Recensione Atari 7800+, il ritorno di un’icona incompresa

L’Atari 7800 ProSystem, o semplicemente Atari 7800, è una console per videogiochi domestica (della terza generazione conosciuta anche come era degli 8-bit), presentata al pubblico il 21 maggio 1984 ma ufficialmente commercializzata da Atari Corporation nel 1986 come successore sia dell’iconica Atari 2600 che dell’Atari 5200. La console fu progettata per essere economica, espandibile, trasformabile in un mini-computer tramite un connettore dedicato (feature che fu eliminata poco dopo la presentazione per contenere il prezzo finale della console) e retrocompatibile (è una delle prime console dotate di retrocompatibilità) con il nutrito parco giochi dell’Atari 2600 (circa 500 titoli). E’ stata anche la prima console Atari progettata da una società esterna: la General Computer Corporation.

Tredici furono i giochi annunciati per il lancio del sistema: Ms. Pac-Man, Pole Position II, Centipede, Joust, Dig Dug, Nile Flyer (alla fine pubblicato come Desert Falcon), Robotron: 2084, Galaga, Food Fight, Ballblazer, Rescue on Fractalus! (in seguito cancellato). In totale vennero pubblicati 59 giochi ufficiali per Atari 7800. La console fu distribuita a partire dal mese di maggio 1986 negli Stati Uniti (a giugno in Europa) ad un prezzo di $ 140 (equivalenti a circa $ 389 odierni), con l’obiettivo di risollevare le sorti dell’azienda dopo lo scarso successo del 5200. L’Atari 7800 ProSystem riuscì a vendere soltanto 3.770.000 unità (secondo i dati del 1990), vendite ben lontane da quelle del NES di Nintendo (61,91 milioni) e del Sega Master System (13 milioni). Rimase in commercio per un altro anno (non si conoscono i dati di vendita del 1991), fino alla sua dismissione avvenuta ufficialmente agli inizi del 1992, con il lancio del flop “Atari Jaguar” che decretò il ritiro dal mercato console di Atari.

Sebbene il successo non fu quello sperato (andò lievemente meglio in Europa dove il NES era meno popolare), dopo il lancio dell’Atari 2600+ dello scorso anno, PLAION Atari, hanno deciso di riproporre (in chiave moderna) l’Atari 7800+. Questa nuova console è una replica di quella di quasi quarant’anni fa e offre agli appassionati retrò e soprattutto a chi è cresciuto in quel periodo un nuovo ed entusiasmante modo di sperimentare i classici dell’epoca.

L’Atari 7800+ è ora disponibile ad un prezzo consigliato al pubblico di € 119.99. 

Caratteristiche

  • Compatibile con le cartucce di gioco Atari 2600 e 7800
  • Compatibilità quasi perfetta con i giochi Atari originali e di terze parti
  • Si collega facilmente a qualsiasi schermo tramite HDMI
  • Opzioni di visualizzazione widescreen o 4:3

Contenuto della confezione

  • Console di gioco Atari 7800+
  • Nuovo Gamepad wireless CX78+
  • La cartuccia di gioco inclusa è la più recente avventura di Bentley Bear per 7800 – Bentley Bear’s Crystal Quest
  • Cavo HDMI
  • Cavo di alimentazione USB-C (alimentatore non incluso)

Design e qualità costruttiva

Il design della console è identico a quella del 1986. Un misto fra linee spigolose e curve sinuose (il che conferisce al sistema una certa aerodinamicità) con una striscia cromata che attraversa l’intera porzione centrale della console (al di sopra troviamo l’iconica striscia arcobaleno con il numero 7800 posizionato a destra, caratteristica della versione europea) e il logo (un vero classico degli anni ’80) Atari collocato nel mezzo. Il nuovo Atari 7800+ è – come anticipato – identico alla console originale in quasi ogni aspetto. È più piccolo (l’hardware originale era piuttosto massiccio) e vanta tutta una serie di caratteristiche moderne, come una porta HDMI (per collegare la console allo schermo) e una USB-C per l’alimentazione (direttamente ad una porta USB della TV). A essere rimasto inalterato è l’inserimento dei controller nelle porte DB9 anteriori, l’inserimento della cartuccia per giocare e la disposizione dei pulsanti Power, Pause, Select e Reset, nonché delle due porte per controller e un paio di interruttori (ben nascosti sulla parte anteriore) per modificare la difficoltà di gioco. Una volta inserita la cartuccia nel mezzo ed aver premuto il tasto Power, con un po’ di nostalgia, si è pronti per l’azione.

