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PlayStation Plus, i giochi di novembre saranno svelati molto presto

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Cosa bolle in pentola?

Rispondendo a una domanda su Twitter, Fred Dutton (responsabile del PlayStation Blog europeo) ha confermato che a metà settimana scopriremo l’elenco dei giochi Instant Game Collection di novembre per gli abbonati PlayStation Plus.
I piani sono quelli di svelare i titoli nei prossimi giorni, ovviamente potrebbero esserci dei ritardi, verosimilmente comunque non dovremo attendere ancora molto per scoprire quali giochi verranno inclusi nella Instant Game Collection di novembre. Nessun rumor è trapelato fino a questo momento, non è escluso che Sony voglia celebrare il lancio di Fallout 4 offrendo il terzo capitolo della serie o magari lo spin-off Fallout New Vegas. 

Recensione Disney Infinity 3.0 Star Wars: Insieme contro l’Impero

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RATE PlaySet All

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Versione testata Wii U. 

L’attesa è stata lunga ma finalmente abbiamo potuto provare il playset che tutti avremmo voluto trovare nello starter pack del terzo capitolo di Disney Infinity, ovvero Rise against the Empire. Insieme contro l’Impero – questo il titolo nella localizzazione italiana – è infatti il mondo di gioco dedicato alla trilogia originale di Star Wars, quella più amata. 

Disponibile da qualche settimana al prezzo di 34,90€, il pacchetto include le statuette di Luke Skywalker e della principessa Leila, oltre ad una miniatura della Morte Nera indispensabile per accedere ai nuovi livelli. Sì, purtroppo è trasparente come nelle immagini pubblicitarie. Ma facciamocene una ragione e andiamo avanti, perché questo playset ha veramente tanto da dire!

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Trilogia Bignami

Partiamo subito con una nota dolente prima di passare agli aspetti positivi. Insieme contro l’Impero non ci racconta tutto quello che è avvenuto nei film: sarebbe stato impensabile in un titolo di questo tipo. Studio Gobo, il team che ha lavorato al playset, ha dovuto per forza di cosa operare delle scelte. Indispensabili forse, ma non sempre condivisibili. Anche perché quanto è presente talvolta non è del tutto fedele al materiale originale. Non che il gioco stravolga completamente la storia o inventi episodi dal nulla, però ci saremmo aspettati qualcosa di più sotto questo aspetto. La trama del gioco finisce così per essere un grande riassunto dei film, anzi sarebbe più corretto definirla una raccolta di highlights poiché il tessuto narrativo non è sempre ben collegato. Anche alcune scelte registiche sono state fuori luogo: le cut-scene dedicate a momenti cardine del film non vengono supportate da un’introduzione adeguata e perdono così gran parte del loro pathos. Persino il primo incontro tra Luke e Lord Fener sembra una chiaccherata al parco tra due sconosciuti: “Hey, hai mica da accendere” “No, mi dispiace. Non fumo”. Ovviamente il contenuto del dialogo non è questo. L’atmosfera, invece, ci si avvicina molto. 

Fortunatamente la parte giocata è di tutt’altro spessore. La struttura in tre macrocapitoli permette di passare dalle lande desolate di Tatooine alle foreste di Endor, passando per il paesaggio artico di Hoth, senza dei veri e propri punti morti. Missioni secondarie e principali sono ben integrate e offrono un discreto ventaglio di attività: ci si muove tra incarichi di ricerca e di raccolta, gare e scontri a fuoco nello spazio. La battaglia contro gli AT-AT delle forze imperiali è forse uno dei momenti più divertenti da giocare, con molteplici approcci possibili per abbattere i Quattropodi. Anche l’attacco alla Morte Nera è molto appagante e offre sufficienti stimoli ad essere rigiocato: in frenetiche sequenze dove il nostro controllo sulla navicella è limitato, dobbiamo infatti sparare, schivare gli ostacoli ed eludere gli attacchi nemici, spesso contemporaneamente. Al termine della sequenza ci viene poi assegnato un punteggio in base alla nostra abilità. Poiché è praticamente impossibile fallire, questo semplice espediente può stuzzicare i giocatori più esigenti che vogliono portare a termine tutte le missioni alla perfezione. Peccato che, come gli obiettivi bonus, questo sistema non sia implementato in ogni missione.

Qualche criticità si nota poi nella gestione degli indicatori dei punti d’interesse, non sempre intuitivi, e nell’uso della telecamera esterna durante l’utilizzo dei mezzi volanti. Se per veicoli di terra e animali la visuale è indicutibilmente comoda, quando si pilota uno Snoowspeeder o un caccia TIE diventa più complicato gestire direzione e mira (un po’ come accade in Star Wars Battlefront, se avete avuto modo di provare la beta, ndr). Nulla a cui non ci si possa abituare, ma la semplicità dei controlli e della mappa dovrebbero rappresentare le fondamenta di quello che, sulla carta, è ancora un gioco rivolto ai più giovani. 

Terminata la campagna principale, che difficilmente occuperà più di un paio di pomeriggi, emerge con maggiore efficacia la natura sandbox del playset, che permette di esplorare i tre pianeti e di personalizzare in parte le strutture presenti acquistando nuovi edifici e mezzi dal droide K-3PO. Gli scenari dei pianeti non sono particolarmente vasti, ma sono ben riprodotti e nascondono diverse aree segrete. Vi si possono trovare i gettoni per lo sblocco degli altri personaggi, gli ologrammi e altri collezionabili per ottenere bozzetti e giocattoli bonus per la Scatola dei Giochi.

RATE PlaySet All

Il comparto tecnico è in linea con quanto visto ne Il crepuscolo della Repubblica e nel playset di Inside Out: caricamenti molto lunghi in avvio e quando si passa da un capitolo all’altro; grafica curata e buon utilizzo degli effetti. Durante gli scontri nello spazio c’è un interessante utilizzo di effetti particellari e sembrano essere stati risolti i problemi di sincronizzazione audio che affliggevano il gioco nelle prime settimane dopo il lancio. Abbiamo notato qualche difficoltà nella gestione dello split-screen, che comporta un’immagine decisamente più sporca rispetto alle partite in singolo. Ottimo il comparto audio, che sfrutta le musiche e i gli effetti sonori originali della trilogia.

Commento finale

Disney Infinity 3.0 Star Wars: Rise against the Empire è probabilmente uno dei tre migliori playset che abbiamo provato finora. Divertente, vario e davvero piacevole da giocare, il nuovo mondo sviluppato da Studio Gobo rischia però di non soddisfare pienamente i giocatori: troppo complesso per un bambino, troppo leggero dal punto di vista narrativo per i fan di Star Wars. Ci sono tante scene indimenticabili dei film che è un piacere giocare, ma alla fine rimane la sensazione che manchi qualcosa di molto importante.

