Nel 2010, all’apice della saga di romanzi creata da J.K. Rowling, Warner Bros. e TT Games decisero di rendere omaggio al franchise pubblicando LEGO Harry Potter: Anni 1-4, che come suggerisce il titolo, ha riportato in vita per la prima volta, la prima metà del maghetto in forma di mattoncini e magia. Il gioco è stato un enorme successo, grazie al giusto mix fra umorismo e scanzonatezza tipicamente LEGO, mostrando le grandi qualità dello sviluppatore britannico. La reazione estremamente positiva dei fan e della critica specializzata dell’epoca aprì la strada per la realizzazione della seconda parte della serie (LEGO Harry Potter: Anni 5-7), giusto qualche giorno prima del gran finale (a distanza di tanti anni, abbiamo ancora gli occhi lucidi) con l’uscita nelle sale cinematografiche di Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2.
Entrambi gli adattamenti in salsa LEGO, hanno già ricevuto una versione migliorata nel 2016 (che abbiamo avuto modo di recensire). In concomitanza con l’uscita di Animali fantastici e dove trovarli (probabilmente il miglior film della trilogia) furono riproposti in un unico bundle su quella generazione di console. Ora, dopo circa otto anni – complice anche il successo di Hogwarts Legacy del 2023 e del riadattamento (in formato serie TV di HBO) in corso di sviluppo, LEGO Harry Potter: Anni 1-4 e LEGO Harry Potter: Anni 5-7 ricevono l’ennesima rimasterizzazione (realizzata da Double Eleven) per PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC (Steam).
Versione testata: PlayStation 5
Si ritorna ad Hogwarts gente!
La prima domanda che balena nella mente della maggior parte dei giocatori quando viene pubblicata una raccolta del genere è: “Ne vale la pena? Questo gioco offre davvero un’esperienza migliorata rispetto all’originale e alla rimasterizzazione?“, entrambe le domande sono molto difficili da rispondere quando si tratta di giochi LEGO. E non solo per il brand di Harry Potter ma anche per altri, come Star Wars (Lego Star Wars: The Skywalker Saga del 2022 ci è piaciuto tantissimo) o LEGO Il Signore degli Anelli (che è stato anche il primo adattamento LEGO ad includere il doppiaggio). La qualità complessiva (fra gameplay e performance generali) è così elevata con questa tipologia di iterazioni che è davvero difficile capire dove gli sviluppatori potrebbero migliorare rispetto alle versioni precedenti. Quindi cosa è stato fatto esattamente in questa LEGO Harry Potter Collection?
Dal punto di vista prettamente contenutistico e funzionale, molto poco, il gioco presenta gli stessi contenuti, la stessa interfaccia utente e lo stesso gameplay (caratterizzato da una serie di livelli platform di difficoltà crescente da affrontare e superare risolvendo gli enigmi ambientali e i rompicapo al loro interno per proseguire nell’area successiva e arrivando ad affrontare Lord Voldemort nella battaglia finale tra il bene e il male) ma può contare su alcune chicche aggiuntive. Infatti, ha subito una notevole revisione visiva con colori più sgargianti, una definizione molto più elevata (in 4K nativo) e mappe delle ombre ad alta risoluzione. Così come lato controlli, decisamente più reattivi e coerenti con quelli che sono gli standard videoludici moderni (con tanto di supporto al feedback tattile del DualSense su PS5). Ma non solo, i 60 fps e l’assenza totale di bug e glitch di qualsiasi natura, fanno in modo che l’opera di “restauro” migliori decisamente l’esperienza utente complessiva di un titolo già davvero avanti rispetto ad altri similari del genere e solo per quanto detto poc’anzi, vale assolutamente la pena tornare ad Hogwarts. Il tutto è impreziosito da un mix sonoro sublime e fedele a quelle cinematografiche ma – come anticipato – non c’è alcun doppiaggio, il che potrebbe un po’ far storcere il naso!
Oltre ai due bundle principali, la collezione offre ai giocatori anche tutti i DLC che sono stati pubblicati successivamente. Come accaduto già all’epoca, questi non aggiungono granché n termini di gameplay, se non l’occasione di poter mettere le mani su diversi nuovi personaggi (come Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Salazar Serpeverde, Priscilla Corvonero, e alcune varianti dei protagonisti principali) e di poter lanciare alcuni incantesimi aggiuntivi (Cantis, Densaugeo, la fattura Paperante, Melofors e Tentaclifors). E’ altresì possibile optare per la modalità multiplayer in locale cooperativo drop in/drop out per esplorare – in un vero e proprio viaggio interattivo – una miriade di ambientazioni iconiche tratte dagli amati libri e dai film. Oltre alla leggendaria Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, naturalmente, anche il Ministero della Magia, Privet Drive, Azkaban e la Foresta Proibita; insomma, piccolissimi elementi che aggiungono quel pizzico in più – già di livello – all’esperienza proposta.
Commento finale
Nel complesso, la LEGO Harry Potter Collection rappresenta una vera e propria operazione nostalgia. Se è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che avete giocato ai giochi originali o eravate troppo giovani per farlo, allora – soprattutto per quest’ultimi – si tratta di un acquisto quanto mai obbligato. Questa Collection, non cambia granché le carte in tavola rispetto al bundle originario del 2010 e della remastered del 2016, ma gli ulteriori accorgimenti in termini grafici e prestazionali ci sono garantendo – pertanto – un’esperienza (seguendo tutto l’arco narrativo della saga composta da otto film) ulteriormente rifinita e davvero piacevole da vivere (o rivivere) per ore e ore di divertimento, prive di bug, glitch e fluidissima grazie ai 60fps a dir poco granitici.