Recensione in pillole Planet of Lana

A quasi due anni dal suo reveal ufficiale durante lo Showcase Xbox del lontano Giugno 2021, è pronto ad approdare sulle nostre librerie digitali Planet of Lana, puzzle/adventure pubblicato da Thunderful Publishing (Wavetale , The Gunk) e prodotto dai giovani svedesi Wishfully, neo studio capitanati dal creative director Adam Stjärnljus, che con questo loro titolo di debutto intendono omaggiare dei grandi classici del genere Adventure 2D.

Abbiamo sviscerato il piccolo universo sci-fi che i Wishfully hanno letteralmente disegnato per noi, cha sarà disponibile dal 23 Maggio su PC e Xbox Serie X/S (incluso il Game Pass), scoprite in questa recensione cosa ne pensiamo.

planet of lana
Il colorato villaggio di pescatori dove vivono Lana ed Hilo.

Che gioco è?

Come accennato in prefazione, Planet of Lana è un’avventura bidimensionale piuttosto classica dai ritmi estremamente compassati, che si ispira, senza averlo mai nascosto, ai grandi classici dell’era 16 bit come Another World per SNES e ad altri molto più recenti come Limbo ed Inside.

Vestiremo i panni di Lana, ragazza nativa di un bucolico villaggio remoto di pescatori, chiamata a salvare il suo amico d’infanzia Hilo, rapito da una razza aliena robotica che dopo pochi minuti sconvolgerà le vite di tutti gli abitanti di questo misterioso e stupendo pianeta.

Sola e sperduta, Lana dovrà affrontare i pericoli di questa invasione per salvare il suo amico e forse il destino del suo pianeta natale, il pianeta di Lana.

Ad aiutarla in questo compito apparentemente impossibile ci sarà Mui, una sorta di gatto dalle abilità speciali che ben presto si affezionerà alla giovane protagonista, dando vita a situazioni ludiche che vi richiederanno il gestire il nostro piccolo e peloso compagno di viaggio per la risoluzione di enigmi e situazioni spinose.

Che siano sezioni di platforming, semplici sezioni stealth dove evitare le minacce meccaniche o creature da sconfiggere, la collaborazione con Mui sarà al centro delle meccaniche di gameplay. Va dato atto agli sviluppatori il voler rendere il più possibile varie le situazioni in cui incapperemo, alternando piuttosto bene i tre perni del triangolo enigmi ambientali – stealth – platforming.

planet of lana
Yep, anche qui si può “pettare” il proprio companion

Perchè giocarlo?

Il primo impatto con Planet of Lana è strepitoso, poichè graziato da un comparto artistico davvero magnifico: colori vibranti, ambientazioni ricchissime di dettagli, giochi di luci/ombre ben ricreati, e sfondi che sembrano usciti da un quadro di Monet (dalle nuvole all’orizzonte al meraviglioso fogliame, dagli aridi deserti alle grotte più scure).

Sarà impossibile non rimanere deliziati dalla messa in scena di Planet of Lana, ogni ambientazione saprà coinvolgervi visivamente, facendovi dimenticare temporaneamente le magagne che il titolo presenta.

Gli enigmi di Planet of Lana sono piuttosto basilari e difficilmente rimarrete bloccati più di una manciata di minuti in quelli più complessi, inoltre il titolo abbonda di checkpoint ad ogni schermata, sintomo che l’obiettivo degli sviluppatori non era certamente quello di regalare una sfida particolarmente ardua al videogiocatore ma piuttosto quello di raccontare una storia fatta di suoni e colori ma nemmeno di una parola, almeno non comprensibile (se non i nomi dei protagonisti).

Planet of Lana fa uso di una lingua sconosciuta e di una narrativa ambientale sufficientemente marcata per raccontare gli eventi e starà a voi comprendere i messaggi che Wishfully intende trasmettervi. Niente di troppo complesso comunque, nessuna morale sulla società moderna come in Inside e nessuna allegoria biblica come in Limbo. Planet of Lana è un titolo adatto anche ai giocatori più giovani, portatore di un messaggio semplice e positivo: l’amicizia.

La collaborazione con Mui dona al titolo un piacevole retrogusto che ricorda molto The Last Guardian di Fumito Ueda, ed è chiaramente l’aspetto che lo contraddistingue rispetto a titoli similari come il già citato duo iconico dei PlayDead (Limbo e Inside).

Dulcis in fundo Planet of Lana è perfettamente giocabile su Steam Deck: sulla portatile Valve non abbiamo notato nessun tipo di inciampo tecnico, e lo stupendo comparto grafico brillerà se osservato nel proprio letto in una nottata sotto la pioggia. Parola nostra.

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Un inaspettato inseguimento condito da qualche QTE

Perchè no?