Dare un giudizio – invece – sulla qualità costruttiva non è propriamente semplice. Il 7800+ è fatto interamente di plastica, molto leggera tanto da sembrare quasi un involucro vuoto (al suo interno abbiamo una semplice ROM), feeling – da dire – non dissimile dall’originale. I piedini in gomma sul fondo, impediscono al 7800+ di “scivolare” sulla superficie su cui è appoggiato.

Ovviamente, la grande feature moderna, oltre all’HDMI e allo standard USB-C è dato dal gamepad wireless basato sul design del CX78 a due pulsanti (che andò a sostituire il Pro-Line Joystick lanciato con la versione americana). Questo controller, doveva essere la risposta dell’azienda all’iconico pad NES e, in realtà, il CX78 è forse a memoria uno dei peggiori gamepad mai congeniati. La nuova versione wireless, fortunatamente, è decisamente più funzionale e utilizzabile (sebbene mantenga la plastica ruvida e rettangolare di quegli anni). I pulsanti grandi e il D-pad tattili funzionano discretamente bene (anche se lo stick corto rende il controllo in game decisamente meno preciso di quanto ci si aspetterebbe, rimuoverlo è la scelta più saggia). Tuttavia, la migliorata funzionalità è da ricercare all’interno del pad; ora – infatti – utilizza un singolo PCB per una migliore rigidità e membrane che si appoggiano direttamente sulla scheda. I bordi arrotondati – altresì – lo rendono comodo da tenere in mano (forse anche più del pad NES), e c’è il bonus aggiuntivo della connettività wireless. Un dongle wireless è incluso direttamente nella confezione di vendita. Il 7800+ è dotato del connettore standard a 9 pin, proprio come la macchina originale, il che permette di collegare qualsiasi pad a 9 pin, così avrete la possibilità di optare per altre opzioni di controllo (come i vecchi dispositivi Atari), se il CX78 in dotazione non soddisfa le vostre esigenze o se desiderata vivere un’esperienza di gioco il più possibile vicina a quella originale. L’unità di prova inviataci include anche un dongle wireless USB-C, che consente di utilizzare il CX78+ su PC.

Esperienza di gioco

L’esperienza proposta con l’Atari 5800+ è tanto retrò quanto moderna (dover evitare di armeggiare con vecchie TV a tubo catodico e cavi RCA non è da sottovalutare). Nello specifico, non si discosta da quella offerta dal 2600+. Nonostante la scocca differente, il 7800+ incorpora la stessa tecnologia del 2600+ (tant’è che quest’ultimo può essere aggiornato rendendolo identico al 7800+). Entrambi i sistemi utilizzano il SoC Rockchip RK3128 (Quad-Core ARM Cortex A7M, cache L2 da 256K, GPU Mali400 MP2), 256 MB di RAM DDR3 e 256 MB di storage interno eMMC. Il 7800+ in realtà usa due diversi emulatori: Stella per i giochi 2600 e ProSystem per i giochi 7800. Entrambi sono emulatori navigati, quindi tutto funziona senza problemi né audio né video. Ma non aspettatevi che l’Atari 7800+ offra tutti i comfort moderni dell’emulazione; non ci sono opzioni di salvataggio e non è possibile nemmeno riavvolgere l’azione. Il sistema si comporta esattamente come l’originale.

Le uniche opzioni a disposizione sono accessibili tenendo premuti i pulsanti Select e Reset (non deve essere inserita alcuna cartuccia nello slot della console). Questo vi da accesso ad un menu da cui è possibile attivare il filtro bilineare sui giochi 7800 e un ulteriore filtro per i titoli 2600 che tenta di simulare la sfocatura che si andrebbe ad ottenere attraverso un televisore a tubo catodico dell’epoca. Mentre il primo filtro rende l’aspetto del gioco decisamente meno naturale, il secondo, è più interessante. È un peccato che possa essere applicato solo ai giochi 2600.

Detto questo, non abbiamo digerito particolarmente che l’avvio del gioco richiede più di qualche secondo di pazienza ma a parte questo, le prestazioni complessive sono solide. Abbiamo potuto testare soltanto il gioco compreso all’interno del bundle di vendita, il platform a scorrimento laterale Bentley Bear’s Crystal Quest, probabilmente il migliore da poter giocare con il 7800+. Si tratta di un sequel di Crystal Castles decisamente più elaborato del tipico titolo Atari 7800 caratterizzato da immagini vibranti e una colonna sonora e degli effetti sonori incredibili.

