Recensione Heavy Rain: the origami killer

Un casting da Oscar

Il team di sviluppatori di Quantic Dream ha fondato molto del lavoro sulla tenica del “motion capture”. Essendo un film interattivo, Heavy Rain ha richiesto un anno di solo casting per poter scegliere gli attori che avrebbero composto i personaggi del gioco. Il risultato è impressionante.

Già la prima versione mostrata in un trailer del 2007 denominata “the casting” nel quale uno dei personaggi dell’avventura cambiava emotivamente l’espressione facciale fino al pianto, aveva fatto capire come il comparto grafico sarebbe stato incentrato essenzialmente sulla comunicazione delle emozioni attraverso gli sguardi, una prerogativa fino ad Heavy Rain appunto, del solo Cinema con attori in carne ed ossa.

Il risultato attuale della versione finale del gioco è senza dubbio superiore. Sotto il nostro controllo possiamo ammirare le emozioni dei personaggi catapultati nelle drammatiche vicende dell’avventura, passando da uno stato di agitazione al dramma, dalla felicità alla paura con una riproduzione facciale incredibilmente realistica. Probabilmente il miglior prodotto da questo punto di vista. Il titolo è sviluppato alla risoluzione di 720p a 30fps, anche se c’è da denotare un calo di framerate casuale e qualche fenomeno di tearing. Ciò purtroppo va imputato ad un problema nel codice, in parte già risolto da una patch, la 1.01, rilasciata il giorno stesso dell’uscita del gioco nei negozi. Speriamo in una ulteriore patch che possa eliminare definitivamente questo difetto non congenito al motore grafico. Fosse stato così, il calo di framerate si dovrebbe mostrare sempre nel medesimo punto della stessa scena. Invece questo non avviene.

L’uso sapiente di anti-aliasing e animazioni realistiche sono il fiore all’occhiello dell’intera produzione. L’interazione con tutto ciò che circonda il personaggio che viene controllato, è stato gestito molto bene, denotando una ottima regia per le inquadrature.

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Gli ambienti sono ben realizzati salvo qualche eccezione visibile ad un occhio attento . In primo luogo in alcune scene affollate si nota come le persone siano in realtà dei modelli ripetuti. Una maggiore varietà non avrebbe guastato. Così come in alcuni casi ci troviamo in locali magari poco o male realizzati. La tecnica utilizzata mostra un livello qualitativo generale decisamente molto apprezzabile, a parte alcuni oggetti realizzati in bassa risoluzione e dettaglio poligonale. Di contro avremo tantissime scene in cui davvero si avrà difficoltà nel percepire che di fronte abbiamo un gioco gestito totalmente in tempo reale. Certo non possiamo dire che la console Playstation 3 ha dato il massimo sotto il profilo grafico, ma l’effetto finale è comunque davvero impressionante.

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La gestione delle luci conferma l’efficienza del motore grafico improntando di realismo l’intera ambientazione. Seppur non utilizzando HDR, acronimo di High Dynamic Range (gestione della luce dinamica in uno spazio ampio), riesce lo stesso a non deludere le aspettative, supportata da un buon “motion blur” che ne attenua la sua natura specie nelle scene appannate dall’effetto pioggia.

Di sicuro impatto è la colonna sonora che tiene sempre alta la concentrazione su quello che si sta vivendo. Ogni momento viene enfatizzato grazie anche al sistema di gestione degli eventi. 48In pratica più si entra nel clou dell’azione e più la musica incalza. Gli effetti sonori sono perfetti, riproduzioni fedeli di ciò che si può avvertire nella realtà, da una sedia spostata, all’accensione di un auto, dai passi su scalini di legno alla pioggia, incessante, sempre a ricordare quanto sia drammatica la storia del gioco.

Il parlato completamente doppiato in italiano è il migliore dopo quello originale in inglese, merito riconosciuto dagli stessi Quantic Dream. Anche se le voci di qualche personaggio forse sono un po’ offuscate dal confronto con il lavoro sublime di Pino Insegno, doppiatore di Ethan.

Sicuramente va dato atto a Quantic Dream dell’eccellente lavoro svolto sui personaggi che, inseriti in una storia intrigante che cinematograficamente parlando non può non ricordare Zodiac e Saw: L’enigmista, accompagnati da una colonna sonora memorabile, creano il massimo dell’intrattenimento videoludico.

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