Recensione MULLET MADJACK, il pensare è per gli stupidi mentre i cervelluti si affidano all’ispirazione

MULLET MADJACK è come il rinfrescante sorso della propria bevanda preferita, nelle calure di una giornata primaverile. Immaginatene il gusto fresco che allieta le papille gustative, dissetando ed al contempo saziando la voglia per quell’esatto sapore in quello specifico momento. Un piccolo, fugace attimo di autentica gratificante pace. Il titolo sviluppato da HAMMER95 è stato in grado di trasmetterci proprio tutto questo. Ed anche di più.

Un delirio ludico in grado di gettare nel mixer le migliori caratteristiche degli shooter frenetici, l’anima degli arcade old school, l’estetica anime retrofuturistica anni ’90 ed una massiccia dose di sarcasmo e critica sociale. Il prodotto finale si è rivelato, senza mezzi termini, una delle migliori produzioni indie del 2024. A poco meno di un anno, l’odissea ultraviolenta del folle Jack è finalmente libera dal suo confinamento su PC (via Steam). Ed il nostro consiglio è solo uno: giocatelo.

MULLET MADJACK è disponibile dal 13 Marzo su Xbox Series, nonché tra i titoli dell’abbonamento ad Xbox Game Pass.


Versione testata: Xbox Series X


Per un pugno di like

Nel 2090, il rapporto tra uomo e macchina è radicalmente cambiato. Nuove generazioni di ricchissime intelligenze artificiali hanno assunto il posto di governatrici del mondo, attraverso crudeli automi senzienti chiamati ROBILLIONARI. La razza umana è stata soggiogata attraverso l’uso di internet e del consumismo più disparato, piegandola all’interno di logiche di costante necessità di feedback positivi da parte del mondo. La dopamina è essenziale per la sopravvivenza, ma c’è chi mette in gioco la propria vita per combattere i robot. In questo panorama distopico, MULLET MAD JACK fa parte dei MODERATORI, valorosi che decidono di rischiare tutto per far trionfare la giustizia. Con l’obiettivo di salvare una nota influencer tenuta prigioniera all’interno di un grattacielo, inizierà una imprevedibile notte di violenza.

Il protagonista omaggio apertamente la decade a cavallo tra anni ’80 e ’90, a partire dall’acconciatura.

Prima ancora di parlare del cuore pulsante di MULLET MADJACK (lo straordinario gameplay), iniziamo parlando di una vera e propria sorpresa inattesa. Pur con una sceneggiatura molto semplice (e palesemente al servizio della ludica) HAMMER95 è riuscita a spiazzarci grazie a tematiche di grande attualità. Il titolo racconta una storia delirante ed al contempo inquietante, ricca di citazioni e rimandi alla contemporaneità nonché ad influenti opere di finzione. Il prodotto finale, sebbene non punti apertamente su una trama memorabile, è capace di invogliare continuamente il giocatore a raggiungere i titoli di coda. Proprio alla fine ci siamo trovati di fronte ad un monologo totalmente inatteso, in grado di scavare un piccolo solco nella percezione della nostra società. La dipendenza dai social network, il ruolo del consumismo, le profonde fluttuazioni dell’economia: sono tutti elementi che vengono affrontati a tratti grottescamente, ma con grande lucidità e critica sociale.

L’altro grande plauso preliminare è poi legato all’intera presentazione estetica della produzione. Le immagini statiche non riescono a rendere piena giustizia a MULLET MADJACK. Il team di sviluppo brasiliano ha attinto da un’estetica anime giapponese in stile anni ’90 per realizzare un mondo retrofuturistico vibrante, psichedelico e violento. Un biglietto da visita colmo di personalità, ulteriormente impreziosito da un attento lavoro sull’hud, sui dettagli e persino nei menù. Impossibile poi non citare la colonna sonora, una cavalcata altrettanto pazzesca capace di raccogliere numerosi riconoscimenti internazionali.

L’unico robot buono… lo sapete.

Blade (and Gun) Runner

Posto che dunque l’intero pacchetto di MULLET MADJACK è scintillante, adesso è il momento di parlare di quello che riserva sotto carta, nastri e lustrini.

Per raggiungere la cima del grattacielo e salvare la sfortunata donzella, occorrerà farsi largo attraverso ciascun piano e le sue insidie. Tuttavia, ricordate la necessità di dopamina? Ecco, i MODERATORI sono obbligati ad affrontare le loro imprese in live streaming, con tanto di host, chat e pubblico. Come in un crudele reality show, soddisfare gli spettatori diventa essenziale per ottenere nuove scariche di dopamina con le quali restare in vita. Con un tempo limite di dieci secondi da rimpinguare costantemente a colpi di azioni violente ed uccisioni coreografiche, il folle Jack dovrà attraversare molto rapidamente i livelli, sbarazzandosi nei modi più sanguinosi degli avversari e salvare la propria vita.

Ovviamente i colpi alla testa danno più secondi. Ma anche quelli alle parti basse.

