Tra meno di una settimana arriverà sugli scaffali Call of Duty: Modern Warfare, soft reboot di una saga storica all’interno del franchise. La trilogia sviluppata da Infinity Ward non solo è stata in grado di ridefinire il multiplayer on-line degli sparatutto in prima persona, ma ha saputo anche raccontare una storia permeata dalla brutalità della guerra e piena di intrighi politici e personaggi indimenticabili. Per entrare nel mood che ci accompagnerà nei prossimi giorni alla scoperta del nuovo capitolo, abbiamo deciso di riesumare le opere del passato. In tre articoli vogliamo ripassare insieme a voi la storia raccontata nei tre capitoli di Modern Warfare. Cominciamo, ovviamente, dal primo, uscito nel 2007.
Ucraina 1996, nei pressi di Chernobyl
Seguiamo un ordine cronologico e cominciamo da quella che rappresenta una delle missioni più memorabili dell’intera trilogia di Modern Warfare. Nel 1996 il tenente John Price della Special Air Service, esercito britannico, viene affiancato al capitano MacMillan, ovvero il suo mentore, in una missione sotto copertura a Pripyat, in Ucraina. La città, che fu residenza di molti degli operai della centrale nucleare di Chernobyl, è ormai abbandonata e devastata dall’esplosione e dalle radiazioni. I due militari si trovano sul posto per eliminare Imran Zakhaev, un trafficante d’armi russo che sta raccogliendo materiale nucleare abbandonato per venderlo sul mercato nero.
I due soldati hanno l’obiettivo tenere un’imboscata a Zakhaev nel bel mezzo di uno scambio. Dall’ultimo piano di un hotel abbandonato è lo stesso Price a esplodere un colpo verso di lui con un Barrett M82. Purtroppo il trafficante viene colpito al braccio sinistro, che perderà per sempre, ma rimarrà in vita. I due a quel punto sono costretti a una fuga disperata, al termine della quale il giovane tenente porterà in salvo il suo maestro, che pagherà però un caro prezzo, perdendo l’uso delle gambe.
Durante i 15 anni successivi, Zakhaev si arricchisce vendendo armi e utilizzando i suoi introiti per accrescere il suo peso politico. Così, nel 2011 il trafficante è diventato capo del partito ultranazionalista russo ed è una figura politicamente molto pericolosa. Nel frattempo, Pirce ha scalato la gerarchia della SAS ed è diventato capitano del 22esimo reggimento.
Ultranazionalisti russi e golpe in medioriente
A questo punto passiamo all’inizio del gioco, nel 2011. La storia si apre con l’arrivo presso il quartier generale SAS del sergente John “Soap” McTavish, al suo primo giorno di servizio nelle forze speciali. Dopo un breve addestramento insieme al tenente Gaz, Soap incontra i suoi colleghi della squadra Bravo, capitanata da John Price. Questa squadra sarà protagonista dell’intera serie Modern Warfare. A questo punto si scopre anche che in Russia è in corso una guerra civile tra le autorità governative ed i ribelli ultranazionalisti.
La prima missione di “Soap” è un assalto ad una nave russa battente bandiera estone nello Stretto di Bering in una notte temporalesca. La nave è sospettata di trasportare materiale illecito, e in effetti la squadra Bravo trova a bordo un carico militare arabo. Prima che i soldati possano indagare ulteriormente, la nave viene attaccata da due aerei nemici e la squadra è costretta ad una rocambolesca fuga.
Nel frattempo, Yasir Al-Fulnai, presidente di un paese del Medio Oriente, è stato rapito da parte delle forze ribelli, i quali sostengono sia in combutta con l’occidente. In seguito, il leader politico viene giustiziato in diretta TV da un uomo di nome Khaled Al-Asad, a capo del colpo di stato. Poco prima di sparare ad Al-Funai, Al-Asad annuncia al mondo: “Questo è solo l’inizio“.
L’esecuzione in diretta televisiva è in realtà solo una parte di un piano molto più ampio, ideato da quelli che si fanno chiamare I Quattro Cavalieri. Questo gruppo è composto da Imran Zahkaev e suo figlio Victor, Al-Asad e un quarto membro ignoto. I Cavalieri collaborano per mettere Al-Asad al potere, usando la rivoluzione per distrarre le nazioni militari dell’occidente. In questo modo gli ultranazionalisti di Zahkaev potranno vincere la guerra civile in Russia.
Guerra civile
Mentre l’esercito degli Stati Uniti si prepara all’invasione del paese di Al-Asad, la squadra Bravo sta investigando sul conflitto in Russia. Seguendo una traccia di un informatore, gli uomini del Capitano Price hanno intercettato il carico sulla petroliera Estone: un dispositivo nucleare e alcuni documenti che collegano gli ultranazionalisti ad Al-Asad.
A questo punto, la squadra Bravo si trova costretta a partire per salvare Nikolai, l’informatore russo che ha reso possibile l’operazione nello stretto di Bering. L’uomo è stato scoperto e sta per essere giustiziato.
