Recensione MXGP 2 – The Official Motocross Videogame

Milestone torna sullo sterrato.

Versione testata: PlayStation 4.

Milestone la conosciamo principalmente per lo sviluppo a cadenza annuale di videogiochi ufficiali dedicati alla MotoGP da quasi un decennio ormai, che vantano una formula di gioco testata e vincente in grado di soddisfare tutti i giocatori e i fan delle corse motociclistiche. Negli ultimi anni, lo sviluppatore italiano ha deciso di realizzare anche titoli ufficiali che trattassero il mondo del motocross, così da non lasciare in disparte gli amanti delle due ruote su sterrato. Nel 2012, quindi, debutta ufficialmente MUD, che offre un gameplay discreto ma che rimane comunque un titolo per soli appassionati, non riscuotendo il successo sperato. Due anni dopo, Milestone torna in pista con MXGP, che vanta invece una formula di gioco più ricca e curata rispetto al suo predecessore ma che rimane ancora ancorato (permetteteci il gioco di parole) alle console old gen, il che non ha permesso di tirare fuori il meglio dal comparto tecnico.

Ora, la casa di sviluppo del Bel Paese ci riprova con il seguito realizzato per PS4, XBOX One e PC, MXGP 2 – The Official Motocross Videogame, proponendo un’esperienza decisamente apprezzabile che andremo a descrivervi con la nostra recensione.

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Passione per le due ruote

MXGP 2 segue ovviamente la scia dei giochi sulla MotoGP: non appena si avvia il titolo, infatti, ai giocatori viene chiesto di inserire il proprio nome, cognome, nazionalità e altri parametri utili a “creare” l’alter ego virtuale. Dopodiché si entra nel vivo della Carriera di motocross, in quanto dobbiamo scegliere il nostro costruttore preferito fra sette opzioni (Husqvarna, Yamaha, KTM, TM Racing, Kawasaki, Suzuki e Honda), il nome del team ed il logo, quest’ultimo selezionabile fra alcuni predefiniti ma decisamente poco spiccati e minimalisti; un editor apposito avrebbe permesso di dare un tocco più personale al tutto. A questo punto, dobbiamo ancora decidere i nostri manager personali e il nostro primo sponsor fra quelli inizialmente disponibili. La lista è abbastanza limitata, ma sono tutti marchi reali ed è possibile cambiarli durante la stagione per ottenere ricompense sempre migliori soddisfando determinati requisiti. Inoltre, si può correre sia in MX2 che MXGP contando sulla presenza di piloti reali, Cairoli compreso.

Forse uno degli elementi più interessanti sotto l’aspetto della personalizzazione è la possibilità di potenziare le moto: oltre ad acquistarle, i crediti guadagnati in gara possono essere spesi per apportare varie migliorie, che spaziano da un semplice manubrio di colore diverso per abbinarlo alla nostra livrea fino a scarichi, freni e quant’altro che vanno a migliorare le prestazioni. Oltre a ciò, è anche possibile modificare la tuta del nostro pilota dal casco fino agli stivali, e dobbiamo dire che abbiamo apprezzato la varietà di oggetti presenti e le ottime colorazioni disponibili.

Salti, fango e bagarre

Il nuovo capitolo di MXGP può contare su un gameplay abbastanza solido e soprattutto su un modello di guida decisamente appagante ed impegnativo. Come da tradizione di Milestone, i giocatori possono adattare l’esperienza di gioco alle proprie abilità modificando la difficoltà degli avversari e la fisica in-game: ebbene, se quest’ultima viene impostata al massimo, le gare diventano molto interessanti e imprevedibili poiché la nostra moto reagisce in modo molto simile alla realtà. Oltretutto, i freni sono separati anziché congiunti e dobbiamo anche preoccuparci di spostare il peso del pilota nel modo corretto soprattutto dopo un salto, così da atterrare senza perdere velocità o, peggio, cadere e mandare a ramengo l’intera corsa.

Indipendentemente dalla fisica selezionata, viene comunque richiesto un minimo di abilità ai giocatori, che devono impegnarsi per affrontare al meglio le curve e le irregolarità del tracciato utilizzando spesso la frizione, che permette di uscire decisamente più veloci se sfruttata a dovere. Ciò che lascia a desiderare, purtroppo, è l’I.A. avversaria: ad inizio carriera, difficilmente si riesce ad arrivare fra i primi in quanto la nostra moto risulta lentissima e i piloti vanno (apparentemente) forte, ma non appena la potenziamo ecco che si cominciano a dare parecchi secondi di distacco agli avversari, pure a difficoltà più elevate se si è esperti nel genere. Oltretutto, gli altri piloti raramente danno vita a vere e proprie bagarre per guadagnarsi la posizione migliore, e questo rende le corse abbastanza “statiche” dal punto di vista dell’azione in pista.