Nonostante il gioco sia sorretto da un comparto artistico che non sembra partorito da uno studio che si è appena affacciato sul mercato videoludico, alcuni difetti di gioventù gravano pesantemente sulla formula presentata dai Wishfully.

Primo fra tutti il ritmo dell’avventura mal si sposa con gli avvenimenti a schermo, ed in generale col messaggio che Planet of Lana vuole imprimere.

Per quanto giustamente Lana sia una semplice ragazzina, le sue movenze ed animazioni sono quel filo troppo lente e macchinose da innescare una certa sensazione di urgenza ogni volta che vogliamo compiere una determinata azione, rendendo il platforming una pratica più tediosa che divertente.

Come scritto in precedenza gli enigmi ambientali non saranno mai un particolare problema per il giocatore più navigato, dal momento che la loro risoluzione apparirà molto chiara fin da subito, anche verso il finale dell’avventura quando la collaborazione con Mui sarà fondamentale per superare ogni tipo di ostacolo che separa Lana dal suo obiettivo.

A volte dovremo spostare gigantesche gabbie per creare nuove piattaforme su cui saltare, altre volte sfrutteremo i poteri di ipnosi di Mui per domare creature ostili, ed altre volte ci ritroveremo ad utilizzare il nostro piccolo compagno come esca per attirare l’attenzione dei nemici meccanici e sgattaiolare alle loro spalle.

Per quanto sembrino situazioni varie e stimolanti la logica di fondo sarà sempre molto simile, ed è un pò un peccato viste le stupende ambientazioni in cui sarete immersi. Planet of Lana non sembra mai voler osare, né dal punto di vista ludico, visto anche il level design piuttosto scolastico e lineare, né dal punto di vista narrativo, rifacendosi ad apprezzati clichè sci-fi che pescano a piene mani dalla Guerra dei Mondi, ma pur sempre clichè.

Una volta finita l’avventura non c’è nessun incentivo a riprenderla se non per una manciata di collezionabili sottoforma di murales da visionare che spiegano il mondo di gioco con la solita apprezzata narrativa ambientale, poca roba considerando anche che il viaggio è completabile in appena 4 ore e qualche manciata di minuti in più.

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Uno dei pochi enigmi che provano ad osare un pò di più

Commento finale

Planet of Lana si è rivelata essere un’avventura piuttosto lineare negli intenti e nei fatti, non troverete particolari guizzi ludici, solo dei puzzle ambientali semplici e ben confezionati grazie anche alla piacevole meccanica del companion. Non troverete nemmeno una narrativa ambiziosa con una morale tale da innescare profonde riflessioni, solo una ben confezionata storia di amicizia che poggia le basi su alcuni clichè sci-fi noti ai più grandicelli. Ma lo stupendo comparto artistico ed in generale la bellezza del pianeta di Lana vi accompagneranno per mano fino al termine del viaggio e vi faranno chiudere un occhio di fronte quello che sarebbe potuto essere il titolo Wishfully con quel briciolo di ambizione in più.

7.0

Planet of Lana


Planet of Lana si è rivelata essere un'avventura piuttosto lineare negli intenti e nei fatti, non troverete particolari guizzi ludici, solo dei puzzle ambientali semplici e ben confezionati grazie anche alla piacevole meccanica del companion. Non troverete nemmeno una narrativa ambiziosa con una morale tale da innescare profonde riflessioni, solo una ben confezionata storia di amicizia che poggia le basi su alcuni clichè sci-fi noti ai più grandicelli. Ma lo stupendo comparto artistico ed in generale la bellezza del pianeta di Lana vi accompagneranno per mano fino al termine del viaggio e vi faranno chiudere un occhio di fronte quello che sarebbe potuto essere il titolo Wishfully con quel briciolo di ambizione in più.

PRO

Comparto artistico che vi ipnotizzerà | Le meccaniche del companion sono ben inserite | Buon accompagnamento sonoro | Un' avventura adatta a tutti

CONTRO

Platforming un pò troppo macchinoso | Osa poco sia in termini ludici che narrativi | Molto breve e molto semplice
Silvio "Mr. Jim Oak" Salza
Silvio "Mr. Jim Oak" Salza
Sono un ultra trentenne che ha sempre sofferto della "Sindrome della Belle Epoque": adoro le auto d'epoca, il Jazz, i vinili, i pianobar giapponesi, le locandine al cinema, le vecchie barche a vela ed i videogiochi vintage. Passo il mio tempo diviso tra il mare aperto e il microscopico attico in cui vivo, dilettandomi nella degustazione di Pixel Art, Thelonious Monk e Linguine alle Acciughe. Credo in un unico Dio, Hideo Kojima.

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