali verranno richiesti sempre in maggior numero proseguendo con le modifiche. Prima di ogni gara, ovviamente, avremo la possibilità di modificare svariate opzioni legate alla sua durata, all’I.A., alla fisica e alla moto. Nota di merito per quanto riguarda la difficoltà, che finalmente offre un ottimo grado di sfida già a partire da quella media senza doverla per forza impostare su “Reale” (a meno che non siate veterani di MotoGP, non selezionatela, fidatevi).

Passiamo ora alle tre nuove modalità che debuttano in MotoGP 14 e che potete vedere negli screenshots presenti nella gallery al termine della recensione:

– Sfida i Campioni: una serie di sfide in cui impersoneremo un pilota predefinito alle prese con un determinato Campione.

– Eventi reali 2013: una chicca per tutti i fan della MotoGP. A differenza della modalità precedente, qui avremo a che fare con eventi memorabili dell’anno scorso e noi vestiremo i panni del pilota riportato nella descrizione: in poche parole, un altro grande omaggio ad alcune gare che rimarranno nella storia.

– Modalità Safety Car: ebbene sì, avremo la possibilità di guidare la safety car ufficiale della MotoGP 2014, ossia il BMW M4, in sfide a tempo su qualsiasi circuito. 

Sul multiplayer spendiamo qualche parola, dato che rimane quasi invariato: potremo correre contro altri giocatori in una gara, sfidarli negli intertempi, affrontare un campionato vero e proprio con avversari reali o scegliere la modalità Sprint Season. In ognuno di questi casi, la vittoria si baserà solo ed esclusivamente sulla nostra abilità di guida, quindi meglio imparare le traiettorie giuste prima di buttarsi online, almeno per come la vediamo noi.

Parlando del gameplay generale, invece, un altro cambiamento apportato riguarda la voce del commento tecnico pre-gara in cui, purtroppo, non avremo più l’amatissimo Guido Meda come successe in MotoGP 13, ma Mauro Sanchini, sebbene sia comunque una buona sostituzione. Ancora manca, comunque, una telecronaca vera e propria durante le gare che porti ai massimi livelli l’esperienza di gioco e che inciti i giocatori ad eseguire sorpassi e bagarre all’ultimo sangue. Immaginatevi un commento di Meda davvero ben realizzato, dotato di tantissime frasi in situazioni come quelle delle famose sportellate tra Rossi e Gibernau o Lorenzo: Milestone sfiorerebbe davvero la perfezione tra i giochi di corse motociclistiche. Un’altra “pecca” è nuovamente la mancanza delle premiazioni sul podio con tanto di inni nazionali (sebbene ci sia un cenno ai festeggiamenti in caso di vittoria), che regalerebbero un grado di realismo ancora maggiore. Riponiamo fiducia, comunque, nei titoli a venire, sperando che la casa di sviluppo nostrana punti a questo grande salto di qualità.

Il nuovo motore grafico fa faville

Potrebbe quasi sembrare un’esagerazione questa affermazione, ma sappiate che non raccontiamo frottole: il comparto grafico di MotoGP 14 è ottimo sotto ogni aspetto e si vede che Milestone ha una grande cura nei dettagli, infatti la qualità delle moto e del pilota è sorprendente. I tracciati, comunque, rimangono pur sempre i migliori in assoluto grazie ad una riproduzione fedelissima alla realtà e ai particolari davvero ben definiti, compresi asfalto e cordoli. Se poi aggiungiamo la pioggia o il riflesso del sole sull’asfalto bagnato, il risultato è notevole. Certamente, gli assistenti a bordo pista sono ancora quasi delle “sagome di carta” con poche texture, ma detto sinceramente: chi se li fila?

Anche il comparto audio è stato rinnovato: ora le moto hanno rumori più realistici e scegliendo la visuale dal casco li sentiremo meno, proprio come se ne indossassimo uno. Unica miglioria da fare sarebbe quella di distinguere maggiormente il sonoro dei motori delle varie moto, dato che in Moto3 hanno quasi tutte uno stesso rombo, in Moto2 uno diverso dalla classe precedente ma quasi identico per ogni modello e via dicendo. Nulla che vada ad influire negativamente comunque. Un cenno è anche da fare alle musiche che contornano i vari video, le quali sono davvero belle, azzeccate e molto spesso grintose. 

vale rossi

Commento finale

MotoGP 14 è quasi tutto ciò che un fan del motociclismo possa richiedere. Milestone ha mantenuto la stessa struttura di gioco che funzionò egregiamente nel precedente capitolo e ha saputo apportare ottime migliorie sia in campo grafico che nel gameplay, guadagnando così un nuovo livello qualitativo anche grazie all’apprezzatissima possibilità di impersonare leggende del passato. Purtroppo, l’assenza di una telecronaca e delle premiazioni sul podio impediscono al titolo di sfiorare la perfezione, ma chissà: magari Milestone soddisferà le nostre richieste molto presto. In ogni caso, MotoGP 14 è un must have per gli sfegatati del genere, a maggior ragione se sono dei nostalgici e vogliono “far mangiare la polvere” agli attuali campioni con Schwantz e compagnia bella. 

Pro Contro 
– Dettagli grafici davvero notevoli…
– Circuiti fedelmente riprodotti in ogni loro aspetto
– Possibilità di impersonare vecchie leggende
– Nuove modalità ben riuscite
– … sebbene ci sia ancora qualche piccola sbavatura
– Niente telecronaca e nessuna premiazione
– Ci manca Guido Meda
  Voto Globale: 85 
 
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Simone Rinaldi
Simone Rinaldi
Meglio conosciuto come "Ping" per gli amici e online, gioco dall'ormai lontano 2000. Cresciuto a pane e videogiochi a partire dalla prima PlayStation, nel tempo ho esteso i miei interessi anche all'ambito della tecnologia in generale, scoprendo un certo feeling con l'hardware PC. Le mie grandi passioni si sono poi trasformate in qualcosa di più concreto con l'entrata in 4News, grazie a cui ho avuto modo di vedere il mondo videoludico-tecnologico da una nuova prospettiva ed affrontarlo in modo più serio e professionale.

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