Recensione Marvel’s Spider-Man 2, l’esperienza definitiva di Insomniac Games

Annunciato durante il PlayStation Showcase nel mese di settembre 2021, Marvel’s Spider-Man 2 è il terzo capitolo della fortunata serie “Marvel’s Spider-Man” che, con Marvel’s Spider-Man del 2018 e lo spin-off del 2020 Marvel’s Spider-Man: Miles Morales, ha letteralemente conquistato non soltanto il pubblico degli appassionati Marvel, ma anche la gran parte degli utenti PlayStation, a giudicare dal numero di oltre 33 milioni di copie vendute dal lancio.

Il terzo capitolo del gioco, che sarà disponibile a partire dal 20 ottobre 2023 in esclusiva PlayStation 5, quindi, non era solo commercialmente obbligatorio, ma era stato anche ampiamente preannunciato già nei prequel; infatti, sia l’iterazione di debutto che il suo spin-off, includevano anticipazioni implicite circa la pubblicazione di questo terzo capitolo.

In particolar modo, alcune scene post-credit (in vero stile Marvel) alludevano alle intenzioni di Insomniac Games di introdurre Venom (l’acerrimo nemico dell’Uomo Ragno), oltre a dare a Norman Osborn e soprattutto a suo figlio Harry, ruoli decisamente più di spessore.

L’inclusione del “mostro alieno” e della speciale Black Suit come costume sbloccabile, peraltro, erano già state ampiamente discusse durante lo sviluppo del primo capitolo, ma al fine di dare il giusto peso ad un personaggio così importante nella vita dell’amichevole ragno di quartiere, si era deciso di dedicare alla comparsa del simbionte un apposito capitolo.

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Versione testata: PlayStation 5


Storia (senza spoiler)

Il titolo è ambientato dieci mesi dopo gli eventi di Miles Morales e vede i due protagonisti, Peter Parker e Miles Morales, districarsi ancora una volta tra problemi personali – il primo non riesce a mantenere un lavoro e il secondo è in crisi perché deve accedere al College – e la necessità di difendere New York non solo dai criminali comuni ma anche da un assortimento variegato di iconici villain e dai loro scagnozzi, tra cui figurano la milizia privata guidata dal mercenario Kraven il Cacciatore e la mostruosa Lucertola Lizard. A tutto ciò, però, si aggiunge una nuova e più insidiosa minaccia, l’arrivo di un simbionte extraterrestre, Venom appunto, che si lega a Parker influenzandolo e minacciando di distruggere la sua vita e le sue relazioni personali già difficili a causa della sua doppia identità.

Gameplay

Marvel’s Spider-Man 2 mantiene pressoché inalterato il gameplay di Marvel’s Spider-Man prima e di Miles Morales poi. Parker e Morales sono i due personaggi principali, entrambi giocabili sin da subito. Ognuno di essi presenta – sebbene gli eventi inevitabilmente porteranno le strade del duo ad intersecarsi e ad unire le rispettive forze – un sistema di missioni dedicate sia in termini di plot narrativo principale, sia per quanto riguarda le quest e la ricerca di collezionabili secondari, che sfruttano specificamente le loro caratteristiche ed abilità individuali.

Le missioni secondarie sono piuttosto variegate e si basano soprattutto su aspetti esplorativi richiedendo al giocatore di analizzare l’ambiente circostante, per evidenziare tracce, e di risolvere alcuni piccoli enigmi. Alcune di queste – qualora portate a completo compimento – vi ricompenseranno con un nuovo costume.

Inizialmente, le missioni di Peter risultano essere meglio caratterizzate, ed è anche giusto che sia così. Infatti, Miles ha ancora tanto da imparare dal suo “mentore” e spesso viene ancora sopraffatto da istinti ed emozioni negative, in particolar modo la rabbia mentre il buon Parker è decisamente più maturo e con la testa sulle spalle. Dopo diverse ore di gioco, c’è però una sorta di “giro di boa”. Miles matura rapidamente, dimostrando non soltanto coraggio da vendere, equilibrio, intelligenza, empatia e chi più ne ha più ne metta ma anche di essere pronto a diventare uno “Spider-Man migliore“, in grado di difendere meglio la città e i più deboli, aiutando anche il suo mentore, non come Spider-Man ma come Miles Morales, a superare una difficile (anzi, difficilissima) situazione.

