Introduzione all’Home Cinema

La guida essenziale per chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’Home Cinema – Prima parte: La scelta dello schermo.

Introduzione.

Avvicinarsi per la prima volta al mondo dell’home cinema non è sicuramente impresa facile soprattutto per chi non ha almeno un po’ di dimestichezza con termini come “progressive scan”, “dolby digital” etc.
L’affidarsi poi ad un negoziante non sempre è la scelta adeguata, nel migliore dei casi infatti si finisce per acquistare prodotti non adeguati alle proprie esigenze o distanti dalle proprie aspettative.
Noi di HIRC con questa guida, che speriamo possa essere il vostro vademecum a partire dalla scelta del televisore e dell’impianto audio per finire con i settaggi dell’intero sistema home theater, cercheremo di fornirvi gli strumenti e le conoscenze adeguate affinchè il primo contatto con il mondo dell’home cinema possa risultarvi meno traumatico e quanto più appagante possibile, il tutto con un occhio di riguardo anche e soprattutto al portafogli.

Alla guida si affianca un utile glossario a cui far riferimento per scoprire cosa si cela dietro termini apparentemente incomprensibili quali “Risposta di frequenza” “digitale coassiale” etc.


La scelta dello schermo.

Il primo passo per la costruzione di un impianto home theater è sicuramente la scelta dello schermo; dal tipo di schermo che sceglieremo dipenderanno gran parte delle nostre scelte in fatto di audio e più in generale la qualità complessiva dell’impianto home theater.

Il mercato oggi fornisce un numero pressochè infinito di soluzioni: dai più piccoli ed economici 28″ CRT widescreen, ai plasma da 42″ passando per gli schermi a retroproiezione, fino ad arrivare ai proiettori DLP,LCD CRT che, sebbene enormemente costosi, possono garantire un esperienza cinematografica da sala.


CRT Widescreen.

CRT è l’acronimo di Cathode Ray Tube ;
La tecnologia a tubo catodico è la più obsoleta ma anche l’unica a poter assicurare un elevato standard qualitativo ad un prezzo abbastanza contenuto. Con il passare del tempo la tecnologia a tubo catodico si è molto evoluta e oggi un buon televisore CRT widescreen permette di non rimpiangere sotto il profilo prestazionale impianti molto più costosi.

Nella scelta del televisore assicuratevi che questo sia widescreen ,ovvero con un rapporto di immagine tra base e altezza di 16:9 (il tradizionale televisore ha un rapporto, definito anche aspect ratio, di 4:3)questo rapporto permette una visualizzazione ottimizzata per i film,le classiche bande nere infatti risultano ridotte o addirittura scompaiono.
Altro aspetto importante da considerare e che può giustificare un prezzo più alto è la frequenza di 100Hz. Questo permette di avere immagini molto più fluide senza contare che una frequenza più alta affatica anche meno gli occhi.
Se a tutto ciò aggiungete il supporto del progressive-scan allora potete essere certi di aver acquistato il non plus ultra dei televisori a tubo catodico. La tecnologia progressive-scan infatti permette un numero di linee di scansione che è il doppio rispetto a quella del normale sistema “interlacciato”. Tutto ciò si traduce in una nitidezza dell’immagine migliorata e nella pressochè totale assenza di artifatti

Prima di acquistare uno schermo CRT, ma il consiglio può essere esteso alla scelta di tutti gli impianti video, è fondamentale controllare la disponibilità di connessioni: assicuratevi in particolare che il vostro schermo sia dotato di almeno tre prese SCART due delle quali dovrebbero essere in grado di trasmettere un segnale RGB. Ricordate che comunque è sempre possibile acquistare un sintonizzatore separato dotato di un numero ulteriore di connessioni.

Consigli per gli acquisti
Tra le innumerevoli possibilità che il mercato offre, noi di HIRC abbiamo selezionato due schermi davvero ottimi per rapporto qualità/prezzo:
Philips 32PW9618 e Loewe Mimo 32; il primo, che fa delle prestazioni il suo cavallo di battaglia,è offerto ad un prezzo di 1.900 euro, il secondo 1.899 euro è studiato per integrarsi perfettamente nel vostro salotto.
Per le specifiche tecniche complete vi rimandiamo al sito dei rispettivi costruttori,va sottolineato però che entrambi sono schermi da 32″ a 100hz ma che il primo offre offre ben 4 prese SCART RGB contro le 3 del rivale e il supporto al Dolby Digital integrato contro il Virtual Dolby Surround del Loewe.
Dalla sua il Loewe come già detto, ha un design eccezionale (“vagamente” somigliante alla “lampada” di Apple computers,l’Imac vecchia generazione)che lo rende perfetto anche come elemento di arredo. Inoltre e non va sottovalutato, con il Loewe è incluso il supporto, soltanto opzionale nel Philips.

