Back 2 the past – la storia di Call of Duty: Modern Warfare 3

Con l’uscita del nuovo Call of Duty: Modern Warfare ormai alle porte, attesa per domani 25 ottobre, siamo qui per un ripasso finale dei vecchi capitoli della saga. La storica serie Modern Warfare, sviluppata da Infinity Ward, è diventata un caposaldo degli FPS, sia per quanto riguarda il multiplayer sia per la narrativa della campagna single player. Questo soft reboot vuole riconquistare gli appassionati storici, un po’ per nostalgia del buon vecchio capitano Price, un po’ per un comparto on-line che segue le orme tracciate ormai quasi 10 anni fa, evolvendo la formula di gioco. Vi abbiamo già parlato in questi giorni dei primi due capitoli della serie e adesso non ci rimane che addentrarci nell’ultimo, Call of Duty: Modern Warfare 3.

Fuga in India

Il gioco riprende esattamente dalla fine del precedente episodio, a differenza di quanto accadde tra i primi due. È il 17 agosto 2016, il giorno dopo la morte di Shepherd. Nikolai ha portato in salvo Soap e Price in elicottero ai piedi dell’Himalaya. I tre si trovano nello stato di Himachal Pradesh, in India, in un luogo sicuro gestito dagli esiliati lealisti russi. I medici provano a curare Soap, gravemente ferito a causa della pugnalata al petto infertagli dal generale nel duello mortale alla fine di Modern Warfare 2.

Nel frattempo le forze di Makarov sono già addosso ai due soldati e il loro salvatore, con l’obiettivo di eliminarli. Mentre fuori infuria la battaglia, il miglior soldato di Nikolai, Yuri, ex Spetsnaz, rianima Soap con un’iniezione di adrenalina e lo aiuta a fuggire. I quattro riescono a raggiungere un punto di estrazione e scoprono di essere tutto ciò che rimane della Task Force 141, fatta fuori dopo essersi ribellati al Generale Shepherd.

World War 3

A questo punto scopriamo che la Terza Guerra Mondiale infuria e i russi sono ancora in territorio statunitense. La battaglia vinta a Manhattan non ha messo fine all’invasione, e adesso è New York a essere sotto attacco. Le forze americane sono sull’orlo della sconfitta, in quanto l’intera flotta americana è stata spazzata via.

Seguiamo qui le azioni della squadra Metal della Delta Force, composta dal sergente Derek “Frost” Westbrook, Grinch, Truck e il caposquadra, il sergente Sandman. Frost e Sandman avevano già conosciuto Soap e Price tre anni prima, durante la missione Kingfish. Vediamo adesso come questo piccolo gruppo di soldati riesce ad affondare la flotta russa utilizzando un sottomarino sovietico classe Oscar rubato in precedenza. Una volta distrutte le forze navali, i russi sono costretti alla ritirata.

Modern Warfare 3 New York

Sull’aereo presidenziale

Facciamo un salto avanti di alcune settimane. È il 3 ottobre quando il Presidente russo Boris Vorshevsky, appartenente anch’egli al partito ultranazionalista, annuncia di voler firmare un accordo di pace con gli Stati Uniti e la NATO ad Amburgo, in Germania. L’incontro viene organizzato, ma ovviamente le cose non andranno come sperato.Modern Warfare 3 aereo presidenziale

Gli agenti di Makarov, da dentro l’aereo in volo del presidente russo, mettono in atto un attentato. Nonostante il Servizio Federale di Protezione e il suo agente Andrei Harkov tentino di mettere al sicuro il presidente, alla fine l’agente soccomberà, ucciso da Makarov in persona, lui come molti dei suoi compagni. A questo punto il leader terrorista rapisce il presidente e vorrebbe fare lo stesso anche con la figlia, Alena. L’idea di Makarov è di torturare la figlia del presidente per ottenere dal padre l’accesso ai codici dell’arsenale nucleare russo. Per fortuna gli agenti superstiti della scorta riescono a salvare almeno la figlia del presidente e portarla al sicuro.

Armi chimiche

A questo punto Soap, Price e Yuri, con l’aiuto di un agente dell’intelligence britannica con nome in codice “Baseplate“, seguono le tracce di Makarov fino ad un villaggio in Modern Warfare 3 Sierra LeoneSierra Leone, nella giungla, dove dovrebbe avvenire uno scambio di armi. I soldati sono però rallentati dalla milizia africana, non riuscendo a impadronirsi del carico. L’attenzione si sposta su un altro reparto del SAS, guidato dai sergenti Walcroft e Burns e dal caporale Griffin, vecchie conoscenze dal primo Modern Warfare. Questi, avvisati dai servizi segreti francesi e britannici che parte di quel carico si trova in Gran Bretagna, fanno irruzione in un sobborgo di Londra ed eliminano svariati militari ultranazionalisti infiltrati. I morti a fine missione sono tanti, incluso il caporale Griffin, ma una parte del carico viene effettivamente recuperata.

Tuttavia la presenza russa in quella zona era solo un diversivo: in realtà l’obiettivo degli ultranazionalisti era attaccare le principali capitali europee utilizzando delle armi chimiche. Londra, Parigi, Berlino, Roma sono solo alcune delle città in giro per l’Europa soggette ad attentati che eliminano punti nevralgici della dirigenza militare e politica dei vari paesi. Nel caos generato da questi attacchi, la Russia può invadere il vecchio continente.

Dov’è Makarov?

Price, Soap e Yuri si recano quindi in Somalia, e aiutati dai lealisti russi attaccano una fortezza della milizia africana. Qui sperano di ottenere alcune informazioni su Makarov direttamente dal capo della milizia, Warabee. I militari riusciranno a impossessarsi della base e Price interroga lo stesso Warabee, che rivelerà che il tramite di Makarov in Europa è un trafficante d’armi di nome Volk, a Parigi.

