Recensione Autopsy Simulator, fra simulazione realistica e un horror narrativo

Nel marasma di simulatori disponibili sul mercato, come ad esempio Farming Simulator e Goat Simulator 3, Woodland Games e Team17, ne hanno lanciato uno davvero particolare; stiamo parlando di Autopsy Simulator – che come dice il nome – vi aprirà le porte della sala operatoria, e, soprattutto, le cavità toraciche dei cadaveri, indagando sui loro segreti e verità e su quali possano essere state le cause della loro fine prematura.


Versione testata: PC (Steam)


Una storia macabra

La storia ruota attorno al patologo Jake Hanman il quale studia e analizza tutti i tipi di tessuti, organi e fluidi corporei, estratti dal defunto, con l’unico scopo di determinare su come la persona, un tempo viva, è morta, finendo distesa su un freddo e asettico tavolo metallico. Tutto è quasi ciò che sembra, ma con qualche colpo di scena a sorpresa … il passato torna a bussare alla porta del buon Jack. A seguito di un fallimento professionale e alla perdita della moglie Alice, per mano di un serial killer, Jack vive una vita trasandata. Tuttavia, dopo aver trovato qualcosa del suo passato “nascosto” in un cadavere, diventa paranoico. Qualcosa – o qualcuno – vuole prenderlo. Oppresso da un soffocante senso di colpa, Jack è pronto per la lotta della sua vita. La tortura psicologica che Jack subisce, mentre tenta di aggrapparsi a ciò che resta della sua sanità mentale sempre più ristretta nel disperato tentativo di scoprire il significato dietro ciò che lo sta “perseguitando”, è altissima. Allucinazioni di Alice (e non solo), voci che implorano aiuto e la stessa paranoia di Jack portano a credere che qualcosa non è come sembra. Nonostante le medicine e il sostegno del suo amico poliziotto Steve, Jack sprofonda lentamente in una profonda depressione e in episodi psicotici.

In breve tempo diventa difficile distinguere la realtà dalla fantasia. Si arriva persino a un punto in cui, come giocatore, non si è più sicuri se Jack stia soffrendo un’altra disgrazia o se se la sia cercata da solo. Tutto questo ci viene mostrato attraverso una sceneggiatura scritta magistralmente (che porta il titolo ad essere più un horror narrativo che una simulazione nuda e cruda) ed impreziosita dalla recitazione vocale di Patrick Langner che costituisce la colonna portante della narrazione. Ascoltare il suo panico, la sua delusione, il suo dolore e la sua totale disperazione rafforza un’esperienza già di per se incredibilmente angosciante.

Jack non interagisce mai veramente con un’altra persona vivente. Parla alle persone solo attraverso video registrati, telefonate o conversazioni sconnesse. Non vede mai nemmeno il proprio riflesso, riservando i suoi veri pensieri affinché i morti possano ascoltarli. Tutto riflette un isolamento intenzionale (compresa la sua casa, unico altro ambiente visitabile nel corso della storia) che di solito sperimentano coloro che stanno attraversando un fortissimo dolore. E questo è ciò che rende Autopsy Simulator un gioco diverso. Non risparmia il giocatori attraverso il suo simbolismo e la sua atmosfera surreale (una volta rivelato chi c’è dietro la tortura di Jack, abbiamo un finale che risponde ad alcuni quesiti e al contempo, apre ancora di più la mente), ma si assicura anche di lasciare spazio a un gameplay ben congeniato.

Ogni caso ha la sua storia e ogni vittima ha i suoi segreti. Scopriteli per risolvere gli enigmi e trovare la verità sui soggetti… e su voi stessi!

Gameplay da stomaci forti

Il gioco funziona bene, con il tutorial iniziale che incorpora tutti gli aspetti e gli elementi di cui si necessità per farsi strada in Autopsy Simulator, spiegandovi tutto quello che dovete fare per effettuare l’autopsia. Gli sviluppatori hanno lavorato con un team di veri patologi per rappresentare in modo accurato il processo di autopsia. In qualità di patologo praticante, non solo dovete eseguire l’autopsia, ma dovete anche analizzare i dati raccolti e determinare conseguentemente la causa della morte. Autopsy Simulator offre l’esperienza autoptica completa a tal fine, compresi i preparativi per l’autopsia e varie altre attività correlate come scattare fotografie del cadavere.

