La serie Liva Q di ECS, oramai sul mercato da diversi anni, ha un comune denominatore: offrire soluzioni desktop per l’ufficio e per la fruizione di contenuti multimediali, nel minor spazio possibile. In passato abbiamo avuto modo di testare il Liva SF110 un barebone AMD dalle dimensioni estremamente contenute che ci ha entusiasmato. La serie Q1, tuttavia, nelle diverse configurazioni rilasciate nel corso degli anni, ha sempre rappresentato quella destinata ai micro pc desktop più piccoli prodotti da ECS, ideali per quelle situazioni in cui, più che le performance, è necessario ridurre al minimo il “footprint”.
Tra le applicazioni più interessanti di questi micro PC, o come li chiama ECS “ultra tiny PC”, oltre a quelle di browsing web e applicativi office, vi sono la creazione di sistemi all in one per la fruizione di contenuti multimediali in scuole, biblioteche, vendita al dettaglio e sistemi di digital signage, ma anche piccoli server domestici e nas.
Due diverse varianti
La serie ECS Liva Q1 quest’anno viene offerta in due diverse varianti, Liva Q1D e Liva Q1L che differiscono per processori equipaggiati e connettività.
Come è possibile verificare nella tabella qui sotto, mentre il Q1D è disponibile sia con processore Apollo Lake Celeron N3350 (2C/2T, 1.10GHz – 2.40GHz, HD Graphics 500, 6W TDP) che con il più performante Pentium N4200 (4C/4T, 1.10GHz – 2.50GHz, HD Graphics 505, 6W TDP), Q1L è invece disponibile solo con quest’ultima soluzione. Altra differenza tra i due modelli sta nelle connessioni: mentre il primo è dotato di due uscite video, una HDMI 2.0 e una Display Port 1.2 e di una sola porta Gigabit Ethernet, il Q1L è invece dotato di una sola uscita video HDMI 2.0 e di due porte ethernet gigabit.
Non cambiano le altre caratteristiche e la possibilità di equipaggiare il sistema con 2 o 4GB di memoria ram LPDDR4 o con disco eMMC da 32 o 64GB.
Design e connettività
Il design delle due versioni è estremamente compatto con le sue dimensioni che misurano appena 74 x 74 x 34,6 mm. Il Q1D oggetto di questa prova ha una colorazione completamente nero opaco, con le tre porte USB, due USB 3.0 type A e una USB 3.1 type-C sul fronte.
Sul retro trovano spazio la porta gigabit ethernet, le due uscite video e il connettore di alimentazione, non più grande di quello di un vecchio smarpthone. Il pulsante di accensione è posto fronalmente, mentre sul lato sinistro trova spazio un lettore di microSD e su quello destro il connettore lock Kensigton. Non mancano le opzioni di connettività con la presenza di un modulo WiFi 5 e Bluetooth 4.1.
Il dispositivo ha un consumo di appena 6W e questo lo rende adatto, come dicevamo, per sistemi online 24/24h come NAS e server multimediali. La scelta di continuare ad utilizzare il SoC di Intel Apollo Lake, lanciato nel 2016 e con oramai un bel po’ di anni alle spalle, sembra una scelta un anacronistica, ma rende questa piattaforma estremamente economica (come un pc di questo tipo deve essere) e con prestazioni sufficienti a gestire flussi video anche in 4k a 30 e 60fps (almeno la versione da noi provata).
La nostra unità infatti utilizza la variante più performante dei SoC Intel Apollo Lake, l’Intel Pentium N4200, un quad-core con una frequenza di clock compresa tra 1,1-2,5 GHz (Single Core Burst, Multi-Core Burst max 2,4 GHz) accompagnato da 4GB di RAM LPDDR4 a 2400mhz e 64GB di storage eMMC.
Questo processore, come il suo predecessore Braswell ( e tutti i suoi successori, sigh) utilizzano un processo produttivo FinFET a 14 nm (P1273). Si è reso necessario quindi dotare il piccolo computer di una ventola che tenga a bada le temperature del processore, che sotto sforzo possono raggiungere anche i 70 gradi mentre in indle si mantengono sui 55 gradi.
In ogni caso durante l’utilizzo il Q1D resta quasi del tutto inudibile e quando la ventola comincia a fare il suo dovere lo fa in maniera comunque mai estremamente rumorosa.
La GPU integrata è una Intel HD Graphics 505 che offre il supporto per la riproduzione di video 4K sia a 30Fps che a 60fps, anche se come vedremo, non senza qualche incertezza.
Il dispositivo arriva già preconfigurato per utilizzare Windows 10, quindi per essere operativi vi basterà collegare il cavo HDMI e l’alimentazione
Prestazioni e use cases
Per valutare le prestazioni del piccolo Liva Q1D abbiamo utilizzato due suite di benchmark: Passmark e PC Mark 10. Entrambe forniscono un punteggio finale e il dettaglio delle singole operazioni, operando una serie di task sia sintetici, utili più a fini statitstici, che di real case scenario, molto più utili per capire come la macchina si comporterà nel mondo reale. Tra questi testi vi sono i test di navigazione web, ridimensionamento immagini, operazioni su fogli di calcolo, riproduzione video in diverse risoluzioni ecc.