Settaggio del televisore
Regolate attraverso i menu del vostro televisore le SCART in modo da poter ricevere segnali RGB. Nel collegare quindi al vostro televisore il lettore dvd o l’impianto per la ricezione satellitare ricordate che questi vanno sempre collegati alla presa SCART RGB soprattutto se non disponete ancora di kit esterno amplificatore/diffusori. In questo modo avrete la possibilità di ascoltare in stereofonia la colonna sonora dei vostri film preferiti.


Retroproiezione.

I sistemi a retroproiezione utilizzano le stesse tecnologie dei ben più costosi sistemi a proiezione, quindi CRT ,DLP e LCD (per la cui definizione vedi “Sistemi a proiezione”). Cosi come nel mondo dei proiettori la tecnologia CRT sara’ quella capace di garantire la migliore resa visiva ma anche la più costosa e la più ingombrante. A seguire i sistemi DLP ed infine LCD anche se c’è da dire che oramai quest’ultimi hanno recuperato del tutto il gap tecnologico rispetto ai concorrenti con tecnologia DLP
I sistemi a retroproiezione permettono di avere uno schermo di grandi dimensioni senza spendere eccessivamente per un sistema a proiezione o al plasma, tuttavia soffrono di spiacevoli inconvenienti intrinseci alla tecnologia utilizzata e che sono gli stessi in definitiva dei sistemi a proiezione: la necessità di essere disposti in stanze molto grandi, lo scarso contrasto dei neri.
A questi si aggiunge un angolo di visualizzazione piuttosto ristretto che rende necessario il posizionamento delle poltrone (problema da non sottovalutare)in posizione frontale.

Settaggio del retroproiettore
Le raccomandazioni sono più o meno le stesse di quelle già date per il CRT. Nei proiettori CRT ,che utilizzano canali separati per il rosso il verde e il blu, è necessario prestare molta attenzione relativamente ai settaggi. Vi consigliamo di affidarvi se non avete buona conoscenza dell’argomento, alle regolazioni automatiche anche se al proposito promettiamo un prossimo articolo che approfondirà la questione.

Consigli per gli acquisti
La scelta del retroproiettore è molto soggettiva e dipende in buona parte come abbiamo detto, dalla grandezza della stanza nella quale si pensa di disporre lo schermo e dal budget a nostra disposizione che potra farci protendere per uno schermo DLP piuttosto che per un CRT o un LCD.
Noi di Hirc abbiamo scelto due televisori a retroproiezione che sebbene non possano competere in quanto a qualità di immagine con televisori LCD o Plasma costituiscono un ottima scelta per il rapporto qualità/prezzo: Si tratta del Thomson 40JW612S e del Toshiba 42WH36 il primo è un 40″ 100Hz e virtual dolby surround che si caratterizza per un ottima resa video non esente da qualche piccolo difetto tipico della tecnologia a retroproiezione, il tutto è offerto ad un prezzo davvero conveniente 2.099 euro(è possibile trovarlo ad un prezzo ancora più basso in alcune grandi catene di elettrodomestici).
Il Toshiba è però superiore sotto il profilo tecnico 42″ audio Dolby Digital e una resa eccellente delle immagini. Offerto ad un prezzo ancora inferiore, 1.800 euro,il suo unico punto debole è un estetica non proprio eccelsa.


Schermi al Plasma e Lcd.

