Recensione IL-2 Sturmovik: Birds of Prey

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Quando l’inferno è vicino del Paradiso

Di prodotti dedicati al secondo conflitto mondiale ne abbiamo ormai a bizzeffe. Tuttavia, negli ultimi tempi si sta tentando di variare un po’ questo trend, seppur mantenendosi sempre all’interno degli scontri di oltre mezzo secolo fa, ma provando in particolare ad affacciarsi verso altri generi, dimenticando quindi il classico sparatutto in prima persona e abbracciare, magari, i simulatori di volo.

E’ quello che fa, fra gli altri, la serie di Il-2, nata nel 2001 su PC e riproposta quest’anno anche per il mercato delle console casalinghe. Il primo titolo si contraddistinse non solo per la riproduzione fedele e realistica degli aereoveivoli protagonisti della seconda guerra mondiale, ma anche per una certa cura e meticolosità nella realizzazione degli eventi storici che hanno portato poi alla capitolazione di Hitler e dei suoi alleati.

Dopo aver tessuto le lodi del precedente capitolo possiamo ben dire che questo “Birds of Prey” oggetto di questa recensione ne raccoglie in pieno l’eredità soddisfandoci in pieno, e molto. 505 Games e Gainjin Entertainment riescono infatti abilmente a superare l’ostacolo del pubblico da console, notoriamente meno esigente di quello PC, offrendo al contempo non solo una simulazione il più accurata possibile, ma anche un gioco arcade immediato e divertente. Quasi d’altri tempi.


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