Il futuro è del computing parallelo

Ricercatori dell’università del Maryland realizzano un prototipo di computer desktop parallelo cento volte più veloce degli attuali computer desktop.

Computing parallelo

I ricercatori della James Clark School of Engineering dell’università del Maryland coordinati da Uzi Vishkin sono riusciti a realizzare il primo prototipo di un sistema desktop parallelo innovativo in grado di integrare su un circuito stampato non più grande di una targa per auto, la bellezza di 64 processori che funzionano a circa 75 mhz e a sfruttarli tutti in maniera efficiente anche per compiere le normali operazioni di un computer desktop.

Il problema di sistemi che funzionano parallelamente non è tanto l’implementazione a livello hardware quanto piuttosto a livello software, ovvero riuscire a creare un sistema che riesca a ripartire efficacemente le più comuni operazioni tra i diversi processori. Oggi pero’ sembra che la tecnologia che permette di sfruttare la potenza ripartita dei diversi processori denominata “Parallel Random-Access Model (PRAM), sia finalmente pronta per essere utilizzata rendendo assolutamente conveniente l’utilizzo di queste soluzioni che sono in grado di consumare meno perchè in grado di disattivare i core non necessari per riattivarsi nel momento in cui aumenta la potenza richiesta.

Sistemi di tal tipo che utilizzano processori più semplici e meno performanti singolarmente ma che nel complesso insieme riescono ad eseguire un maggior numero di operazioni al secondo rappresentano sempre più il futuro del desktop computing non soltanto in ambito server ma anche per applicazioni tradizionali, tant’è che ormai anche le grandi compagnie del settore, in primo luogo Intel,AMD e IBM hanno da tempo intrapreso studi per valutare fino a che punto è possibile spingere in questa direzione, fino ad ora pero’ nessuno era riuscito a sfruttare sistemi “massively parallel” per applicazioni comuni.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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