Oculus Quest 2 o Quest S?
Da qualche giorno si rincorrono voci sempre più insistenti dell’arrivo di un nuovo Oculus Quest. A dare inizio al valzer di rumors è stato il leaker WalkingCat che su twitter ha condiviso un’immagine, che a tutti gli effetti è sembrata legittima, di una nuova versione di Oculus Quest, il visore stand alone di Oculus. I rumor iniziali, che vedevano Oculus a lavoro su di una versione potenziata di Oculus Quest, con nuovo processore, nuove lenti e nuovi schermi a 90hz (contro i 72hz attuali), dopo la pubblicazione della prima immagine (lo ripetiamo non ancora ufficializzata) sembravano non confermare le prime speculazioni. Il visore infatti, era sembrato a molti solo una versione 1.5 di Oculus Quest, con piccoli aggiornamenti estetici che, semplificando il processo di produzione, porterebbero ad un significativo abbassamento del prezzo dello stesso.
Oggi sempre WalkingCat ha condiviso però una nuova foto che mostra il visore da una angolatura diversa con in primo piano le lenti e con una didascalia che recita “15 Sep 🧐“ alludendo, non è ancora chiaro, alla presentazione oppure alla data di commercializzazione del prodotto. A queste sono poi seguite una serie di immagini dal vivo che sembrano aver confermato definitivamente almeno il design del nuovo Oculus Quest (le foto le trovate qui sotto). Ma cosa ci dicono queste immagini? Si tratta del nuovo visore Oculus Quest 2, nome in codice “Del Mar” o piuttosto di Oculus Quest S?
Nuove lenti confermate?
Le nuove foto, ed in particolare quelle pubblicate da WalkingCat, ci danno l’opportunità di dare uno sguardo alle lenti del “nuovo” Oculus Quest e sono in molti ad aver notato una certa differenza tra queste e quelle del suo predecessore. Oculus Quest, Oculus Rift S e Oculus Go usano infatti lo stesso tipo di lenti “Super Libra G” comparse per la prima volta su Oculus Go nel 2018, dopo l’annuncio avvenuto nel 2017. In questo tipo di lenti, fondamentale è l’allineamento del centro delle lenti con il centro delle vostre pupille, stante il ridotto “sweetspot” o “eyebox”, ovvero la tolleranza, in termini di posizionamento, offerta dalle lenti per ottenere una perfetta visione. La gran parte dei visori, come appunto Oculus Quest, dispone di uno slider per la regolazione manuale dell’IPD, acronimo che sta per “Inter Pupillar Distance“, ovvero una piccola leva che allontana o avvicina le due lenti per garantirne un perfetto allineamento con il centro dei vostri occhi (per avere maggiori informazioni sui termini legati alla VR vi rimandiamo a questo nostro articolo). Se occhi e lenti non sono perfettamente allineate, l’immagine risulterà sfocata e l’intera esperienza VR potrebbe essere foriera di malesseri e fastidi. Già il precedente Rift S e così pare anche il “nuovo Quest”, era sprovvisto di uno slider per la regolazione manuale dell’IPD e questo, almeno per quanto riguarda Rift S, ha significato che il range di persone a cui lo stesso era destinato era sicuramente più ridotto rispetto a quello dell’attuale Quest. Schermi e lenti come quelle di Rift S, infatti, si adattano ad utenti con un IPD “tra 61,5 e i 65,5 mm”, che equivale a dire che è fruibile senza fastidi da appena il 46% degli uomini e il 43% delle donne.
Tuttavia sono in molti a pensare che il “Quest 2” utilizzi un sistema diverso da quello di Rift S per superare la mancanza di uno slider IPD; dalla foto infatti sembrerebbe che Oculus abbia deciso di abbandonare le lenti Super Libra G in favore di lenti diverse e più ampie che, aumentando l’eye box, sono in grado di offrire un’immagine chiara ad un maggior numero di persone anche senza un regolatore manuale dell’IPD. Sebbene questa ipotesi sia molto suggestiva, è ancora troppo presto per confermarla.