In termini di combat system ci troviamo di fronte ad un’ulteriore rifininitura del collaudato sistema dei due precedenti capitoli. Entrambi gli “Spider-Men” – oltre a poter contare sulla loro enorme agilità e velocità – sono in grado di parare gli attacchi da diverse tipologie di nemici, e proprio questa meccanica diventa fondamentale soprattutto quando si tratta di nemici “bardati” e piuttosto ostici da “mettere al tappeto” con una semplice combinazione di attacchi. Questi, ìnfatti, se non gestiti a dovere, saranno in grado di causare un ingente quantitativo di danni.

Fra mirabolanti piroette, schivate e parate (parrying), con una fluidità sensazionale il vostro obiettivo dovrebbe essere riuscire ad aprirvi una finestra di contrattacco; in questo modo darete il via a combo a dir poco micidiali e – una volta caricata la relativa barra della concentrazione – a colpi di grazia devastanti. Imparare a parare nei tempi giusti, è quindi fondamentale. Come anticipato, i nemici corazzati non possono essere colpiti normalmente; dovrete attendere che il nemico vi attacchi e premere il tasto L1, soltanto così avrete una chance di mandare a segno il vostro colpo. Inutile dirvi che il parrying è utilissimo (quanto necessario e obbligatorio) nelle boss fight.

Oltre ai classici “criminalucci” da quattro soldi che – se presi singolarmente non presentano un tasso di sfida rilevante – ma in gruppo potrebbero risultare leggermente “ostici”, l’asticella si alza davvero verso l’alto, quando a pararsi dinanzi a voi saranno i Cacciatori di Kraven; questi presentano abilità interessanti, collaborano fra loro e sono armati di tutto punto. Sono spessissimo scortati da mezzi volanti, mezzi di terra (pesantemente armati) e da cani/robot (dall’aspetto davvero cattivo) che schierano sul campo di battaglia insieme ad altri gingilli tecnologici che li rendono decisamente più caratteristici rispetto ai nemici “canonici”. Attraverso il supporto di un cane mech in grado di emanare un’onda elettromagnetica, ad esemio, i cacciatori sono in grado addirittura di inibire le nostre abilità tech, il che renderà ogni scontro – al netto di una certa ripetitività – decisamente più complesso.

In termini di IA avversaria, l’intelligenza artificiale è a tratti incerta. A sezioni decisamente con nemici in grado di offendere da qualsiasi punto e in qualsiasi modo, se ne alternano altre decisamente sottotono, con cattivi tentennanti che non impensieriscono minimamente. La debolezza dell’IA è evidente in alcune sezioni “stealth” che, sebbene infarcite di nemici, non sono particolarmente complesse da portare a termine e rappresentano più una seccatura che altro. In particolar modo, dopo essere stati individuati, basterà dileguarsi rapidamente e per pochi secondi per far perdere le proprie tracce (compito sicuramente più semplice per Miles grazie alla sua mimetica ottica). Dopodiché, sebbene la ronda dei nemici tenda leggermente a cambiare, questi non guarderanno (inspiegabilmente) quasi mai verso l’alto, esattamente come accadeva in Miles Morales e nel capitolo precedente. Ad uno ad uno, mediante le “neutralizzazioni” dall’alto, farete quindi rapidamente piazza pulita. Ci saremmo aspettati sicuramente qualcosina in più e si ha davvero la sensazione che queste sezioni siano praticamente identiche ai due capitoli passati. Davvero un peccato! Risvolto della medaglia (in positivo sia chiaro), le boss fight – senza entrare troppo nel dettaglio – sono davvero impegnative e caratteristiche e richiedono al giocatore di dare fondo a tutte le abilità a disposizione.

Dalla vostra, per affrontare i “cattivoni” avrete a disposizione una serie di mosse, tecniche e dispositivi davvero incredibili.

Due cervelli geniali in “volo” sulla città

Innanzitutto, partiamo dall’attraversamento della spettacolare New York City con quartieri come Brooklyn e il Queens liberamente esplorabili durante la campagna. Sia le nuove tute di Peter che quelle di Miles sono dotate di “Ali di ragnatela“, che una volta “spiegate” consentono loro di planare attraverso la città, con la velocità e la distanza percorsa che aumentano, quando sfrutterete correnti ascensionali o gallerie del vento. Una bella aggiunta, che oltre a velocizzare i tempi di percorrenza della metropoli americana, offre nuovi ed interessanti spunti in termini di approccio, che sia un combattimento, un inseguimento o la raccolta di un collezionabile piazzato in un punto a primo acchito, inaccessibile.

