Le tastiere meccaniche compatte stanno conquistando un numero crescente di appassionati, grazie ad una estetica molto elegante e soprattutto grazie alla possibilità di liberare spazio sulla scrivania a favore di quello riservato al mouse. Tuttavia fino ad ora non ci era mai capitato di provare una tastiera desktop in un layout 40%. Certo ci sono le cosiddette tastiere portatili, come quelle pieghevoli da utilizzare con tablet e cellulari, ma una tastiera con appena 44 tasti destinata a stare su una scrivania, lo ammettiamo, fa un po’ strano.
La Epomaker TH40, con il suo layout 40%, switch lineari Wisteria, e un’ampia personalizzazione tramite il software VIA, si propone come una tastiera innovativa, pur con alcuni compromessi. La possibilità offertaci da Epomaker di testare questa TH40 ci dà quindi l’occasione non soltanto di analizzarne le caratteristiche principali ma anche approfondire il discorso su questo layout così particolare, destinato ad una fetta molto molto specifica di utenti.
Unboxing
La confezione della Epomaker TH40 è quella classica (che ci piace) delle tastiere Epomaker. All’interno oltre alla tastiera, il dongle wireless e ad un completo e funzionale manuale utente, la compagnia cinese infatti include sempre un accessorio per la rimozione degli switch e dei keycapse alcuni switch di ricambio.
Specifiche tecniche
Specifiche | Dettagli |
---|---|
Nome modello | EPOMAKER TH40 |
Numero di Tasti | 44 tasti |
Tipo di Montaggio | Gasket |
Profilo Keycap | PBT Dye-sub Cherry Profile |
Materiale Case | Plastica ABS |
Materiale Plate | PC |
Tipo Stabilizzatori | Montati su plate |
Tipo PCB | Hotswap 3/5-pin |
Connettività | Cablata Type-C, Bluetooth, 2.4G |
Anti-Ghosting | NKRO |
Direzione LED | South-facing |
Frequenza di Polling | 1000Hz (Cablato/2.4G), 125Hz (Bluetooth) |
Capacità Batteria | 3000mAh |
Compatibilità | Windows/Mac |
Dimensioni | 258 x 97 x 35 mm |
Peso | Circa 0.5 kg |
La tastiera al momento in cui vi scriviamo è disponibile solo sul sito Epomaker ad un prezzo di 75 dollari.
Un Layout Che Divide: Minimalismo Estremo
Il layout 40% della Epomaker TH40 è sicuramente il suo aspetto più distintivo. Con soli 44 tasti, suddivisi in quattro file, la TH40 riduce drasticamente lo spazio occupato sulla scrivania, sacrificando tasti dedicati come le frecce direzionali, i tasti funzione e il tastierino numerico che vengono recuperati attraverso un sistema di “layer”.
Epomaker TH40 è disponibile in due colorazioni, nero e giallo come il modello in prova e grigio e viola. La versione da noi provata, in particolare, ricorda molto da vicino il design di Shadow-X un’altra tastiera del marchio cinese che abbiamo recensito qui. La struttura è in ABS rinforzato con spigoli arrotondati mentre i keycaps sono in PBT. La cosa più interessante sono le dimensioni, appena 26x10cm e un ingombro praticamente nullo sulla scrivania.
Sulla sinistra è presente un gancio ed una fascia per il trasporto. Si tratta naturalmente di un vezzo: difficilmente porterete la tastiera appesa al polso, ma dà l’idea di quanto piccole siano le sue dimensioni.
Un aspetto interessante del design è rappresentato dalla scelta del layout asimmetrico, con la barra spaziatrice suddivisa in due grandi tasti di diverse dimensioni e al centro il tasto FN che, come vedremo, sarà uno di quelli che utilizzerete di più, essendo destinato allo switch tra i diversi layer di funzionamento.
Il profilo ricorda quello Cherry, con file di tasti leggermente inclinati, ma considerando che queste sono solo quattro è abbastanza difficile riconoscerlo.
La tastiera non utilizza un vero e proprio design gasket-mounted, nonostante la presenza di elementi che potrebbero ricordarlo. Il suo telaio include fogli di schiuma tra il PCB e la scocca, che servono a smorzare le vibrazioni e migliorare il sound profile durante la digitazione. Tuttavia, questa implementazione non si avvicina ai veri sistemi gasket dove il PCB è sospeso da guarnizioni in silicone o schiuma per garantire flessibilità e un maggiore comfort. Come vedremo però questo non ha rappresentato un problema per quanto riguarda sia la digitazione che il sound.
