Recensione Grid Legends

Codemasters, studio di riferimento quando si parla di Touring Car e di racing game in generale, ci riprova questa volta sotto l’ala di EA Sports e lancia il suo nuovo Grid Legends. Serie nata nel lontano ’97 con il nome di TOCA, evoluta recentemente in Grid. L’azienda britannica, conosciuta ormai a livello globale avendo un portfolio infinito di titoli del calibro di TOCA appunto, Colin McRae Rally, passando per il recente F1 2021, al leggendario Micro Machines, vedrà uscire Legends su Microsoft Windows, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S.


Versione testata: PC


Requisiti minimi

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • Sistema operativo:  Windows 10 o 11 a 64 bit ​
  • Processore:  Intel i3 2130 o AMD FX4300
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Scheda video:  NVIDIA GTX 950 o AMD RADEON RX 460 ​
  • DirectX: versione 12
  • Rete: connessione Internet a banda larga
  • Disco rigido: 50 GB di spazio disponibile
  • Scheda audio: compatibile con DirectX

Requisiti consigliati

  • Richiede un processore e un sistema operativo a 64 bit
  • SISTEMA OPERATIVO: Windows 10 a 64 bit (versione 1709) | Per il Ray Tracing: Windows 10 64 bit (versione 2004)
  • Processore: Intel i5 8600k o AMD Ryzen 5 2600x
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Scheda video: NVIDIA GTX 1080 o RX590
  • DirectX: versione 12
  • Rete: connessione Internet a banda larga
  • Disco rigido: 50 GB di spazio disponibile

Dopo l’ultima uscita di Grid nell’ottobre 2019, a distanza di poco più di due anni ci propone questa nuova versione, sviluppata tenendo conto dei nuovi dettami ed obiettivi che Electronic Arts impone a tutti suoi studi. Passaggio questo che ha tenuto i fan con il fiato sospeso, preoccupati per un cambio di rotta che rinnegasse le origini della serie, cosa che in fin dei conti non è avvenuta più di tanto (rispetto al capitolo precedente).

Volendo riassumere ciò che poi tratteremo più nello specifico nella recensione, i problemi di Grid Legends non vanno tanto ricercati in se stesso, ma piuttosto nei prodotti della concorrenza. Il racing di Codemasters cerca spazio in un mercato che al momento vede pezzi grossi farla da padrone, e sarà un impresa ardua per questo ultimo erede di TOCA uscirne da vincitore.

Ma entriamo nel dettaglio e scoprite cosa ci ha convinto di più e cosa ci ha maggiormente delusi.

Modalità Storia

Vorremo partire da questa modalità, perché – pronti, via! – è la prima in cui ci siamo tuffati. Con ancora il ricordo fresco e soddisfatto dell’ottima Modalità Storia presente in F1 2021, non abbiamo esitato ad infilarci nei panni (e nella tuta) dell’ennesimo pilota sconosciuto pronto alla ribalta.

In Driven to Glory saremo il non meglio conosciuto Pilota 22, chiamato banalmente 22. Verremo ingaggiati dal team Seneca, gestito da Marcus Ado, un grande appassionato di corse, e inflessibile sostenitore di piloti giovani e della loro crescita. Pilota principale del nostro team è Yume Tanaca, nostra compagna di corse e mentore.

Da qui, inizieremo a dare battaglia al team di cattivoni, brutti, cattivi e maleducati di Ravenwest. Attraverso una trentina di capitoli avanzeremo a suon di sportellate cercando di conquistare la tanto agognata Grid World Series.

Questa Modalità Storia viene gestita come fosse una vera e propria docu-serie, come quelle viste su Netflix & co. Ci sono parecchi filmati cinematografici, attraverso i quali attori reali vestono i panni dei vari protagonisti. Il livello di recitazione non è male, ed il livello di pathos ci ha tenuti abbastanza interessati lungo tutto il percorso.

Il problema semmai è che si ha l’impressione di essere completamente passivi agli eventi, a prescindere che vinceremo una gara dove magari ci bastava arrivare decimi, le reazioni saranno comunque le medesime.

Insomma la formula avrebbe anche potuto funzionare, ma ci è parso che il tutto sia stato inserito in maniera troppo superficiale, ed in fin dei conti da un certo punto in poi la tendenza di skippare i filmati per catapultarsi in pista c’è stata.

Peccato perché come detto, Codemasters ci aveva già deliziati con una modalità simile su F1 2021 molto ben realizzata e congeniata, ed oltretutto perché avrebbe aggiunto ad un gioco racing, sempre limitati a quanto accade in pista, quella componente narrativa quasi mai presente.

Le competizioni

A prescindere dal tipo di modalità che sceglierete, tra carriera, storia, online ecc. vi ritroverete ad affrontare diversi tipi di competizioni differenti tra loro. Nel Multi Class si sfideranno veicoli di segmenti diversi, i quali però avranno un ordine di partenza sfalsato in base alla loro potenza.

Con le Electric sarete al volante di potenti veicoli elettrici, sarà fondamentale in questo caso interecettare i boost piazzati in pista, così da poter utilizzare una volta a giro un incremento di velocità notevole.

