Recensione in pillole Clive ‘N’ Wrench

Quella di Clive ‘N’ Wrench è una storia romantica. Un progetto nato dall’amore dello sviluppatore Rob Wass per i videogiochi, e più nello specifico, per il genere dei platform 3D.

L’idea di realizzare Clive ‘N’ Wrench balenò nella testa di Rob nel lontano 2011. In una recente intervista ha dichiarato che fu la pessima situazione in cui versava il genere a far scattare in lui la scintilla. Trasformò quel sentimento di frustrazione e impotenza nella forza motrice necessaria a spingerlo a mettersi in gioco in prima persona. Se nessuno realizzava più platform 3D, se ne sarebbe sviluppato uno in autonomia.

Dopo aver fondato uno studio di sviluppo, Dinosaur Bytes Studio, aver collaborato con Numskull Games per la pubblicazione e Pocket Sized Hands per i porting delle versioni console, il sogno di Rob, a distanza di 12 anni, si è realizzato. Fortunatamente in questo arco di tempo la situazione del genere è migliorata, anche grazie all’esplosione del mai troppo lodato panorama indipendente, ma non divaghiamo.

Dicevamo, l’amore e la passione. Quando questi sono gli ingredienti principali, la ciambella riesce sempre con il buco. Sarà anche questo il caso? Non vi resta che continuare la lettura e scoprirlo con la nostra recensione!

Clive ‘N’ Wrench è disponibile da oggi 24 febbraio 2023 su PlayStation 4, PlayStation 5, Nintendo Switch e PC.


Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

Clive ‘N’ Wrench è un platform 3D a metà strada tra i collectathon e quelli più “classici”, ispirato a grandi esponenti del macro genere di fine anni 90 e inizi anni 2000 come Spyro, Crash Bandicoot, Bugs Bunny, Jak and Daxter, BanjoKazooie, e compagnia saltellante.

Non solo come meccaniche e impostazione, anche visivamente. Il titolo, infatti, si presenta con uno stile low poly caratteristico che strizza l’occhio proprio alla golden age del platform 3D. Scelta molto azzeccata e che dona identità al prodotto, a parer nostro.

Clive il coniglio e Wrench la scimmia sono i protagonisti di un’avventura attraverso lo spazio e il tempo (cliché del genere, dagli anni 90 ad oggi, come dimostra anche il recente SpongeBob SquarePants: The Cosmic Shake) che ci porterà a scoprire 11 livelli dalle generosissime dimensioni in diverse parti del mondo e in diversi periodi temporali.

Clive 'N' Wrench
Il livello ambientato in Egitto è uno dei più grandi

All’interno di ciascuno livello, a cui si accede, in prima battuta, secondo un ordine prestabilito, dovremo raccogliere orologi da taschino e pietre che ci permetteranno di sbloccare il relativo boss. Solo dopo averlo sconfitto potremo passare al livello successivo. Vedrete i titoli di coda dopo una decina di ore, che potrebbero aumentare leggermente in caso vogliate raccogliere tutti gli oggetti e scoprire tutti i segreti del gioco.

Le abilità a disposizione del duo sono parecchio classiche. Salto, doppio salto, corsa, salto in corsa, salto da accovacciati, planata e ovviamente attacco per eliminare i nemici che incontreremo nei vari livelli. Le avremo a disposizione tutte dall’inizio. Se da un lato questa scelta elimina qualsivoglia senso di progressione, è anche vero che così facendo già dal primo livello ci siamo ritrovati ad affrontare sezioni che richiedevano di utilizzare l’intero moveset dei protagonisti.

Perché giocarlo?

Un platform, ancora di più nella sua declinazione 3D, funziona quando i controlli sono precisi e puntuali e permettono al videogiocatore di avere il pieno controllo del personaggio. E fortunatamente in Clive ‘N’ Wrench tutto ciò avviene. Non ci siamo mai ritrovati a fare i conti con prospettive sbagliate, con problemi di telecamera o, in generale, con défaillance legate al sistema di controllo.

Clive 'N' Wrench
Il sistema di controllo funziona veramente molto bene

Questo è anche merito dei 60 fps che rendono tutto molto fluido. Purtroppo questi non sono impostati di base e dovremo “attivarli” noi. A tal proposito, a differenza della stragrande maggioranza dei casi, in Clive ‘N’ Wrench non c’è possibilità di scegliere la modalità di visualizzazione dai menù di gioco, bensì dovremo agire dalla dashboard della PlayStation 5. Vi lasciamo questa mini-guida in modo che possiate godervi il titolo a 60 fps perché la loro mancanza, credeteci, si farebbe sentire (le versioni PlayStation 4 e Nintendo Switch non hanno beneficiato di questo trattamento, per questo ve le sconsigliamo).

