Moss, opera prima dello studio Polyarc è, come lo abbiamo definito nella nostra recensione della versione Quest 2 (che vi consigliamo caldamente di recuperare), un vero e proprio manifesto della VR. Un gioco capace di farvi innamorare della realtà virtuale e della sua capacità di creare mondi e personaggi capaci di restare nel cuore del giocatore. Non è un gioco longevo, né con meccaniche di gameplay complicate. Un leggero puzzle solving e un sistema di combattimento molto elementare che vi permette di interagire con Quill e di spendervi in prima persona per aiutarla negli scontri con misteriose creature un po’ organiche un po’ meccaniche. Sta tutta qui la formula del successo del titolo.
Con l’arrivo di PSVR 2, Polyarc ha deciso di riproporre i primi due capitoli del gioco anche sul nuovo visore di Sony consentendo ai videogiocatori che per la prima volta si avvicinano alla realtà virtuale di fare la conoscenza con un personaggio davvero iconico, quello di Quill.
Una versione fatta apposta per PSVR 2
Nella versione per PSVR 2 sono tante le novità introdotte, nate soprattutto dalla necessità di sfruttare le caratteristiche del nuovo visore di Sony, alcune più interessanti, altre decisamente meno.
Tra le più interessanti c’è innanzitutto un miglioramento generale dell’aptica. Quando la piccola topolina subisce un danno, ad esempio, il visore inizia a vibrare così come quando un nemico sta per caricare il suo attacco, offrendovi un feedback aptico oltre che visivo che vi aiuta a percepire gli attacchi dei nemici. Peraltro il feedback è attivo non soltanto in-game, ma anche durante le cutscenes.
Polyarc ha poi introdotto anche il supporto agli adaptive trigger, una delle grandi novità dei controller Sense. I trigger restituiscono in questo caso una resistenza maggiore o minore quando si spostano gli oggetti, o si rompono i vasi e i barili disseminati nella mappa di gioco, offrendo in questo modo una percezione più realistica del peso degli oggetti virtuali mentre li spostiamo.
Un’altra interessante funzionalità è il supporto all’eye tracking che consente di evidenziare con un leggero bagliore gli oggetti interattivi quando vi posiamo lo sguardo. In questo modo è possibile individuare più rapidamente gli oggetti interattivi durante gli enigmi e nel corso del gioco. Il tracciamento degli occhi informa anche Quill su dove i giocatori stanno guardando, in modo che possa offrire suggerimenti se ha capito qualcosa prima di loro.
Un comparto tecnico rinnovato
Anche rispetto alla versione PCVR, Moss (e, come vedremo, Moss: Book II) arrivano su PlayStation 5 in una versione decisamente tirata a lucido. Oltre ad un nuovo sistema di illuminazione e a texture decisamente più dettagliate, prese dal secondo capitolo, Polyarc ha sfruttato il foveat rendering per offrire piena risoluzione 4K e frame rate a 90FPS. La differenza rispetto al passato è evidente e questo unito ad un campo visivo più ampio, offre un impatto visivo ancora migliorato. Alcuni degli scorci di Moss, come quello sulla spiaggia, sono oggi ancora più emozionanti su PlayStation 5.
Commento finale
Il primo capitolo di Moss è ancora oggi tra i nostri giochi preferiti in VR. L’arrivo su PlayStation 5 e PSVR 2 ha solo confermato la nostra preferenza offrendoci una versione del titolo decisamente più rifinita e ricca di funzionalità che di certo non cambieranno radicalmente la vostra esperienza di gioco ma la renderanno sicuramente più piacevole ed immersiva. Unico appunto che ci sentiamo di fare a Polyarc è l’assenza di una modalità di upgrade della versione PlayStation 4: chi ha acquistato la versione per il primo PSVR e PlayStation 4, dovrà necessariamente acquistare a prezzo pieno questa nuova versione. Per fortuna il pacchetto con entrambi i titoli può essere acquistato a soli 34 euro.
Codice review gentilmente fornito da https://keymailer.co