Nella modalità Elimination ogni tot secondi verrà eliminato il pilota che si trova in ultima posizione, per cui sarete obbligati giro dopo giro a cercare di avanzare in graduatoria così da ritardare al più tardi possibile la vostra eliminazione.

Gli Stadium Trucks rappresentano la modalità più particolare tra quelle selezionabili: al volante di possenti e goffi bestioni, dalle ruote giganti ed ammortizzatori gommosi, dovrete battervi in gare fatte di salti acrobatici ed inesorabili sportellate.

Il tutto per una decina di competizioni diverse da scegliere, che garantiranno una certa longevità al titolo, ma forse limitandone un po’ l’identità.

Gameplay

Grid Legends, ancor più probabilmente considerando l’ingombrante presenza di EA Sports sullo sfondo, è un titolo fatto per essere visto e piaciuto. Sin dalle prime fasi che voi scegliate di utilizzare il pad o magari un volante, il feeling sarà immediato. Dopo poche curve nonostante non conosciate il tracciato, e sarete nel bel mezzo di agguerrite bagarre, vi riuscirà facile venirne fuori degnamente.

Nella nostra esperienza impostata a livello Esperto, abbiamo sostanzialmente dominato qualunque tipo di evento, nonostante danni attivati al massimo, cambio manuale e nessun aiuto a livello di traittorie.

Questo senso di estrema padronanza e familiarità, se dapprima ci aveva esaltati facendoci credere più abili di quanto in realtà non fossimo, a lungo andare potrebbe causare una certa sazietà, e mancanza di stimoli a spingersi oltre.

Sicuramente per alzare il livello di sfida e le sue relative variabili la modalità multiplayer verrà in vostro aiuto.

Volante alla mano abbiamo riscontrato un buon livello di Force Feedback, potevamo percepire distintamente l’urto dovuto ai salti, alle sportellate ed alle asperità dei vari tipi di asfalto. Quello che ci ha meno convinto è che in sostanza tutte le auto hanno una tenuta quasi sempre eccellente a prescindere dal tipo di tracciato e dalle condizioni atmosferiche, e molto raramente percepirete l’aderenza dei pneumatici al limite.

Piacevole la guida anche con il pad perdendo chiaramente quel surplus che possono fornire volante e pedaliera, ma ad ogni modo piuttosto soddisfacente con tutti i veicoli provati.

Considerando che Grid Legends non vuole affatto nascondere o mistificare la sua spiccata impostazione Arcade volante in mano siamo rimasti piuttosto soddisfatti riguardo alla gestione dei mezzi in pista.

Superficialità, di nuovo

Ciò che manca secondo il nostro punto di vista a Grid Legends è la profondità. Un sacco di buone intenzioni, per lo più mai approfondite e portate ad un elevato livello di fattura. Ci riferiamo ad esempio al sistema Nemesi, già presente in Grid: bella l’idea quella di poter generare alterchi in pista con altri piloti in presenza di collisioni, dovendo poi gestire ritorni di fiamma aggressivi al limite dell’antisportivo dei nostri avversari.

Peccato però che la gestione di questa dinamica risulti quasi del tutto casuale, quindi che siate voi a tamponare il vostro avversario, o che magari qualcuno vi finisca sopra, ciò che ne scaturirà sarà sempre lo stesso risultato. E sarete sempre e comunque voi i colpevoli, sgretolando la sensazione di immersività che altrimenti sarebbe potuta essere ben presente.

Altro aspetto che da l’evidente sensazione di essere stato trattato un po’ così è il design dei vari tracciati: fatta esclusione dei circuiti veri e propri, ognuno con la propria identità ben definita, le altre opzioni tra cittadini, di fantasia ecc. ci sono sembrate veramente banali e molto simili tra loro.

Nelle oltre ore di gioco non siamo riusciti a memorizzare particolarmente nessun tracciato, in quanto tutti molto simili, con traiettorie quasi sempre impostate alla stessa maniera, ed un impatto estetico spesso caotico e pastrocchiato.

In un racing che si rispetti dopo poche ore ogni giocatore avrà le sue piste preferite, e quelle che ritiene maledette per il proprio stile di guida, in Grid Legends non siamo stati capaci quasi di distinguere nulla di tutto ciò.

Comparto tecnico

Giocato con la build sotto riportata, abbiamo potuto impostare la risoluzione a 3440×1440 con tutti i dettagli al massimo. Tuttavia, nonostante non sia un brutto gioco da vedere per carità, anzi, durante le gare con meteo avverso restituisce anche una visione piuttosto appagante, non riesce ad ergersi a livello mostruoso di Forza Horizon 5.

La struttura è stabile, non abbiamo mai notato incertezze o drop di FPS, si vede che Grid Legends sia impostato per scorrere via fluido senza impacci, purtroppo però, fatte rare eccezioni le note di merito si esauriscono qui.


