Recensione in pillole The Knight Witch

Quando coraggio ed idee si incontrano, c’è sempre una piccola possibilità che nascano produzioni come The Knight Witch. Un progetto firmato dal Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team, verbosa nomenclatura che nasconde un pugno di sviluppatori guidati da tre amici con un’esperienza ventennale nel settore. Dopo aver riscosso successo nel mondo del mobile gaming ed aver esordito su home console con il modesto Rise & Shine, il team indossa la maschera dell’ambizione per questo nuovo titolo.

Pubblicato da Team17, The Knight Witch è un avventura in stile metroidvania che propone tuttavia di amalgamarsi con ulteriori due archetipi ludici: il bullet hell ed il deckbuilding. Una missione ardua ma incredibilmente intrigante, portata a termine con un carisma evidente.

The Knight Witch sarà disponibile digitalmente dal 29 Novembre su Nintendo Switch e PC (via Steam), mentre arriverà il 2 Dicembre su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One ed Xbox Series.


Versione testata: PlayStation 5


Che gioco è?

The Knight Witch si presenta come un classico metroidvania, tuttavia arricchito da avvincenti sparatorie e dalla possibilità di lanciare potenti incantesimi grazie alle carte del vostro mazzo.

In un futuro imprecisato, la popolazione del pianeta si trova a fronteggiare le catastrofiche conseguenze di un tremendo conflitto. Una guerra spietata, condotta contro i golem di un tiranno accecato dall’ambizione, risolta dall’intervento delle Knight Witch, corpo addestrato di streghe alimentate dal potere della fiducia: il Link. Una vittoria raggiunta tuttavia a caro prezzo: troppo ingenti i danni all’atmosfera ed all’ambiente per poter permettere la vita. Quando tutto sembrava perduto, vengono scoperte nel sottosuolo condizioni ottimali per la sopravvivenza, grazie al ritrovamento di antichi macchinari. Inizia così un periodo di pace e prosperità a Dungeonidas finché un giorno il ritorno dei terribili golem getta la popolazione nel caos. Toccherà a Rayne, aspirante Knight Witch, salvare la popolazione e scoprire la verità dietro il ritorno del nemico.

Rayne è un personaggio con ferrei principi morali, che verranno tuttavia messi alla prova.

L’incipit narrativo di The Knight Witch pone le giuste basi per un racconto avvincente, che scorre agile e fluido attraverso colpi di scena ed una varietà stilistica che avvicina la produzione al mondo anime. La tempra morale della protagonista Rayne, nelle aspirazioni la tipica eroina senza macchia e senza paura, verrà messa alla prova dagli eventi e degli sconcertanti segreti di Dungeonidas, alternando comicità e malinconia. A colpire, più che la sceneggiatura in sè e per sè, è la ricchezza di tematiche affrontate: il messaggio ambientalista, unito al monito verso una società consumistica ed avida, in cui troppo spesso la guerra è solo un mezzo per un fine, suonano spaventosamente attuali.

La cura risposta dal team di sviluppo si evidenza anche dall’ottima presentazione che The Knight Witch può vantare. Un magnifico mondo disegnato a mano prenderà vita sotto i vostri occhi, con personaggi forse esteticamente un pò stereotipati, ma di lodevole impatto scenico. Un marchio di fabbrica per il Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team, ulteriormente impreziosito da una colonna sonora calzante, che alterna melodie rilassanti a composizioni spumeggianti. I colori di Dungeonidas e le magie di Rayne riempiranno lo schermo, garantendo solide prestazioni in termini di framerate nella versione PS5 da noi testata, con 60fps fissi.

Artisticamente potrebbe non essere sempre originalissimo, ma The Knight Witch nel complesso è davvero bello da vedere.

Perché giocarlo?

The Knight Witch non si limita a proporre il solito metroidvania del mondo indie: decide infatti di osare aggiungendo all’equazione elementi dei bullet hell e dei deckbuilder.

Rayne potrà dunque esplorare le classiche mappe interconnesse, ricche di segreti ed aree opzionali da poter raggiungere solo previo ottenimento delle giuste abilità. Per farlo tuttavia, dovrà misurarsi con un gameplay che unisce i twin stick shooter ed i card game.