Il gioco non ruota solamente attorno alla Carriera, ma offre diverse altre modalità con le quali divertirsi e sfidare gli avversari per ore e ore. Il giocatore singolo è sicuramente molto corposo, in quanto spazia dai tipici gran premi e dalle sfide a tempo fino ad eventi più interessanti e impegnativi come il Monster Energy FIM MXoN, ovvero il motocross delle nazioni in cui si può correre nei panni di famosi piloti. Debutta inoltre la modalità Stadium Series, che per la prima volta ci permette di correre negli stadi in circuiti indoor, una buona new entry che sicuramente i fan apprezzeranno. Non potevano infine mancare gli eventi reali, che sullo stile di quelli presenti in MotoGP ci rendono protagonisti di corse o momenti particolari avvenuti nelle stagioni di motocross. Il multiplayer, invece, dispone delle solite modalità, quindi gare veloci, campionati e poco altro che può interessare soltano i veri appassionati che vogliono testare le proprie abilità contro altri giocatori.
 
Infine, spendiamo due parole sui tracciati: Milestone ha inserito tutti i 18 circuiti ufficiali del mondiale di motocross oltre ad alcuni indoor nella modalità Stadium Series. Fra le piste giocabili, quindi, sono presenti Maggiora, Mantova, Talavera de la Reina, Leon e molti altri.

mxon 16

Un comparto tecnico da migliorare

Se Milestone se la cava più che bene nella realizzazione del gameplay, purtroppo rimane ancora “indietro” sul lato tecnico. Il comparto grafico, di per sé, è molto buono, con tracciati fedelmente riprodotti e una grande cura nelle animazioni dei piloti, ma purtroppo il frame rate è il tasto dolente: durante le gare è generalmente stabile pur essendo fissato a 30 fps, ma non si può dire lo stesso per i replay, che scendono molto spesso sotto quella soglia. Nota di merito comunque alla visuale in prima persona, che sebbene non si veda dall’interno del casco regala grandi emozioni.

Anche il comparto audio non è da meno: gli effetti sonori delle moto sono praticamente tutti uguali (ovviamente la differenza fra un 2 tempi e un
4 tempi si sente, ci mancherebbe) e alla lunga risultano essere veramente monotoni e quasi fastidiosi, forse anche a causa di alcune musiche troppo “casiniste” come colonna sonora. Oltretutto, come nei giochi di Milestone d’altronde, mancano ancora una telecronaca e la premiazione sul podio, che attendiamo da tempo ma ancora non si mostrano né in MXGP né in MotoGP.

Insomma, lo sviluppatore italiano dovrebbe rivoluzionare e concentrarsi maggiormente sul profilo tecnico dei suoi titoli per poter puntare ancora più in alto e, magari, accaparrarsi una fetta di utenza più esigente.

Commento finale

MXGP 2 – The Official Motocross Videogame è un titolo molto godibile nel suo genere che vanta diversi punti di forza, primo fra tutti un giocatore singolo solido e ricco di sfide. Il modello di guida implementato da Milestone è sicuramente in grado di soddisfare anche le esigenze dei giocatori più esperti, che devono veramente fare uso di tutta la loro abilità di guida; molto buona anche la varietà di personalizzazioni disponibili sia per il pilota che per la moto. Purtroppo, il comparto tecnico rimane sempre l’elemento che va a minare abbastanza l’esperienza di gioco, con effetti sonori da rivedere e migliorare oltre ad un frame rate troppo ballerino per un titolo del 2016. Se siete appassionati di motocross, in ogni caso, MXGP 2 è il gioco che fa per voi e sarà in grado di incollarvi allo schermo per parecchie ore.

Pro Contro 
– Modello di guida e fisica appaganti
– Buona personalizzazione di moto e pilota
– Tante modalità di gioco
– Circuiti e piloti fedeli alla realtà
– I.A. molto altalenante
– Comparto tecnico ancora sottotono
  Voto Globale: 80 
 
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