Da sparring partner a Regina del Mercato videoludico, una storia lunga 24 anni.
E’ Giovedi!!! Quindi si torna a parlare dei “bei vecchi tempi”, dopo la retrospettiva dedicata alla Nintendo 64 la settimana scorsa, non potevamo non parlare della incredibile storia di PlayStation.
La storia che porta a questa iconica console è particolare. Infatti, Sony iniziò a collaborare con Nintendo al fine di produrre un add-on per SNES, che permetesse l’uso dei Super Disc.
Nintendo però non era convinta di questa partnership, che avrebbe visto la stessa Sony ottenere notevoli profitti. Allora Hiroshi Yamauchi (Presidente di Nintendo) decise di prendere un accordo con Philips.
Sony venne a conoscenza dell’accordo, nel giugno del 1991, il giorno dopo aver presentato la sua console compatibile con il Super NES, chiamata “Play Station“.
Una smisurata quantità di prototipi era circolante all’epoca, ma lo strappo consumato tra le due compagnie, lasciò morire quella che ancora oggi sembra una grande occasione sprecata da Nintendo.
La guerra ha inizio.
L’accordo infranto nacque da Ken Kutaragi, che a causa di Nintendo rischiò il licenziamento. Fortunatamente l’allora Amministratore Delegato Norio Ohga, si accorse delle possibilità che il Chip creato da Kutaragi offriva.
La compagnia nipponica decise di creare allora una propria console, prima chiese aiuto a Sega, che rifiutò nettamente a causa della cosiddetta incapacità di Sony a produrre hardware o software di qualità, sappiamo poi come è finita.
Sony decise allora di eliminare tutto quello che derivava dalla collaborazione con Nintendo, solo una cosa rimase, il nome, “Play Station” si trasformò in “PlayStation”.
Ora bisognava capire quale tipologia di giochi, la nuova console dovesse proporre, affidarsi al sicuro 2D o approcciare al 3D poligonale. Virtua Fighter fu d’ispirazione, infatti il successo del titolo Sega nelle sale giochi nipponiche, portò Sony a decidere in tal senso.
Purtroppo Sony non aveva a disposizione studi di sviluppo interni, la compagnia era troppo giovane ed inesperta, per ovviare al problema, la compagnia acquisì Psygnosis (creatori di Lemmings, Wipeout,ecc.), Namco (c’è bisogno di dirlo? Genitori del picchiaduro più famoso di tutti i tempi) e Williams Entertainment (società statunitense che si occupava di Arcade).
Il settore videoludico dopo l’annuncio della console era in trepidante attesa, fino al punti di ammettere che nel futuro le piattaforme con cui la concorrenza dovrà scontrarsi saranno Nintendo, Sega e Sony.
Il successo sul mercato.
La PlayStation entrò nel mercato nipponico nel dicembre del 1994 e in Europa il 29 settembre 1995.
La console registrò un successo di vendite in ogni dove, grazie anche ai prezzi dei giochi, i CD infatti permettevano di ridurre i costi di produzione.
Al lancio della console erano disponibili titoli come Toshinden, Warhawk, Air Combat, Philosoma, Ridge Racer e Rayman.
Molti esperti del settore elogiarono la nuova console Sony, anche se dotata di una CPU non potentissima, il resto delle caratteristiche, come il processore audio erano eccezionali.
Sembra che lo stesso Bill Gates scelse PlayStation piuttosto che Sega.
Joypad
La console venne acclamata da critica e pubblico anche grazie al suo Joypad, assolutamente semplice ed ergonomico.
Al giorno d’oggi vi risulterà strano vedere un joypad senza stick analogico, ma all’epoca non venivano usati e fino a quel momento i giochi erano principalmente in 2D.
Successivamente l’introduzione del DualShock introdusse un doppio sistema di levette analogiche, fatto innovativo per i tempi.
Memory card con solo 1 Mega?
Sembrerà strano, ma i nostri salvataggi venivano effettuati su supporti di memoria esterni e con un singolo megabyte potevi giocarti il mondo.
Giochi
Veniamo al punto succulento di ogni console, i giochi, infatti sono loro che ci rendono memorabili questi apparecchi. Quando nei giochi di calcio ci bastava vedere un pelato per dire “Quello è Ronaldo!” o quando pochi poligoni messi insieme ci portavano a conoscenza di un marsupiale ai più sconosciuto.