Modern Warfare 3 Torre Eiffel

A questo punto, Warabee viene freddato con un colpo di pistola da Price. Questa scena dovrebbe suonarvi familiare, se pensate al primo Modern Warfare e alla fine che fece Al-Asad. Gli uomini della Task Force 141 dovranno correre in aiuto di Nikolai, prima di poter lasciare la Somalia: il suo elicottero è stato abbattuto. Ed è qui che si scopre che l’uomo con il nome di Baseplate è in realtà il capitano MacMillan, il superiore di Price che lo accompagnò in Ucraina nel ’96.

Il team Metal, che nel frattempo è riuscito a salvare il vicepresidente americano ad Amburgo, viene inviato a Parigi per catturare Volk. Questi rivelerà che Makarov si Modern Warfare 3 Pragatrova in realtà a Praga, per un incontro con i suoi vice. Ovviamente la squadra del capitano Price si reca di corsa in Repubblica Ceca e qui cerca di far fuori Makarov al The Hotel Lusting, sfruttando l’aiuto della resistenza sociale e un vecchio alleato, il sergente Kamarov, conosciuto nel primo Modern Warfare. Price e lo stesso Kamarov cercheranno di infiltrarsi nell’albergo mentre Soap e Yuri gli danno supporto.

Purtroppo l’attacco non andrà a buon fine e il sergente lealista perderà la vita, imbottito di esplosivo e fatto saltare in aria. Durante la fuga di Price dall’edificio, Makarov svela di conoscere Yuri di persona, definendolo “amico”. Nell’esplosione, Soap viene sbalzato via e nell’atterraggio le sue ferite si riaprono. Dopo la fuga verso un luogo sicuro, Soap rivela a Price che Yuri e Makarov si conoscono, giusto prima di morire per le ferite.

Morte di SoapChi è Yuri in realtà?

Price è infuriato e costringe l’ex Spetsnaz a dirgli la verità. Yuri a questo punto confessa di essere stato un giovane patriota, nonché il braccio destro di Makarov stesso. Rivela anche di essere stato con lui e Zakhaev in tutti i momenti chiave del passato, come il tentativo di eliminare Zakhaev nel ’96, la detonazione nucleare che uccise 30.000 uomini nel 2011 e il massacro all’aeroporto, che lui stesso ha inutilmente cercato di fermare. In quell’occasione Makarov scoprì il suo doppio gioco e gli sparò, lasciandolo in fin di vita.

Il capitano Price decide di fidarsi di Yuri, e si lancia con lui, a questo punto unico altro superstite della Task Force 141, all’attacco di una base ultranazionalista poco fuori Praga. I due scoprono che che la figlia del presidente russo verrà rapita in Germania per costringere Vorshevsky a collaborare. Price e Yuri avvisano il team Metal della cosa, affinché recuperino Alena a Berlino, ma questi falliscono nella missione di salvataggio.

I due ostaggi verranno portati via e localizzati solo in seguito in una miniera di diamanti in Siberia. Quindi la Deal Force, incluso il team Metal e la Task Force 141 (o quello che ne resta), si lanciano in un’operazione congiunta per recuperare il presidente e sua figlia Alena prima che Makarov ottenga i codici.

La fine della guerra… E di Makarov

Il gruppo riesce a mettere in salvo i due ostaggi, nonostante buona parte del team Metal, rimasto indietro per coprire la fuga degli altri, perde la vita nell’esplosione della miniera. L’unico a salvarsi è il sergente Frost, che per qualche motivo non ha preso parte alla missione. Così, nei giorni successivi, sia la guerra tra USA e Russia che quella civile russa tra ultranazionalisti e lealisti finiscono. Queste due forze formano adesso un governo unito sotto la guida di Vorshevsky. La Task Force 141 viene alla fine riabilitata.

Sono passati circa tre mesi, è il 21 gennaio del 2017. Price e Yuri si introducono Modern Warfare3 Juggernautnell’Hotel Oasis negli Emirati Arabi Uniti, per trovare Makarov. I due sono protetti da armature juggernaut e hanno il supporto a distanza di Nikolai. La risalita dell’edificio è ardua e piena di soldati di Makarov. A un tratto arrivati quasi in cima, Yuri chiederà a Price di lasciarlo lì, in quanto gravemente ferito, e inseguire il nemico che altrimenti riuscirebbe a fuggire.

Il leader russo, ormai rimasto solo dato che le sue truppe sono state massacrate, cerca di fuggire in elicottero. Tuttavia Price riesce a salire a bordo ed eliminare i piloti, dirottando il velivolo e facendolo schiantare sul tetto. Makarov e Price sopravvivono allo schianto, ma il russo ha recuperato una pistola e sta per uccidere il capitano. A questo punto interviene Yuri, sparando appena in tempo al russo, colpendolo al braccio. Questo reagisce infuriato, uccidendolo, ma questo gesto sarà la sua condanna: il capitano Price ne approfitta per disarmarlo e durante la colluttazione il leader ultranazionalista resta impiccato a un cavo metallico e muore. A questo punto, guardando il cadavere dell’uomo per cui tanto sangue è stato versato, Price sfinito si accende l’ultimo sigaro della saga Modern Warfare. O meglio, l’ultimo fino ad ora…

Modern Warfare 3 End

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Andrea Scibetta
Andrea Scibetta
Gioco e scrivo, guardo film e serie tv, leggo libri e fumetti, disegno. Nel tempo libero faccio lo sviluppatore informatico

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