Recensione in pillole Inertial Drift: Twilight Rivals Edition

“Takumi Fujiwara, è un diciottenne che aiuta suo padre Bunta nella gestione di un negozio di tofu nella città di Shibukawa. Fin da quando era minorenne il padre lo mandava di mattina molto presto a consegnare il tofu ad un hotel nei pressi del lago sul monte Akina a bordo dell’auto di famiglia, una Toyota Sprinter Trueno AE86, “panda” bicolore bianca-nera.

Per far evolvere la tecnica di guida del figlio, Bunta lo obbliga a fare le consegne tenendo sul cruscotto un bicchiere con dell’acqua e gli spiega che non dovrà versarne neppure una goccia: è un modo per obbligarlo ad un pilotaggio fluido e senza movimenti violenti che potrebbero danneggiare il tofu nel bagagliaio dell’auto. Takumi, che vuole fare le consegne mettendoci il minor tempo possibile per tornare a casa a dormire, è quindi obbligato a usare e perfezionare in modo maniacale la tecnica di guida del drift per ridurre i tempi di percorrenza sulla tortuosa strada di montagna che porta all’hotel.

Come risultato di questo suo severissimo “allenamento” quotidiano, Takumi diventa inconsapevolmente un pilota esperto nel drift e capace di guidare con abilità su qualsiasi strada di montagna e con qualunque condizione climatica.”

Per chi non lo sapesse, questa è la sinossi di Initial D, straordinario manga scritto e disegnato da Shuichi Shigeno, ed abbiamo pensato che non esistesse migliore introduzione per raccontarvi Inertial Drift: Twilight Rivals Edition, racing game che chiaramente si ispira furiosamente al capolavoro di Shigeno ammiccandogli non solo con la scelta del titolo ma anche per meccaniche e design.


Versione testata: PC – Steam Deck


inertial drift
Le intro di Inertial Drift e del DLC Twilight Rivals sono semplicemente stupende.

Che gioco è?

Inertial Drift, prodotto dai Nord Irlandesi Level 91 Entertainment, è un racing game sfacciatamente arcade, al limite del nostalgico, che vi obbligherà a saper dominare la tecnica del drifting tramite l’utilizzo del doppio analogico per poter avere successo nelle sfide che vi attendono. Uscito inizialmente a Settembre 2020, si ripropone sul mercato per PC, Xbox Serie X/S e Playstation 5 in un pacchetto che comprende il corposo DLC chiamato Twilight Rivals, dove troveremo nuove sfide, nuove auto, un nuovo bioma con diversi circuiti ed una nuova soundtrack eurobeat che emula ancora di più Initial D.

Il gioco base si struttura in varie modalità singleplayer e multiplayer (quest’ultime ingiudicabili a causa dei server deserti [ndr]).

Troveremo una modalità storia che ci farà affrontare i protagonisti del gioco attraverso una ventina di circuiti divisi in una manciata di località differenti, che spaziano da città a lume di neon, scogliere al tramonto, tortuosi percorsi montani, autostrade sotto cieli stellati. Andando avanti nello storymode, che è strutturato in maniera curiosamente simile a quello dei picchiaduro (va affrontato con i 4 protagonisti, ma gli eventi sono sostanzialmente gli stessi), si sbloccheranno nuove auto da poter utilizzare nelle modalità Challanges e Grand Prix, dove vi verranno riproposte sostanzialmente i soliti eventi con qualche piccola variante.

A questo pacchetto si aggiunge il già citato DLC Twilight Rivals, che vi farà sfidare 4 nuovi agguerriti rivali, da battere per poter usare i loro bolidi nelle altre modalità.

Tutto qua, Inertial Drift non spicca in varietà e quantità per quanto riguarda l’offerta ludica, ma è il gameplay che sorregge tutta la baracca, e vi spieghiamo perchè.

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Non esiste la guida pulita in Inertial Drift, intraversatevi, intraversatevi sempre.

Perché giocarlo?

Stick destro, Stick Sinistro, RT e LT. Questi sono i tasti che dovrete saper dosare con una precisione pazzesca per poter affrontare le curve come Takumi Fujiwara. Il primo gestisce lo sterzo, il secondo la controsterzata, poi accellerazione e freno. Inertial Drift fa uso di uno strano sistema di controllo che inizialmente vi sembrerà totalmente senza senso e andando più avanti…. ancora più senza senso! Questo perchè ogni bolide segue delle regole tutte sue, ciò che imparerete con le auto di Classe C non vi servirà a nulla con quelle di Classe B e così fino ai bolidi di Classe A.

Ma non temente, Inertial Drift sa divertire (e tanto), perchè una volta entrati in sintonia con il mezzo vi ritroverete a scendere dai tornanti di un simil monte Fuji a velocità furiose sfiorando i guard rail in un balletto che vi farà sentire dentro Initial D come mai prima d’ora. Il rapporto uomo macchina sarà la chiave per poter trarre gioia da un racing game che non si nasconde dietro super licenze o un comparto tecnico da paura, saranno i piccoli dettagli come una chicane eseguita in maniera perfetta o un tornante in perfetta controsterzata a farvi sorridere come bambini.

