Recensione Evolve

L’evoluzione della specie secondo Turtle Rock Studios.

Versione testata PlayStation 4.

Era il lontano 1859, quando Charles Robert Darwin, padre dell’evoluzionismo, pubblicò la sua teoria dell’evoluzione nel libro “L’origine della specie”. Che crediate o meno a come abbia avuto origine la vita sul pianeta Terra e a come si sia sviluppata, poco importa. Probabilmente è grazie a questo rispettabile signore citato poc’anzi che i ragazzi di Turtle Rock Studios hanno preso ispirazione per creare il loro ultimo titolo: Evolve.

Benvenuti su Shear

Se avete seguito la genesi di Evolve, dalla sua presentazione allo scorso E3, passando per le fasi Alpha e Beta del gioco, vi sarete probabilmente fatti un’idea di quella che è l’ultima fatica dei creatori di Left for Dead. Evolve, infatti, non è il classico sparatutto in prima persona: di fatto si tratta di un ibrido, che mescola multiplayer cooperativo e competitivo allo stesso tempo. La trama che sta alla base di Evolve è piuttosto misera e scontata. Si tratta difatti di un semplice pretesto per gettare il giocatore nella mischia: dal pianeta Shear sono giunte diverse richieste d’aiuto da parte dei coloni, messi in pericolo da animali e mostri selvaggi; una squadra di cacciatori viene quindi inviata sul pianeta per correre in aiuto dei sopravvissuti e trarli in salvo. Per poterlo fare, dovranno però vedersela con creature che sembrano uscite dall’era giurassica.

Sopravvivi o muori!

Come detto nel paragrafo precedente, Evolve si discosta dai classici canoni degli sparatutto in prima persona, facendo scontrare una squadra di quattro giocatori che controllano i cacciatori, contro un altro giocatore, che farà le veci del mostro. Esatto, si tratta di un 4 vs 1, ma a dispetto di quanto si possa sospettare, il fatto di trovarsi da solo contro un gruppo di avversari non implica per forza una sconfitta, come sarebbe facilmente pronosticabile in altri titoli fps. Tutto questo è stato reso possibile grazie alla mole di lavoro svolta dagli sviluppatori per offrire e garantire nel corso delle partite un equilibrio tra le due fazioni in lotta.

I cacciatori si suddividono in 4 classi, ognuna delle quali depositaria di abilità peculiari: Assalto, Trapper, Medico e Supporto. L’assaltatore ha il compito di causare danni fisici al mostro (molto più ingenti come quantità rispetto al resto della squadra), il Trapper è dotato di trappole arpione e di equipaggiamento in grado di intrappolare o rallentare l’avversario per facilitarne l’abbattimento, il medico deve occuparsi di tenere in salute o rianimare i compagni, mentre il supporto dà svariati bonus ai cacciatori, come un temporaneo aumento dei danni o uno scudo per assorbire i colpi. I mostri, al momento tre, sono rispettivamente Golia, Kraken e Spettro. Il Golia sarà disponibile sin dall’inizio, ed è tanto goffo nei movimenti quanto letale negli attacchi ravvicinati. Il Kraken può volare e lanciare fulmini o mine elettriche, mentre lo Spettro, se usato da giocatori esperti è il più devastante, grazie alle sue capacità di occultamento, al teletrasporto e alla possibilità di isolare i vari cacciatori dal resto del gruppo.

Nei panni del mostro, dunque, il nostro compito sarà quello di eliminare la squadra di cacciatori. Sarà nostra discrezione scegliere se attaccare sin dalle prime battute di gioco i cacciatori, o se cacciare la fauna indigena per cibarci e quindi evolverci ad uno stadio avanzato. Giocando nei panni della bestia, sono disponibili due evoluzioni, per un totale di tre stadi; ad ogni evoluzione potremo spendere punti per aumentare le abilità, ottenere più salute massima e corazza maggiorata. Per bilanciare l’inferiorità numerica, il mostro può scalare qualsiasi superfice delle arene, o fiutare a distanza prede e cacciatori.

Per variare una formula di gioco che potrebbe sembrare ripetitiva e monotona, inoltre, i ragazzi di Turtle Rock hanno inserito diversi sbloccabili, ottenibili grazie alla progressione nel gioco. Oltre ai primi 4 cacciatori e mostro, spendendo diverse ore di gioco, riusciremo a mettere le mani su altri personaggi, per un totale di 12 cacciatori e, come detto, 3 mostri. Nell’economia di gioco, questi non avranno una valenza puramente artistica, ma un set di armi e abilità differenti. Sbloccare i nuovi cacciatori o i nuovi mostri non significa avere una maggiore potenza di attacco, ma avere a disposizione metodi e approcci di gioco diversi per affrontarsi. Le svariate sfaccettature che la formula di gioco ideata in Evolve mette in mostra, fa sì che ogni giocatore possa sperimentare ed utilizzare al meglio le abilità e l’equipaggiamento univoco di ogni classe e cacciatore.

