AWAKEN – Astral Blade è l’ultimo titolo del PlayStation China Hero Project – iniziativa di Sony che sostiene gli sviluppatori cinesi nel creare e pubblicare giochi che raggiungono un pubblico internazionale e che ci ha permesso di giocare, tra gli altri, quel gioiellino di F.I.S.T.: Forged in Shadow Torch – ad arrivare sul mercato.
La produzione di Dark Pigeon Games si presenta come un titolo più semplice rispetto alla media dei metroidvania che già abbiamo giocato negli anni e sebbene risulti molto derivativo e privo di particolari guizzi innovativi, riesce a farsi apprezzare fino alla fine grazie ad un perfetto flow dell’azione e ad una narrazione che, nonostante i cliché e i temi triti e ritriti, tiene il videogiocatore incollato al pad. Volete saperne di più? Allora non vi resta che continuare la lettura!
AWAKEN – Astral Blade, edito da ESDigital Games, è disponibile dallo scorso 22 ottobre 2024 su PlayStation 4, PlayStation 5 e PC.
Versione testata: PlayStation 5
It’s time to face your fate!
In AWAKEN – Astral Blade impersoneremo Tania, una ragazza bionica che riceve l’incarico dal suo creatore, il Dr. Herveus, di intraprendere una missione di ricerca per recuperare una squadra investigativa scomparsa nella fitta foresta pluviale delle Isole Horace. Questo luogo, avvolto nel mistero, è dominato dall’energia Karpas, la quale provoca la mutazione di animali e piante locali in forme aggressive e pericolose. La missione di Tania non solo implica la necessità di affrontare queste creature, ma la costringerà anche a confrontarsi con i segreti che si celano dietro il suo io, tra transumanesimo e biotecnologie.
Un aspetto cruciale dell’esperienza, di fatto, è la profonda introspezione di Tania: è stata creata per seguire ciecamente i desideri del suo creatore, oppure può sviluppare una sua propria coscienza e volontà? Questa dualità genera un conflitto interiore che si riflette non solo sulle sue azioni, ma anche sulla sua percezione del mondo e del proprio ruolo in esso. Su questi temi, la storia si dipana in modo estremamente intrigante, catturando l’attenzione del videogiocatore attraverso colpi di scena avvincenti e una trama stratificata che invita a riflettere.
Questo argomento, e le domande ad esso collegate, costituiscono uno dei punti focali della narrazione di AWAKEN – Astral Blade. Sebbene la questione degli esseri sintetici e della loro umanità sia un argomento visto e rivisto in ogni ambito, non solo dell’entertainment, è più attuale che mai grazie alla crescente importanza delle intelligenze artificiali nella nostra vita quotidiana. Le riflessioni su cosa significhi essere umani, sulle sfide dell’autonomia e sull’ambiguità del confine tra creatore e creatura risuonano con particolare urgenza nel contesto contemporaneo. Il gioco riesce a esplorare tali tematiche in modo profondo ed articolato, coinvolgendo il videogiocatore in un viaggio non solo materiale, ma anche, passateci il termine, esistenziale.
Un metroidvania-lite per tutti
AWAKEN – Astral Blade è un metroidvania-lite che pur con un gameplay derivativo riesce ad essere catching, soprattutto grazie a dei sistemi di movimento e combattimento reattivi. Il flow dell’azione e il passaggio senza soluzione di continuità tra le due anime del prodotto fanno scivolare via l’avventura che è un piacere. Ne deriva un pacing del ritmo certosino.
Ma perché “lite”? La struttura e conseguente navigazione della mappa sono abbastanza elementari. Il level design è comunque riuscitissimo, ma tra marker che indicano il percorso ed un generale basso livello di sfida, AWAKEN – Astral Blade è consigliato soprattutto ai novizi del sotto-genere.
Le tre armi disponibili, la possibilità di personalizzare la proprio build in modo che la nostra protagonista non abbia sostanzialmente punti deboli, alcune meccaniche come la schivata decisamente overpowered (tanto che il parry diventa inutile) non fanno altro che aumentare la percezione di relativa semplicità nel completare l’avventura di Tania. Da sottolineare, a tal proposito, che con la patch uscita nei giorni scorsi è possibile cominciare l’avventura direttamente alla difficoltà Hardcore. Non l’abbiamo comunque provata, quindi non possiamo sbilanciarci sul… bilanciamento, ma tant’è.
In breve, AWAKEN – Astral Blade riesce ad amalgamare un gameplay avvincente, una navigazione accessibile ed un sistema di combattimento riuscito, rendendo l’esperienza di gioco tanto bella quanto coinvolgente per tutti, soprattutto per i videogiocatori che per la prima volta si avvicinano a questo ormai mitologico sotto-genere.
Una favola oscura… ma sgargiante
La presentazione visiva di AWAKEN – Astral Blade è singolare. La grafica si distingue per un peculiare stile 2D su più “livelli”, con colori sgargianti che creano un effetto visivo unico e che donano alla scena profondità. Come avrete intuito dal paragrafo precedente relativo al gameplay, le animazioni sono fluide e riuscitissime, di base. Tuttavia, nelle poche “cutscene” presenti (appositamente tra virgolette), i movimenti della protagonista e degli altri personaggi possono apparire innaturali. Per usare un neologismo, “marionettesque”. Ricordano l’effetto straniante tipico di alcuni annunci dei videogiochi fake sponsorizzati su YouTube.
Per quanto riguarda il comparto audio, le musiche sono senza infamia e senza lode ed il doppiaggio inglese si attesta su un livello solo sufficiente. Tuttavia, il gioco è interamente sottotitolato in italiano, il che rappresenta un punto a favore per la fruibilità, anche se non sempre i sottotitoli sono impeccabili nella traduzione.
È importante notare che, nonostante la buona presentazione, il comparto tecnico presenta qualche imperfezione. In situazioni particolarmente concitate, il frame rate può scendere sotto i 60 fps, creando momenti di incertezza che, sebbene rari, possono influenzare l’esperienza di gioco.
Commento finale
AWAKEN – Astral Blade è un buonissimo metroidvania, con un gameplay che seppur derivativo riesce ad essere appagante, a maggior ragione se cercate un’esperienza più leggera rispetto agli standard a cui il sotto-genere ci ha abituati. Ma soprattutto, il titolo di Dark Pigeon Games arriva sul mercato con un timing perfetto. Oggi, non è solo un’avventura di fantascienza, ma una meditazione profonda su libertà, identità e sul significato dell’umanità in un periodo dove il confine tra reale e artificiale si sta assottigliando sempre più, in cui il confine sta diventando sempre più labile.