Pro Contro 
– Buon ritmo di gioco
– Gameplay variegato e divertente
– Tanti mezzi a disposizione
– Tutti i personaggi Star Wars sono giocabili
– Regia priva di pathos
– Visuale esterna problematica nelle sezioni di volo
– Non è chiaro il target di riferimento
– Split-screen non perfetto
  Voto Globale: 80 
 
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Recensione Disney Infinity 3.0 Star Wars: Insieme contro l'Impero

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Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…

Versione testata Wii U. 

L’attesa è stata lunga ma finalmente abbiamo potuto provare il playset che tutti avremmo voluto trovare nello starter pack del terzo capitolo di Disney Infinity, ovvero Rise against the Empire. Insieme contro l’Impero – questo il titolo nella localizzazione italiana – è infatti il mondo di gioco dedicato alla trilogia originale di Star Wars, quella più amata. 

Disponibile da qualche settimana al prezzo di 34,90€, il pacchetto include le statuette di Luke Skywalker e della principessa Leila, oltre ad una miniatura della Morte Nera indispensabile per accedere ai nuovi livelli. Sì, purtroppo è trasparente come nelle immagini pubblicitarie. Ma facciamocene una ragione e andiamo avanti, perché questo playset ha veramente tanto da dire!

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Trilogia Bignami

Partiamo subito con una nota dolente prima di passare agli aspetti positivi. Insieme contro l’Impero non ci racconta tutto quello che è avvenuto nei film: sarebbe stato impensabile in un titolo di questo tipo. Studio Gobo, il team che ha lavorato al playset, ha dovuto per forza di cosa operare delle scelte. Indispensabili forse, ma non sempre condivisibili. Anche perché quanto è presente talvolta non è del tutto fedele al materiale originale. Non che il gioco stravolga completamente la storia o inventi episodi dal nulla, però ci saremmo aspettati qualcosa di più sotto questo aspetto. La trama del gioco finisce così per essere un grande riassunto dei film, anzi sarebbe più corretto definirla una raccolta di highlights poiché il tessuto narrativo non è sempre ben collegato. Anche alcune scelte registiche sono state fuori luogo: le cut-scene dedicate a momenti cardine del film non vengono supportate da un’introduzione adeguata e perdono così gran parte del loro pathos. Persino il primo incontro tra Luke e Lord Fener sembra una chiaccherata al parco tra due sconosciuti: “Hey, hai mica da accendere” “No, mi dispiace. Non fumo”. Ovviamente il contenuto del dialogo non è questo. L’atmosfera, invece, ci si avvicina molto. 

Fortunatamente la parte giocata è di tutt’altro spessore. La struttura in tre macrocapitoli permette di passare dalle lande desolate di Tatooine alle foreste di Endor, passando per il paesaggio artico di Hoth, senza dei veri e propri punti morti. Missioni secondarie e principali sono ben integrate e offrono un discreto ventaglio di attività: ci si muove tra incarichi di ricerca e di raccolta, gare e scontri a fuoco nello spazio. La battaglia contro gli AT-AT delle forze imperiali è forse uno dei momenti più divertenti da giocare, con molteplici approcci possibili per abbattere i Quattropodi. Anche l’attacco alla Morte Nera è molto appagante e offre sufficienti stimoli ad essere rigiocato: in frenetiche sequenze dove il nostro controllo sulla navicella è limitato, dobbiamo infatti sparare, schivare gli ostacoli ed eludere gli attacchi nemici, spesso contemporaneamente. Al termine della sequenza ci viene poi assegnato un punteggio in base alla nostra abilità. Poiché è praticamente impossibile fallire, questo semplice espediente può stuzzicare i giocatori più esigenti che vogliono portare a termine tutte le missioni alla perfezione. Peccato che, come gli obiettivi bonus, questo sistema non sia implementato in ogni missione.

Qualche criticità si nota poi nella gestione degli indicatori dei punti d’interesse, non sempre intuitivi, e nell’uso della telecamera esterna durante l’utilizzo dei mezzi volanti. Se per veicoli di terra e animali la visuale è indicutibilmente comoda, quando si pilota uno Snoowspeeder o un caccia TIE diventa più complicato gestire direzione e mira (un po’ come accade in Star Wars Battlefront, se avete avuto modo di provare la beta, ndr). Nulla a cui non ci si possa abituare, ma la semplicità dei controlli e della mappa dovrebbero rappresentare le fondamenta di quello che, sulla carta, è ancora un gioco rivolto ai più giovani. 

Terminata la campagna principale, che difficilmente occuperà più di un paio di pomeriggi, emerge con maggiore efficacia la natura sandbox del playset, che permette di esplorare i tre pianeti e di personalizzare in parte le strutture presenti acquistando nuovi edifici e mezzi dal droide K-3PO. Gli scenari dei pianeti non sono particolarmente vasti, ma sono ben riprodotti e nascondono diverse aree segrete. Vi si possono trovare i gettoni per lo sblocco degli altri personaggi, gli ologrammi e altri collezionabili per ottenere bozzetti e giocattoli bonus per la Scatola dei Giochi.

RATE PlaySet All

Il comparto tecnico è in linea con quanto visto ne Il crepuscolo della Repubblica e nel playset di Inside Out: caricamenti molto lunghi in avvio e quando si passa da un capitolo all’altro; grafica curata e buon utilizzo degli effetti. Durante gli scontri nello spazio c’è un interessante utilizzo di effetti particellari e sembrano essere stati risolti i problemi di sincronizzazione audio che affliggevano il gioco nelle prime settimane dopo il lancio. Abbiamo notato qualche difficoltà nella gestione dello split-screen, che comporta un’immagine decisamente più sporca rispetto alle partite in singolo. Ottimo il comparto audio, che sfrutta le musiche e i gli effetti sonori originali della trilogia.

Commento finale

Disney Infinity 3.0 Star Wars: Rise against the Empire è probabilmente uno dei tre migliori playset che abbiamo provato finora. Divertente, vario e davvero piacevole da giocare, il nuovo mondo sviluppato da Studio Gobo rischia però di non soddisfare pienamente i giocatori: troppo complesso per un bambino, troppo leggero dal punto di vista narrativo per i fan di Star Wars. Ci sono tante scene indimenticabili dei film che è un piacere giocare, ma alla fine rimane la sensazione che manchi qualcosa di molto importante.

Pro Contro 
– Buon ritmo di gioco
– Gameplay variegato e divertente
– Tanti mezzi a disposizione
– Tutti i personaggi Star Wars sono giocabili
– Regia priva di pathos
– Visuale esterna problematica nelle sezioni di volo
– Non è chiaro il target di riferimento
– Split-screen non perfetto
  Voto Globale: 80 
 
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Fallout 4, un parallelismo tutto italiano

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In attesa del lancio del titolo, Bethesda ci racconta di un’incredibile storia…

Consonno (Lecco) era un piccolo paese abitato da circa 300 abitanti, prima vittima di un magnate che ha voluto trasformarlo nella piccola Las Vegas all’italiana, poi di un catastrofico evento naturale che ne ha determinato la morte; è di questo che ci parla oggi Bethesda Softworks, mettendo a confronto il fittizio mondo di gioco di Fallout 4 e confrontandolo con quello che naturalmente è avvenuto in un piccolo paese della nostra nazione. Potete trovare maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

Fallout 4 e la città di Consonno (Lecco) Parallelismi incredibili

La data di uscita di Fallout 4 si sta avvicinando e questa volta vogliamo proporvi di dare uno sguardo al gioco con una prospettiva davvero speciale e, soprattutto, tutta italiana perché proprio nel nostro paese esiste una cittadina che sembra davvero uscita da un’esplosione nucleare: Consonno.

