Metal Eden, abbiamo provato il nuovo titolo FPS dei creatori di Ruiner

Presentato ufficialmente durante l’ultimo State of Play di Sony, Metal Eden, è stata sicuramente una delle rivelazioni più interessanti dell’evento. Si tratta di un adrenalinico FPS sci-fi, in corso di sviluppo dai creatori di RuinerReikon Games (composto da veterani del settore videoludico come CD Projekt Red e Techland) e pubblicato da Deep Silver, che sarà disponibile per PC, PlayStation 5 e Xbox X/S Series, il prossimo 6 maggio. Mentre il trailer (visionabile in basso) ha dato un piccolissimo assaggio (puramente visivo) del suo mondo fantascientifico, noi di 4newsit, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano e in anteprima lo sparatutto in prima persona ad alto numero di ottani e che – sebbene possa sembrare una vera e propria eresia a dirsi – ci ha ricordato molto da vicino i moderni capitoli di DOOM (2016) e DOOM Eternal (2020) di id Software nonché Ghostrunner (2020) e il suo sequel del 2023, di One More Level ma anche del glorioso Half-Life e – perchè no – Metroid (il quarto capitolo è atteso per quest’anno).

Un androide da battaglia avanzato

Partiamo subito dalla protagonista un HYPER UNIT, un androide da battaglia avanzato (costruita attorno a una psiche umana digitalizzata), chiaramente di ispirazione anime in termini di design, il suo nome è Aska. Un personaggio simile a Motoko di Ghost in the Shell, altrettanto forte e pericolosa per chiunque si metta sulla sua strada. Costruita per proteggere e specializzata in missioni di ricognizione, oltre alle armi pesanti, al contempo, essendo molto snella e leggera può contare su un move set dinamico e veloce.

Storia

Un’area un po’ oscura di Metal Eden – almeno nel nostro provato – riguarda il plot narrativo. Una storia piuttosto astratta e distaccata con la trama che viene per lo più inculcata al giocatore da un’IA dalla voce sensuale chiamata Nexus, che pervade la testa di Aska su come sia caduta l’umanità e sul suo ruolo nel riportarla in vita (dando tutta se stessa per le anime di una colonia umana perduta, conservate in nuclei cibernetici). Per quanto vago sia ciò che sta succedendo, i temi dell’umanità e dell’intelligenza artificiale sono interessanti e attualissimi ma purtroppo non abbiamo giocato abbastanza per dirvi di più.

Il tutto si svolge a Moebius – una vasta città monolitica orbitale al di sopra della superficie del pianeta che protegge la misteriosa Torre Alveare. Gestita da misteriosi 
Ingegneri, quella che sarebbe dovuta essere una casa promettente per l’umanità si è trasformata in una trappola mortale … un paradiso ormai perduto!

Correte, saltate e sparate

Avviato il gioco, ci siamo ritrovati – senza alcun tipo di dettaglio sul perché o sul come o con qualche infarinatura sulla trama (che arriverà soltanto successivamente) – nel bel mezzo del combattimento. Un combattimento roboante che mostra sin da subito i muscoli. Fucile d’assalto alla mano, abbiamo abbattuto velocemente qualche nemico di basso rango, ritrovandoci – nostro malgrado – immediatamente alle prese con nemici più preparati, corazzati e ostici che ci hanno messo subito alla prova e portandoci a sperimentare un arsenale ricco e vario di armi futuristiche e un sistema di parkour acrobatico frenetico (che richiama alla mente il già citato Ghostrunner) che ci ha permesso di saltare, lanciarci verso i muri, e scivolare in arene di combattimento illuminate al neon.

E credeteci sulla parola, le “vibes” che hanno attraversato il nostro corpo, non le sentivamo da DOOM Eternal del 2020. Siamo rimasti colpiti da quanto bene Metal Eden sia stato in grado di darci le stesse sensazioni nonostante il suo focus diametralmente differente e maggiormente orientato alla fantascienza. Se come noi, avete giocato ai recenti capitoli di Bethesda e id Software, vi sentire a vostro agio in Metal Eden e saprete – sin dal primo momento – esattamente cosa fare e cosa aspettarvi; i movimenti di base sono frenetici (anche se lievemente meno rispetto a DOOM) e la priorità è data al combattimento (senza fronzoli) con un set di armi pesanti a dir poco soddisfacentemente ogniqualvolta abbiamo scaricato il nostro ​​caricatore sul malcapitato di turno.