I bolidi pur non essendo sotto licenza godono di un design vincente ed appagante (e sì, il fac simile della Toyota Sprinter Trueno c’è), così come i percorsi, visivamente bellissimi, con uno stile cel shading dai colori crepuscolari sempre azzeccati e graziati da un layout sempre funzionale al drift. Il tutto arricchiato da un sound design ed una soundtrack che che sembrano usciti da un anime, che spaziono dal pop giapponese con influenze jazz a vero e proprio eurobeat italiano tanto caro ai fan di Initial D.

Inertial Drift sa il fatto suo nel saper far gioire occhi, orecchie e polpastrelli. Ma non tutto brilla come vorremmo…

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Non poteva mancare la riproposizione della leggendaria Toyota Sprinter Trueno di Initial D.

Perché no?

Il prodotto dei Level 91 Entertainment pecca in diversi aspetti che purtroppo fanno crollare un pò la valutazione finale (che sicuramente avrete già sbirciato).

In primis la varietà degli eventi è ridotta all’osso, la maggior parte delle gare è sostanzialmente una corsa contro il tempo, anche gli 1vs1 altro non sono che gare contro una ghost car, quindi no, non ci sono collisioni. Questo si ripercuote in maniera terribile sul medio/lungo periodo, tagliando di netto le gambe ad un titolo che con qualche sforzo in più potrebbe rimanere installato sulla vostra console per un lungo periodo.

Un’altra magagna su cui è difficile chiudere un occhio è la modalità storia che altro non è un pretesto per contestualizzare il gioco in sè, piuttosto insulsa e naive, senze vere rivalità e piena di discorsi che dopo qualche minuto imparerete a skippare. Davvero un peccato perchè la presenza di una storyline quantomeno decente aiuterebbe tantissimo un genere da cui da troppo tempo aspettiamo un coinvolgimento superiore che non si limiti all’asfalto.

Infine la curva di difficoltà, vero tallone d’achille di Inertial Drift. Se le auto di Classe C imparerete a domarle dopo qualche tentativo, alcune auto di Classe B ed A invece saranno dei veri propri incubi ad occhi aperti, questo perchè gli sviluppatori per poter differenziare in maniera marcata il feeling alla guida dei 20 bolidi disponibili hanno deciso di renderli spesso controintuitivi, cambiando drasticamente il loro comportamento a seconda del tasto premuto, e non sempre il risultato è semplicemente un tasso di sfida più alto, ma piuttosto vi sembrerà di essere alla guida di un frigorifero su 4 ruote o un toro imbizzarrito. Un miglior bilanciamento di queste differenze sarebbe stata sicuramente una scelta più saggia.

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Il design della auto convince, quello dei piloti decisamente no.

Commento Finale

Inertial Drift: Twilight Rivals Edition è un racing game nel senso più puro del termine, dove la vera soddisfazione deriverà dal rapporto che instaurerete con la vostra auto. Alcuni ingenui difetti purtroppo macchiano un titolo che meriterebbe un maggior approfondimento con un secondo capitolo più corposo, più vario, più audace, più saggio. Ai ragazzi Nord Irlandesi dei Level 91 Entertainment serve forse un sensei, un Shuichi Shigeno in grado di indicargli la via per tirare fuori dal cilindro il perfetto anime arcade racing game. Anche così però lo consigliamo caldamente agli appassionati del genere, seppur con qualche remora.

7.8

Inertial Drift: Twilight Rivals Edition


Inertial Drift: Twilight Rivals Edition è un racing game nel senso più puro del termine, dove la vera soddisfazione deriverà dal rapporto che instaurerete con la vostra auto. Alcuni ingenui difetti purtroppo macchiano un titolo che meriterebbe un maggior approfondimento con un secondo capitolo più corposo, più vario, più audace, più saggio. Ai ragazzi Nord Irlandesi dei Level 91 Entertainment serve forse un sensei, un Shuichi Shigeno in grado di indicargli la via per tirare fuori dal cilindro il perfetto anime arcade racing game. Anche così però lo consigliamo caldamente agli appassionati del genere, seppur con qualche remora.

PRO

Il drift come mai prima d'ora | Soundtrack eccezionale | Sprizza Initial D da tutti i pori | Focus importante sul rapporto uomo-macchina

CONTRO

Bilanciamento della difficoltà schizzofrenico | Eventi troppo poco vari | Modalità storia da rivedere in toto
Silvio "Mr. Jim Oak" Salza
Silvio "Mr. Jim Oak" Salza
Sono un ultra trentenne che ha sempre sofferto della "Sindrome della Belle Epoque": adoro le auto d'epoca, il Jazz, i vinili, i pianobar giapponesi, le locandine al cinema, le vecchie barche a vela ed i videogiochi vintage. Passo il mio tempo diviso tra il mare aperto e il microscopico attico in cui vivo, dilettandomi nella degustazione di Pixel Art, Thelonious Monk e Linguine alle Acciughe. Credo in un unico Dio, Hideo Kojima.

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