Consonno era un antico antico borgo immerso nel verde e nei boschi situato sul monte di Brianza, nel comune di Olginate (Lecco) e abitato da poco più di 300 abitanti. Un’oasi di pace e tranquillità che a inizio degli anni sessanta diventa il fulcro di un ambizioso ed eccentrico progetto ideato dal conte Mario Bagno che decide di trasformare questo piccolo paesello nella Las Vegas della Brianza.

Gli abitanti vengono trasferiti e i vari edifici abbattutti. Via le case costruite a ridosso della chiesetta, giù il comune, l’osteria e pure l’unica bottega del paese. Al loro posto vengono previsti edifici dalle forme più bizzarre e strampalate come una galleria commerciale a forma di minareto arabo, una pagoda cinese, un castello medievale, un hotel di lusso e tanto altro ancora.
Sembra però che la stessa natura voglia ribellarsi a questo sfregio paesaggistico tant’è che nel 1976 una frana isola Consonno dal resto del mondo.
Il progetto della mecca del gioco della Brianza si interrompe così bruscamente. Gli anni passano e la natura si riappropria del territorio.

Oggi Consonno è una città fantasma per raggiungere la quale è necessario percorrere una strada in salita che si dipana attraverso un bosco.
Gli edifici abbandonati sono diventati un tutt’uno con la vegetazione e il silenzio è quasi irreale.
Consonno si presenta oggi agli occhi del visitatore in tutta la sua affascinante decadenza. Sembra quasi di osservare ciò che resta di una città sconvolta da un’esplosione nucleare. Rovine e macerie ovunque, vestigia di un passato glorioso, rottami di veicoli, ferro arrugginito, strade polverose.

Un paesaggio simile a quello del videgioco Fallout 4 che racconta proprio di un mondo sconvolto da una catastrofe nucleare e che si risveglia completamente diverso e devastato.

Ecco due sorprendenti gallerie di immagini a confronto: la realtà di Consonno, e la finzione videoludica di Fallout 4.

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Let’s Sing 2016, ufficialmente disponibile nei negozi

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Il nuovo Party Game di Ravenscourt è già disponibile.

Da oggi è finalmente disponibile su PlayStation 4, Wii (compatibile con Wii U) e Xbox One il nuovo Let’s Sing 2016, con una nuova ed esclusiva tracklist che vanta un totale di 35 brani, che spaziano da hit come “All About That Bass” di Meghan Trainor a grandi classici come “Don’t Stop Me Now” dei Queen. Il titolo sarà inoltre giocabile in multigiocatore con un massimo di 4 giocatori su Wii e fino ad 8 giocatori su PlayStation 4 ed Xbox One.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

Let’s Sing 2016 – Il Party inizia ora!

Let’s Sing 2016, l’ultimo capitolo della serie di successo Let’s Sing di Voxler e Ravenscourt, è finalmente disponibile su PlayStation®4, Wii (compatibile con WiiU) e Xbox One. La track list di quest’anno include ben 35 brani tra cui famose hit recenti – come Meghan Trainor con “All About That Bass”, Calvin Harris feat. Ellie Goulding con “Outside”, Clean Bandit & Jess Glynne con “Real Love”, Ella Henderson con “Ghost” o Mark Ronson feat. Bruno Mars con “Uptown Funk” – ma anche grandi classici come Queen’s anthem “Don’t Stop Me Now” o Roxette’s “It Must Have Been Love”.

Con questa track list, i giocatori possono lanciarsi direttamente nel gioco: in modalità single player e multiplayer fino a 4 giocatori su Wii e fino a ben 8 giocatori su PS4 e Xbox One, possono esibirsi da soli, fare squadra o competere con gli amici cimentandosi con varie e divertenti modalità del gioco su PS4, Xbox One e Wii.

Caratteristiche chiave:

· Divertenti e modernissime versioni next gen: Let’s Sing 2016 sarà disponibile per PS4 e Xbox One con video in HD, un’ interfaccia 3D, tantissime animazioni glamour, effetti speciali e la versione Wii compatibile con Wii U
· Track list esclusiva con artisti al top: 35 brani internazionali in cima alle classifiche selezionati appositamente per Let’s Sing 2016
· Altissimo livello di tecnologia: dal 2005 Voxler ha concentrato la sua attenzione sulla qualità per regalare la miglior esperienza di gioco canora possibile, basato su di un’ottima tecnologia di gioco per il canto con riconoscimento vocale ottimizzato e feedback in real time più precisi sulla voce del giocatore
· Canta con i tuoi amici: Let’s Sing 2016 è pronto per dare inizio al party fino a 4 giocatori in simultanea su Wii e fino a 8 su PS4 e Xbox One con varie ed esilaranti modalità di gioco.
· Divertente e adatto ai party: sei qui per divertirti con gli amici. Dietro ad una grande playlist ed una potente tecnologia, l’obiettivo è quello di ridere e passare momenti unici con gli amici. Inizia il tuo party in modo facile e veloce attraverso il semplice menu principale che ti darà accesso diretto alla playlist.

Let's Sing 2016, ufficialmente disponibile nei negozi

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Il nuovo Party Game di Ravenscourt è già disponibile.

Da oggi è finalmente disponibile su PlayStation 4, Wii (compatibile con Wii U) e Xbox One il nuovo Let’s Sing 2016, con una nuova ed esclusiva tracklist che vanta un totale di 35 brani, che spaziano da hit come “All About That Bass” di Meghan Trainor a grandi classici come “Don’t Stop Me Now” dei Queen. Il titolo sarà inoltre giocabile in multigiocatore con un massimo di 4 giocatori su Wii e fino ad 8 giocatori su PlayStation 4 ed Xbox One.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa a seguire:

Let’s Sing 2016 – Il Party inizia ora!

Let’s Sing 2016, l’ultimo capitolo della serie di successo Let’s Sing di Voxler e Ravenscourt, è finalmente disponibile su PlayStation®4, Wii (compatibile con WiiU) e Xbox One. La track list di quest’anno include ben 35 brani tra cui famose hit recenti – come Meghan Trainor con “All About That Bass”, Calvin Harris feat. Ellie Goulding con “Outside”, Clean Bandit & Jess Glynne con “Real Love”, Ella Henderson con “Ghost” o Mark Ronson feat. Bruno Mars con “Uptown Funk” – ma anche grandi classici come Queen’s anthem “Don’t Stop Me Now” o Roxette’s “It Must Have Been Love”.

