Portabilità in tre giorni
Il Consiglio di Stato, il massimo organo della giustizia amministrativa italiana ha deciso: le pratiche utilizzate dagli operatori per allungare i tempi di portabilità, ovvero il passaggio da un operatore all’altro, non sono soltanto illegittime ma arrecano “un danno grave e irreparabile agli operatori minori, chiaramente pregiudicati dalla sospensione di un regime regolatorio che tende a disciplinare la portabilità del numero in modo efficace». Pertanto, accogliendo il ricordo della autorità per le comunicazioni AGCOM e ribaltando la precedente sentenza del TAR del Lazio ha stabilito in soli 3 giorni il tempo tecnico per effettuare il cambio di operatore
«Una sentenza che fornirà maggiori garanzie agli utenti, spesso impotenti» ha dichiarato il Presidente del Codacons Carlo Rienzi; dello stesso tenore Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum: «Ora i consumatori sono più tutelati e la garanzia di poter scegliere liberamente il proprio operatore di telefonia mobile farà crescere la concorrenza a vantaggio degli utenti»
La decisione del Consiglio di Stato rappresenta sicuramente una vittoria degli utenti di telefonia mobile italiana, i più numerosi d’Europa ma anche i più bistrattati da tariffe spesso distanti da quelle praticate all’estero (a volte dagli stessi carrier operanti in Italia) e da balzelli e sovraprezzi inconcepibili. A tutto cio’ si aggiunge un comportamento a dir poco scorretto di alcuni operatori, quali Tim, che in caso di richiesta di portabilità del numero, adducendo motivazioni assurde e contraddittorie provano a scoraggiare l’utente portandolo all’esasperazione (per esperienza di chi vi scrive ci sono voluti ben due mesi di telefonate per costringere l’operatore di cui sopra ad effettuare il passaggio a 3). Ora il Consiglio di Stato sembra aver posto la parola fine a tali comportamenti, tuttavia non siamo ancora certi degli effetti che questa sentenza produrrà nel convulso mercato delle telecomunicazioni italiane, probabilmente dovremo darci appuntamento alla prossima scusa dell’operatore di turno.