Voce del verbo shadowdroppare: rilasciare un videogame sul mercato nell’esatto istante in cui viene annunciato e mostrato al pubblico.
Hi-Fi RUSH ha rubato la scena a tutti i titoli che Microsoft & Bethesda Softworks hanno mostrato durante il loro Developer_Direct lo scorso 25 Gennaio, presentato direttamente da Shinji Mikami in persona, il padre della serie Resident Evil e leader dei Tango Gameworks.
Lo shadow drop è una pratica assai rischiosa, in quanto esiste la possibilità che il titolo venga ignorato senza un’ adeguata campagna marketing in grado di creare un sufficiente interesse…ma non è questo il caso. Hi-Fi RUSH, disponibile su Xbox Serie S/X, Game Pass, Steam ed Epic Game Store, ha ricevuto un’accoglienza esplosiva da quasi la totalità dell’utenza…. meritata o solo facili entusiasmi? Scopriamolo in questa nostra canzone…ehm recensione.
Versione testata: PC e Steam Deck
Intro
Chai è un teenager come tanti. Voglia di lavorare zero, voglia di rockeggiare mille. Il classico ragazzo con un sogno nel cassetto, quello di diventare una rockstar. Decide così di iscriversi al Progetto Armstrong al campus organizzato dalla Vandelay Tecnologies, un azienda di sviluppo tecnologico che si è specializzata nell’impiantistica cibernetica. Una sorta di transumanesimo fumettoso.
Per uno sciagurato incidente, oltre a farsi innestare un braccio robotico adibito alla raccolta di rifiuti pesanti, si farà impiantare al centro del suo petto un lettore Mp3. Beh sì, come si capisce da questa introduzione Hi-Fi RUSH non si prende sul serio, ma questo espediente narrativo spiega quello che sarà tutto il core del titolo: muoversi e combattere a tempo di musica.
Di lì a poco Chai incontrerà Peppermint, ingegnere talentuoso che seguirà il nostro protagonista attraverso 808, un gato roboto… pardon, un gatto robotico che lo aiuterà a tenere il ritmo in battaglia e non solo.
In un condensato di clichè sull’amicizia e sulla ribellione giovanile nei confronti di un’ azienda capitalista, la trama di Hi-Fi RUSH non vi stupirà certamente, nemmeno nei suoi colpi di scena telefonati, ma la leggera ironia con cui il tutto è raccontato e le bellissime cutscene (sia in stile cartoon che in-engine) ammorbidirà enormemente la narrativa, relegandola a gentile accompagnatrice nelle furiose battaglie che vi aspetteranno e facendovi ridere di gusto in più di un’ occasione (nonostante un doppiaggio in italiano con un pò troppi alti e bassi).
Strofa
Come accennato nella intro, in Hi-Fi RUSH si combatte, tanto, a ritmo di rock e impugnando una chitarra fatta di rifiuti. Quello che dai video sembra un classico action in realtà, pad alla mano e soprattutto cuffie in testa, si rivelerà un connubio tra action e rhythm game, ma come funziona il tutto?
I livelli sono perennemente accompagnati da una soundtrack che da ritmo a tutto ciò che ci circonda: ostacoli, robot, gli attacchi nemici, i passi di Chai, i macchinari pesanti, tutto si muove a ritmo seguendo la soundtrack di sottofondo.
Tutto ciò non è semplicemente una gimmick estetica che dona stile alla nostra avventura, infatti tutto il combat system guadagna di efficacia e coerografia se eseguiamo le combo seguendo il ritmo della soundtrack di Hi-Fi RUSH, e la presenza di tanti feedback visivi ci aiuteranno a tal scopo.
Le combo di terra e aree si eseguono con specifiche combinazioni tramite l’utilizzo di attacchi leggeri e pesanti (tasti X e Y), ma anche collaborando con i compagni che via via si uniranno a noi, infatti tramite la pressione del tasto RT sarà possibile aggiungere uno strato in più alle nostre combo grazie alle abilità speciali dei nostri alleati.
I nemici avranno specifiche abilità che solo uno dei nostri compagni sarà in grado di controbattere, diventa quindi necessario saper intervallare le nostre combo base con quelle in coppia, possibilmente a ritmo di musica per infliggere ancora più danni, vedere il nostro punteggio schizzare alle stelle e la barra del riverbero riempirsi a vista d’occhio: una volta piena sarà possibile eseguire la classica finisher tramite la pressione contemporanea dei due stick analogici.
Gli scontri con i nemici più pericolosi ed i boss di fine livello nascondono al loro interno delle sezioni che fanno pendere la bilancia ancora di più verso il rhythm game, facendovi respirare dalla forsennata dose di mazzate da dare e da schivare, ma che metteranno anche a dura prova il vostro senso del ritmo. Se avrete successo potrete one-shottare i midboss (non i boss della Vandelay, lì dovrete sudarvela la vittoria, con le classiche ed intramontabili tre fasi). A livello Normale il gioco è in grado di dare un buonissimo senso di sfida senza mai risultare frustrante, sintomo che l’accordatura del titolo è stata fatta a puntino.