Con questa track list, i giocatori possono lanciarsi direttamente nel gioco: in modalità single player e multiplayer fino a 4 giocatori su Wii e fino a ben 8 giocatori su PS4 e Xbox One, possono esibirsi da soli, fare squadra o competere con gli amici cimentandosi con varie e divertenti modalità del gioco su PS4, Xbox One e Wii.

Caratteristiche chiave:

· Divertenti e modernissime versioni next gen: Let’s Sing 2016 sarà disponibile per PS4 e Xbox One con video in HD, un’ interfaccia 3D, tantissime animazioni glamour, effetti speciali e la versione Wii compatibile con Wii U
· Track list esclusiva con artisti al top: 35 brani internazionali in cima alle classifiche selezionati appositamente per Let’s Sing 2016
· Altissimo livello di tecnologia: dal 2005 Voxler ha concentrato la sua attenzione sulla qualità per regalare la miglior esperienza di gioco canora possibile, basato su di un’ottima tecnologia di gioco per il canto con riconoscimento vocale ottimizzato e feedback in real time più precisi sulla voce del giocatore
· Canta con i tuoi amici: Let’s Sing 2016 è pronto per dare inizio al party fino a 4 giocatori in simultanea su Wii e fino a 8 su PS4 e Xbox One con varie ed esilaranti modalità di gioco.
· Divertente e adatto ai party: sei qui per divertirti con gli amici. Dietro ad una grande playlist ed una potente tecnologia, l’obiettivo è quello di ridere e passare momenti unici con gli amici. Inizia il tuo party in modo facile e veloce attraverso il semplice menu principale che ti darà accesso diretto alla playlist.

Call of Duty: Black Ops III, svelato lo spazio necessario all’installazione su PS4

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Per alcuni di noi è tempo di far spazio sull’Hard Disk…

In linea con i precedenti titoli della serie Call of Duty già lanciati su PlayStation 4, ci arriva oggi conferma dello spazio necessario all’installazione di Call of Duty: Black Ops III sulla console ammiraglia di Sony, 55Gb. La notizia arriva per merito di alcuni utenti che, inspiegabilmente, sono riusciti a mettere le mani sopra ad alcune copie del gioco con ben 2 settimane di anticipo, rilasciando già a destra e manca foto e screenshot appartenenti al gioco, tra cui per l’appunto la foto della copertina del gioco che riporta lo spazio necessario all’installazione.

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Call of Duty: Black Ops III, svelato lo spazio necessario all'installazione su PS4

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Per alcuni di noi è tempo di far spazio sull’Hard Disk…

In linea con i precedenti titoli della serie Call of Duty già lanciati su PlayStation 4, ci arriva oggi conferma dello spazio necessario all’installazione di Call of Duty: Black Ops III sulla console ammiraglia di Sony, 55Gb. La notizia arriva per merito di alcuni utenti che, inspiegabilmente, sono riusciti a mettere le mani sopra ad alcune copie del gioco con ben 2 settimane di anticipo, rilasciando già a destra e manca foto e screenshot appartenenti al gioco, tra cui per l’appunto la foto della copertina del gioco che riporta lo spazio necessario all’installazione.

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Cemu, disponibile l’aggiornamento 1.01

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Miglioramenti alle velocità di caricamento.

A pochi giorni dall’uscita del primo emulatore di Wii U al mondo, Cemu, lo sviluppatore rilascia un nuovo aggiornamento che porta il software alla versione 1.01, e garantendo migliori tempi di caricamento e miglioramenti per quanto concerne l’aspetto grafico dei titoli. Stando a quanto dichiarato da chi ha avuto modo di provare l’emulatore, l’emulazione dei titoli si dimostra già a buon punto, pur non permettendo di giocare a titoli come Mario Kart 8 o The Legend of Zelda: The Wind Waker HD.

Siamo sicuri che futuri aggiornamenti saranno resi disponibili e che presto Cemu, primo ed unico emulatore di Wii U esistente al mondo, raggiungerà la piena compatibilità per i titoli Wii U.

Cemu, disponibile l'aggiornamento 1.01

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Miglioramenti alle velocità di caricamento.

A pochi giorni dall’uscita del primo emulatore di Wii U al mondo, Cemu, lo sviluppatore rilascia un nuovo aggiornamento che porta il software alla versione 1.01, e garantendo migliori tempi di caricamento e miglioramenti per quanto concerne l’aspetto grafico dei titoli. Stando a quanto dichiarato da chi ha avuto modo di provare l’emulatore, l’emulazione dei titoli si dimostra già a buon punto, pur non permettendo di giocare a titoli come Mario Kart 8 o The Legend of Zelda: The Wind Waker HD.

Siamo sicuri che futuri aggiornamenti saranno resi disponibili e che presto Cemu, primo ed unico emulatore di Wii U esistente al mondo, raggiungerà la piena compatibilità per i titoli Wii U.

PlayStation 4, presto la riproduzione remota anche su PC

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In via non ufficiale, ovviamente.

Senza bisogno di possedere nulla oltre ad una PlayStation 4 ed un PC, entrambi connessi alla medesima rete, sarà presto possibile godere dello streaming remoto anche verso dispositivi, ovviamente, non facenti parte della famiglia PlayStation. Ciò è possibile per merito di uno sviluppatore indipendente, Twisted, che sta lavorando ad un particolare software per PC che permetterà, per l’appunto, di godere del software PlayStation 4 anche su PC, tramite il già citato streaming remoto.

Tra le altre funzionalità disponibili, inoltre, è da segnalare la possibilità di rimappare i comandi del controller a proprio piacimento. A seguire un breve video dimostrativo:

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Recensione Dungeon Travelers 2: the Royal Library and the Monster Seal

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Nipponico al cento per cento.

Versione testata PlayStation Vita.

Nippon Ichi Software, si sa, è una software house tipicamente giapponese (il nome stesso, d’altronde, lo indica) e come tale le sue produzioni rispecchiano quasi sempre il mondo e la cultura della terra del Sol Levante, e Dungeon Travelers 2: the Royal Library and the Monster Seal non è da meno. Meccaniche di gioco ben studiate, dungeon e tante funzionalità ci aspettano in un’avventura che ci terrà le mani impegnate in un’avventura di classico stampo, unita ad elementi chiaramente erotici.

Il titolo è disponibile dal 16 Ottobre su PlayStation Vita in lingua inglese.

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Un mondo di donne ed io l’unico uomo…

Ebbene sì, in Dungeon Travelers 2 vestiremo i panni dell’unico uomo del pianeta (o almeno così sembra), anzi, vogliamo azzardare: l’ unico essere vivente di sesso maschile presente nell’ intero universo. Il nostro ruolo all’interno del titolo è molto chiaro, seppur siamo certi che Nippon Ichi Software l’abbia creato esclusivamente come pretesto per l’avventura che, vi ricordiamo, è espressamente erotica; vestiremo il ruolo di un bibliotecario, un genere di persona in via di estizione, ed il nostro potere sarà necessario per poter sigillare i demoni che infestano il Regno, verremo dunque assegnati ad una squadra speciale che si occuperà di indagare sugli avvenimenti per capire la provenienza e le motivazioni dei demoni.

