Recensione in pillole Bright Memory: Infinite

Se vi dicessimo Zeng Xiancheng, a voi questo nome cosa direbbe? Con quasi assoluta certezza, niente. Ciò che ci preme farvi sapere è che lo studio che ha sviluppato Bright Memory: Infinite, ovvero FYQD Studio, è composto unicamente dal ragazzo cinese di cui sopra, poco più che ventenne.


Versione testata: PC


Ebbene sì, il gioco è stato sviluppato da una sola persona, partendo dal progetto Bright Memory (eccovi la nostra recensione), prodotto piuttosto acerbo e non privo di difetti, uscito lo scorso anno, in attesa di questa versione definitiva, completa di ulteriori elementi e migliorata sotto ogni aspetto.

Con questa versione definitiva il buon Zeng ha compiuto notevoli passi in avanti, regalandoci un esperienza di gioco, non di certo longeva, di questo parleremo più avanti, ma sotto diversi aspetti davvero stupefacente, ancor più considerandone lo sviluppo in solitaria.

Che gioco è?

Bright Memory: Infinite è un FPS con elementi di platforming, ambientato nel 2036, anno in cui il mondo viene sconvolto da eventi sconosciuti, probabilmente derivanti da antichi misteri. Gli scienziati della Supernatural Science Research Organization (SRO) si mettono da subito al lavoro per identificare l’origine di questi eventi, tuttavia senza successo, e per questo motivo vengono inviati nelle varie regioni terresti degli agenti speciali ad indagare.

E’ in questo contesto che si andrà a calare la nostra protagonista, Sheila, classica bella ragazza dai lineamenti orientali, tanto delicata e fragile nei modi e nelle espressioni, tanto efferata e violenta quando si tratterà di entrare in azione.

L’FPS di Zeng, è un ibrido con fonti di ispirazione da vari altri titoli già conosciuti alla grande platea dei gamer: la nostra protagonista oltre ad un discreto arsenale di armi da fuoco potrà contare anche su una letale katana, con la quale affettare i nemici in sanguinolenti combattimenti melee; indossa inoltre una sorta di esoscheletro che le permetterà di compiere potenti doppi salti, e sarà in grado di correre sui muri, come nei robottoni di Titanfall.

Tutto ciò darà vita ad un gunplay e gameplay vari e divertenti, a livello violent, che dovrebbe corrispondere al normale, il titolo si mostra a tratti impegnativo, soprattutto per quel che concerne le Boss Fight, ma tutto sommato fattibile e mai frustrante.

Avrete modo durante la vostra breve avventura di potenziare varie skill, le quali potenzieranno il danno delle armi, o forniranno nuove abilità alla protagonista, rendendo la curva di difficoltà sempre appropriata al contesto.

Perché giocarlo?

Bright Memory: Infinite va giocato per due motivi fondamentali: il gioco sviluppato da Zeng Xiancheng, tecnicamente è stupefacente. Innanzitutto trovare un titolo indie che offra pieno supporto al DLSS, al Ray Tracing nonché a NVIDIA Reflex è già una rarità di per sé, e grande motivo di giubilo per noi smanettoni accananiti della PC Master Race.

Durante la nostra esperienza, con la configurazione in basso, impostando la risoluzione in 4K, il gioco ha girato costante tra i 75 e 95 FPS, e grazie all’ausilio del G-Sync di NVIDIA senza la minima esitazione, il che lo rende un piccolo gioiellino tecnicamente parlando.


Press Build PC

  • Asus Tuf X570- Plus Gaming
  • Ryzen 5800X
  • Zotac 3080 Trinity Oc Version
  • Nvme 2.0 Sabrent 1TB
  • Ballistix 3600mhz , DDR4, 16GB
  • Tv Oled LG C9

Volendo essere pignoli, qualche magagna tecnica c’è, come le texture slavate e poco definite, alcune animazioni dell’acqua e degli arbusti posti al forte vento poco convincenti, ma in generale, godendosi il gioco senza volerne fare le pulci, risulta molto bello da vedere, ancor più pensando che sia frutto del lavoro di una sola persona.

Inoltre, a parte un paio di fasi di gameplay più lente, compassate e lapalissianamente superficiali, come quelle stealth e durante la “guida”, giocare armi alla mano nei panni di Sheila è stato tremendamente divertente, e l’end game è arrivato anzi tempo per i nostri gusti.

Il feeling nell’utilizzare le varie armi, nonché nel platforming e parkour è immediato sin dalle prime fasi, le aree sono piccole e tutto ciò vi permetterà di padroneggiare le dinamiche del gameplay con estrema facilità, ma con altrettanto divertimento.