Ad impreziosire ulteriormente l’esperienza, un’altra caratteristica altrettanto funzionale. Un sistema di “Nuclei di energia“, che consente (letteralmente) di strappare i nuclei di energia luminosi che alimentano i nemici robotici e lanciarli in un devastante attacco esplosivo o consumarli per un aumento immediato di salute e potenza. Questa è una piccola ma significativa aggiunta in termini di gameplay in quanto va (temporaneamente) a modificare il flusso del combattimento in modi decisamente interessanti. Alcuni avversari più forti – ad esempio – utilizzano pesanti scudi che vengono rotti più efficacemente quando vi sarete potenziati con un nucleo, portando anche ad una certa strategicità dello scontro in termini di quando e come utilizzare i nuclei (aggiungeteci anche la possibilità di trasformarsi i una Armored Ramball in stile Samus di Metroid per caricare i nemici meccanici, ganci gravitazionali e il jetpack), per avere la meglio durante la battaglia. Una volta presa dimestichezza, fra “salta, spara, estrai i nuclei“, il ritmo di Metal Eden vi soddisferà e non poco.

Un ritmo scandito come un orologio svizzero, attraverso l’ampia collezione di armi di Aska. Abbiamo provato diverse bocche da fuoco, a partire da un SMG (U9 Supra) con munizioni illimitate, ideale per stordire i nemici basici prima di annientarli con un brutale colpo finale in mischia, passando per un potente fucile da caccia con un livello di peso impressionante, più una potente pistola Desert Eagle, fino ad arrivare al fucile d’assalto (che si surriscalda rapidamente ma spara proiettili con una rapidità disarmante). Uccidere i nemici ricompensa con una valuta che può essere utilizzata per potenziare le armi, che sono molto più dei soliti piccoli potenziamenti statistici. Gli upgrade che abbiamo sbloccato nel breve tempo trascorso con la demo di Metal Eden hanno cambiato radicalmente non solo la meccanica di ogni arma, ma ne hanno anche alterato sostanzialmente l’aspetto generale. Questo è abbinato a un ampio sistema di upgrade del personaggio (con tre aree su cui concentrarsi), che consentirà di costruire il prototipo perfetto di Aska con tanto di nuove abilità di combattimento che le daranno nuovi strumenti per affrontare minacce via via crescenti (fra truppe mecha e forze elementali, dure e agili) in questa guerra cibernetica contro le forze delle macchine che proteggono i segreti di un mondo artificiale.

Graficamente incredibile

Con i suoi ambienti 3D realistici e completamente esplorabili, Metal Eden è notevolmente più ambizioso rispetto al mondo stilizzato di Ruiner. Metal Eden è un passo avanti sostanziale in termini tecnologici, in quanto sfrutta la potenza dei sistemi moderni e le caratteristiche dell’Unreal Engine 5, tra cui le tecnologie Lumen e Nanite per l’illuminazione (con effetti di luce davvero di livello). Noi possiamo dirvi che all’atto pratico l’esperienza – in termini grafici – è decisamente promettente con molti modelli in alta qualità, dai personaggi, agli ambienti, passando per le armi e fino ad arrivare all’equipaggiamento.

Il gioco lo abbiamo testato sul nostro sistema:

CPU: AMD Ryzen 5800x
Scheda madre: MSI B450M-A PRO MAX
RAM: 16GB DDR4 Crucial Ballistix
GPU: NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti Zotac 12GB
Case: Thermaltake Core P3 open frame
Storage: Kingston NVMe 500GB + 2 HDD da 2TB
Alimentazione: Corsair RM750
OS: Microsoft Windows 11 Pro

Il monitor è un HP OMEN 32c con pannello VA 16:9 2K QHD a 165Hz. In termini di performance complessive, il gioco è risultato già piuttosto rifinito; con una risoluzione 2560×1440 e con il preset Epic abbiamo raggiunto max 75fps. Con la medesima risoluzione ma con preset High, abbiamo superato i 100 fps. Il tutto senza superare i 54° centigradi di temperatura. Sempre con preset High, ma abilitando invece il V-Sync e l’FSR Frame Generation (su performance), abbiamo constatato un aumento di fps ma in maniera un po’ incostante con picchi fino a 125 e con cali fino a 43 fps. Disabilitando il V-Sync e attivando FSR (su ultra performance) addirittura abbiamo ottenuto 135 fps con cali fino a 77/78 fps. Con preset High, con V-Sync attivo e FSR su ultra performance, abbiamo constatato fra i 96 e i 116 fps, mentre impostando FSR su Performance, 98 – 116.

Commento finale

Ciò che abbiamo avuto modo di vivere con la demo di Metal Eden è stato più che sufficiente per catturare la nostra attenzione. Ma la domanda più grande che ci siamo fatti è se – alla lunga – avrà abbastanza idee originali per resistere alla prova del tempo. D’altra parte, quanti cloni iconici di DOOM si sono succeduti nel corso dei decenni? Come hanno suggerito i nostri continui accenni alle sue ispirazioni (tra l’altro confermate dal game director Karol Wieczorkiewicz), non sarà il gioco più originale al mondo ma – almeno finora – è riuscito a fonderli al meglio e in un mondo interessante che non vediamo davvero l’ora di vedere completamente in azione quando il prodotto finito arriverà per PC, Xbox Series X, Xbox Series S e PlayStation 5 il 6 maggio 2025.

Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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