A pochi minuti dall’inizio della nostra avventura, ci renderemo conto della genuinità delle conversazioni che avvengono tra i vari personaggi facenti parte del cast, questi stessi discorsi rappresentano un valore aggiunto all’intera produzione, che raggiunge picchi di ironicità e drammaticità incredibilmente coinvolgenti.

Sarebbe uno spreco parlare del cast di personaggi, poco caratterizzato e memorabile esclusivamente per le generose forme che offre e per l’eccessivamente provocante abbigliamento, oltre che per l’apparizione in preziose immagini speciali che le vedranno ritratte in posizioni più che ambigue e che potremo poi comodamente rividere nella sezione extra del menù principale.

Si tratta, insomma, del titolo adatto ai perverti ed ai ragazzini di 11 anni in piena fase di crescita (ringraziamo, a tal proposito, le censure effettuate rispetto alla versione nipponica del titolo); se riusciamo però a tralasciare l’assurdità delle situazioni in cui ci troviamo coinvolti all’interno del titolo, saremo in grado di apprezzare ciò che realmente Nippon Ichi Software ha deicso di offrirci, un titolo dalle apparenze ingannevoli ma dalle profonde meccaniche di gioco.

Non solo tette

Nippon Ichi Software, nonostante la natura “diversa” del titolo che ci propone, non riesce a fare a meno di generare di volta in volta titoli appartenenti al genere dei Giochi di Ruolo che riescono a spiazzarci, e Dungeon Travelers 2 non è da meno. La profondità delle meccaniche di gioco, infatti, è sbalorditiva, e laddove credevamo di trovarci di fronte ad un titolo mediocre, che facesse forza esclusivamente sull’erotismo, ci ritroviamo di fronte ad un dungeon crawler di ottima fattura.

Chiunque creda, infatti, di riuscire ad affrontare l’avventura impreparato, troverà di fronte a sè numerose sorprese; il titolo, tanto per iniziare, vanta infatti una curva di difficoltà crescente, ma ben bilanciata, che non ci permetterà di affrontare le fasi successive del titolo senza esserci prima adeguatamente preparati, equipaggiando le proprie compagne con le migliori armi ed armature disponibili sul mercato e permettendole di incrementare i propri poteri ed apprendere nuove abilità tramite l’acquisizione di punti esperienza e, conseguentemente, di nuovi livelli.

Nippon Ichi Software, per fortuna, ha pensato a tutto, ed anche i meno ferrati del genere, avranno la possibilità di dare una chance al titolo, essendo tutte le meccaniche di gioco spiegate tramite un accurato e ben dettagliato tutorial.

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Si è visto di meglio

Dal punto di vista grafico Dungeon Travelers 2 è a tratti piacevole ed a tratti disgustoso; gli artwork, le illustrazioni e gli sfondi bidimensionali sono infatti di eccellente fattura e garantiranno un piacevole riscontro visivo; l’esplorazione, tuttavia, che avviene in ambienti tridimensionali sarà spesso causa di emicranie, dovute per lo più a modelli poligonali infimi e texture in bassissima definizione.

La colonna sonora del titolo è interessante e ben distinta, con un’ampia varietà di brani che si adatta alla tipologia di situazione in cui ci troviamo; ottimo anche il doppiaggio in lingua inglese che ben si accosta alla natura erotica del titolo.

Commento finale

Dungeon Travelers 2: the Royal Library and the Monster Seal si è dimostrato, contrariamente ad ogni aspettativa, un Gioco di Ruolo validissimo ed un buon rappresentante del genere dei Dungeon Crawler, specialmente per chi non ha mai avuto il piacere di giocarne uno. Il numero delle meccaniche di gioco presenti e la loro semplicità, infatti, riescono ad adattarsi anche ai novellini del genere, laddove titoli ben più famosi potrebbero destare più dubbi. Numerose le lacune dal punto di vista tenico, per fortuna parzialmente colmate da un comparto sonoro di buona fattura. Un sicuro acquisto per ogni possessore di PlayStation Vita, che ami o meno i Giochi di Ruolo o, più specificatamente, i Dungeon Crawler.

Pro Contro 
– Scottante, veloce, divertente
– Semplice e al tempo stesso profondo
– Buon comparto sonoro
– A tratti anche troppo erotico
– Trama quasi inesistente
– Comparto grafico decisamente dimenticabile
  Voto Globale:  75
 
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Nintendo eShop, aggiornamento del 29/10/2015

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Resident Evil 4 ritorna anche su Wii U!

Un’altra settimana ricca di nuove esperienze ed offerte speciali da urlo per gli eShop di Nintendo 3DS e Wii U, che vedono questa settimana il ritorno di titoli già conosciuti e di nuove ed entusiasmanti avventure. In particolare, segnaliamo sull’eShop di Wii U: Resident Evil 4 Wii Edition, The Binding of Isaac: Rebirth e Project Zero: Maiden of Black Water (di cui potete trovare la nostra recensione QUI); per quanto riguarda 3DS, invece, segnaliamo il medesimo The Binding of Isaac: Rebirth, in esclusiva su New Nintendo 3DS, e Shin Megami Tensei: Devil Survivor 2: Record Breaker, riedizione dell’originale titolo lanciato su Nintendo DS. A seguire l’intera release list della settimana:

Nintendo eShop (Wii U)

Resident Evil 4 Wii Edition (Capcom, Wii DL) – €14.99/£13.49 (Termina il 5 Novembre, normalmente €19.99/£17.99)

The Binding of Isaac: Rebirth (Nicalis) – €14.99/£13.49

Project Zero: Maiden of Black Water – Versione di Prova (Nintendo, Disponibile dal 30 Ottobre) – Gratis
Project Zero: Maiden of Black Water – Aggiornamento alla Versione Completa (Nintendo, Disponibile dal 30 Ottobre) – €49.99/£39.99

Freedom Planet (Galaxy Trail) – €13.99/£10.99 (€11.89/£9.34 se hai scaricato l’Event Preview, l’offerta termina il 29 Novembre)

Special Nindies@Home offerta d’introduzione valida fino al 29/11/2015 – 15% di sconto per gli utenti che hanno già scaricato Freedom Planet Event Preview, facente parte del programma Nindies@Home, dal medesimo Wii U.

