La Sardegna alla riscossa contro il Digital Divide

La Sardegna contro il ”GAP”, ma sarà l’orgoglio sardo, o ancora solamente questione di interessi?

Sardegna Digital Divide

Ciò che in realtà vede la Sardegna “protagonista” in questi giorni è di certo qualcosa che con la tecnologia poco ha a che fare, se non limitatamente a quella usata nei camion di rifiuti. Ma se non sono né computer di bordo, né centraline elettroniche ad interessarci, ci potrà di certo capitare di posare gli occhi su un’altra interessante notizia.

E’ di non molte ore fa, infatti, la notizia che la Sardegna, o meglio Renato Soru e Massimo Dadea (assessore per gli affari regionali) per la Sardegna, hanno annunciato che entro la fine del 2008, la regione, grazie alla realizzazione del progetto SICS, arriverà alla totale copertura della linea a banda larga. Progetto che per altro ha preso il via nel 2005, ma che con questo anno arriverà a compimento, raggiungendo ben l’88% della popolazione.

Forse logica, o forse superficiale, la reazione dei sardi e non solo, che hanno accusato il Presidente Soru di voler togliere l’attenzione dal problema principale di questi giorni: i rifiuti. Ma ciò che ancor più fa arricciare il naso, oltre al non proprio buon odore, sono i “legami” di Soru con il suo passato. Legami che vedono il Presidente Soru proprietario di un buon 27,5% di azioni della Tiscali. Spa, società che, dato il canale interessato, sarà sicuramente in concorrenza con le altre per lo sviluppo del progetto. A fare da “referente” per l’accusa c’e già un caso passato, quello riguardante la Saatchi & Saatchi, azienda pubblicitaria alla quale era stata affidata la pubblicità regionale. Società con la quale proprio il nostro Soru, stando a quanto detto successivamente dalla commissione regionale nata proprio per investigare sul caso, aveva già avuto contatti, per un totale di 800 mila euro, che riguardavano pubblicità per la stessa Tiscali.

Insomma, forse solo una notizia giusta al momento sbagliato o forse solo la poca elasticità a vedere un uomo lavorare su più fronti. Certo non è facile, né per il “politico”, né per il cittadino che si ritrova a dover valutare la situazione. MA qui la partita se la gioca Renato Soru con il suo stesso passato. I canali per la comunicazione, ad oggi, non mancano di certo. Ma quanto saprà far valere l’orgoglio che ha per la sua terra sopra una politica che ormai molti, e forse troppi, vedono corrotta?

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