Recensione Killzone 3


Combattere in compagnia

Tutta la campagna può essere giocata insieme ad un’altra persona in modalità co-operativa sulla stessa console, dividendo lo schermo in 2 porzioni da 3:4 disallineate, per permettere, al contrario del taglio netto orizzantale, una maggiore visibilità della scena e maggior orientamento per ciascun giocatore. Purtroppo Guerrilla Games ha tenuto subito a precisare che la mancanza della co-operativa online è il tassello che avrebbe voluto inserire dall’inizio del gioco. Non si esclude quindi una patch nel futuro prossimo che implementi questa modalità anche per l’online, anche se non vi è nulla di ufficiale.

La modalità competitiva mette in scena il già rodato sistema del precedente capitolo rinforzato da un netcode di ottima fattura e dall’introduzione di alcuni interessanti caratteristiche. Oltre alla parte offline denominata Botzone, nella quale si può fare allenamento giocando da soli con tutti gli altri (sia amici che nemici) comandati dalla cpu, vi sono per l’online la Schermaglia, un Team Deathmatch per un massimo di 16 giocatori, Zona di Guerra, nella quale si intervallano casualmente una serie di 6 missioni tra cui Cattura l’altoparlante, deathmach, Conquista e difendi, Assassinio, Piazza la bomba per un massimo di 24 giocatori, e Operazioni, in pratica missioni a tema con tanto di scene di intermezzo dove gli attori protagonisti sono proprio i giocatori che si possono riconoscere sia per il nickname che per il tipo di classe scelta per un massimo di 16 giocatori, capaci di rendere esplosiva una modalità multiplayer già dinamica e avvincente.

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Il sistema di classi viene riproposto con i cinque modelli: Tattico, Geniere, Medico da campo, Spia, Cecchino. Ogni classe ha a disposizione un totale di 10 livelli divisi tra armi ed abilità, determinati dal loro collezionamento.

Operazioni rende il multiplayer dinamico ancora più esplosivo
A rendere diversa la progressione di una classe e l’uso delle relative armi e abilità, ci pensa un nuovo sistema di progressione basato sui punti sblocco. Questi punti possono essere utilizzati indistintamente tra le varie classi da subito per attingere ad armi e/o abilità, od ancora possono essere conservati per essere utilizzati per sbloccarne di migliori e più performanti tralasciando magari quelle basi. Per fare un esempio pratico, ogni classe parte con una sola arma primaria, mentre l’arma secondaria non è disponibile. Per averla bisogna utilizzare 1 punto sblocco. Se un giocatore non vuole usarla subito, mantiene quell’unico punto sblocco in attesa di collezionarne altri, per poi attingere ad un arma primaria di maggiore calibro. Stesso discorso per le abilità di ciascuna classe. Alcune armi e abilità necessitano anche di aver raggiunto un determinato rango. Per ogni classe ci sono ben 45 ranghi partendo dalla Recluta.

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Per accumulare i punti sblocco bisogna realizzare uccisioni o punti missione che sbloccherranno gradi e di conseguenza un punto sblocco, oppure aver collezionato medaglie. Per conoscere in dettaglio il vasto arsenale di armi messo a disposizione nel gioco, vi rimandiamo all’articolo pubblicato.

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Le mappe a disposizione sono 8 e riprendono parte delle ambientazioni viste nella Campagna. Ognuna ha una superficie ed estensione differente che implica i giocatori ad utilizzare diverse strategie per ingaggiare il nemico. Per maggiori informazioni vi rimandiamo all’articolo pubblicato. Oltre a queste sono già disponibili altre 2 mappe, riviste dal precedente capitolo ed adattate al nuovo contesto, grazie ad un Retro Pack per chi ha ricevuto il bonus con l’acquisto del gioco nei negozi che aderivano all’iniziativa, oppure acquistabile via Store del Playstation Network.



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