Slender: The Arrival (Blue Isle Studios) – €6.74/£4.79 (Termina il 5 Novembre, normalmente €8.99/£6.39)

Octodad: Dadliest Catch (Young Horse) – €11.19/£9.59 (Termina il 5 Novembre, normalmente €13.99/£11.99)

Offerte Speciali
Ben 10 Omniverse (BANDAI NAMCO Games) – €4.99/£4.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €19.99/£19.99)
Family Games: 30 Great Games Obstacle Arcade (BANDAI NAMCO Games) – €2.99/£2.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €19.99/£19.99)
ONE PIECE Unlimited World Red (BANDAI NAMCO Games) – €14.00/£9.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €54.99/£39.99)
PAC-MAN and the Ghostly Adventures (BANDAI NAMCO Games) – €9.99/£8.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €39.99/£36.99)
PAC-MAN and the Ghostly Adventures 2 (BANDAI NAMCO Games) – €15.00/£10.49 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£24.99)
Rise of the Guardians (BANDAI NAMCO Games) – €4.99/£4.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €19.99/£19.99)
Tekken Tag Tournament 2 Wii U Edition (BANDAI NAMCO Games) – €9.89/£6.50 (Termina il 5 Novembre, normalmente €29.99/£19.99)
Canvaleon (OXiAB Game SAtudio) – €6.95/£6.29 (Termina il 5 Novembre, normalmente €13.95/£12.59)
Swords & Soldiers II (Ronimo Games) – €14.99/£13.49 (Termina il 5 Novembre, normalmente €18.99/£16.99)
Stealth Inc 2: A Game of Clones (Curve Digital) – €9.99/£7.99 (Permanente, era €13.99/£12.99)

Nintendo eShop (3DS)

The Binding of Isaac: Rebirth (Nicalis, Solo per New 3DS) – €14.99/£13.49

Escape From Zombie City (Tom Create) – €2.99/£2.69

Chibi-Robo! Zip Lash Demo (Nintendo) – Gratis

Shin Megami Tensei: Devil Survivor 2: Record Breaker (NIS America) – €39.99/£34.99
Shin Megami Tensei: Devil Survivor 2: Record Breaker – Macca Makes an Escape (NIS America) – €0.99/£0.89
Shin Megami Tensei: Devil Survivor 2: Record Breaker – The Beginner’s Brawl (NIS America) – Gratis

Animal Crossing: Happy Home Designer – The Office (Nintendo, tema Disponibile dal 30 Ottobre) – €1.99/£1.79

Super Mario Bros. Famicom Cartridge (Nintendo, tema Disponibile dal 30 Ottobre) – €1.99/£1.79

Offerte Speciali
ONE PIECE Unlimited World Red (BANDAI NAMCO Games) – €9.99/£6.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£24.99)
PAC-MAN and the Ghostly Adventures (BANDAI NAMCO Games) – €8.74/£7.12 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£28.49)
PAC-MAN and the Ghostly Adventures 2 (BANDAI NAMCO Games) – €9.99/£6.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£24.99)
ACE COMBAT ASSAULT HORIZON LEGACY + (BANDAI NAMCO Games) – €19.99/£14.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €39.99/£29.99)
Ben 10 Omniverse 2 (BANDAI NAMCO Games) – €4.99/£3.74 (Termina il 5 Novembre, normalmente €19.99/£14.99)
One Piece Romance Dawn (BANDAI NAMCO Games) – €9.89/£9.39 (Termina il 5 Novembre, normalmente €29.99/£28.49)
Power Rangers Megaforce (BANDAI NAMCO Games) – €9.89/£9.40 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£28.49)
Power Rangers Super Megaforce (BANDAI NAMCO Games) – €9.99/£7.00 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£24.99)
Project X Zone (BANDAI NAMCO Games) – €9.89/£6.50 (Termina il 5 Novembre, normalmente €29.99/£19.99)
Regular Show: Mordecai & Rigby in 8-Bit Land (BANDAI NAMCO Games) – €4.99/£4.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €24.99/£24.99)
Tenkai Knights: Brave Battle (BANDAI NAMCO Games) – €9.99/£6.99 (Termina il 5 Novembre, normalmente €34.99/£24.99)
The Keep (Cinemax) – €5.99/£5.49 (Termina l’ 11 Novembre, normalmente €9.99/£8.99)

Just Cause 3, story trailer ufficiale

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Un nuovo, incredibile video!

Non solo esplosioni per Just Cause 3, il nuovo titolo targato Square Enix e Avalanche Studio, in arrivo il primo di Dicembre su PC, PlayStation 4 ed Xbox One; il nuovo story trailer appena rilasciato, come suggerisce il nome stesso, è infatti incentrato sulla storia che ci condurrà ad esplorare l’Isola di Medici e combattere il Generale Di Ravello. Piuttosto che farvelo raccontare, guardatelo voi stessi:

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Recensione Project Zero: Maiden of Black Water

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Ovvero il gioco per fotografi amatoriali.

Versione testata Wii U.

La nostra è ovviamente una battuta; tutti sanno che Project Zero è una serie horror che ormai va avanti da diversi anni, e di sicuro non è il gioco più adatto a migliorare le vostre doti fotografiche, nonostante la Camera Obscura vanti sicuramente un comparto tecnologico d’altissimo livello, dopo tutto è in grado di vedere gli spettri!

Bando alle ciancie e torniamo all’argomento del nostro articolo, occupandoci senza uscire troppo fuori tema del nuovo Maiden of Black Water; nato ancora una volta dalla collaborazione tra Tecmo Koei e Nintendo, il titolo è disponibile dal 30 Ottobre in esclusiva su Nintendo Wii U: in versione digitale sull’eShop della console casalinga del colosso nipponico ed in versione fisica esclusivamente nella sua edizione limitata.

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Benvenuti al monte Hikami

La scelta della location proposta dal nuovo capitolo di Project Zero è quanto mai azzeccata per la tipologia di prodotto che rappresenta; il monte Hikami era infatti una località turistica caduta poi in rovina a causa dei numerosi suicidi avvenuti nelle foreste circostanti il luogo. E’ qui che vivremo la storia di tre personaggi: Miu, Ren e Yuri ed è qui che la nostra Camera Obscura verrà messa in uso per purificare il luogo.

Il ritmo del titolo è piuttosto lento, e per poter comprendere a pieno ciò che sta accadendo e gli avvenimenti che ci circondano, avremo bisogno di far molto di più che stare attenti nel corso delle intriganti cut-scene; il gioco, infatti, è disseminato di documenti leggibili che ci permetteranno di approfondire la trama, comunque godibilissima anche per coloro che non masticano bene l’inglese, essendo assente la localizzazione italiana all’interno del titolo.

Inquietante è la parola che meglio descrive i primi minuti del gioco del titolo: il breve tutorial, infatti, non farà altro che introdurci alle semplici meccaniche del titolo, guidandoci lungo un breve tragitto pieno zeppo di insidie; questo non è altro che l’inizio del terrore. Project Zero: Maiden of Black Water, infatti, sarà in grado di farci saltare dalla sedia (dalla poltrona o dal sofà) più e più volte nel corso dell’intera avventura, e laddove crederemo di affrontare situazioni scontate e dai risvolti molto prevedibili, ci troveremo spiazzati dalla sapiente creazione di situazioni e scene dall’alto potenziale horror.