In ogni caso il PCB è hotswap, il che significa che è sempre possibile sostituire gli switch con quelli di proprio gradimento e senza dover ricorrere a laboriose saldature.
L’illuminazione RGB, seppur non particolarmente intensa a causa dei keycaps opachi, aggiunge personalità al design, offrendo un effetto cromatico discreto ma piacevole. Complessivamente, la TH40 riesce a combinare un look accattivante con una costruzione solida, pur rimanendo estremamente portatile e compatta.
Layer e Accesso alle Funzioni
Come abbiamo detto questo tipo di tastiera si rivolge a un pubblico estremamente specifico: chi ha bisogno di una tastiera davvero ridotta al minimo, e non ha problemi a utilizzare layer per accedere alle funzioni mancanti. Ci riferiamo ad esempio a chi ha bisognod i una tastiera da trasportare in uno zaino, o a chi ha intenzione di abbinarla ad un HTPC da salotto.
Il tasto Fn, posizionato strategicamente tra le due spacebar, è cruciale per accedere alle funzioni secondarie e terziarie. Tuttavia, molte funzioni più avanzate richiedono la combinazione di tre layer (ad esempio, Fn + Shift per caratteri come @) e questo potrebbe risultare poco intuitivo per alcuni utenti.
Software VIA: Potenza e Flessibilità
Solitamente riserviamo un paragrafo finale al software di accompagnamento delle tastiere, ma in questo caso è bene fare un’eccezione, in quanto è proprio il software che è in grado di trasformare l’usabilità di questa Epomaker TH40.
Epomaker ha intelligentemente scelto di abbandonare il suo software proprietario per la gestione delle personalizzazioni e affidarsi allo standard VIA che offre sicuramente una suite più potente in termini di user experience e usabilità in generale. La compatibilità con VIA è, quindi, uno dei maggiori punti di forza della Epomaker TH40. Questo software open-source consente una personalizzazione avanzata della tastiera, permettendo agli utenti di mappare i tasti, assegnare macro e configurare l’illuminazione RGB a proprio piacimento.
Il software VIA dispone di una Interfaccia intuitiva che permette la veloce mappatura dei tasti anche per i meno esperti, una personalizzazione illimitata dei layout secondo le proprie esigenze e una compatibilità multi-brand, ovvero la possibilità di essere utilizzato con tastiere di diversi produttori, rendendolo una soluzione universale. Questo aspetto è risultato fondamentale in quanto consente anche ai meno esperti, e a coloro che hanno poco tempo o voglia di personalizzare tasto per tasto la propria tastiera, di accedere ad una serie di layout già compilati da altri utenti.
Tuttavia, la curva di apprendimento per sfruttare appieno VIA può risultare ripida per chi si avvicina per la prima volta a questo tipo di software. Inoltre, sarebbe stato utile avere i layer stampati direttamente sui keycaps, per semplificare l’esperienza d’uso anche se forse questo avrebbe in qualche modo vanificato l’estrema possibilità di personalizzazione dello stesso.
Illuminazione RGB: funzionale ma non spettacolare
L’illuminazione RGB della Epomaker TH40 è gestibile tramite i controlli onboard e il software VIA, offrendo una buona gamma di effetti luminosi. Tuttavia, la presenza di keycaps opachi limita la visibilità dell’illuminazione, rendendo i tasti difficili da leggere in ambienti poco illuminati. Per intenderci l’illuminazione è assolutamente visibile e d’effetto, molto di più rispetto a quanto avevamo visto con la Shadow-X, grazie ad una spaziatura tra i tasti maggiori nella TH40. Il problema è che i tasti neri assorbono gran parte della luminosità dei led south faced.
Questo aspetto potrebbe rappresentare un problema per gamer o programmatori che lavorano spesso al buio. Tuttavia è significativo notare come nonostante tutto Epomaker non abbia rinunciato all’illuminazione RGB. Probabilmente con keycaps shinetrough avremmo significativamente apprezzato questa funzionalità. Nell’utilizzo come tastiera di supporto ad un HTPC da salotto infatti, poter leggere anche al buio i tasti e quindi le combinazioni di accesso ai diversi layer, avrebbe sicuramente fatto la differenza.
