PlayStation Portal, la mia esperienza a 3 mesi dal lancio

Nelle ultime settimane ho potuto provare con mano PlayStation Portal ed ora voglio raccontarvi la mia esperienza con il nuovo dispositivo di riproduzione remota di Sony.

Questo articolo, come avrete avuto modo di intuire già dal titolo e da questa impostazione, non sarà una recensione vera e propria, quanto più l’esperienza del sottoscritto con il nuovo dispositivo. Perché abbiamo scelto questa via? Semplicemente, è quasi impossibile rivolgersi a tutti sulla base di una singola esperienza d’utilizzo in quanto la tecnologia dietro PlayStation Portal è parecchio aleatoria. Volete sapere perché? Non vi resta che continuare la lettura.

PlayStation Portal è disponibile dallo scorso 15 novembre 2023. Potete acquistarla su Amazon cliccando sul seguente link (o almeno, se avrete la fortuna di trovarla in-stock).

Ergonomia, batteria e features Quality of Life

Prima di tutto lasciatemi fare una scontata e forse superflua precisazione: PlayStation Portal NON è una console, bensì un accessorio di PlayStation 5 che permette di giocare alla console ammiraglia del colosso nipponico in portabilità.

La prima cosa che salta all’occhio guardando PlayStation Portal è sicuramente il design un po’ “svogliato”, tuttavia ritengo che dia al prodotto una buona sensazione di robustezza, senza compromettere la comodità. Anche in sessioni lunghe 3 ore non ho mai avuto “dolori” derivanti da impugnature scomode e/o peso. Al tatto (ma già dal packaging, in verità), PlayStation Portal restituisce vibes da dispositivo “premium”. Ergonomicamente, insomma, l’ho trovato un prodotto veramente ottimo e funzionale, seppure poco ispirato in termini di design.

Per quanto riguarda le funzionalità, invece, ci sono moltissime carenze. Senza fare un discorso “di se e di ma”, quindi senza tirare in ballo, ad esempio, la mancata possibilità di utilizzare PlayStation Portal come dispositivo di streaming vero e proprio, sfruttando magari l’abbonamento PlayStation Plus Premium (a proposito, ecco il nostro articolo dei giochi gratis di Febbraio), il nuovo dispositivo di Sony ha pochissime features legate alla Quality of Life. Senza dilungarmi più di tanto, vi basti sapere che non è presente nemmeno un indicatore che mostri la percentuale della batteria. O anche una semplice retroilluminazione quando la mettiamo in carica che ci indichi che effettivamente il processo sia in corso.

Processo che dura, nella migliore delle ipotesi (con PlayStation Portal completamente spenta e collegata a PlayStation 5 in modalità riposo) circa 2 ore e mezza. Fortunatamente la durata della batteria è più che buona, riuscendo a garantire, in linea di massima (dipende anche dai giochi) anche 4/5 ore di gameplay.

Come funziona la riproduzione remota?

Senza tergiversare ulteriormente, rispondo alla domanda da un milione di dollari. PlayStation Portal funziona bene? È arrivato il momento di andare ancora di più sul personale. Sì, decisamente. Funziona in maniera impeccabile. O meglio, a me ha funzionato in maniera impeccabile. Personalmente, nemmeno nelle mie più rosee previsioni mi sarei aspettato che il nuovo dispositivo PlayStation potesse essere così valido.

Ma prima, un po’ di contesto. Chi vi scrive abita in un piccolo paesino della provincia di Matera, molto arretrato in termini di “collegamenti” sia fisici che digitali. Nei giorni precedenti l’arrivo di PlayStation Portal avevo deciso di provare il Remote Play tramite PlayStation App e dispositivo Android. Senza giri di parole, la fruizione è stata disastrosa. Qualità dell’immagine equiparabile ad un quadro cubista, fluidità video degna di una presentazione Power Point e dulcis in fundo continue disconnessioni anche nella stessa stanza del router.

Poi è arrivata PlayStation Portal ed è stato subito amore. Senza dover modificare il mio setup internet, ho associato il dispositivo alla mia console, l’ho collegato alla mia rete Wi-Fi (50 mb misto fibra-radio di un privato locale, con un router TP-Link che non può nemmeno separare le frequenze) ed ho iniziato a giocare in modo sorprendentemente fluido, tanto da restare a bocca aperta. Un minimo di micro-lag legato alla tecnologia è comunque presente, ma parliamo di una sciocchezza che nella maggior parte dei generi non intacca minimamente l’esperienza di gioco.

Come potete intuire dal video postato qui sopra, con PlayStation Portal connessa alla rete Wi-Fi l’esperienza è stata impeccabile. Anche giocando mentre altri componenti della famiglia stavano usufruendo di servizi in streaming connessi alla stessa rete, sono riuscito a giocare in maniera perfetta. Addirittura, sono riuscito a giocare in maniera ottimale anche in giochi online un po’ caciaroni.

Con l’hotspot 4G (ricollegandomi al discorso di prima, qui nel mio paese non è presente nemmeno il 5G), invece, il collegamento è risultato un po’ problematico. Bisogna provare e riprovare a collegare PlayStation Portal prima che effettivamente la connessione abbia successo. Potrebbero volerci anche un paio di minuti. E la “stabilizzazione” iniziale si sente parecchio in termini di resa e fluidità. Ma una volta che il collegamento è riuscito e la connessione si è stabilizzata sono riuscito a giocare in maniera ottimale anche con l’hotspot. Immagino che ogni volta che eventualmente vi sposterete, anche di qualche metro, potreste dover “subire” nuovamente la stabilizzazione, e in casi estremi anche qualche disconnessione.

In base a quanto appena detto sembrerebbe quasi che PlayStation Portal sia un prodotto imprescindibile, no? Non è proprio così. Oltre al fatto che risponde ad una specifica esigenza e poco più (ma questo dovreste già saperlo), funziona con una tecnologia molto aleatoria e variabile, quasi “caso per caso”, come vi abbiamo accennato. Anche un muro “troppo spesso” potrebbe remarvi contro. Questo vuol dire che la vostra esperienza potrebbe non essere così piacevole come la mia. Alla luce di ciò, mettete in conto che se in caso doveste ricadere nella parte di utenza sfortunata, potreste dover “armeggiare” un bel po’ per riuscire ad ottenere una configurazione ottimale.

Considerazioni finali

In definitiva, PlayStation Portal è un buonissimo dispositivo che tuttavia è rivolto ad una specifica fetta di pubblico. Se, per qualsiasi motivo, comodità o necessità che sia, siete interessati al Remote Play, PlayStation Portal rappresenta il modo migliore per usufruirne, al patto di armarvi di un certo tipo di pazienza nel caso in cui doveste far fronte agli eventuali problemi di configurazione di cui sopra. Anche alla luce di ciò, forse il prezzo sarebbe potuto essere leggermente inferiore, ma la mia esperienza, a maggior ragione per gli atroci presupposti di cui sopra, è stata talmente positiva che sicuramente non potrò più tornare indietro. Per il sottoscritto c’è un prima e un dopo PlayStation Portal. E spero che quanti più di voi possano essere “fortunati” come me.

Vincenzo D'Alcantara
Vincenzo D'Alcantara
Il mio amore per i videogiochi nasce grazie a mamma Sony e al folle marsupiale creato da Naughty Dog verso la fine degli anni 90. A distanza di più di venti anni i platform continuano ad essere la mia passione che tuttavia si è estesa, naturalmente e masochisticamente, a tutti i giochi impegnativi e "tosti", di qualsiasi genere essi siano.

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