Mortal Kombat 11, la nostra recensione tra novità e qualche difetto

Versione testata: PlayStation 4

Se vinci il torneo, vinci il rispetto!

Alcuni non comprenderanno la citazione, ma ogni fan di Mortal Kombat che si rispetti deve aver visto i tributi (non bellissimi) che il cinema ha dedicato a questa gloriosa serie.

Era il lontano 1992, quando Ed Boon e John Tobias di Midway Games portarono alla luce uno dei picchiaduro in grado di entrare nella storia dei videogiochi, grazie soprattutto ad un tasso di violenza particolarmente alto per l’epoca.

In ogni caso, se volete conoscere di più sulla storia del primo MK, leggete questa retrospettiva, vi piacerà.

Torniamo al presente, Mortal Kombat 11 è (come suggerisce il titolo) l’undicesimo capito della leggendaria serie, oltre ad essere il sequel diretto di Mortal Kombat X.

Il gioco è stato presentato ed annunciato al Game Awards 2018 con un breve, ma accattivante trailer.

Per testare meglio il titolo, Warner Bros e NetherRealm hanno deciso di pubblicare una closed beta, disponibile solo per coloro che avevano effettuato il preordine.

Superarsi è la parola d’ordine

Gli sviluppatori di Mortal Kombat 11 hanno dovuto mettersi alla prova pesantemente, in quanto non è affatto facile trovare un sistema che faccia appassionare nuovamente i fan, cercando insieme di sorpassare la concorrenza.

Abbiamo passato molte ore in compagnia dei nostri combattenti preferiti e possiamo dirvi con tutta serenità che Mortal Kombat 11 è riuscito a soddisfarci pienamente.

Questo combattimento, per te, sarà l’ultimo

Mortal Kombat 11 riprende la trama sviluppata dal reboot del 2011. Infatti, l’intera storia del torneo più sanguinario di sempre è stata riscritta quasi completamente.

Tutto ciò che è successo da quel capitolo ad oggi ci ha portato qui, a quella che potremo definire una resa dei conti. In questo capitolo la potente Kronika (madre del Dio Shinnok) prenderà il controllo delle sabbie del tempo (purtroppo il Principe di Persia non sarà lì per impedirlo) e cercherà di ristabilire l’equilibrio, secondo il suo punto di vista.

Infatti, le nuove vicende hanno portato il Dio del Tuono e Protettore della Terra Raiden a sconfiggere Shinnok, trasformando lo stesso in un essere corrotto, in preda ad un forte delirio di onnipotenza.

Kronika allora decide di vendicare il figlio e favorire l’ex Imperatore dell’OutWorld Shao Kahn nella riconquista del trono, sterminando il Raiden del presente e riportando in vita molti degli ex combattenti del torneo.

Ciò crea un divertente siparietto temporale, creando quell’effetto nostalgia che da sempre piace a noi nerd.

La sceneggiatura con questo stratagemma diventa un po’ lacunosa. Infatti, come ben sappiamo il discorso relativo al multiverso, spesso può portare a trame poco coerenti o totalmente non-sense. Il tutto viene però perdonato se pensiamo alla spettacolarità dei combattimenti proposti.

Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio

Questa frase di Sun Tzu si presta senza dubbio al nuovo Kombat System adottato dal team di sviluppo. Proprio questo l’aspetto che maggiormente ci ha colpito durante la nostra prova, i piccoli accorgimenti che sono stati inseriti hanno portato alla creazione di un sistema duraturo e di ispirazione per altri titoli del genere.

Noterete sin da subito che la corsa è stata eliminata, proprio al fine di invitare il giocatore alla riflessione sulla propria strategia di combattimento, favorendo anche l’uso della parata, indispensabile in un gioco di questo genere, ma spesso sottovalutata.

Altra piacevole innovazione è quella dovuta alla riduzione di potenza delle combo, persino il numero di mosse concatenate sono state ridotte ad un massimo di 5 colpi.

Alcuni potrebbero pensare che queste modifiche abbiano portato ad una penalizzazione del combattimento stesso, in realtà i ragazzi di NetherRealm hanno deciso di bilanciare le dinamiche di attacco e difesa. Non dimentichiamo che ogni mossa può essere potenziata, portando al gioco il giusto grado di spettacolarità e sangue che da sempre contraddistingue la saga.