Un televisore ultrapiatto al Plasma o LCD è sicuramente la scelta più raffinata ed elegante per un sistema home theatre.
Nonostante la relativa recente apparizione nel mondo dell’ home cinema, i monitor al plasma hanno raggiunto un grado di perfezione tecnica davvero invidiabile. Formalmente il plasma infatti nasce come sostituto “povero” dell’LCD di grandi dimensioni , sin da subito però esso mette in mostra i suoi punti di forza fino a diventare il sostituto perfetto e “stylish” di questo.
Il suo funzionamento è basato su una miscela di gas (Neon e Xenon) che ionizzati si trasformano in plasma emettendo una luce ultravioletta. Questa viene captata da fosfori RGB presenti dal lato esterno del pannello e trasformata in luce visibile e quindi in immagini.
Il grande vantaggio è quello di permettere dimensioni decisamente maggiori rispetto agli LCD ad un prezzo più contenuto, insensibilità alla luce ambientale e un contrasto di luminanza elevatissimo ed inimmaginabile per un pannello LCD.
Cosa allora può spingerci all’acquisto di un Lcd piuttosto che di un Plasma?: Al di là delle differenze tecniche, (il pannello lcd è composto di cristalli che mutano il proprio stato da liquido in solido a seconda che siano attraversati o meno da corrente, permettendo cosi la visualizzazione dell’immagine)sicuramente un fattore determinante è la risoluzione nettamente superiore che si traduce in una maggiore nitidezza dell’immagine. Il lato del pixel del plasma infatti non è diminuibile a piacere, per questo tra i pannelli di fascia media la risoluzione non supera gli 852 x 480 punti (già ampiamente sufficiente per l’attuale sistema di trasmissione televisiva,in attesa che arrivi l’HDTV e per l’attuale risoluzione del dvd )mentre soltanto quando ci si sposta verso soluzioni di fascia medio-alta ci si può aspettare risoluzioni decisamente più elevate: 1024 x 768 o 1024 x1024 (come nel caso dei Philips dotati di pixel plus 2) paragonabili a quelle raggiungibili dai pannelli a cristalli liquidi.
Gli LCD inoltre, hanno una durata significamene maggiore rispetto ai plasma: per un LCD la durata media è 60.000 ore(quasi 7 anni di visione 24h su 24) mentre per i plasma si parla di 40.000 ore. Va comunque sottolineato che la tecnologia per questo tipo di schermi si evolve con una rapidità impressionante: Basti pensare che la KiSS technology ha da poco presentato uno schermo al plasma da 42″ con risoluzione da 1024 x1024 e durata oltre le 60.000 ore.

Consigli per gli acquisti
Il consiglio che possiamo dare noi di Hirc è quello di orientarvi verso il Plasma se avete necessità di disporre di uno schermo di grosse dimensioni (dimensione ideale 42″)e non avete intenzione di ipotecare la macchina per un pannello LCD.
Da controllare come al solito la presenza di connessioni e il supporto al progressive scan.
In particolare, per le connessioni,se non avete interesse ad usufruire del pannello come monitor per il computer,(utilizzo questo sconsigliato:le frequenti immagini statiche possono comportare con il passare del tempo il verificarsi di fastidiose ombreggiature e zone scure visibili anche a monitor spento)accertatevi che sia almeno presente un ingresso component da considerare sicuramente il migliore per un collegamento con un lettore dvd. In mancanza l’S-Video puo’ rappresentare una soluzione.
Altro aspetto da considerare è che molto spesso questi pannelli sia plasma che a cristalli liquidi non includono un sintonizzatore tv che è necessario acquistare a parte. Il vantaggio è che con un box esterno si potrà disporre di un numero consistentemente maggiore di connessioni.
Il primo schermo da noi caldamente consigliato è il Kiss 42″ Plasma un monitor come già detto poco più sopra davvero eccezionale sotto tutti i punti di vista se si considera la presenza di un lettore dvd/divx come tradizione della casa, collegamento wireless a internet e al computer di casa e soprattutto hd da 80gb per la registrazione del vostro programma preferito il tutto ad un prezzo approssimativo di 6.000 euro (non ci sono ancora pervenuti i listini ufficiali del produttore) e lo Sharp serie Aquos LC37AD1 da 37 pollici prezzo 4.500 euro circa.

Settaggio del Plasma
Questi schermi non hanno bisogno di numerose regolazioni ed in genere la maggior parte di quelle necessarie è gestita da un sistema automatico; E’ necessario però se si disponde di box esterno e si preferisce affidarsi alla semplicità della presa SCART piuttosto che di un ingresso component,accertarsi che questa sia abilitata alla ricezione del segnale RGB.


Videoproiettori digitali.

