Una nuova variazione contrattuale riguardante Unity, famoso motore grafico multipiattaforma sviluppato da Unity Technologies, sta destabilizzando il panorama degli sviluppatori di tutto il mondo.
Attraverso un comunicato ufficiale infatti, è arrivata la conferma riguardante un netto cambio delle politiche a sfavore delle software house che utilizzano il noto motore grafico.
Al centro del dibattito è la previsione di una somma da versare, da parte degli sviluppatori, di 20 centesimi (in dollari) per ogni copia installata (relativa ad un software che usa Unity). La somma in questione non è fissa e varia in base al piano scelto dagli sviluppatori: inoltre, è dovuta solo ed esclusivamente dopo aver raggiunto una soglia minima di download.
Nonostante le rassicurazioni, le prospettive appaiono decisamente preoccupanti per una serie di ragioni.
Anzitutto, nell’ambito previsto dalla normativa contrattuale rientrano non solo i free to play, ma anche le copie che lo stesso utente può scaricare più volte su uno stesso dispositivo. Le nuove politiche infatti non fanno distinzione in merito al concetto di copia/licenza acquisita dal consumatore, bensì al numero di volte che viene scaricata ed installata. Virtualmente, un giocatore che a distanza di mesi volesse giocare nuovamente lo stesso titolo, porterebbe la software house a dover versare più volte la somma richiesta da Unity.
Anche la stampa internazionale appare piuttosto interdetta da questa manovra, con molti piccoli studi che già sembrano in crisi per una prospettiva che rischia di creare gravi problemi e preoccupazioni per il futuro. Tra gli sviluppatori ad aver preso posizione dei social troviamo Massive Monster, il team di sviluppo di Cult of the Lamb, che prospetta ritardi nello sviluppo dei futuri titoli visto il probabile abbandono di Unity per non incorrere in pesanti conseguenze economiche. Dello stesso avviso anche Aggro Crab, il team di sviluppo di Another Crab’s Treasure, peculiare soulslike nei panni di un bellicoso granchio, pesantemente intimoriti dalla prospettiva in combo con l’arrivo del titolo anche su Game Pass nel 2024 (con quindi un potenziale numero di utenti pari a 25 milioni che scaricherà il gioco col servizio Microsoft).
Al momento Unity non ha pubblicato alcun commento di fronte alle grandi lamentele proveniente dal mondo dello sviluppo indipendente.
Le conseguenze potrebbero essere notevoli sul panorama attuale e futuro dei videogiochi, vista l’enorme diffusione del motore grafico. Vi ricordiamo che tra i giochi più popolari che utilizzano Unity troviamo anche Genshin Impact, Heartstone, Hollow Knight, Cuphead, la saga di Ori, Inscryption, Pokémon Go e Call of Duty Mobile.