E’ qui che viene il bello

La tipologia di gameplay adottata dalla serie non viene assolutamente toccata nel quinto capitolo di Project Zero, ripronendo ancora una volta la sconfitta degli spettri, invisibili ad occhio nudo, attraverso la Camera Obscura, equipaggiabile di diverse pellicole, lenti ed accesori che garantiranno non solo una maggiore efficacia della stessa, ma eventuali bonus aggiuntivi che ci renderanno capaci di sgattaiolare via dalle situazioni più difficili.

La vera grande rivoluzione nel capitolo in esclusiva su Nintendo Wii U, infatti, è l’utilizzo del Gamepad che diventa fisicamente la Camera Obscura e che potrà essere controllata tramite i sensori di movimento oppure lo stick analogico destro (oppure, ancora, utilizzandoli entrambi); sarà nostro dovere, dunque, scovare i punti deboli degli spettri e decidere se scattare foto in orizzontale o verticale (ruotando fisicamente il Gamepad), così da poter sfruttare al meglio tutti i punti deboli a disposizione e, nel migliore dei casi, assestare un colpo fatale sfruttando 5 punti deboli contemporaneamente.

In tutta onestà a primo acchitto la soluzione adottata da Nintendo non ci ha proprio entusiasmati, il movimento tramite i sensori risulta essere piuttosto macchinoso e richiede sempre che il Gamepad venga tenuto in posizione verticale davanti allo schermo della nostra televisione. Tenendo duro e proseguendo all’interno dell’avventura, più per testerdaggine che altro, e poi modificando le impostazioni relative al movimento della camera stessa tramite i sensori, siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio, diventando dei veri e propri maestri della Camera Obscura.

Come già riscontrato nel titolo di lancio ZombiU, il trinomio Horror+Gamepad+Televisore funziona alla grande, aumentando la tensione nei momenti più difficili e garantendo un continuo senso di inquietitudine che si protrae fino alla fine del gioco, merito del ristretto campo visivo offerto dallo schermo del Gamepad e dalla continua presenza di molteplici nemici nelle varie sezioni di gioco, più facilmente individuabili sullo schermo del nostro televisore, che girovagando a vuoto con la nostra Camera Obscura.

L’esplorazione rimane uno dei punti cardine della saga, pur risultando ridotta in questo quinto capitolo; sarà una gioia per gli amanti della serie esplorare anche quei luoghi non direttamente collegati al capitolo in corso, scoprire documenti ed affrontare spettri, almeno fin quando non ci si renderà conto della ripetitività delle azioni proposte dal titolo.

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Con un pizzico di potenza in più…

Project Zero: Maiden of Black Water sarebbe potuto essere un prodotto di tutt’altro livello, quantomeno dal punto di vista tecnico. Graficamente, il titolo, non riesce a soprendere e spesso lascia l’amaro in bocca, soprattutto di fronte a texture di bassissima definizione e modelli poligonali (soprattutto quelli degli spettri) ridotti al minimo sindacale. Il riutilizzo di assets e luoghi, poi, sfavorisce ulteriormente il settore tecnico, che sembra non essere in grado di sfornare ulteriori idee, nonostante la geniale scelta della location, che avrebbe potuto dar vita ad un infinità di terrificanti deviazioni.

A salvare, in un certo senso, il settore tecnico è il comparto sonoro; la maggior parte dei salti dalla sedia derivano, infatti, da un adeguato ascolto.

Commento finale

Project Zero: Maiden of Black Water è decisamente lontano dagli standard della saga a cui siamo stati abituati. Non è assolutamente un gioco da evitare, ma neanche una di quelle esperienze a cui non si può rinunciare. A tratti rappresenta il festival della mediocrità, soprattutto per quanto concerne il comparto grafico – più vicino alla scorsa generazione che a quella attualmente in corso – altre volte si dimostra essere un eccellente rappresentante del genere horror, capace di terrorizzare anche il più coraggioso dei videogiocatori. Sicuramente un titolo imperdibile per i possessori di Nintendo Wii U, che dopo tanti mesi dall’ultima uscita, possono finalmente godere di un nuovo titolo con cui occupare alcune ore del proprio tempo libero, altrettanto sicuro, invece, che nessuno sia intenzionato ad acquistare la console esclusivamente per godere di questo quinto capitolo della serie Project Zero.

Pro Contro 
– Ambientazione da urlo
– Regia magistrale
– Comparto sonoro eccellente
– Ottimo utilizzo del Gamepad
– Graficamente datato
– Richiede molta pazienza, soprattutto nel caso si voglia approfondire la trama
– Assenza della lingua italiana
  Voto Globale:  70
 
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Recensione Rebel Galaxy

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Fan di Han Solo, siete pronti?

Versione testata PC

Ne avremo mai abbastanza di spazio, alieni e guerre fra astronavi? Probabilmente no, e l’arrivo, fra poche settimane, del film dei film, quello “Star Wars: Il risveglio della forza”, atteso da tanti e temuto da molti, non ha fatto altro che riaccendere la nostra voglia di esplorare galassie “lontane lontane”.
L’opera prima di Double Damage Games, piccolo team separatosi dalla software house Runic, già autrice di Torchlight, è un interessante GdR completamente ambientato in uno spazio a generazione procedurale  in grado di intrigare i fan di Star Wars  di cui parlavamo prima, ma anche quelli di Star Trek, Battlestar Galactica e compagnia cantando: stiamo parlando di Rebel Galaxy.

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Alla ricerca di nostra zia

Il titolo ci consente, sin da subito, di seguire una modalità campagna che a poco a poco ci permetterà di acquisire i rudimenti del gioco, oppure lanciarci direttamente allo sbaraglio per provare a seguire la nostra ambizione personale di minatori interstellari, cacciatori di taglie, oppure pirati, consapevoli di non aver nessun credito o potenziamento disponibile e, quindi, di essere facili prede delle navi nemiche. La storia del gioco tuttavia si incentra nella ricerca di una zia chiamata Juno e attraverso la missione principale avremo la possibilità di approfondire davvero molto poco della trama di gioco soprattutto per colpa di una varietà dei dialoghi con gli npc davvero molto scarna.