Il parco titoli acquistabile (ad un prezzo di $ 202,43) comprende altri 9 titoli:

  • Ninja Golf (7800)
  • Fatal Run (7800)
  • Food Fight (7800)
  • Bounty Bob Strikes Back! (7800)
  • Bentley Bear’s Crystal Quest (7800)
  • Frenzy (7800)
  • Berzerk (7800)
  • Asteroids Deluxe (7800)
  • Space Duel (7800)

Ogni gioco ripubblicato è dotato di una sua custodia, di un manuale di istruzioni e di una scatola flatpack e ovviamente funzionano anche con l’Atari del 1986. Se lo si desidera, possono essere acquistati singolarmente al prezzo di 29,99 €. In aggiunta, è possibile giocare alla maggior parte dei vecchi giochi per il 7800 e (soprattutto) per il 2600, anche se purtroppo non abbiamo avuto modo di testare giochi Atari originali. Ovviamente grazie al segnale digitale in upscaling a 720p rispetto a quella del 1986, le immagini anche dei vecchi giochi Atari risulteranno essere decisamente migliori e più pulite.

Commento finale

L’Atari 7800+ è la console ideale per chi ha vissuto l’era del gaming casalingo degli anni ’80. La formula resta pressoché fedele a quella originaria (seppur derivativa da quella del 2600+ dello scorso anno) ma con l’aggiunta di alcune funzionalità moderne, come controller wireless, un’uscita HDMI che permette di vivere un’esperienza visiva decisamente più nitida e pulita e un ingresso USB-C per l’alimentazione. Il tutto mantenendo l’estetica europea della console del 1986 e le sue caratteristiche funzioni come l’ingresso per le cartucce (sia di titoli rivisti o “inediti” come Bentley Bear’s Crystal Quest) e sia di quelli dell’epoca, così come il layout dei pulsanti, gli attacchi a 9 pin per i controller (il CX78 in dotazione è decisamente migliore rispetto all’originale), gli interruttori (ben nascosti) per la difficoltà e – purtroppo – la mancanza di opzioni di salvataggio che avrebbero sicuramente reso l’esperienza decisamente più accessibile. Se desiderate aggiungere un pezzo di storia alla vostra collezione, al prezzo di 119,99 €, l’Atari 7800+ può essere una buona scelta, soprattutto – come anticipato – per chi ha vissuto quegli anni e ha già a casa un bel quantitativo di cartucce (probabilmente impolverate) sullo scaffale.

7.7

Atari 7800+


L'Atari 7800+ è la console ideale per chi ha vissuto l'era del gaming casalingo degli anni '80. La formula resta pressoché fedele a quella originaria (seppur derivativa da quella del 2600+ dello scorso anno) ma con l'aggiunta di alcune funzionalità moderne, come controller wireless, un'uscita HDMI che permette di vivere un'esperienza visiva decisamente più nitida e pulita e un ingresso USB-C per l'alimentazione. Il tutto mantenendo l'estetica europea della console del 1986 e le sue caratteristiche funzioni come l'ingresso per le cartucce (sia di titoli rivisti o "inediti" come Bentley Bear’s Crystal Quest) e sia di quelli dell'epoca, così come il layout dei pulsanti, gli attacchi a 9 pin per i controller (il CX78 in dotazione è decisamente migliore rispetto all'originale), gli interruttori (ben nascosti) per la difficoltà e - purtroppo - la mancanza di opzioni di salvataggio che avrebbero sicuramente reso l'esperienza decisamente più accessibile. Se desiderate aggiungere un pezzo di storia alla vostra collezione, al prezzo di 119,99 €, l'Atari 7800+ può essere una buona scelta, soprattutto - come anticipato - per chi ha vissuto quegli anni e ha già a casa un bel quantitativo di cartucce (probabilmente impolverate) sullo scaffale.

PRO

Controller wireless | L'HDMI rende le immagini più nitide e pulite anche per i giochi originali | Supporta cartucce 7800 e 2600 |

CONTRO

Nessuna opzione di salvataggio | Tempo di avvio dei giochi un po' lunghetto | L'Atari 2600 fa praticamente le stesse cose |

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