È una procedura molto dettagliata – anche se fin troppo lineare e guidata – che si basa tanto sulla destrezza manuale (ad esempio per rimuovere lo stomaco è necessario spostare il cursore all’interno di una cornice zig-zag; se si esce dai bordi non accade nulla) quanto sul ragionamento deduttivo, che è esattamente come sarebbe una vera autopsia. Certo, il gioco è ambientato nei primi anni ’90 nella città di New Orleans, quindi potrebbe essere un po’ diverso dalla pratica moderna. Ad ogni modo, ciò rende il gioco davvero credibile e coinvolgente con sezioni autoptiche, assolutamente superbe e ricchissime di dettagli. Dall’assicurarsi che si abbia la sensazione di far scorrere la lama del bisturi lungo la nuca del defunto, al rimuovere gli organi in un ordine particolare, per ispezionarli e categorizzarli, tutto è stato rappresentato bene. Detto questo il gioco non è sicuramente stato concepito per i deboli di cuore e dallo stomaco debole. Ci sono tante scene raffiguranti sangue e nudità con corpi ritratti in tutte le situazioni e in molti stati diversi, alcuni più inquietanti e raccapriccianti di altri e che alcuni potrebbero trovare sgradevoli. Ciò limita in qualche modo la platea di pubblico, ma non la sua indiscussa qualità.

Grafica e audio

Ammettiamo che la grafica è sicuramente un punto forte del gioco, con un livello di dettaglio davvero ottimo, il che aggiunge valore al gameplay e rende il processo di immersione molto più accurato. Il tono del gioco è piuttosto cupo e tetro e l’umore del personaggio si adatta a questi toni. Per quanto riguarda l’audio, gli sviluppatori hanno fatto davvero un lavoro eccellente (considerando anche il budget non propriamente altissimo) nel ricreare l’atmosfera con note ronzanti e disagianti che evocano un ambiente freddo e soffocante e che talvolta lasciano il passo ad un silenzio schiacciante che fa capire quando Jack è in balia delle macchinazioni della sua mente. Il vero problema che abbiamo riscontrato durante l’esperienza è relativo ai tempi di caricamento, a dir poco biblici e ad alcuni bug in alcune sezioni interagibili. Da elogiare – invece – la presenza di diverse impostazioni relative all’accessibilità come ad esempio un filtro per la nudità a cui è possibile accedere tramite il menu di pausa del gioco – che sicuramente può tornare utile per chi vuole creare contenuti live. – ma non c’è modo di evitare (e aggiungiamo, giustamente) il sangue.

Commento finale

Autopsy Simulator ci ha sorpreso grazie ad una grafica d buon livello, una scrittura straordinaria – che affronta argomenti di grande impatto come l’abuso di sostanze, i traumi e il dolore – ed un gameplay ben strutturato. Ad un prezzo di circa 25 € non si può davvero chiedere di più ad un gioco di questo tipo. Certo, i lunghi tempi di caricamento e i forti contenuti grafici potrebbero scoraggiare alcuni, ma vi garantiamo che se siete cresciuti a pane e CSI, vale davvero la pena provare il gioco di Woodland Games e Team17.

7.5

Autopsy Simulator


Autopsy Simulator ci ha sorpreso grazie ad una grafica d buon livello, una scrittura straordinaria - che affronta argomenti di grande impatto come l'abuso di sostanze, i traumi e il dolore - ed un gameplay ben strutturato. Ad un prezzo di circa 25 € non si può davvero chiedere di più ad un gioco di questo tipo. Certo, i lunghi tempi di caricamento e i forti contenuti grafici potrebbero scoraggiare alcuni, ma vi garantiamo che se siete cresciuti a pane e CSI, vale davvero la pena provare il gioco di Woodland Games e Team17.

PRO

Storia emozionante | Sound design di livello | Gameplay ben fatto ...

CONTRO

... anche se fin troppo lineare e guidato | Tempi di caricamento pessimi | Lievi bug | Non per tutti |

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