Con l’autunno già inoltrato e novembre alle porte, perché non approfittare di passare qualche ora all’insegna della tensione, sorseggiando una calda tazza di tè, magari mentre fuori un filo sottile di nebbia inizia ad ammantare tutto? Charon’s Staircase arriva fresco fresco a saziare le vostre voglie horror-autunnali. Il nuovo titolo di Indigo Studios promette di regalarci diverse ore di apprensione, paura e mistero. Ci sarà riuscito sul serio? Scopritelo qui sotto, nella nostra veloce recensione!
Versione testata: PC
Che gioco è?
Charon’s Staircase è un’avventura in prima persona dalle forti tinte horror ed una narrazione tipica dei romanzi thriller. Sviluppato da Indigo Studios e prodotto da SOEDESCO su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X/S, Microsoft Windows, PlayStation 5.
Siamo negli anni ’70 e stiamo per vivere una vera e propria storia interattiva, dove il nostro personaggio, un agente sotto copertura: nome in codice Desmond, è stato inviato dal Ministero per recuperare e distruggere, dall’apparentemente abbandonata residenza di Oack Grave, dei documenti top-secret che rivelano le attività portate avanti in passato in quel luogo. Questa missione però lo porterà suo malgrado a scoprire gli orrori ed i misteri del progetto Alpha.
Dicevamo appunto storia interattiva, per cui il gameplay riguarderà l’interazione con alcuni oggetti, il camminare/correre all’interno delle varie aree di gioco e poco più. Il protagonista, che fungerà anche da narratore, ci guiderà passo dopo passo, descrivendo i vari ambienti e l’evoluzione della storia in base alle nostre scoperte.
L’attività principale all’interno di Charon’s Staircase sarà la risoluzione dei vari enigmi presenti, necessaria per far progredire la propria avventura. Bisognerà muoversi tra i vari ambienti con occhio attento ad ogni minimo dettaglio, pratica che tornerà utile per la risoluzione dei rompicapo di tipo ambientale.
In altre occasioni invece sarà necessario attivare le proprie sinapsi, ragionare con pazienza, ed ogni nodo verrà al pettine del nostre detective.
Perché giocarlo?
Se si è appassionati di storie interattive dalle tinte horror e thriller, la risposta appare piuttosto scontata. Quando si ama un genere, ancor più se di nicchia, ogni nuova produzione può rivelarsi un’esperienza piacevole e molto affine ai propri gusti ed interessi. Parlando più in generale per quel che ha riguardato la nostra esperienza, Charon’s Staircase si sviluppa attraverso un impianto narrativo compassato, convincente ed appassionante. Per ricomporre il puzzle della storia dovremo necessariamente leggere a fondo i vari documenti reperibili durante l’investigazione. Questi di volta in volta ci sveleranno lo sviluppo della storia, nonché la singola visione dei fatti (spesso contrapposta) dei vari protagonisti. A tal riguardo viene incontro la localizzazione dei sottotitoli in italiano, che migliora sensibilmente la qualità di fruizione, viste le diverse letture presenti in game.
Anche per quanto riguarda gli enigmi siamo rimasti quasi completamente soddisfatti (nel prossimo paragrafo scoprirete perché non del tutto, ndr) poichè richiedono per lo più richiedono attenzione durante le varie esplorazioni, oppure ragionamento da parte del giocatore. Non potremo, insomma, mai essere in grado di risolverli per esclusione, semplicemente alternando all’infinito gli elementi disponibili.
Il gioco inoltre è molto curato graficamente soprattutto per quel che concerne l’ambiente interno. Noi l’abbiamo giocato in 4K al massimo dei dettagli con un PC di fascia alta, ed il gioco è filato liscio senza esitazioni, fatta eccezione per un po’ di stuttering (poi subito rientrato) nella prima area in assoluto. Evocativo e coerente il riff di piano che accompagnerà, in una sorta di inquietante loop, la nostra avventura.
Perché no?
Come già accennato gli enigmi li abbiamo trovati interessanti, curati e piuttosto originali. Per risolverli abbiamo dovuto sempre attivare il nostro cervello. Il gioco non permette aiuti a riguardo come spesso capita, e se non si viene a capo di un dato rompicapo, non c’è verso di procedere con l’avventura. Il problema per quel che ci riguarda, che ovviamente è anche figlio di aver giocato il titolo in anteprima, è che in alcune situazioni ci siamo bloccati irrimediabilmente.
Dal vostro canto approcciando il gioco post day one, avrete dalla vostra soluzioni, walkthrough e quant’altro e potreste quindi non risentire di questo problema. Tuttavia al fine di mantenere quanto più possibile intatta l’immersività in game, avremmo preferito un qualche sistema anche leggero di indizi, qualora il codice avesse avvertito uno stallo prolungato da parte del giocatore.
Artisticamente parlando, se ci ha convinti sotto diversi punti, l’aspetto che ci ha meno entusiasmati è stato l’eccessivo uso di cliché tipici del genere. Va bene che ci troviamo al cospetto di un horror psicologico, ma di solite figure che chiudono porte in lontananza per poi svanire inspiegabilmente, di urli sinistri piazzati a riempimento ed altre banalità del genere, non sentivamo onestamente il bisogno.
Durante le nostre ore in compagnia di Charon’s Staircase abbiamo rilevato qualche piccolo bug di gioventù, tipo l’essere rimasti incastrati tra elementi di gioco irrimediabilmente, piuttosto che qualche refuso di traduzione, con tratti in spagnolo nonostante si fosse selezionato l’italiano. Sicuramente tutti aspetti risolvibili in breve tempo tramite patch.
Commento Finale
Charon’s Staircase è una storia interattiva horror psicologica, con un gameplay impostato totalmente sull’investigazione. Artisticamente ben confezionata, al netto di qualche banale cliché di troppo, offre ambienti curati e raffinati, impreziositi da una colonna sonora elegante e mai scontata. Enigmi interessanti e piacevoli da risolvere, qualora però siate particolarmente abili nella soluzione, altrimenti il gioco non predisporrà alcun indizio aggiuntivo e dovrete risolvere la questione attraverso aiuti esterni.