Un ruolo fondamentale è ricoperto anche dalle creature selvagge che calcano le lande di Shear; potranno essere utilizzate dal mostro per evolversi o per ripristinare la propria corazza, ma se attaccate, potranno danneggiarci. Lo stesso dicasi per i cacciatori, la fauna selvatica potrà ostacolarci oppure usata a nostro vantaggio. Vedendo uno stormo di uccelli spaventati a distanza, sapremo che in quella direzione è passato il mostro. Alcune creature, se abbattute, rilasceranno dei potenziamenti temporanei, che possono essere ottenuti sia dai cacciatori che dal mostro. Con tante variabili a disposizione, è pacifico che Evolve offra approcci di gioco variegati, ma per essere goduti a fondo vanno sperimentati in maniera molto approfondita.

L’arte della caccia

Le modalità di gioco presenti in Evolve sono 5:

– Caccia, nella quale i cacciatori devono trovare e uccidere il mostro prima che quest’ultimo li uccida. Se il mostro raggiunge il terzo stadio evolutivo può ottenere un secondo modo di vincere la partita, ovvero distruggere il relé che i cacciatori devono difendere.

– Difesa, dove i mostri devono distruggere la fonte d’energia della nave di trasporto prima dello scadere del tempo. I cacciatori devono difendere i generatori finché non scade il tempo o il mostro alpha non viene ucciso.

– In Nido, il mostro deve uccidere i cacciatori prima che questi distruggano tutte le uova e gli alleati. Sacrificando un uovo, si può farlo schiudere per generare un alleato.

– In modalità Salvataggio, i cacciatori devono rianimare e far fuggire 5 coloni prima che il mostro ne uccida 5.

– Vi è poi, infine, Estrazione, una sorta di campagna articolata in 5 fasi, o match, che comprende tutte le modalità di gioco, con arene influenzate dagli esiti delle battaglie. Al termine di questa modalità, verrà stilato un resoconto dei coloni sopravvissuti o abbattuti, per calcolare un bonus di XP per mostri e cacciatori.

I punti esperienza ottenuti nel corso delle partite andranno in seguito a sbloccare nuove abilità passive per i personaggi, come avviene ormai nella maggior parte di questo genere di giochi. Le dodici mappe presenti, sono ben strutturate ed ampie, mettendo a disposizione svariate ambientazioni, e la loro stessa struttura, sviluppata anche verticalmente, presenta diversi spunti per diverse strategie di gioco.

Il multiplayer di Evolve si palesa in un netcode ottimo e senza fenomeni di lag che vadano ad inficiare l’esperienza di gioco. Troverete esaltante coordinarvi con altri giocatori e “fare squadra” ideando diverse strategie per avere la meglio sul mostro e garantirvi la vittoria. L’unico neo dell’esperienza multigiocatore deriva, però, proprio dal matchmaking: nel vostro profilo giocatore vi verrà chiesto di scegliere la vostra classe preferita con la quale prendere parte alle partite, con un numero che va da 1 (classe preferita) a 5 (ultima scelta). Purtroppo ci è capitato più di una volta di approdare in una lobby online con la nostra classe preferita assegnataci ed a inizio partita trovarci nei panni di un’altra classe. Come dicevamo prima, si tratta comunque di un piccolo dettaglio che non mina di certo le qualità di Evolve. 

Jurassic CryEngine

Sotto l’aspetto puramente tecnico, il motore grafico CryEngine fa il suo dovere, con una resa grafica particolarmente riuscita, per quanto riguarda le ambientazioni e le creature. Gli effetti particellari sono più che buoni e il gioco si muove senza incertezza alcuna, con un solido frame rate anche nelle situazioni più concitate.

Il comparto audio offre effetti sonori di ottima fattura, facendo in modo di non rimpiangere la quasi totale assenza di una colonna sonora adeguata. La giocabilità è garantita dalle molte variabili e dal bilanciamento che gli sviluppatori sono riusciti ad inserire nelle varie modalità di gioco. Essendo Evolve un titolo prevalentemente orientato verso il gioco online, la longevità che ne deriva è legata alla community di giocatori. E’ presente anche l’opzione per giocatore singolo, dove l’unica differenza (abissale) è data dal dover affrontare i diversi match in compagnia di Bot controllati dall’intelligenza artificiale, piuttosto che da giocatori in carne e ossa.