Spider-bot” – il ragno mech – introdotto nel primo capitolo della serie – è stato ulteriormente migliorato. Grazie alle sue ridotte dimensioni – all’occorrenza – riesce agevolmente ad accedere a luoghi angusti, come intercapedini e condotti d’aria. In termini di gameplay, in Spider-Man 2, può essere utilizzato per riparare circuiti danneggiati (attivandoli), esplorare gli spazi circostanti, muovendosi sia sul terreno e sia “sorvolando” gli ambienti grazie ai motori a propulsione integrati.

Anche la ruota dei gadget di ogni Spider-Man è stata aggiornata con modifiche ulteriori (ottenibili mediante appositi componenti tecnologici) equipaggiabili per i Lancia-Ragnatele, come il poter lanciare (una volta appreso il relativo progetto) un cavo di ragnatela verso un muro per ottenere un appoggio aggiuntivo durante le sequenze furtive sospese sopra i nemici, e con la possibilità di “trascinare” gli stessi in un punto isolato per eseguire i takedown furtivi, che ora possono essere compiuti – in un colpo solo – su due nemici contemporaneamente. Oppure, utilizzando il Decollo verticale, scagliare i nemici in aria in modo da eseguire combo aeree, o ancora poter concentrare i nemici in una unica area con il Ragnatela Traente e altre ancora. I gadget in questione, possono essere upgradati fino a 5 livelli; si tratta – a patto di utilizzare il giusto gadget a seconda delle situazioni – di un sistema che funziona perfettamente. Se la situazione invece dovesse “surriscaldarsi”, i nostri eroi possono contare su una serie di tecniche uniche, come ad esempio il pugno Venom, oppure Fulmini a catena fino ad arrivare all’Ultrascarica venom per Miles o la Spider-Corsa, Spider-raffica e Spider-frusta per Peter.

Detto questo, entrambi gli Spider-Men dispongono di alberi delle abilità individuali con abilità aggiuntive sbloccabili una volta accumulati abbastanza punti abilità in base al livello di esperienza raggiunto, nonché un terzo albero delle abilità condiviso tra i due. Si tratta di abilità del tutto opzionali che potreste non dover o voler sbloccare. Il consiglio, anche se potrebbe risultare “banale”, è di sbloccarle, non tanto per semplificarvi gli scontri ma soprattutto perché alcune di queste rendono estremamente più divertente il gameplay che altrimenti risulterebbe essere – a tratti – troppo ripetitivo.

Peter, MJ ed Harry, il trio delle meraviglie (con un “guastafeste”)

Prima di passare al migliore amico di Pete e alla sua ragazza, mettiamo una bella nota, non si sa mai.

ATTENZIONE SPOILER
Il contenuto che segue contiene spoiler anche importanti sulla trama di gioco; se volete evitarli, potete passare direttamente al paragrafo successivo.

MJ – oltre ad essere una giornalista del Daily Bugle – con un rapporto con J.J. Jameson non proprio idilliaco –  dimostra di tenerci – al netto di alcuni problemi di coppia – davvero tanto a Peter, e di volerlo aiutare a tutti i costi sia economicamente (per mantenere vivo il ricordo di Zia May) che non. In più di una occasione vi ritroverete ad indossare i suoi panni in sezioni contro i Cacciatori di Kraven davvero ben sviluppate, in un misto action/stealth. Non avendo dei superpoteri, si arrangia con quel che può, fra escamotage furtivi e armi quasi improvvisate, rappresentando una preziosa risorsa per l’arrampicamuri e per le sorti di New York stessa.

Passando ad Harry, invece, questi, gravemente malato, viene salvato proprio dalla “tuta Venom” che il Dottor Connors (Lizard) trova in una foresta. L’alieno, che viene introdotto magistralmente, con una crescita ed una profondità via via crescente, riesce a curare “miracolosamente” i suoi mali e a renderlo più forte che mai. Il potere – instabile – porta addirittura il giovane (anche se per breve tempo) a diventare il “braccio destro” di Peter, fino a quando, un preciso evento, farà si che il simbionte passi da Harry a Pete e successivamente di nuovo da Pete ad Harry. Proprio il “secondo passaggio”, scatenerà tutto il potere del simbionte e trasformerà il povero Harry in Venom che diventerà giocabile in una spettacolare sezione fra la Oscorp e Time Square.