Viaggio tra le stelle

Gran parte dell’offerta ludica di Rebel Galaxy si concentra nelle fasi di combattimento, un misto di azione frenetica condita da un pizzico di tatticismo, quest’ultimo derivante soprattutto dal vasto armamentario disponibile e dalla necessità di studiare con attenzione la personalizzazione della nostra astronane. All’inizio del gioco un tutorial brevissimo ci permetterà di fare conoscenza delle funzionalità della nostra astronave e, anche se il gioco consiglia i controller, il titolo potrà essere giocato tranquillamente tramite mouse e tastiera.  Il sistema di personalizzazione della nave ha un ruolo chiave nell’economia di gioco. Si possono scegliere le posizioni delle armi o degli scudi oltre ad avere la possibilità di acquistare altri modelli di nave a mano a mano che si saranno completate missioni e raccolti crediti ad esempio attraverso la pirateria o la raccolta di minerali. Per quanto riguarda gli spostamenti, è possibile utilizzare i motori con le 4 velocità disponibili, oltre la modalità turbo e warp. Quest’ultimo elemento è uno degli elementi di maggiore intrattenimento del combat system, infatti la corretta posizione della nostra astronave rispetto alla posizione delle navi nemiche, potrà determinare  una vittoria o una sonora sconfitta. Dovremo quindi puntare gli scudi contro il fuoco nemico, sapere quando doversi spostare o attivare gli scudi, insomma, avremo a disposizione il pieno controllo della nostra nave e delle torrette installate su di essa, e la cosa intrattiene per molte ore nel gioco. La gestione di tutto l’armamentario a disposizione, inoltre, potrà essere affidata ai membri del nostro equipaggio, grazie ad una IA piuttosto convincente. Bisognerà inoltre gestire tutte le faccende di una nave spaziale, come i rapporti delle fazioni, andare alla ricerca di minerali e dei posti giusti in cui rivenderle per ottenere il miglior prezzo. Ogni prodotto infatti cambia di prezzo di giorno in giorno e potrà essere influenzato anche dal vostro comportamento, ad esempio attaccando i rifornimenti di un determinato minerale, causerà un aumento del prezzo e così via.  Ciascuna mappa è rappresentata da almeno 12 sistemi, ciascuno di essi collegato da varchi spazio temporali che ci permettono di viaggiare da un sistema all’altro. Ciascun sistema è ovviamente dominato dalle fazioni e non sempre  saremo accolti benevolmente, tuttavia tutte le battaglie o quasi possono essere evitate, il che lascia al giocatore la libertà di scelta nel gioco di ciò che si vuole fare. Le missioni della quest principale non sono per la verità particolarmente interessanti, riducendosi in una semplice esecuzione di un particolare ordine come “distruggi tutte le astronavi nemiche nel quadrante xx ” ma saranno necessarie per poter proseguire nella espansione e nel potenziamento della nostra astronave. Il grado di spettacolarità di alcune grandi battaglie spaziali è però davvero memorabile, tant’è che siamo sicuri che “la via del pirata” sarà sicuramente una delle preferite dai giocatori. Il problema è che nonostante le tante possibilità di personalizzazione e la vastita dell’universo a disposizione, dopo circa una quindicina di ore di gioco vi ritroverete a compiere più o meno sempre le stesse azioni e questo alla lunga, potrebbe spingervi ad allontarvi dal titolo.

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Spazio a colpi di western

Il titolo si presenta graficamente davvero molto bene, anche se alcune animazioni lasciano davvero a desiderare. La colonna sonora varia a seconda della situazione, ma in genere si mantiene su una base country-folk, simile a Borderlands. Gli effetti sonori sono molto buoni, il che rende il titolo davvero molto interessante dal punto di vista musicale. L’ambiente si presenta sempre ricco di elementi  e particolari, nonostante sia ambientato nello spazio;non mancheranno mai infatti intense battaglie tra una quest e l’altra oppure asteroidi vaganti o ancora stazioni da depredare, oltre alle fantastiche ambientazioni, di pianeti e nebulose.

Commento finale

Rebel Galaxy si presenta bene già nella sua versione beta. Il titolo al momento solo PC, ma in futuro disponibile anche su console, rappresenta sicuramente un ottimo passatempo per gli amanti dell’esplorazione spaziale. In particolare ci hanno copito gli effetti e la colonna sonora “Sci-Fi-Western”; Qualche perplessità invece rispetto ad alcune texture e ai cali di framerate in certe occasioni, giustificabili perchè è appunto ancora -per poco- una versione beta. Il divertimento è comunque assicurato soprattutto agli amanti del genere, ma anche a coloro che non vorranno seguire la storia ed entrare direttamente nel vivo dell’azione e non vediamo l’ora di poter provare una versione definitiva, anche su console.

Pro Contro 
– Colonna sonora gradevole
– Impatto grafico buono
– Libertà di azione/esplorazione
– Storia scarna
– A lungo andare ripetitivo
 
  Voto Globale: 79
 
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Nintendo e Dena, il primo gioco mobile potrebbe essere annunciato la prossima settimana

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Tra pochi giorni sapremo la verità.

Secondo un recente rumor, Nintendo e DeNA potrebbero annunciare il loro primo gioco mobile durante la prossima settimana, nel corso di una riunione con gli azionisti della casa di Kyoto.
A metà della prossima settimana, Nintendo terrà una conference call per illustrare i risultati finanziari dell’ultimo trimestre e proprio in questa occasione la società potrebbe togliere i veli ai piani per il mercato mobile, annunciando ufficialmente il primo titolo per iOS e Android. E’ bene chiarire che si tratta solamente di una voce di corriodio non confermata, presto sapremo se corrisponde a verità.

Tom Clancy’s The Division, novità sulle condizioni meteorologiche

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Avete paura del temporale?

Ubisoft ha diffuso nuove informazioni riguardo le condizioni meteo di Tom Clancy’s The Division, titolo in arrivo il prossimo 8 marzo nei formati PC, Xbox One e PlayStation 4.
Il publisher non ha pubblicato un nuovo video (a parte il breve teaser diffuso ieri) come si ipotizzava, in ogni caso le informazioni trapelate sono decisamente interessanti. Scopriamo che gli agenti atmosferici (pioggia, neve, gelo, grandine ecc) e le temperature avranno effetti negativi e positivi sui protagonisti e sugli NPC: ad esempio in caso di tempesta, restare troppo all’aperto potrà arrecare danni al nostro personaggio. Inoltre gli sviluppatori hanno rivelato che durante la notte sarà possibile sfruttare le zone d’ombra per nascondersi dai nemici atratti da insegne luminose e lampioni. In ogni caso, il team consiglia di non avventurarsi all’esterno in caso di condizioni meterologiche pessime, in questi casi è bene restare all’interno degli edifici per proteggersi il più possibile.

Tom Clancy's The Division, novità sulle condizioni meteorologiche

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Street Fighter V, svelati nuovi segreti emergono dal data-mining della versione PC

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Numero di personaggi giocabili, costumi alternativi e stage.

SFv_Dump è il nome dell’account Twitter che ha reso disponibili tutte le linee di codice di Street Fighter V, svelando il numero di personaggi giocabili, il numero di costumi per loro presenti al lancio del titolo ed il numero di stage giocabili. Stando a quanto rivelato, il titolo vanterà un totale di 18 personaggi, 2 in più rispetto a quelli giocabili annunciati; si tratterà probabilmente di boss che non potranno essere sbloccati come personaggi giocabili, almeno al lancio.

Per quanto riguarda i costumi, invece, ognuno dei personaggi avrà accesso a 3 set differenti al lancio, saranno inolte presenti 12 stage su cui lottare, un numero ben più grande rispetto ai titoli precedenti del franchise.