Press Build PC

  • Cpu: AMD Ryzen 5800X
  • Gpu: 3080Ti FE
  • Ssd: Sabrent Nvme 2.0 1TB
  • Ram: Ballistix 3600mhz , DDR4, 16GB
  • Schermo: OLEDLG55C9
  • Postazione Racing: Fanatec Formula Carbon | Pedaliera V3 | CSL Elite

I modelli delle auto sono rifiniti discretamente ma mai ad un livello di verosimiglianza fotorealistica. Gli scenari in sfondo ai vari tracciati, se si butta l’occhio sono piuttosto sfocati e pasticciati, ok che il nostro sguardo sarà concentrato altrove però risulta evidentemente deludente il risultato prodotto.

Come detto la condizione che maggiormente valorizza il gioco è quella in cui avrete un meteo avverso, quindi con acquazzoni, pozzanghere e lampi in lontananza. Il riflesso delle luci cittadine sull’asfalto bagnato, la pioggia che sferza violenta sul parabrezza restituiranno un ottima sensazione di immersione con la pista.

Aspetto che invece ci ha delusi completamente è il sonoro, per due fattori principalmente: innanzitutto nonostante la vastissima scelta di veicoli diversi, i quali portano in dotazione motori completamente differenti tra loro, il sound restituito è stato sempre piuttosto piatto. Fatta eccezione chiaramente per i veicoli elettrici, i quali hanno un sound unico all’interno dell’intero roster, per i veicoli con motore a combustione non siamo riusciti a trovare un modello che ci abbiamo veramente esaltato da questo punto di vista.

Secondo fattore che ci ha indispettiti è stato il fatto di udire a fatica il nostro motore in pista, e di conseguenza di percepire chiaramente il limite delle cambiate. Molto spesso ci siamo ritrovati con l’auto fuori giri nonostante cercassimo di avvalerci anche della strumentazione presente nell’hub di gioco.

La delusione è diventata totale una volta scoperto che nelle impostazioni avremmo potuto gestire quasi nulla oltre al master e alla musica in game, non potendo così porre rimedio alla questione.

Forza Horizon 5, Assetto Corsa Competizione, GT7, F1 2021

Il mondo dei racing game probabilmente sta vivendo una delle sue migliori epoche in assoluto. Per ogni sotto specie del comparto corse, che si tratti di simulatori spietati e adatti ad un stretta élite, piuttosto che Arcade o Sim-Cade dalla grafica mozzafiato, parco auto infinito e modalità ultra divertenti, il problema maggiore per Grid Legends è la concorrenza.

Ovunque si vada a parare, qualsiasi argomento si vada a toccare, c’è già presente un gioco sul mercato, o in arrivo (imminente, ndr) come nel caso di GT7 che è superiore a Grid Legends. Il titolo di Codemasters non arriva ai livelli estetici pazzeschi di Horizon, non ha una modalità storia così appassionante come F1, non può competere con i vari ACC & co. in quanto a fisica e riproduzione di un modello di guida realistico.

Nel complesso è un gioco che offre un sacco di ore di gameplay, che non è brutto da vedere, immediato nell’apprenderne le dinamiche, ma che purtroppo non trova all’interno delle sue potenzialità, un aspetto per cui ergersi ad esempio da seguire.

Lo era all’epoca TOCA, in quanto per gli amanti delle Touring Car, tra l’altro poco conosciute e seguite all’epoca in Europa, risultava essere la scelta obbligata. Questa tendenza al voler piacere un po’ a tutti, a rendere il gioco fin troppo user friendly, a buttare nel calderone modalità e percorsi senza mai approfondirne la qualità, posiziona Grid Legends un gradino sotto ai top sopra citati.

Commento Finale

Come già accennato, in un settore dove Assetto Corsa Competizione domina nel segmento della cruda simulazione ed Forza Horizon 5 spadroneggia nell’Arcade, senza contare l’imminente uscita di GT7, Grid Legends si fa piccolo tra questi giganti. Il passaggio sotto l’ala di EA Sports non ha causato il cambio di passo auspicato, e nel complesso permangono ancora troppe zone d’ombra. Immediato e giocabile come da tradizione, non riesce a spiccare in nessun ambito particolare. Per gli amanti del racing in generale, già possessori degli altri titoli, potrebbe essere un buon acquisto per rimpolpare la propria libreria, ma non di certo per migliorarla qualitativamente.

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7.5

Grid Legends


Come già accennato, in un settore dove Assetto Corsa Competizione domina nel segmento della cruda simulazione ed Horizon Forza 5 spadroneggia nell'Arcade, senza contare l'imminente uscita di GT7, Grid Legends si fa piccolo tra questi giganti. Il passaggio sotto l'ala di EA Sports non ha causato il cambio di passo auspicato, e nel complesso permangono ancora troppe zone d'ombra. Immediato e giocabile come da tradizione, non riesce a spiccare in nessun ambito particolare. Per gli amanti del racing in generale, già possessori degli altri titoli, potrebbe essere un buon acquisto ai fini di rimpolpare la propria libreria, ma non di certo per migliorarla qualitativamente.

PRO

Immediato, Longevo, Accessibile anche ai novizi

CONTRO

Graficamente non entusiasmante, Modalità Storia superficiale, Circuiti poco variegati

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