Ripeto che la lista di giochi è personale, nella nostra pagina Facebook potrete comunque dirci quali sono i vostri giochi preferiti. Questi sono quelli che hanno segnato la mia infanzia:
- Crash Bandicoot 1-2-3: Non si può non parlare del leggendario marsupiale che ci ha accompagnato per molti anni. Sicuramente la trilogia creata da Naughty Dog è definibile come una pietra miliare del panorama videoludico. La critica ha mosso alcune accuse alla prima iterazione del titolo, infatti i controlli di Crash erano un po’ legnosi, nonostante ciò, il titolo fu un successone;
- Spyro 1-2-3: Anche qui parliamo di trilogia, quella creata da Insomniac Games. I titoli ci mettono nei panni di Spyro, un piccolo drago viola, che deve liberare i suoi amici dalle prigioni di cristallo sparse nei vari mondi. Come Crash, il drago accede ai vari livelli, attraversando dei portali. Le successive iterazioni, hanno visto l’aggiunta di nuovi personaggi e di nuove abilità. La trilogia ha ricevuto il plauso di critica e giocatori;
- Metal Gear Solid: In una lista dei giochi che hanno reso grande PlayStation, non può mancare assolutamente, il capolavoro di Hideo Kojima, che ci vede vestire i panni di Solid Snake. Il gioco inizia con una missione in solitaria (che novità…) assegnata al nostro eroe, dovrà eliminare i 5 membri dell’unità Fox-Hound per liberare il Direttore della DARPA e il Presidente della ArmsTech. Unica e letteralmente geniale, è la battaglia con Psycho Mantis, in grado di “leggere” le nostre memory card e prevedere le nostre mosse. Solo Kojima è capace di questo.
- Tomb Raider saga: Potevo esimermi dal menzionare l’eroina più procace di tutti i tempi? Certo che no, è inutile affermare che l’eroina stile Indiana Jones ha fatto breccia nei cuori di giocatori e critici, grazie alla combinazione letale tra misteri, storia e tet… trama.
- Crash Team Racing (abbreviato CTR): Titolo motoristico dedicato al celebre marsupiale, d’altronde la concorrenza sbancava con Mario Kart e Diddy Kong Racing. Nonostante la chiara ispirazione tratta dai titoli Nintendo, giocatori e critica premiarono il titolo grazie alla divertentissima modalità multiplayer;
- Tekken 3: E’ il titolo di combattimento che mi ha accompagnato durante l’infanzia. Tekken era si un marchio già noto nell’ambiente, ma con la terza iterazione, Namco ha superato se stessa. Il gioco divenne ben presto un must-have grazie ad un ricco roster, una grafica senza precedenti e un solidissimo Combat-System. Ancora oggi, non perdo occasione di rigiocarci.
Molti altri titoli hanno reso la PlayStation una console unica e di successo, come: Final Fantasy VII, Medievil 1 e 2, Legacy of Kain Soul River, Ape Escape, Resident Evil 1-2-3, Silent Hill, e moltissimi altri.
Altre Edizioni.
Il successo di vendita della console, portò negli anni successivi a creare un’altra versione della macchina, la PS One, di dimensioni ridotte rispetto alla console originale. Fu anche introdotto un monitor portatile di 5 pollici (per la gioia degli oculisti) per godersi i giochi anche in movimento, a patto che ci sia una presa di corrente.
Riassunto
Da una possibilità mancata Sony ha fatto quello che nessun altro avrebbe osato, creare una propria console partendo da zero o quasi, fino ad allora era ritenuta una follia, sopratutto sfidando delle Major come Nintendo, Sega e Atari.
Nonostante tutto, Sony con la sua PlayStation è stata capace di intraprendere quella che è definibile come una vera e propria guerra contro questi marchi e rivoluzionare il mercato, relegando all’oblio o a apparizioni minori le compagnie sopracitate.
L’ostinazione di Kutaragi ha portato alla nascita di un brand capace di fornirci divertimento in quantità ed è per questo che gli dico da parte di tutti i videogiocatori del mondo “Domo arigato“.