Audio migliorato
L’altra informazione interessante che emerge dalle immagini pubblicate è la presenza di una fessura orizzontale, visibile all’interno della cinghia laterale, che si trova esattamente nello stesso punto in cui si trovano le porte audio di Oculus Quest e Oculus Go, quindi è lecito supporre che si tratti di una nuova versione della tecnologia audio integrata di Quest.
Su Quest & Go, questa tecnologia funziona incanalando l’audio da un altoparlante interno su ogni lato attraverso piccoli “tubi”, in modo da ottenere un audio spaziale senza l’utilizzo di cuffie. Sebbene il volume e i bassi di Quest siano stati migliorati rispetto a Go, sono ancora un passo indietro rispetto alla concorrenza e questa nuova conformazione dell’impianto audio potrebbe essere proprio il tentativo di Oculus di colmare questo gap.
Nuovi controller
L’altra novità che è possibile prevedere arrivi con il nuovo Quest, saranno i controller. I nuovi controller, definiti “Jedi Controller” per la particolare forma allungata che le immagini suggeriscono, sembrerebbero recuperare alcune caratteristiche del primo controller di Rift, che aveva un trigger e una impugnatura molto più ergonomiche rispetto agli attuali Oculus Touch; inoltre, grazie ad un nuovo posizionamento delle telecamere per l’inside-out tracking, gli stessi potrebbero avere anche miglioramenti per quanto riguarda la precisione del tracciamento. A tutto questo si aggiunge un miglioramento dell’hand tracking che già nelle ultime release del software di Oculus Quest aveva fatto passi da gigante.
Sempre a proposito dei controller, ed a conferma di quanto detto, in aprile Gerald McAlister di RGB Schemes aveva trovato un driver per un controller ‘Jedi’ all’interno dell’ultimo firmware consumer di Quest. Analizzando i driver si è scoperto che questi si riferivano ad un nuovo controller con lo stesso schema di input degli Oculus Touch, ma potenzialmente migliorato nel tracciamento, nel sensore aptico e per quanto riguarda il rilevamento delle dita.
Peso ed ergonomia migliorate
Già a maggio Bloomberg aveva riferito che Facebook stava lavorando ad un nuovo Quest più leggero di quasi il 20% e fisicamente più piccolo di circa il 15%. Il rapporto suggeriva che il nuovo headset avrebbe avuto un prezzo più accessibile grazie all’utilizzo di materiali più economici e controller leggermente migliorati. Il nuovo Quest, secondo i rumor riportati da Bloomberg, avrebbe inoltre avuto nuovi schermi con frequenza di aggiornamento di 90Hz. Le immagini ora trapelate sembrano concordare con il rapporto di Bloomberg, ma da qui a parlare di un Oculus Quest 2 ce ne passa. Se volete la nostra opinione, se la prima versione di Oculus Quest ha fatto da apripista per sondare il mercato degli headset stand alone, questa nuova build sarà quella che servirà a raggiungere la più ampia fetta di mercato possibile. Lungi dal portare novità incredibili, questo nuovo dispositivo, che potremmo chiamare “Quest Lite” o “Quest S” se volete, sarà perfettamente compatibile ed in continuità con il precedente, apportando solo lievi migliorie ma avrà rispetto all’attuale Oculus Quest un prezzo più basso, che possiamo immaginare sui 299/399 dollari a seconda del taglio di memoria da 64GB o 128GB. In italia i prezzi potrebbero essere 350 e 450 euro.
Ancora non sappiamo con certezza quando Facebook/Oculus si deciderà a rivelare finalmente il nuovo visore; sta di fatto che sia i render sia le immagini reali del prodotto che vi abbiamo riportato, sembrano confermare che oramai siamo già entrati in una fase avanzata di produzione e l’obiettivo, stando ad un altra fonte riportata dalla rivista giapponese Nikkei, sarebbe quello di produrre almeno 2 milioni di esemplari per il day one di commercializzazione.