Recensione Ever Oasis

Il periodo estivo è notoriamente piuttosto povero di nuove uscite, nell’ambito videogiochi: salvo qualche eccezione, in quel lasso di tempo tra l’E3 di inizio giugno e settembre, vengono pubblicate poche cose degne davvero di interesse. Però, come si dice, “pochi ma buoni”. Ever Oasis fa parte dei buoni.

Il titolo è una nuova IP di Nintendo, pubblicata in esclusiva sui dispositivi della famiglia 3DS. Probabilmente una delle ultime nuove IP a farvi capolino, prima del pensionamento. A prima vista ricorda un po’ Fantasy Life e Animal Crossing, per il design dei personaggi, meccaniche e situazioni di gioco. Ma in verità non è né esattamente l’una né esattamente l’altra cosa, come vedremo. Dietro le quinte di Ever Oasis c’è Team Grezzo, che a dispetto del nome ha sfornato negli ultimi anni le ottime versioni portatili di The Legend of Zelda: Ocarina of Time e poi quella di Majora’s Mask.

Se questo non vi basta sappiate che il CEO è Koichi Ishii, che solo poche e cattive persone non conosceranno. Sì, è proprio quel Kochi Ishii che ha diretto i primissimi tre Final Fantasy. Lo stesso che ha sostanzialmente immaginato alcuni tra i temi più importanti del franchise di Square Enix, come la leggenda dei cristalli, e disegnato i moogle e i chocobo. Soprattutto, Ishii ha creato la saga di Seiken Densetsu, dirigendo prima Final Fantasy Adventure, poi Secret of Mana e molti altri.

Alla fine di questa lunga catena di importanti titoli del passato fa capolino Ever Oasis, RPG atipico, intriso di elementi gestionali, che non avrà chissà quale grafica, non varierà le basi dei gioco di ruoli tradizionali, ma riesce a portare una minima ventata di aria fresca nella calura estiva.

Oasi e tanto deserto

L’atmosfera da Le Mille e una Notte viene evocata subito, a partire dal clima “arabo” che si respira un po’ ovunque, passando poi per gli ambienti desertici ed esotici. Ed Ever Oasis possiede davvero le caratteristiche di una fiaba vera e propria, anche considerando che la storia inizia con l’archetipo del “c’era una volta”. Per il resto, naturalmente, non possiamo aspettarci una trama dall’originalità esemplare. Molto tempo fa, in un mondo ancora verde e rigoglioso, le diverse razze vivevano in un clima di pace e prosperità, ed erano naturalmente felici e contente.

Poi, però, arrivò il Caos, sotto forma di un’entità in grado di seminare morte e distruzione, trasformando quasi tutto il mondo in un deserto arido e popolato di creature malvagie. Solo pochi luoghi resistettero alla furia del male, grazie alla magia del vento e del forte legame stretto tra gli spiriti dell’acqua e gli incorruttibili custodi dei semi del Grande Albero.

Quei luoghi, queste Oasi, sono tutto ciò che resta del mondo com’era una volta, e per centinaia di anni hanno offerto un posto sicuro ai viaggiatori. Viaggiatori che, il più delle volte, dopo tanti viaggi e battaglie contro i mostri, hanno poi deciso di stabilirvisi con le proprie botteghe, facendone il centro dei propri commerci. Venendo nel dettaglio alla storia del nostro protagonista, invece, l’oasi in cui ha sempre vissuto assieme al fratello maggiore (che tra l’altro ne era il capo, nonché custode del seme del Grande Albero) viene attaccata e distrutta da una creatura del Caos.

Nostro fratello, dato che ormai tutto è perduto per la nostra casa, sfrutta la potente magia del vento per farci sfuggire alla morte. Il nostro alter ego viene poi accolto da Esna, uno Spirito d’Acqua con cui stringe subito amicizia, impiantando il seme di una nuova Oasi, destinata a contrastare l’avanzata del Caos e fornire rifugio ai viaggiatori.

Gestione ed Esplorazione

Ever Oasis poggia le sue basi sul rapporto instaurato tra il protagonista la nuova Oasi da lui fondata nel deserto. La narrazione sarà anche per la maggior parte del tempo spensierata, e adatta ai giocatori di tutte le età (anche ai più piccoli, fino a un certo punto), ma questo non significa che non avremo modo di “maturare” in compagnia del protagonista. Fondare un’oasi, e questo lo apprenderemo presto, significa anche farsi carico di un certo numero di responsabilità, rispondere della sua sicurezza, del benessere dei tuoi abitanti (e di quelli che di volta in volta verranno a porvi la propria dimora o bottega) e anche esplorare i pericoli del mondo esterno che, lo ricordiamo, è pur sempre abitato dalle fameliche creature del Caos.

All’inizio la nostra Oasi non sarà altro che un misero puntino verde nella vastità del deserto, ma con un po’ di impegno le cose cambieranno rapidamente. E’ importante attirare nuovi abitanti, rendere il nostro villaggio appetibile per i visitatori esterni. La sicurezza dal Caos non basta per far sì che una delle tante specifiche tribù del mondo di gioco decidano di venire a piantare le tende da noi: come per ogni civiltà nascente, è importante che esista uno scambio di materie prime e un mercato fiorente.

A questo punto i nuovi personaggi saranno invogliati a passare nella vostra Oasi e forse persino a rimanere; questo significa che da quel momento in poi potrete selezionare i nuovi abitanti come uno dei tre membri del vostro party di gioco, e portarlo con voi nelle missioni del mondo esterno.

Perché sì, ad un certo punto dall’Oasi bisogna uscire, vuoi per salvaguardare il villaggio eliminando le minacce vicine, vuoi per trovare quelle maledette materie prime che servono perché possa aprire i battenti la nuova bottega di quel personaggio specifico. Possiamo imbastire un party d’esplorazione scegliendo tra tutti gli abitanti dell’Oasi. Ognuno è dotato di equipaggiamento e abilità particolari (utili nella fase di scontro), nonché specializzazioni che si rivelano fondamentali per la raccolta di materiali e la risoluzione dei puzzle ambientali che costellano i vari dungeon.

Ad esempio, c’è chi è specializzato nello scavo; chi può mandare in frantumi grossi massi; chi, ancora, può letteralmente rotolare nelle fessure delle pareti per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili e così via. Ogni abitante ha una sua utilità nell’economia di gioco e, anche se il party viene limitato a tre membri attivi per volta, è sempre possibile tornare all’Oasi con i tanti punti di teletrasporto per cambiarne la composizione e usare i compagni di cui abbiamo bisogno per raggiungere luoghi segreti, per recuperare del materiale particolare, oppure per battere un boss più ostico del solito.

Tecnicamente parlando, Ever Oasis spinge quasi al massimo le possibilità di Nintendo 3DS, Si tratta pur sempre di una console che è ormai presente da ben 7 anni sul mercato, e che prima o poi (ma più poi che prima) sarà costretta anche lei al pensionamento. Ciò non toglie che possiamo gustarci un comparto artistico davvero degno di nota, scenari delicatamente curati e realizzati, e un comparto sonoro di sicuro non memorabile ma che riesce a non annoiare nè durante le fasi esplorative nè in quelle gestionali dell’Oasi-HUB.

 

 

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