Detto questo, senza andare oltre, il gameplay tradizionale di Peter Parker/Spider-Man, viene letteralmente stravolto quando Venom lo sceglie e lo salva da una coltellata praticamente mortale. L’incontro con il simbionte amorfo senziente Venom, gli garantisce formidabili tentacoli che può usare a proprio piacimento durante il combattimento e (naturalmente) abilità uniche basate sull’alieno. L’accesso a suddetti poteri, rende il nostro Spider-Man, una vera e propria macchina da guerra, con svariate opportunità – in termini di mosse e contromosse – che ricordano molto da vicino un titolo pubblicato da Activision nel lontano 2011, Prototype.

Ma attenzione, non sarà invincibile, quindi dovrete comunque stare attenti (soprattutto durante le boss fight); inevitabilmente, la troppa frenesia nell’avere a disposizione un potere del genere, vi spingerà ad osare un po’ troppo (soprattutto quando avrete riempito la barra di potenziamento “picco simbiotico” che aumenta esponenzialmente la potenza degli attacchi eseguiti), portandovi – inevitabilmente (ve lo garantiamo per esperienza) – a dolorosi “Game Over“. In definitiva, la combo Spider-Man/Venom è davvero divertente da utilizzare, offrendo un gameplay – considerando anche la possibilità di poter sfruttare i poteri e i dispositivi tech di Pete, decisamente variegato e divertentissimo. Ed è talmente tanto divertente che una volta che l’alieno avrà “abbandonato” Peter, ritornare ai classici poteri da ragno, sembrerà quasi una punizione, una sorta di passo indietro, ai quali riabituarsi rapidamente.

FINE SPOILER

Personalizzazione

I nostri “amichevoli Spider-Men di quartiere” possono altresì cambiare il proprio aspetto, accedendo all’area “Costumi” dell’HUD di gioco. Gli stili sono tanti e saranno sbloccabili, una volta ottenuto un quantitativo sufficiente di gettoni città, componenti tecnologici e altre risorse. E’ anche possibile creare i propri stili per i costumi (alcuni di questi prevedono tre stili alternativi aggiuntivi rispetto alla versione originale). Ma non è tutto; accedendo alla sezione “Tecnologia costumi“, si avrà modo di migliorarne diverse caratteristiche, dai danni inferti, alla mobilità, passando per la concentrazione e fino ad arrivare all’energia.

Grafica e tecnica

In Marvel’s Spider-Man 2 è possibile scegliere tra le seguenti modalità:

  • Modalità fedeltà: 4K dinamico a 30 fps (con ray tracing)
  • Modalità fedeltà +: 4K dinamico a 40 fps (con ray tracing)
  • Modalità prestazioni: 1440p dinamico a 60 fps (con ray tracing)
  • Modalità performance + (VRR): 1440p dinamico a 120 fps (con ray tracing)

C’è da tenere in considerazione che la risoluzione e le impostazioni grafiche variano a seconda della modalità grafica prescelta, con qualche lieve differenza.

E’ chiaro che l’aver abbandonato la precedente generazione di console, abbia permesso allo sviluppatore di spingere al massimo il comparto grafico di Marvel’s Spider-Man 2, il quale rappresenta il culmine di tutto ciò che lo studio ha imparato sullo sviluppo su PS5 con giochi come Spider-Man Remastered, Miles Morales e Ratchet and Clank: Rift Apart

Il team – nello specifico – ha ampliato la copertura BVH dei riflessi ray tracing ad una gamma più ampia di superfici riflettenti. Ora è possibile vedere i riflessi sull’acqua il che – insieme al meteo dinamico – da all’immagine una componente realistica di grande impatto visivo rispetto ai precedenti titoli di Spider-Man.

Per quanto riguarda invece i modelli poligonali, i personaggi sono più dettagliati e realistici rispetto ai precedenti Spider-Man, rasentando quasi il fotorealismo. Non solo per quanto riguarda il viso e le sue espressioni ma anche in termini di abbigliamento (con diversi dettagli chiaramente riconoscibili) e dei capelli (sebbene questi, in alcune occasioni non hanno movenze propriamente realistiche)

Insomniac ha inoltre ampliato l’utilizzo delle funzionalità I/O di PS5. Nei primi due giochi di Spider-Man le prestazioni del disco di PS5, venivano utilizzate essenzialmente per eliminare le schermate di caricamento, ma, in Spider-Man 2, i giocatori noteranno – oltre a caricamenti ridottissimi – una maggiore fluidità d’azione complessiva mai vista prima in un gioco Insomniac su PS5. Poi c’è il sistema di viaggio veloce e la meccanica di cambio personaggio, entrambi resi possibili grazie a un accesso più rapido ai dati dell’SSD. Altre chicche “PS5 Only” sono date dal DualSense, magistralmente integrato (specialmente in alcune quest/ricerca di collezionabili secondarie) e dall’audio 3D (a dir poco superlativo).