Bright Memory: Infinite

Va da se che la seconda motivazione per cui vi consigliamo di non perdervi questa piccola perla sia la giocabilità, immediata e soddisfacente con degli spunti del tutto originali: vi troverete di fronte nemici vestiti delle tute più futuristiche, muniti delle peggiori armi da fuoco, al pari dell’affrontare nemici in armatura simil-medievale, dotati di spada e scudo, tra l’altro i più divertenti da affrontare.

Le Boss Fight, di cui accennato sopra, sono piuttosto esaltanti, ricche di elementi scenici a schermo e di solito contro nemici giganteschi. Il bello di Bright Memory: Infinite è che ci metterà nelle condizioni di affrontare tutti i vari scontri con approcci del tutto diversi tra essi, potendo alternare i devastanti attacchi melee della katana, con una gestione meno rischiosa ma meno incisa, attraverso l’uso delle armi da fuoco.

Perché no?

Seppur a nostro avviso, meno incisivi dei motivi per cui giocarlo, anche in questo caso sono due gli aspetti che potrebbero essere ostativi alla vostra voglia di iniziare l’opera di FYQD Studio.

La longevità, o meglio l’assenza di quest’ultima, è forse l’unico vero macigno che potrebbe trascinare in fondali dimenticati Bright Memory: Infinite. Durante la nostra prima ed unica run, (ammesso che voi possiate farne più di una per sviluppare varie build ed approcci) abbiamo impiegato circa 4 ore per portare a termine il gioco, senza correre troppo appresso ad achievement vari.

Per quanto un buon gioco non sia tale in ferimento a quanto duri, in questo caso la nostra esperienza ci è sembrata fin troppo breve, complice anche il gameplay divertente ed appagante che ci avrebbe invogliato ad andare oltre.

Bright Memory: Infinite

D’altra parte, per l’ennesima volta, va rimarcato che difficilmente un titolo sviluppato da una sola persona avrebbe potuto eccellere anche sotto l’aspetto della quantità dei contenuti e della longevità.

Proprio a proposito dei contenuti, il secondo aspetto che non ci ha convinti è la trama, ovvero l’assenza di un vero e proprio plot narrativo: il tutto si svolge attraverso comunicazioni radio tra la protagonista ed il suo “responsabile”, niente più che mere cut scene di intermezzo tra uno stage di gunplay e l’altro. Non che ci aspettassimo chissà cosa, sia chiaro, ma un minimo di cura in più a riguardo avrebbe di certo giovato alla produzione.

A margine, tenendo bene in considerazione che la versione provata fosse ancora una Beta, vanno menzionate un AI non eccelsa, e qualche difettuccio sicuramente rivedibile in tempo, come sporadici crash o righe di testo non ancora tradotte in inglese.

Bright Memory: Infinite

Commento Finale

Bright Memory: Infinite è un titolo sorprendente e con eccelsi picchi di fattura. Sviluppato dalle sole mani del talentuosissimo Zeng Xiancheng, è un indie già pronto a competere con produzioni più blasonate sul mercato. Questo sviluppo in solitaria porta in dote dei chiari limiti, come la longevità e quantità dei contenuti, l’assenza di una vera e propria sceneggiatura, tuttavia pone l’attenzione su quanto il talento possa ancora incidere nello sviluppo dei videogame. Disponibile per una manciata di euro su Steam, è un titolo che vi consigliamo assolutamente di provare, per un esperienza piuttosto breve ma sicuramente intensa.

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8.2

Una bomba inattesa


Bright Memory: Infinite è un titolo sorprendente e con eccelsi picchi di fattura. Sviluppato dalle sole mani del talentuosissimo Zeng Xiancheng, è un indie già pronto a competere con produzioni più blasonate sul mercato. Questo sviluppo in solitaria porta in dote dei chiari limiti, come la longevità e quantità dei contenuti, l'assenza di una vera e propria sceneggiatura, tuttavia pone l'attenzione su quanto il talento possa ancora incidere nello sviluppo dei videogame. Disponibile per una manciata di euro su Steam, è un titolo che vi consigliamo assolutamente di provare, per un esperienza piuttosto breve ma sicuramente intensa.

PRO

Gameplay divertentissimo, bello da vedere, fps molto fluidi

CONTRO

Poco longevo, storia assente, qualche crash
Stefano Taccari
Stefano Taccari
Gamer dal 1987, padre di due piccoli gamers, griller, Dungeon Master e batterista hardcore. "I VG sono uno strumento che ci permette di entrare in contatto con altri universi".

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