Autonomia e Gestione della Batteria
Un altro aspetto rilevante è l’impatto dell’illuminazione RGB sulla batteria. Con una batteria da 3000 mAh, la tastiera offre circa 15 ore di autonomia con RGB al massimo e connessione Bluetooth. Disattivando l’illuminazione, l’autonomia si estende a diversi giorni di utilizzo normale. Il tempo di ricarica, però, è piuttosto lungo (4-5 ore), in quanto la TH40 non supporta la ricarica rapida.
Prestazioni: Connettività e Digitazione
N-Key Rollover e Polling Rate
La Epomaker TH40 supporta il N-key rollover (NKRO) sia via USB sia tramite connessione wireless a 2.4 GHz, garantendo che ogni pressione di tasto venga registrata anche durante digitazioni rapide o complesse. Con la modalità Bluetooth, invece, il rollover è limitato a 6KRO, e il polling rate scende da 1000 Hz (USB/2.4 GHz) a 125 Hz, un valore comunque accettabile per utilizzi non competitivi.
Digitazione e Sound
Gli switch Wisteria Lineari a 5 pin offrono un’esperienza di digitazione piacevolissima, con un punto di attuazione di 2.2 mm e una forza di attuazione di 45 gf, che li rende morbidi e reattivi. Il feedback lineare e morbido rende questi switch ideali sia per la digitazione sia per il gaming. Sebbene non siano tra i più premium sul mercato, il loro comportamento è consistente, e il rapporto qualità-prezzo è ottimo. Tuttavia, la presenza di sole opzioni lineari potrebbe non soddisfare chi preferisce switch tattili o clicky.
Durante i test, la digitazione è risultata precisa e fluida, grazie anche alla struttura della tastiera che riduce i rumori indesiderati. Tuttavia il foam interno tra il PCB e il case potrebbe essere più denso per eliminare del tutto i ping acuti che si percepiscono in alcune situazioni.
Il sound profile della TH40 è pulito e soddisfacente, con stabilizzatori ben lubrificati e uniformi. Anche durante digitazioni rapide (75 WPM nei test), il suono rimane contenuto e piacevole, un aspetto che molti utenti apprezzeranno.
Esperienza d’uso: per chi cerca portabilità e spazio sulla scrivania
Il design compatto della TH40 non solo la rende facile da trasportare, ma libera spazio prezioso sulla scrivania. Questo è particolarmente utile per i gamer, che possono sfruttare lo spazio extra per un mouse pad più grande o altri accessori come joystick o controller. Ad esempio oltre all’utilizzo come tastiera di supporto, potreste trovare particolarmente utile questa tastiera per le vostre postazioni simulative, dove è necessario tenere la tastiera sul fianco di un volante da corsa o un hotas. Tuttavia, appena ci si discosta da questi user case specifici, le dimensioni ridotte possono risultare meno ergonomiche per alcune persone. La larghezza della tastiera è inferiore alla distanza media tra le spalle, costringendo alcune persone a piegare i polsi durante la digitazione. La presenza di due spacebar e del tasto Fn centrale è pensata per ridurre il movimento delle dita, ma l’ergonomia complessiva rimane inferiore rispetto a layout più ampi.
La curva di apprendimento durante la digitazione, inoltre potrebbe risultare abbastanza lunga, sebbene l’esperienza di digitazione si sia rivelata estremamente piacevole e confortevole, molto più di quanto onestamente ci aspettassimo.
Commento finale: Chi Dovrebbe Scegliere la Epomaker TH40?
La Epomaker TH40 è una tastiera che punta su compattezza, personalizzazione e design , offrendo un’esperienza unica per chi cerca soluzioni minimaliste. Le sue dimensioni compatte infatti sono perfette per use case specifici, laddove non si abbia intenzione di ricorrere a soluzione di ripiego, come tastiere portatili, pieghevoli ecc. Epomaker TH40 è insomma un’ottima tastiera, con un sound piacevole, e un’esperienza di digitazione precisa e confortevole come Epomaker ci ha da tempo abituato, ma dedicata ad una ristrettissima cerchia di utenti.
Certo, il layout 40% richiede un periodo di adattamento anche per costoro, ma una volta abituatisi ripaga con un risparmio di spazio notevole che in questi casi è essenziale. Non manca qualche piccolo difetto che ne compromette in parte il voto finale come la scarsa leggibilità dei keycaps al buio o il foam interno migliorabile.
In definitiva però la Epomaker TH40 è un prodotto di nicchia che eccelle in determinati contesti in cui lo spazio è vitale, e se questo è il layout che stavate cercando, difficilmente troverete di meglio.