Come risparmiare sull’energia elettrica in tempi di RTX 3000

In questi giorni, l’uscita delle nuove GPU Nvidia GeForce RTX serie 3000 ha posto di nuovo l’attenzione sui consumi elettrici che nelle nostre case sempre più tecnologiche e connesse, sono oramai una delle voci più rilevanti per quanto riguarda i consumi.

Le nuove schede nonostante il processo produttivo avanzatissimo a 8nm sviluppato da Samsung, che dovrebbe garantire una maggiore efficienza energetica, hanno consumi davvero impressionanti, con la 3090 che ha un assorbimento di picco fino a 350w, mentre la 3080 e 3070 si fermano rispettivamente a 320w e 220w.

In controtendenza rispetto quindi al passato, le nuove schede potrebbero richiedere anche un aggiornamento dei PSU dei nostri PC. Nvidia infatti consiglia per la 3090 e la 3080 almeno un PSU da 750w mentre per la 3070 un PSU da almeno 650W.

Se rinunciare a parte delle prestazioni del vostro super PC da gaming non è un discorso che volete affrontare, l’unico modo per abbassare i costi medi delle nostre apparecchiature elettroniche è risparmiare sulla bolletta elettrica.

Bollette e importi medi: il consumo rappresenta solo il 37%

Davanti a una bolletta di importo superiore a quanto ci si aspettasse il primo pensiero va ai consumi eccessivi. In realtà, però, a gravare sull’importo della bolletta non è sempre e solo il consumo di energia in sé: questo, infatti, costituisce in media solo il 37,12% dell’intero importo da pagare, ossia poco più di un terzo. Sono quindi le voci “secondarie” a pesare di più, come il trasporto e la gestione del contatore, le imposte e gli oneri di sistema.

Facendo degli esempi concreti, un single che a Milano consuma in media 1400 kWh spenderà all’anno 290,66 euro in bolletta, con un costo per il consumo di energia di 110,99 euro. Una coppia con un fabbisogno di 2400 kWh pagherà 407,83 euro all’anno di cui 153,74 euro per il consumo, mentre una famiglia che utilizza 3400 kWh riceverà una bolletta di 553,96 euro la cui parte dedicata al consumo sarà di soli 196,49 euro.
Vediamo quindi in che modo è possibile intervenire per ridurre i costi in bolletta.

Come risparmiare sulle bollette in casa?

La parte relativa al consumo energetico, come detto, non è quella più pesante dell’importo totale di una bolletta, ma è senza ombra di dubbio l’unica sulla quale è possibile agire per ridurre i costi. Al contrario dei costi fissi menzionati in precedenza, infatti, la componente relativa ai consumi può diventare più leggera grazie ad alcune accortezze.

Come spendere meno e tagliare i costi in bolletta? Per quanto riguarda il costo dell’energia in sé, è bene prima di tutto scegliere tra le diverse offerte per l’energia elettrica disponibili sul mercato libero quella che si rivela più adatta al proprio stile di vita, e che permetta di sfruttare delle tariffe convenienti in base alle fasce orarie durante le quali si usano più dispositivi.

Ci sono poi degli accorgimenti sempre utili in quest’ottica, come procedere alla sostituzione di elettrodomestici obsoleti o malfunzionanti con altri di classe energetica elevata (dunque più efficienti; anche le lampadine presenti in casa dovrebbero essere tutte a risparmio energetico o LED, evitando invece quelle alogene.

Il passo successivo e indispensabile per un risparmio consistente consiste nell’evitare ogni tipo di spreco: attenzione dunque alle luci accese inutilmente dove non necessario, agli apparecchi elettronici lasciati in stand-by (console e PC in primis) e all’utilizzo di programmi di lavaggio troppo lunghi e a temperature eccessivamente alte. Anche dispositivi smart e in generale gli impianti di domotica possono essere una soluzione molto utile in questa direzione, in quanto sono perfetti per ottimizzare i consumi in base alle proprie abitudini quotidiane e tagliare gli sprechi.

Ridurre la potenza del contatore: conviene davvero?

Quella di ricorrere ad una riduzione della potenza del contatore di energia elettrica è una possibilità che molti prendono in considerazione quando si rendono conto di consumare meno di quanto non consenta loro il contatore stesso, impostato in base alle stime iniziali del cliente. Questo però non assicura un risparmio in bolletta: quest’ultima è infatti calcolata in base ai consumi effettivi, non quelli stimati, e inoltre passando a un basso voltaggio di tensione elettrica si rischia una maggior dispersione di rete. Inoltre, al di là di tempi spesso lunghi per ottenere una riduzione di potenza, se ci si rende conto che la potenza a disposizione non dovesse più bastare bisognerà pagare per aumentarla di nuovo.

Quanto risparmierei abbassando il costo dell’energia elettrica?

Come abbiamo visto calcolare i costi della bolletta elettrica, viste le diverse voci di cui una bolletta elettrica è composta, non è cosa facile. Quello che possiamo fare – oltre ad intervenire su costi variabili come quelli del costo dell’energia approfittando delle offerte di diversi operatori del mercato libero – è provare ad avere un comportamento più responsabile con le nostre apparecchiature elettroniche e, ad esempio, spegnere il PC quando non viene utilizzato. A meno che infatti questo non serva quale server per i contenuti multimediali per la nostra casa, spegnere il PC quando non utilizzato per riaccenderlo solo all’occorrenza è una operazione che può farci risparmiare anche decine di euro nel corso dell’anno e senza farci perdere tempo prezioso visti i tempi di boot istantanei, o quasi, garantiti dai moderni SSD e NVMe.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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