Recensione Medal of Honor


Tier 1 e Multiplayer

A dare linfa vitale al titolo ci pensano le modalità Tier 1 e Multigiocatore (multiplayer). La prima è una sorta di modalità Arcade delle missioni della campagna in singolo giocatore godibili più volte per ottenere un punteggio sempre più alto che possa permettere di scalare una classifica generale mondiale, utile per riprovare l’esperienza di alcune sfide favorendo il fattore rigiocabilità.

La modalità Multigiocatore è un misto tra la struttura a classi realizzata da DICE in Battlefield: Bad Company 2 e l’approccio più leggero e divertente del campione di incassi Modern Warfare 2.

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Abbandonata la distruttibilità totale degli ambienti, il Frostbite 1.5 aiuta nelle concitate azioni da battaglia lasciando che alcuni sacchi di sabbia, protezioni in legno e simili possano sbriciolarsi sotto i nostri colpi. In questo caso un riparo quasi sicuro si riesce sempre a trovare ma con maggiore difficoltà. Le mappe messe a disposizione riprendono gli scenari vissuti nella campagna singolo giocatore con la differenza che possono essere girate in lungo e in largo. La loro grandezza non è esageramente grande come in Bad Company 2, ma possono essere sfruttate alcuni caseggiati fino a 3 piani di altezza per colpire dall’alto i nemici.

Per ottemperare alla volontà dei parenti delle vittime militari statunitense, Electronic Arts ha modificato il nome dei Talebani, presenti nella campagna singolo giocatore, in Opposite Forces (Forze Ostili).

Le sfide a disposizione accessibili dal menu principale della modalità Multigiocatore si dividono in:

Tutte le partite: Scegliere una partita disponibile a cui partecipare velocemente tra Missione Tattica, Assalto a squadre, Controllo Settore e Raid Settore.

Missione tattica: La coalizione degli alleati deve conquistare cinque obiettivi difesi dalle Opposite Forces.

Assalto a squadre: Ogni fazione deve dominare la squadra avversaria in questa sfida dalla modalità tipica Deathmatch a squadre.

Controllo settore: Una squadra deve cercare di rubare le bandiere avversarie a turno in questa sfida in modalità tipica Cattura la Bandiera.

Raid settore: Le due fazioni devono a turno raggiungere e demolire due particolari ordigni in territorio avversario in questa sfida in modalità tipica Demolition.

Hardcore: In questa modalità le due fazioni si contendono a turno gli obiettivi previsti da Assalto a squadre, Controllo settore e Raid settore con impostazioni hardcore, per veterani degli FPS.

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Di queste modalità le due più interessanti sono Missione tattica che viene vissuta come in un contesto narrativo e Hardcore, piacevole playlist di missioni dall’alto livello di sfida con tutti i pro delle impostazioni da veterano come bassa resistenza ai colpi avversari, rifornimento munizioni limitato e soprattutto il colpo alla testa mortale (headshot).

Ad ospitare queste sfide ci sono diverse mappe, assegnate a seconda della tipologia di sfida e in secondo luogo dal numero di utenti fino a 16 contemporaneamente. Anche la presenza dei veicoli, dal quad al carroarmato, varia a seconda della mappa in modo da avere un giusto equilibrio di forze sul campo. La loro struttura è molto basilare favorendo il facile apprendimento delle posizioni dei giocatori, col pericolo purtroppo sempre in agguato dei fastidiosissimi “camperos”. Il ritorno in partita dopo essere stati uccisi (respawn) è abbastanza buono evitando di comparire in punti nevralgici della battaglia.

Le classi a disposizione sono essenzialmente tre, ma possono essere personalizzate con varie armamenti a seconda dei livelli sbloccati, ce ne sono 14 per ogni classe, nella sezione Carriera e soprattutto con i famosi gadget come l’uso di UAV o bombe da innescare a distanza con il telefono cellulare giusto per citarne alcuni.

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Ricordiamo che Electronic Arts ha introdotto ormai da tempo il Pass Online, un metodo che permette di avere gratuitamene eventuali nuove espansioni di mappe ed è incluso in ogni confezione originale del gioco. Chi non lo possiede può acquistarlo dal negozio virtuale all’interno del titolo.

In definitiva una modalità multigiocatore che si pone proprio a metà tra Modern Warfare e Bad Company 2, forse deludendo gli amanti e appassionati dell’uno o altro titolo ma appassionando chi cercava proprio l’inedita fusione. Il problema che mina l’esperienza multigiocatore è la presenza di una cattiva gestione delle connessioni poco sufficienti che si manifesta con i movimenti a scatto o addirittura teletrasporto degli avversari sul campo di battaglia al massimo della sua capienza, e della impossibilità della posizione prona, ovvero sdraiarsi.

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