I Tango Gameworks hanno tirato fuori un battle system di tutto rispetto pieno di chicche e variazioni, come la parata direzionale, il rampino e le schivate aeree, ed una volta preso il ritmo – perdonate il gioco di parole – vi assicuriamo che amerete ogni singolo scontro che vi si parerà davanti, nonostante una gestione della telecamera un pò all’acqua di rose. Perchè Hi-Fi RUSH eccelle nell’aspetto più importante per un videogame: il divertimento.
Ritornello
Non solo mazzate. In Hi-Fi RUSH il loop di gioco è ben cadenzato e molto schematico. Ogni livello presenta delle arene in cui ci scontreremo con la caterva di automi che la Vandelay ci manderà contro, ma tra un’ arena e l’altra sono presenti delle fasi di raccordo dove Hi-Fi RUSH si avventura timidamente nel genere platform, pescando a piene mani dai Ratchet & Clank degli Insomniac. Tra carrucule su cui grindare, puro platforming in 3D e 2D e semplici enigmi ambientali da risolvere tramite le abilità speciali dei nostri compagni il ritmo ne giova a dismisura.
Si trattano comunque di fasi piuttosto semplici ed estremamente lineari, e non proprio graziate da un level design ispirato ed organico, complice anche una macchinosità di fondo utile per le parti action ma assolutamente terribile per la fasi platform. Ma è chiaro che l’intento di Mikami & Co fosse rilassare il ritmo delle canzoni, per poi esplodere nell’assolo e nell’outro dell’avventura, assolutamente strepitoso con gli ultimi due livelli in cui tutto il vostro corpo si muoverà al ritmo dei colpi di Chai. Hi-Fi RUSH eccelle proprio in scelte di game design tali da potenziare a dismisura il finale dell’avventura facendovi dimenticare tutti i limiti evidenti incontrati fino a lì.
La durata della campagna si attesta intorno alle 10/11 ore ma c’è tanto da scoprire nel post game, tra collezionabili disposti in aree nascoste, sfide affrontabili, combo da acquistare al rifugio, stanze segrete visitabili solo con un replay dei livelli, oggetti estetici da sbloccare o semplicemente rigiocare l’avventura ad un a difficoltà più alta per migliorare il proprio punteggio, l’offerta di Hi-Fi Rush è encomiabile considerando il prezzo budget a cui è venduto (29,90€).
Assolo
Esteticamente il gioco è un vero e proprio fumetto in movimento, baloon onomatopeici compresi, senza nessun problema tecnico da constatare nella nostra run su PC, complice una evidente complessità poligonale dei livelli ridotta vista la natura pet project del titolo. Hi-Fi RUSH però mette in mostra i muscoli specialmente nelle sequenze d’intermezzo in stop motion già viste in Spiderman into the Spiderverse, dando ancora di più un tono fumettoso, come se ce ne fosse bisogno, a Chai e compagnia. Un pò meno grandioso è il design dei personaggi, che abbiamo trovato un pò generico nonostante gli sforzi per renderli riconoscibili, Hi-Fi RUSH a volte sembra ondeggiare tra un cartone di bassa qualità di Cartoon Network per la Z Generation ed una produzione Pixar, forse a causa del budget limitato messo a disposizione da Bethesda, come se non credessero fino in fondo al progetto.
La vera protagonista però, nemmeno a dirlo, è la soundtrack piena di brani su licenza e brani originali, capaci di essere sempre in sincro con l’azione a schermo. Da “Lonely Boy” dei The Black Keys a “Invadors Must Die” dei Prodigy, la playlist scelta da Tango Gameworks è pura adrenalina, ma senza il gran lavoro fatto sul sound design non avrebbero avuto lo stesso impatto, in quanto sarà possibile notare come i brani vengano dilatati o loopati in determinate sequenze per accompagnare meglio l’azione a schermo. Una volta arrivati al nono livello capirete cosa intediamo…
Commento Finale
Come un fulmine a ciel sereno Bethesda e Tango Gameworks vengono in aiuto di Microsoft e della loro magra gestione dei first party tirando fuori dal cappello Hi-Fi RUSH, un action rhythm game destinato ad entrare nel cuore e nelle orecchie dei giocatori non solo per le modalità con cui è stato presentato e rilasciato, ma perchè si tratta a tutti gli effetti di un meraviglioso ed improbabile connubio di generi, che diverte, galvanizza e vi farà battere il piedino come se suonaste una grancassa di una batteria. Un pò Devil May Cry, un pò Ratchet & Clank, un pò Scott Pilgrim vs The World, il mercato ha assolutamente bisogno di progetti come Hi-Fi Rush. Disclaimer: Obbligatorio l’uso delle cuffie!