Versione testata: PlayStation 4 (titolo esclusivo)
Benvenuti in Oregon
Days Gone è un titolo action adventure sviluppato dai ragazzi di Bend Studio, software house statunitense famosa per aver sviluppato la saga di Syphon Filter, prima come Eidetic, poi dal 2001 con il nome di Bend.
In questo gioco vestiremo i panni del motociclista e cacciatore di taglie Deacon St.John. Il nostro protagonista però dovrà vivere in un vero e proprio inferno.
Infatti, una pandemia che ha tramutato le persone in mostri disumani (chiamati anche Furiosi) ha distrutto il mondo che noi conosciamo, trasformandolo in una realtà distopica dove l’umanità combatte per cibo, risorse e sopravvivenza.
Assieme al suo amico Boozer, il nostro Deek (soprannome del protagonista) affronterà un’avventura ricca di difficoltà, in bilico tra passato e presente.
Difatti il buon Deacon porta sulle sue spalle un pesante fardello, infatti lo stesso terribile mondo che sta affrontando è quello che gli ha già portato via la sua amata moglie Sarah e per non perdere definitivamente memoria di lei, coglie ogni occasione per ricordarsi quei bei attimi passati spesi con lei.
Sony colpisce ancora?
Il titolo mostrato nel 2016 aveva in qualche modo alimentato le speranze dei giocatori, infatti per la prima volta dopo molto tempo si parlava di una nuova IP e non di un sequel (senza nulla togliere a capolavori come Uncharted 4 e God of War).
Durante la visione del trailer e di qualche filmato di gioco ci era subito sembrato un titolo basato sul sempreverde fenomeno degli zombi, ma con una ricca vena narrativa, un nuovo The Last of Us per dare un esempio.
Purtroppo però Days Gone si conferma solamente un survival open world in grado di utilizzare idee già viste, senza creare nulla di nuovo in grado di rendere il titolo in qualche modo unico, anche se con una trama già vista.
A memoria mi vengono in mente film come Io Sono Leggenda, 28 Giorni Dopo o videogiochi come il già citato The Last of Us e Dead Rising. Siamo sicuri che anche voi abbiate avuto questi flashback.
More of the same
La struttura di questa tipologia di giochi/film ha delle regole ben precise, dalla perdita dei cari alla redenzione tanto per citarne alcune. Days Gone ha nel suo DNA queste regole, ma non riesce ad ergersi e a creare un nuovo esempio per il genere.
Un aspetto importante in ogni gioco è dato dal tasso di immedesimazione che il giocatore ha con il protagonista dell’avventura. Purtroppo non riesce sempre a farci immergere appieno nel mondo di gioco, nonostante la figura del protagonista sia particolarmente interessante.
Dopo aver esplorato questa parte di America per qualche ora e fatto un po’ di missioncine qua e la in sella alla vostra “bella” moto, vi accorgerete che molte di esse vi daranno quella sensazione di Dejà vu miste a noia, altre invece coglieranno il vostro interesse. Queste ultime sono quelle dove il buon Deacon ricorda la sua dolce metà Sarah e quelle riguardanti la Caccia alla Nero, una misteriosa associazione legata a doppio filo con gli infetti.
Gameplay
Sony è stata da sempre maestra nelle esclusive, difatti con i suoi titoli è riuscita a trasportarci in mondi sempre nuovi e senza mai abbassare gli standard, pensiamo al recente Horizon Zero Dawn o agli storici brand Uncharted e God of War.
Il gioco vi obbliga ad utilizzare la testa e quindi ad attendere il momento giusto per attaccare, in modo da non restare mai scoperti, sia con gli avversari umani che con quelli “zombie”. Quindi passerete molto del vostro tempo tra i cespugli a lanciar sassi per attirare e/o allontanare nemici, un po’ come Aloy in Horizon.
Il sistema di crafting è strutturato abbastanza bene, infatti è possibile accedere al menù dedicato alla costruzione con un semplice tasto e per “craftare” un oggetto basterà premerne un altro. Questo sistema veloce e intuitivo, vi permetterà di essere pronti per ogni evenienza.
La moto
Una delle novità sicuramente più interessanti riguarda la moto e la relativa gestione. Certo, mancano alcuni aspetti riguardanti la personalizzazione, ma d’altronde siamo in un mondo semi distrutto, e mettere le frange sui manubri è l’ultima delle preoccupazioni.
La dinamica che rasenta il frustrante è forse quella che ho amato di più e riguarda una delle preoccupazioni che chiunque sia dotato di patente: la benzina.
Durante il vostro viaggio dovrete fare spesso i conti con la salute della vostra compagna di viaggio, sia un guasto al motore dovuta alla vostra guida o alla mancanza di carburante. Days Gone anche in questo caso vi obbliga ad usare l’intelligenza e a programmare attentamente i rifornimenti e le riparazioni, i primi potranno anche essere effettuati con le taniche che troverete qua e la per il mondo di gioco, non disperate, anche nell’angolo più oscuro una bella tanica di benzina vi attende.
Avanzando con l’avventura e guadagnando punti fiducia presso i vari accampamenti potrete aumentare le dotazioni della vostra moto, da un serbatoio più grande a scarichi più silenziosi, senza dimenticare un l’portapacchi aggiuntivo per le munizioni.
Comparto Tecnico
Anche qui l’esclusiva Sony non brilla particolarmente, la grafica stessa è lontana da quella a cui siamo stati abituati dalle esclusive della casa nipponica. Spesso ci siamo trovati di fronte ad alcune incertezze del motore grafico (Unreal Engine 4), tipo sfocature, senza però dimenticare alcuni vistosi cali di frame rate, i quali minano l’esperienza di gioco e i meravigliosi paesaggi che solo le foreste americane dell’Oregon riescono ad offrire.
Il comparto audio non ci ha convinto particolarmente, in quanto il parlato dei personaggi non corrisponde alle situazioni. Per meglio dire in momenti dove il silenzio era d’oro, il nostro amico ululava insulti, alternati da borbottii incomprensibili in momenti più importanti.
Il rombo della moto invece è un piacere per le orecchie, lo stesso non possiamo dire per i versi dei Furiosi che dopo un po’ scateneranno il John Rambo che è in voi.
In ogni caso, vi accompagneremo in questo inferno con una serie di utili guide (altre ne arriveranno prossimamente), d’altronde un po’ d’aiuto non fa mai male…
- - Idea interessante, ma...
- - La moto da quella marcia in più
- - Le cose da fare non mancano, ma...
- - Il sistema di crafting è stato ben realizzato
- - ...purtroppo non spicca per originalità
- - Comparto tecnico da rivedere
- - ... sono sempre le stesse