Un altro grande pregio della produzione è da ricercarsi nel layout dei livelli. Come accennato, questi sono enormi e all’interno di uno stesso livello incapperemo in situazioni di gioco sempre diverse, da enigmi a fughe rocambolesche, passando per zuffe in piena regola e ovviamente salti, salti e ancora salti. Nulla di innovativo, anzi, il gioco è volutamente un continuo tributo ai topoi che abbiamo imparato ad amare (e perché no, detestare, come le sezioni subacquee), ma il lavoro di amalgama si può dire pienamente riuscito.

Perché no?

Nonostante, come detto poco sopra, il sistema di controllo di Clive ‘N’ Wrench funzioni alla perfezione, il titolo soffre di una mancanza di pulizia che potrebbe rendere qualche passaggio frustrante. Molto spesso ci siamo ritrovati a fare i conti con hitbox e collisioni sballate, compenetrazioni con appigli e appoggi che rallentano il flow dell’azione ed in generale abbiamo assistito ad una serie di situazioni che ci hanno fatto storcere il naso e che alla lunga potrebbero compromettere l’esperienza. Queste si verificano maggiormente quando avremo a che fare con i nemici o con i boss, con questi ultimi che rappresentano proprio la parte peggiore del pacchetto. Per dovere di cronaca sono già uscite diverse patch: la situazione è migliorata, ma non è ancora ottimale.

Clive 'N' Wrench
Il boss del Far West potrebbe leggermente infastidirvi a causa della scarsa pulizia generale di cui parlavamo

Sempre connesso ai nemici (per giunta presenti in pochissime tipologie) ed in generale ai combattimenti, troviamo l’altro importante difetto di Clive ‘N’ Wrench: è facilissimo. Ma non per motivazioni “logiche”, proprio per una scelta di design pessima, che, in un certo senso, “ridicolizza” anche la messa in scena visiva a causa dalla scarsa pulizia di cui sopra.

Ma lasciateci spiegare. I nemici sono solo una scocciatura, ludica e anche visiva perché “sporcano” l’azione incastrandosi dappertutto e creano situazioni veramente grottesche. Quando ci vengono addosso, noi perdiamo uno dei sei punti vita disponibili e loro muoiono, senza che dovremo fare nulla. E quelli grossi lasciano cadere anche un pezzo di torta che ripristina il nostro punto vita appena perso. Insomma, capite bene che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Da segnalare, infine, una impostazione narrativa veramente pessima. Siamo consapevoli di come in questo genere la narrazione sia accessoria, ma già negli anni 90 il lavoro di regia, i dialoghi e soprattutto i personaggi erano molto più apprezzabili e carismatici di quanto non siano i protagonisti e le varie comparse di Clive ‘N’ Wrench.

Commento finale

Clive ‘N’ Wrench è un titolo più che discreto che però poteva essere molto di più. L’ottimo sistema di controllo e la buonissima varietà di situazioni di gioco riescono a controbilanciare la scarsa rifinitura generale del prodotto, che comunque potrebbe far insorgere un minimo di frustrazione, e la sua eccessiva facilità, demandata per giunta a scelte che francamente non comprendiamo. Nonostante tutto, da buoni nostalgici e romantici quali siamo, una chance Clive ‘N’ Wrench la merita comunque.

7.5

Clive 'N' Wrench


Clive 'N' Wrench è un titolo più che discreto che però poteva essere molto di più. L'ottimo sistema di controllo e la buonissima varietà di situazioni di gioco riescono a controbilanciare la scarsa rifinitura generale del prodotto, che comunque potrebbe far insorgere un minimo di frustrazione, e la sua eccessiva facilità, demandata per giunta a scelte che francamente non comprendiamo. Nonostante tutto, da buoni nostalgici e romantici quali siamo, una chance Clive 'N' Wrench la merita comunque.

PRO

Sistema di controllo riuscito | Gli enormi livelli sono caratterizzati da un'ottima varietà di situazioni |

CONTRO

Mancanza di pulizia generale che in qualche occasione inficia l'esperienza di gioco | Facile, per delle scelte che non comprendiamo | Impianto narrativo totalmente inutile |

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