Prestate sempre molta attenzione all’ambientazione, per sfruttare ripari o individuare vie di fuga per non subire danni.

La protagonista esplorerà infatti le ambientazioni volando, per fronteggiare le armate dei golem che tenteranno di eliminarla. Rayne potrà dunque sfruttare la sua mobilità e manovre aeree per sfuggire all’inferno di proiettili che gli avversari le vomiteranno addosso. Si tratta del principio fondamentale alla base dei danmaku o bullet hell, un sottogenere degli sparatutto arcade: tantissimi nemici, tantissimi oggetti nocivi a schermo, tantissima reattività richiesta per evitarli e sconfiggere tutti.

Sconfiggere i nemici sarà infatti la vostra ulteriore e logica preoccupazione. Rayne si affiderà dunque alla magia, attraverso il proprio mazzo di carte incantesimo. Entra qui in gioco la parte deckbuilder di The Knight Witch.

Progredendo nel gioco, il player sarà chiamato a comporre il proprio deck tra una vasta selezione di alternative, spaziando dall’attacco alla difesa, passando per opzioni più intriganti ed illusioniste. Durante i combattimenti, potrete sfruttare il vostro mana per giocare una delle tre carte della vostra mano, rispettando il costo indicato su ciascuna. La casualità comanderà l’apparizione delle carte utilizzabili del vostro deck, spingendovi a scelte sagge ed oculate per far fronte al maggior numero di situazioni. Un deck ben strutturato vi permetterà di eliminare rapidamente i nemici e di raccogliere il loro mana, per continuare ad alimentare il flow dell’azione magica. Viceversa, lasciarsi ingolosire da troppe carte eccessivamente dispendiose potrebbe impedirvi di raggiungere una ottimale efficacia combattiva.

In alcune occasioni dovrete tenere conferenze stampa: dire la verità vi porterà meno Link, mentire invece l’esatto opposto…

Le Knight Witch tuttavia non sarebbero nulla senza il potere loro permesso dal Link, ovvero dalla fiducia raccolta nei confronti della popolazione. Se tante persone crederanno in voi, attraverso le vostre azioni e parole, il legame Link aumenterà e con esso la vostra potenza. Infischiandosene dell’opinione pubblica e del salvataggio dei cittadini vi comporterà una pessima nomea ed un potere sensibilmente inferiore. Un’opzione, quest’ultima, decisamente sconsigliata, visto che The Knight Witch resta un titolo abbastanza impegnativo per tutta la sua durata. Il titolo vi terrà impegnati per circa dieci ore per raggiungere i titolo di coda, quasi il doppio per completare tutto.

Perché no?

L’alchemico risultato alla base di The Knight Witch nasconde tuttavia qualche piccola problematica.

Il titolo soffre di un bilanciamento non sempre ottimale nei confronti delle proprie componenti ludiche. Mentre la struttura metroidvania risulta piuttosto solida benché meno strutturata rispetto ad altre produzioni, qualche conflitto sorge tra deckbuilding e fasi bullet hell.

Le carte sono molto varie, ma in alcuni frangenti non avrete scelta per poter vincere contro gli avversari.

Alcune sezioni sparatutto nascondono infatti picchi di difficoltà piuttosto imprevedibili, con un nugolo di nemici ad affollare lo schermo assieme ai loro mille proiettili. Per sopravvivere ed emergere vincitori, la nostra Rayne dovrà fare affidamento non solo sulle proprie abilità ma anche sulle carte magiche del proprio mazzo. Proprio qui si verifica un corto circuito: il gioco influenzerà indirettamente la composizione delle vostre scelte. Alcune imboscate, a causa dei pattern di attacco nemici, sfortunatamente vi obbligheranno a rivedere le vostre scelte, riducendo le possibilità di personalizzazione del proprio playstyle. A volte addirittura tutto questo non basterà e dovrete limitarvi a pregare la dea bendata che vi mandi la carta giusta al momento giusto. Se poi vorrete completare integralmente il gioco ed ottenere il finale migliore, beh, preparatevi a far sudare i polpastrelli.