Con l’aiuto delle forze lealiste russe, guidate dal sergente Kamarov, la squadra riesce a recuperare Nikolai e fuggire in elicottero, nonostante alcune divergenze con i lealisti e la resistenza opposta dalle forze ultranazionaliste.
Guerriglia moderna
Nel mentre, l’esercito americano ha iniziato l’offensiva contro Al-Asad. Alla guida delle operazioni c’è il generale Shepherd. Una delle divisioni dispiegate è la 1° Forza da Ricognizione dei Marines, guidata dal tenente Vasquez. Ed è nei panni di un soldato di questa divisione, il sergente Paul Jackson, che veniamo catapultati in medio oriente. L’obiettivo della missione è trovare Al-Asad. La missione ci porterà infine a irrompere nella sede televisiva da cui si pensa che il presidente golpista stia mandando in onda un comunicato. In realtà, nel più classico dei colpi di scena, i marines scopriranno che era solo una registrazione, quella trasmessa dagli studi.
Successivamente a questi fatti, l’esercito americano tenta un assalto alla capitale con l’obiettivo di catturare Al-Asad. Ed è a questo punto che la trama s’infittisce: una testata nucleare distrugge la città e uccide 30.000 soldati americani, tra cui il sergente Jackson che abbiamo finora impersonato. Questo evento sarà la causa scatenante di quasi tutto ciò che accadrà dopo, nella trama della saga Modern Warfare.
Sulle tracce di Al-Asad
Tornati nei panni di Soap, al seguito del capitano Price ci lanciamo con il resto della squadra Bravo alla ricerca di Al-Asad. Secondo una soffiata di Nikolai, l’uomo è fuggito in Azerbaijan prima dell’esplosione nucleare. I militari britannici riescono a catturarlo in un piccolo villaggio, dove il terrorista si era rifugiato grazie all’aiuto dei suoi alleati russi.
Qui, Al-Asad viene torturato da Price nel tentativo di estrapolargli informazioni, ma l’uomo non parla. A un tratto il telefono dell’ex dittatore squilla e rispondendo Price scopre chi è l’uomo che muove i fili. Costui è il trafficante Imran Zakhaev, leader degli ultranazionalisti, uomo a cui lo stesso Price portò via un braccio, creduto morto da 15 anni. A questo punto, il capitano uccide Al-Asad con un colpo di pistola alla testa: ormai è solo un ostaggio senza nessuna utilità.
Tutto a un tratto la squadra Bravo si ritrova a dover resistere all’assalto degli ultranazionalisti, che tentano di riprendersi l’ex dittatore. Tratti in salvo da un elicottero dei marines, i SAS si uniranno ai militari statunitensi sulle tracce di Viktor Zakhaev, figlio di Imran. Giunti in una città russa senza nome, il team riesce a raggiungere l’uomo dopo un lungo inseguimento, alla fine del quale questo si suiciderà con un colpo di pistola, per evitare di essere catturato vivo.
La rabbia di Zakhaev
A questo punto, il padre di Viktor, sconvolto e assetato di vendetta, deciderà di lanciare una serie di missili nucleari sulla costa est degli Stati Uniti. L’unica speranza per evitare il disastro è che la squadra Bravo riesca a localizzare il silo di lancio e interrompere il bombardamento sul nascere. Soap e compagni irromperanno così in una base missilistica russa sui monti Altay. Durante l’assedio, due missili vengono lanciati verso la costa americana, e la squadra dovrà impedire l’impatto facendoli detonare in volo.
Gli uomini del capitano Price riescono nell’impresa, dopo aver fatto breccia nella base nemica, grazie ai codici ottenuti dal governo russo. A questo punto il capitano, Soap, Gaz e il sergente Griggs delle forze statunitensi si danno alla fuga, ma vengono fermati su un ponte dalle forse di Zakhaev, grazie a un elicottero militare. A questo punto Gaz, Griggs e vari altri soldati vengono giustiziati. Poco prima che il capitano e il sergente vengano a loro volta uccisi, le forze lealiste di Makarov abbattono l’Hind degli ultranazionalisti. Sfruttando il momento di distrazione, un ferito capitano Price riesce a far scivolare la sua pistola verso Soap che, anche se non ha la visuale chiara, riesce a sparare a Zakhaev e le sue due guardie, uccidendoli.
Epilogo
A questo punto gli uomini di Kamarov atterrano in elicottero e portano in salvo Soap, tentando anche di rianimare il morente capitano Price. Di questi non potremo sapere il destino, non prima di Modern Warfare 2 almeno.
Nel finale del gioco, la schermata viene occupata da un telegiornale, che riporta la notizia di test missilistici effettuati nell’Asia Centrale da parte del governo russo, notizia ovviamente falsa. Inoltre si parla anche di una nave scomparsa nello stretto di Bering, le cui ricerche sono state interrotte. Infine si parla di una lotta intestina nelle forze ultranazionaliste russe per la leadership.
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