Mortal Kombat 11 è pensato prevalentemente per i fan della serie, senza perdere l’utile feedback anche dei novellini. Si tratta di un’esperienza equilibrata a cui tutti, con il giusto allenamento, possono approdare.

Mortal Kombat 11

Inoltre, ricordiamo la presenza delle mosse X-Ray, chiamate Fatal Blow, spettacolari combo con tanto di filmato che verranno attivate quando la vostra vita arriverà al 30%. Queste cruente mosse saranno non solo in grado di ribaltare il risultato, ma anche di soddisfare la vostra sete di sangue e violenza.

Modalità di gioco

Gli sviluppatori di Mortal Kombat 11 hanno deciso di valorizzare quegli elementi che hanno reso celebre il franchise negli anni. Quindi oltre allo Story-Mode, potrete accedere alle classiche Torri.

Queste ultime però vengono suddivise tra l’esperienza classica e quella “temporale”, la prima riprende il sistema di scontri che ben conosciamo e che negli anni ci ha accompagnato, mentre la seconda ci offre un sistema di torri che nel tempo si modificano, portandoci ad affrontare esperienze sempre differenti.

Altre novità riguardano anche la Krypta, infatti, diversamente dai sistemi precedenti formati di bare da distruggere, ci troveremo nell’isola del nostro caro stregone Shang Tsung, le cui fattezze sono state tratte tramite mo-cap da Cary-Hiroyuki Tagawa, attore di origine nipponica che ha interpretato lo storico stregone nel primo film della serie.

Spendendo i MK Coins potrete aprire i forzieri presenti sull’isola e sbloccare art-work, elementi cosmetici e molto altro, vi consigliamo però di stare attenti, in quanto darsi allo shopping sfrenato potrebbe farvi perdere il controllo delle vostre finanze.

Proprio questo aspetto è un punto a sfavore del titolo, in quanto non sembra che la quantità di monete spendibili e ottenibili tramite farming non sia stato equilibrato. Un fattore che spesso vi porterà alla frustrazione e potrebbe in qualche modo scoraggiarvi dal farmare MK Coins e continuare la vostra caccia al tesoro.

Mortal Kombat 11

Capitolo Microtransazioni

Mortal Kombat 11, offre, come molti altri titoli la possibilità di acquisire valuta tramite l’acquisto con moneta reale. I Time Kristals (nome della valuta acquistabile) offrono la possibilità di ottenere elementi cosmetici o la possibilità di effettuare fatality semplificate. Ecco perché non ha alcun senso spendere altri soldi in qualcosa di inutile al fine del gioco. Inoltre, segnaliamo con favore che nessuno di questi elementi porta ad una meccanica pay-to-win.

Se proprio volete spendere denaro in più, consigliamo di acquistare il Kombat Pack o i vari DLC personaggio, in quanto oltre i classici combattenti della serie prevederebbe l’arrivo di personaggi del calibro di Joker, Terminator e Spawn.

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Mortal Kombat 11
8.5 / 10 4News.it
Acquista suAmazon.it
Disponibile suPS4, XBOX One, PC, Switch
Pro
    - Ottime le modifiche al combat system
    - Comparto tecnico degno di nota
    - Interessante il nuovo sistema di Torri
    - Story mode carino, ma...
Contro
    - Krypta da rivedere
    - Costumi spesso troppo simili
Riassunto
Mortal Kombat 11 è un titolo che porta il genere e la serie su un altro livello. Le modifiche al Combat System sono ragionate in modo da rendere il gioco più equilibrato possibile, anche online. I comparti audio e video sono ben sviluppati, gli unici difetti che abbiamo trovato riguardano la Krypta, che è totalmente priva di equilibrio e porta alla noia e la mancanza di varietà in alcuni costumi. In ogni caso, Mortal Kombat 11 è un titolo da acquistare per tutti coloro che vogliano sperimentare sia offline che online l'esperienza picchiaduro definitiva.
Gameplay
Grafica
Sonoro
Longevità
Giudizio finale

Andrea Bevilacqua
Andrea Bevilacqua
Nato nei magnifici anni '90 ed entrato in tenera età nel magico mondo dei videogiochi grazie ad un baffuto idraulico italiano ed un prode spadaccino in calzamaglia verde. Oggi, passata la soglia degli "enta", cerco nei moderni capolavori videoludici il titolo in grado di emozionarmi e di regalarmi un gameplay stimolante. Le mie altre passioni sono: musica (ex-chitarrista), calcio (irriducibile cuore rossonero) e cinema.

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