Il sistema a videoproiezione è sicuramente quello che può garantire più degli altri una esperienza cinematografica realistica.
Le tecnologie che stanno dietro questi sistemi sono fondamentalmente tre: DLP, LCD (entrambi digitali)CRT ognuna di queste con i suoi pregi e i suoi difetti

Proiettori digitali LCD/DLP
Nell’ambito dei proiettori digitali occorre fare una prima distinzione tra proiettori “Dati” e proiettori destinati all’uso HC. I primi sono fondamentalmente legati all’utilizzo business e quindi alle presentazioni attraverso il collegamento al computer. Nella maggior parte dei casi la proiezione avverrà in sale non completamente oscurate ed è per questo che in tali proiettori noteremo valori di luminosità molto alti.
I proiettori digitali per home cinema al contrario, anche attraverso la possibilità di dimezzare la luminosità della lampada offerta da quasi tutti i proiettori di qualità, privilegiano il rapporto di contrasto su un alto valore di luminosità (espressa in ANSI)che potrebbe falsare la resa dei neri e dei colori. Un rapporto di contrasto elevato (500:1,800:1)è indice di qualità del proiettore e garanzia di alta fedeltà dell’immagine.
Elemento fondamentale del proiettore digitale è sicuramente il pannello o matrice ovvero quell’elemento che è capace di proiettare sui nostri schermi l’immagine ricevuta dalla sorgente.
La qualità dell’immagine è data fondamentalmente dalla matrice e dalla risoluzione di questa. Il problema della risoluzione è un problema complesso che richiede approfondimenti che evidentemente non possono rientrare nell’economia di questa guida essenziale.(Prossimamente a questo argomento sarà dedicato un articolo nella sezione Approfondimenti.) In ogni caso possiamo dire che nella scelta del nostro proiettore dovremo far riferimento fondamentalmente alla risoluzione “nativa” ovvero il numero di pixel orizzontali e verticali presenti effettivamente sulla matrice, e cercare di far corrispondere questa con quella fornita dalla nostra sorgente video (1024 x 756 punti nel caso di sorgente PAL 848 x 480 punti in caso di sorgente NTSC).Questa accortenza permette di evitare il cd. “scaling”digitale ovvero un interpolazione software che potrebbe alterare la qualità dell’immagine.
La differenza fondamentale tra le due tecnologie più che nella differenza strutturale dei pannelli sta nella diversità di resa e di prezzo dei due sistemi.
Il sistema LCD garantisce anche nella fascia entry-level una qualità che è paragonabile e addirittura in alcuni casi superiore (soprattutto nei proiettori a 3 pannelli widescreen RGB), a quella dei DLP di basso costo. I vantaggi di questa tecnologia sono una più alta risoluzione a parità di prezzo con i DLP, una pressoché immediata operatività grazie al numero davvero limitato di settaggi da effettuare manualmente.
Tra i difetti,il cd. “effetto zanzariera” ovvero la possibilità man mano che si aumenta la grandezza dell’immagine o ci si avvicina allo schermo di vedere i punti della matrice. Questo difetto è stato quasi del tutto eliminato grazie all’aumento della risoluzione,tuttavia questo ha comportato il verificarsi di un altro difetto il “Vertical Blending” che causa strisce verticali di diverse tonalità di colore quando si visualizzano immagini chiare.

I sistemi DLP a differenza dei sistemi a LCD con 3 matrici presentano una ruota divisa in segmenti colorati che si occupa di alternare la generazione dei colori principali “filtrando” la luce in uscita da una singola matrice, questo sistema cosi elaborato è stato utilizzato per contenere i costi a causa dell’altissimo prezzo delle matrici DLP.
Dalla loro i sistemi DLP hanno una maggiore fedeltà dell’immagine con colori molto più vivi e profondi,differenza questa che si nota soprattutto nella visualizzazione dei neri. Tutto ciò si traduce però in prezzi decisamente più alti .

Il difetto più importante dei DLP è costituito dal cd. “Effetto arcobaleno” ,cioè un arcobaleno nei contorni delle immagini in movimento non visibile a tutti ma decisamente fastidioso per chi lo avverte.


Proiettori CRT.

Il CRT come indica anche il suo acronimo è basato sulla tecnologia a tubo catodico. Tre tubi a raggi catodici, uno per ognuno dei colori principali (rosso, verde e blu) proiettano un’immagine assolutamente realistica priva di artefatti e fedele a quella che doveva essere l’idea del regista,colori di una profondità eccezionale e tonalità del nero neanche lontanamente paragonabili a quelle ottenibili con proiettori LCD o DLP di fascia alta. I proiettori Crt va ricordato,hanno in genere una durata di vita di circa 20000 ore contro le 7000 di un proiettore lcd.