Ottimo il doppiaggio “full ita” e la caratterizzazione complessiva dei personaggi, sia dei comprimari (eroi ed antagonisti) ma anche di una sfilza di personaggi secondari e udite udite, dei cittadini newyorkesi, che ora appaiono finalmente diversificati. La città stessa è ricca di vita, fra auto bloccate nel traffico e tanti passanti che reagiranno a noi in vari modi. A livello di ulteriori dettagli, durante le “scalate” sui grattacieli della skyline, è altresì possibile vedere distintamente gli NPC dalle finestre; chi è alla scrivania, chi apparentemente ad un colloquio di lavoro. Un qualcosa che – sebbene sia caratterizzato da una certa ripetitività in termini di design degli NPC – aumenta decisamente la fedeltà della produzione.

Commento finale

Marvel’s Spider-Man 2 di Insomniac Games è un titolo davvero incredibile, caratterizzato da un plot narrativo ben scritto, solido e coinvolgente, da personaggi profondi – ognuno alle prese con i “propri fantasmi personali” – che si evolvono benissimo durante la campagna di gioco – ed un gameplay, seppur “more of the same“, ulteriormente rifinito e migliorato. Poter effettuare il parrying e le azioni di contrattacco rende il gameplay decisamente più dinamico soprattutto contro quei nemici, che sebbene ancora caratterizzati da una IA non sempre brillantissima, possono dare davvero filo da torcere ai nostri eroi e alle loro abilità, tecniche e gadget. Ad impreziosire ulteriormente l’esperienza di Marvel’s Spider-Man 2, che essenzialmente è il culmine di tutto ciò che lo studio ha imparato sullo sviluppo su PS5, le eccellenti prestazioni tecniche e grafiche. Le funzionalità I/O di PS5 annullano i tempi di caricamento, permettendo uno switch da Peter a Miles e viceversa, immediato, il DualSense e l’audio 3D, aumentano l’immersività dell’esperienza e la grafica, grazie al motore proprietario, è a dir poco mozzafiato. Altro da aggiungere? Compratelo!

9.0

Marvel's Spider-Man 2


Marvel's Spider-Man 2 di Insomniac Games è un titolo davvero incredibile, caratterizzato da un plot narrativo ben scritto, solido e coinvolgente, da personaggi profondi - ognuno alle prese con i "propri fantasmi personali" - che si evolvono benissimo durante la campagna di gioco - ed un gameplay, seppur "more of the same", ulteriormente rifinito e migliorato. Poter effettuare il parrying e le azioni di contrattacco rende il gameplay decisamente più dinamico soprattutto contro quei nemici, che sebbene ancora caratterizzati da una IA non sempre brillantissima, possono dare davvero filo da torcere ai nostri eroi e alle loro abilità, tecniche e gadget. Ad impreziosire ulteriormente l'esperienza di Marvel's Spider-Man 2, che essenzialmente è il culmine di tutto ciò che lo studio ha imparato sullo sviluppo su PS5, le eccellenti prestazioni tecniche e grafiche. Le funzionalità I/O di PS5 annullano i tempi di caricamento, permettendo uno switch da Peter a Miles e viceversa, immediato, il DualSense e l'audio 3D, aumentano l'immersività dell'esperienza e la grafica, grazie al motore proprietario, è a dir poco mozzafiato. Altro da aggiungere? Compratelo!

PRO

Plot narrativo solido | Gameplay ulteriormente migliorato | Graficamente superlativo | Le Ali di ragnatela offrono nuovi ed interessanti spunti | Boss fight ispiratissime | Combattimenti divertenti ed entusiasmanti ...

CONTRO

... ma un po' troppo ripetitivi | IA non sempre brillantissima | Qualche problema di lip sync |
Riccardo Amalfitano
Riccardo Amalfitano
Videogiocatore sin dalla "tenera" età, amante anche di manga, cinema e serie TV. Ho dimenticato qualcosa? Sicuramente!

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