Di seguito i risultati con PC Mark 10, dove il nostro ECS Liva Q1D ottiene un punteggio di 1410
Mentre qui di seguito trovate quello totalizzato dal nostro micro pc con Passmark.
Per quanto riguarda l’utilizzo come mera macchina da ufficio, il piccolo Liva Q1D si comporta discretamente: le applicazioni Word ed Excel, così come le controparti gratuite su suite LibreOffice, girano discretamente e senza incertezza, consentendo di compiere le operazioni più comuni senza problemi. La gestione della posta è anch’essa discreta, fino a quando non si chiede di gestire migliaia di mail magari con allegati pesanti e diversi account di posta. In questo caso le prestazioni degradano bruscamente a causa dell’estrema lentezza del disco eMMC (peraltro il taglio da 64GB è decisamente sottodimensionato per le potenzialità della macchina, se si considera che l’installazione di Windows 10 occupa da sola circa 16GB).
Prestazioni multimediali
Dal punto di vista multimediale, mentre sul fronte 1080p e 1440p, la piccola GPU Intel HD505 si comporta più che bene, con contenuti 4k a 30fps e 60fps la resa è solo discreta. I video vengono riprodotti sia che si utilizzi il codec H264 che Vp9 degnamente solo a patto che quella sia l’unica applicazione eseguita. Basta infatti muovere il cursore o tenere un’applicazione in background, o peggio ancora provare ad effettuare una ricerca o inviare una mail mentre si guarda il video, per fare esperienza di lag, stutter e microrallentamenti. Si tratta di elementi che rendono evidente che il SoC Apollo Lake ha oramai raggiunto il termine della sua onorata carriera.
Abbiamo provato le prestazioni dell’ ECS Liva Q1D anche con le applicazioni streaming. Grazie alle sue piccole dimensioni, e alla possibilità di occultarlo anche sul retro di una TV, il Liva Q1D infatti, sembra perfetto per chi intende fruire di contenuti multimediali ma allo stesso tempo non può accontentarsi di una FireStick di Amazon o delle funzionalità smart oramai presenti su ogni TV.
Utilizzando Plex Mediaplayer ad esempio, le prestazioni sono ottime per il 1080p, mentre come rilevato con i filmati 4k riprodotti in locale, con quelli in 4K permangono diverse incertezze.
Dopo il lavoro
Lato “gaming“ chiariamo subito che le prestazioni 3D della Intel HD 505 sono davvero pessime, e se per un attimo avete pensato di poter giocare a qualcosa sul piccolo PC in maniera nativa, fareste bene a cambiare decisamente idea. Questo non ci impedisce tuttavia di valutare due opzioni: l’emulazione di vecchie console e il gioco in streaming, tramite i sempre più frequenti servizi in abbonamento come Stadia di Google e Geforce Now di NVIDIA.
Per prima cosa abbiamo provato ad installare un emulatore come Dolphin, per valutare fino a che punto il piccolo Liva Q1D può essere utilizzato come una retrogaming machine.
Le prestazioni sono buone con i titoli Gamecube e discrete con quelli Wii, dimostrando che il piccolo Liva può essere utilizzato come una piccola emulation machine da utilizzare quando ci si vuole svagare un po’ dopo il lavoro d’ufficio.
Lasciando le impostazioni di base invariate, e modificando solo l’accelerazione hardware da OpenGL a Direct3D 11 (operazione decisamente consigliata), abbiamo ottenuto una media di circa 30fps nei titoli più complessi come Super Mario Galaxy e di 50 su quelli più semplici come Super Mario Bros Wii (vi ricordiamo che l’emulazione è legalmente consentita soltanto se si possiede la copia originale del titolo).
Streaming Machine
Abbiamo poi provato ad utilizzare l’ECS Liva Q1D come un client per il gioco in streaming, sia in locale che online. Per prima cosa abbiamo provato installando Steam per trasformare il piccolo Liva in una Steam Link sfruttando Steam Remote Play. La resa è buona, del resto l’hardware che Steam forniva con le sue Steam link era decisamente inferiore a questo, e dal Liva Q1D non ci aspettavamo nulla di meno. Stesso discorso utilizzando Stadia dove non abbiamo trovato differenze rispetto alla versione che gira sulle nostre macchine più prestanti sia utilizzando il Wifi che la porta gigabit ethernet.
Conclusioni e giudizio
l’ECS Liva Q1D è un PC piccolissimo ed estremamente versatile che può ritornare utile in tutte quelle applicazioni in cui più che le prestazioni ci si aspetta versatilità. Grazie all’utilizzo di una architettura Intel piuttosto collaudata, ma oramai non più recentissima e di Windows 10 è perfetto per il web browsing, per MS Word ed Excel e più in generale per applicazioni da ufficio comuni, a patto che ci si abitui a qualche impuntamento e che non gli si richieda troppo multitasking. Non disdegna però un utilizzo multimediale di base condito, di tanto in tanto, da qualche videogioco in streaming, locale o di rete. Se il vostro obiettivo è creare una piccolissima macchina da retrogaming, poi, siamo sicuri che troverete pane per i vostri denti, a patto di accettare qualche inevitabile limitazione dovuta all’utilizzo di una piattaforma che è oramai giunta a fine vita. ECS Liva Q1D è disponibile ad un prezzo a partire da 250 euro.