Poche ore fa, Team17 ha reso noto che le versioni console sono affette da una problematica che rende il gioco più veloce di quanto voluto dagli sviluppatori. Per questo motivo, la release delle versioni PlayStation ed Xbox è stata rinviata al 2 Dicembre, mentre le versioni PC e Nintendo Switch usciranno regolarmente il 29 Novembre. Nessun problema per coloro che acquisteranno il titolo su Steam o GOG. Potrebbe invece incorrere nella problematica l’utenza Switch, nell’attesa di una patch correttiva già in lavorazione. La nostra prova su PlayStation 5 è stata dunque effettuata senza la risoluzione di questa problematica. I citati picchi di difficoltà potrebbero essere risolti (o attenuati) proprio con questi accorgimenti: dunque prendete la nostra critica in merito cum grano salis.

Qualche problema di game design emerge nell’equilibrio delle aree opzionali. Come tutti i metroidvaina, anche The Knight Witch è ricco di passaggi nascosti e camere secondarie, che attendono il player con il loro fantastico bottino. Purtroppo però spesso esse sono precedute da imboscate molto impegnative, che potrebbero spiazzarvi.

Il genere ci ha abituato a nascondere contenuti opzionali dietro implicito invito a tornare più avanti: questo non è sempre presente in The Knight Witch. Virtualmente potreste entrare in possesso di carte potentissime se avrete abbastanza pazienza di affrontare scontri molto complessi, rischiando tuttavia di rompere alcuni equilibri. Da un lato una scelta che sembra premiare i player più abili, dall’altro un aspetto di game design forse non proprio limpidissimo. Probabilmente in questo senso si devono interpretare le opzioni di accessibilità presenti. The Knight Witch propone infatti un sistema intuitivo di mira automatica, nonché veri e propri cheat da poter attivare al costo di non poter sbloccare i trofei ed achievements. Una scelta apprezzabile, ma al contempo palliativo di alcune ambiguità di game design: un aspetto che non ci ha convinto pienamente.

Potrete affrontare fasi palesemente studiate per momenti successivi… i premi sono grandi, ma vale la pena averli anzitempo?

Commento finale

Cosa succede aggiungendo ad un solido metrodivania alcune meccaniche prese dagli shoot’em’up e dai card game? The Knight Witch è la risposta. Deckbuilding ed azione bullet hell uniti ad una presentazione sontuosa ed una narrativa ricca di messaggi contemporanei permettono alla produzione Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team di diventare una pozione alchemica semplicemente esplosiva. Alcune ingenuità di game design e qualche problema di bilanciamento non impediscono al titolo di essere uno dei prodotti più interessanti del mercato indipendente di questo fine 2022.

Se questo articolo vi è piaciuto, supportateci iscrivendovi ai nostri social:
YouTube | Telegram | Facebook | Gruppo FB | Twitch | Twitter | Instagram

Seguici sui nostri social media

8.0

The Knight Witch


Cosa succede aggiungendo ad un solido metrodivania alcune meccaniche prese dagli shoot'em'up e dai card game? The Knight Witch è la risposta. Deckbuilding ed azione bullet hell uniti ad una presentazione sontuosa ed una narrativa ricca di messaggi contemporanei permettono alla produzione Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team di diventare una pozione alchemica semplicemente esplosiva. Alcune ingenuità di game design e qualche problema di bilanciamento non impediscono al titolo di essere uno dei prodotti più interessanti del mercato indipendente di questo fine 2022.

PRO

Presentazione ottima a tutto tondo | Struttura metroidvania, gameplay bullet hell, meccaniche deckbuilding | Storia ricca di messaggi importanti |

CONTRO

A tratti eccessivamente impegnativo | Alcune carte sono palesemente migliori di altre | Qualche sbavatura di game design |
Danilo Di Gennaro
Danilo Di Gennaro
Viaggiatore nel tempo, utilizzatore della Forza, ex SOLDIER di 1° classe. Accanto ad una passione incrollabile verso il media videoludico da oltre 30 anni, nel tempo mi appassiono quadrimensionalmente a tutto ciò che proviene dal Giappone, nonché a cinema, serie tv, supereroi e molto altro. Allons-y.

Rispondi

Ultimi Articoli

Related articles

Follow us on Social Media