Purtroppo gli svantaggi sono importanti: L’ingombro, la necessità di rivolgersi a specialisti per il posizionamento e il settaggio,un prezzo davvero esorbitante (ci sono proiettori che arrivano a costare anche 60.000 euro come il Barco Cine 9) che ne scoraggia l’acquisto da parte di chi non ha un budget esagerato.

Consigli per gli acquisti
La scelta del proiettore dipende fondamentalmente dal budget che si ha a disposizione. Questo assunto per quanto banale riflette l’effettiva situazione nel campo dei proiettori:Prezzo più alto significa utilizzo di tecnologie più sofisticate; un esempio è costituito dai proiettori DLP di fascia alta che utilizzano 3 matrici anziché una eliminando completamente l’effetto arcobaleno e avvicinandosi alla qualità dei proiettori CRT,ebbene i prezzi di questi proiettori superano abbondantemente i 10.000 euro.
In generale il consiglio che possiamo dare è di orientarsi verso un LCD di buona qualità se avete necessità di contenere la spesa, anziché verso un DLP mediocre.A questo proposito l’Hitachi Illumina PJTX10 e soprattutto il Panasonic PT-AE500 sono due proiettori LCD che non fanno per nulla rimpiangere proiettori DLP dal prezzo decisamente superiore. Il primo è offerto ad un prezzo di 1.400 euro ed ha una risoluzione nativa di 864 x 480 pixel il Panasonic invece ha un costo di 1.799 euro ma può vantare una risoluzione di 1280 x 720 pixel ed una definizione delle immagini davvero spettacolare.

Se nonostante tutto avete optato per un DLP recatevi in un negozio specializzato e chiedete di provare il proiettore. Provate poi a spostare lo sguardo da una direzione all’altra dell’immagine, muovendo anche la testa, in alcuni casi potreste osservare il cd. Effetto arcobaleno (che ricordiamo dipende esclusivamente dai vostri occhi ma che può essere accentuato dalla scarsa qualità della matrice). Se la visione risulta priva di questo effetto ricordate che qualcuno dei vostri amici potrebbe avvertirla. Hirc ha scelto due proiettori DLP che per qualità e prezzo costituiscono davvero quanto di meglio il mercato può offrire. Si tratta dello Sharp XV-Z91E offerto al prezzo di 2.399 euro, sicuramente uno dei proiettori migliori in questa fascia di prezzo, sia come qualità dell’immagine (ris.800×600) che come estetica.

L’altro proiettore è l’InFocus Screenplay 5700 offerto ad prezzo di 3.200 euro ,offre una risoluzione di 1024×576 ed è quindi pensato per il mercato europeo (PAL).Le immagini cosi come i colori sono perfette, davvero un ottimo prodotto.

Se potete permettervelo la scelta del CRT è ancora la migliore qualitativamente parlando, è bene precisare però che questi apparecchi sono utilizzabili esclusivamente per installazioni fisse e che le impostazioni devono essere effettuate da professionisti.
In una fascia di prezzo potremmo dire “umana”per un proiettore CRT, sicuramente si fa notare per l’ottimo rapporto qualità/prezzo il Sim-2 SVP420HP offerto ad un prezzo di “soli” 6500 euro.


Fine prima parte.

Si conclude qui questa prima parte della nostra guida essenziale all’home theatre dedicata alla scelta dello schermo. Nella seconda parte che sarà online tra qualche giorno, ci occuperemo di un altro elemento essenziale: Il lettore Dvd.
Nell’attesa vi invitiamo ad esprimere i vostri giudizi, fare i vostri commenti ed esporre i vostri problemi nel nostro forum nella sezione dedicata all’home cinema.

Articolo pubblicato su Hirc in data 19 Ottobre 2004 a cura dello stesso autore.

Arturo D'Apuzzo
Arturo D'Apuzzo
Nella vita reale, investigatore dell’incubo, pirata, esploratore di tombe, custode della triforza, sterminatore di locuste, futurologo. In Matrix, avvocato e autore di noiosissime pubblicazioni scientifiche. Divido la mia vita tra la passione per la tecnologia e le aride cartacce.

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