MULLET MADJACK diventa così un FPS che fa della frenesia il proprio mantra, in cui lo spazio per l’esplorazione è completamente annullato in favore di un’azione incessante e ritmata. Gli sviluppatori hanno implementato altresì avvincenti elementi roguelite. Ciascun livello viene generato casualmente con ostacoli sempre nuovi, mentre il protagonista potrà essere customizzato con miglioramenti temporanei. Da railgun a katane fiammeggianti, da un upgrade di velocità ad intriganti bonus passivi, il titolo spinge a creare la vostra letale versione di Jack. Non si tratta tuttavia di una declinazione severa del roguelite. Il titolo è infatti suddiviso in capitoli. Ciascuno di essi porterà a ricreare una nuova build e persino la morte implicherà ricominciare dall’inizio del capitolo, non dell’intera avventura.

Occorre essere onesti: MULLET MADJACK non è un prodotto intrinsecamente originale. Fin troppo evidenti sono infatti i rimandi a produzioni come Hotline Miami, Hades, No More Heroes e POST VOID. Proprio con quest’ultimo condivide l’idea di game design posta a fondamento dell’intera esperienza, inevitabilmente rappresentandone una derivazione. La meraviglia di MULLET MADJACK tuttavia è proprio nella sua capacità di prendere il meglio dalle proprie fonti di ispirazioni e creare qualcosa in grado di unico… e sotto taluni aspetti, persino migliore.

Non tutti i nemici si possono affrontare allo stesso modo.

Mr. Dopamina

MULLET MADJACK è uno shooter dalla forte anima arcade, in grado di colpire per la sua personalità travolgente e per il suo adrenalinico flow ludico.

Non tutti probabilmente ne rimarranno altrettanto colpiti, anche perché alcuni difetti in effetti ci sono. Il level design non sempre colpisce nel segno, ad esempio. Talvolta poi esso entra in contrasto con le opzioni di mobilità del giocatore, soprattutto nella gestione dei salti. Capita spesso di effettuare balzi fuori parametro, andando a finire involontariamente contro ostacoli ambientali. Anche il sistema di controllo, apertamente parametrato per un incedere frenetico, tende a perdere qualche colpo nei frangenti in cui sarebbe richiesta una maggiore precisione. Si tratta di piccoli nei all’interno dell’offerta complessiva, ma che potrebbero sommarsi agli occhi di chi non apprezza molto questo modo di interpretare gli FPS.

Le boss fight sono paradossalmente molto semplici, non essendoci il limite di tempo.

Perfino chi non ama l’approccio arcade potrebbe storcere il naso. Coloro che infatti non subiscono l’appeal di questa impostazione, non saranno soddisfatti della longevità della produzione. Occorrono infatti circa tre ore per raggiungere i titoli di coda. MULLET MADJACK tuttavia vive per essere rigiocato, sfruttando non solo tutte le difficoltà presenti (ben sei) ma anche le modalità alternative tra cui la boss rush ed una golosa endless mode. Gli stessi sviluppatori consigliano, nei menù di gioco, di proseguire verso esperienze più severe che rappresentano il vero parametro di riferimento per l’esperienza. Così facendo, la longevità complessiva lievita fino a circa dieci ore. Un eccellente equilibrio, anche considerando il modesto price tag (19,99 euro).

Si tratta di osservazioni e critiche, quelle che vi abbiamo elencato, che possiamo comprendere. Tuttavia, raramente come in questo caso non possiamo condividerle. MULLET MADJACK è un titolo caparbio ed arrogante, capace di mettere insieme molte ispirazioni e rielaborarle con talento per dar vita ad un’esperienza adrenalinica ed indimenticabile. L’amore degli sviluppatori verso l’avventura del folle Jack è un manifesto di creatività nonché l’ennesima dimostrazione del valore delle produzioni indipendenti.

Ci sono molti segreti e sbloccabili, anche sotto forma di… calzature.

Commento finale

MULLET MADJACK è un piccolo capolavoro che attinge da idee già percorse per dar vita ad un’esperienza magnetica dalla travolgente personalità. Uno shooter che cavalca l’onda del cyberpunk anime anni ’90, gettando nel mixer un gameplay adrenalinico ed ultraviolento che trasuda un viscerale ed autentico carisma. Un po’ arcade classico ed un po’ moderno roguelite, il titolo sviluppato da HAMMER95 è un frutto peccaminoso al quale è impossibile resistere.

9.0

MULLET MADJACK


MULLET MADJACK è un piccolo capolavoro che attinge da idee già percorse per dar vita ad un'esperienza magnetica dalla travolgente personalità. Uno shooter che cavalca l'onda del cyberpunk anime anni '90, gettando nel mixer un gameplay adrenalinico ed ultraviolento che trasuda un viscerale ed autentico carisma. Un po' arcade classico ed un po' moderno roguelite, il titolo sviluppato da HAMMER95 è un frutto peccaminoso al quale è impossibile resistere.

PRO

Sintetizza perfettamente alcune delle migliori idee dai più celebri indie degli ultimi anni | Galvanizzante ed assuefacente | Citazionista e carismatico oltre ogni limite |

CONTRO

Non adatto a chi cerca gameplay più lenti e ragionati | Se non vi diletterete con ogni modalità ed extra, l'esperienza sarà piuttosto breve | Qualche minima sbavatura nel sistema di controllo |

4News.it è una fonte di OpenCritic.com, il più grande aggregatore internazionale di review dedicato al mondo dei videogames.

Ultimi Articoli

Articoli correlati