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Con il passaggio a Ghost Games, il franchise di Need for Speed ha perso la propria identità. I tre giochi pubblicati dallo sviluppatore svedese: Need For Speed (2015), Need For Speed Payback (2017) e Need For Speed Heat (2019) non hanno ottenuto il risultato sperato e non sono riusciti a riportare la serie ai fasti originari. A partire dallo scorso mese di febbraio, EA ha deciso – fortunatamente – di affidarsi nuovamente a Criterion Games per ridare linfa vitale alla serie racing arcade. Questa notizia ha mandato in visibilio i fan, in quanto Criterion è lo studio che ha realizzato alcuni dei migliori giochi di corse arcade moderni in circolazione.
Hot-Pursuit è il miglior Need for Speed su cui mettere le proprie mani
Per celebrare il suo ritorno, l’azienda ha deciso di puntare su un grande classico: Need for Speed: Hot Pursuit. Il titolo, è stato pubblicato nel 2010 e insieme a Burnout Paradise, rappresenta l’apice dei primi lavori di Criterion. È diventato immediatamente uno dei giochi NFS più amati nella lunga storia del franchise e siamo felice di dirvi che Hot-Pursuit è ancora il miglior Need for Speed su cui mettere le proprie mani.
Hot Pursuit predilige le corse arcade, quelle sfrenate, senza badare a quei tecnicismi tanto ricercati da altri titoli dello stesso genere presenti sul mercato. Per certi versi si tratta di un racing game essenziale che fa del gameplay – divertente e adrenalinico – il suo fiore all’occhiello. Non c’è alcun tipo di plot narrativo ma soltanto tante gare (aggiungiamo clandestine) da disputare, impreziosite da mirabolanti inseguimenti.
Pistoni e gasolio
Hot-Pursuit riesce a fare breccia nel cuore – alimentato da pistoni e gasolio – dei tanti storici appassionati della serie e sicuramente di qualche nuovo arrivato. Anche se le tipologie di gare disponibili non sono tantissime e soprattutto non risultano essere particolarmente complesse e strutturate, hanno una particolare magia che riesce a renderle fantastiche tanto da tenervi incollati davanti allo schermo. Che decidiate di selezionare una fiammante Porche 911 o una Bugatti Veyron 16.4 Super Sport, il feeling di guida è lo stesso.
L’obiettivo è quello di superare a tutta velocità i posti di blocco disseminati lungo il percorso dalla polizia, magari avvalendosi di tanti divertenti gadget, come strisce chiodate o impulsi elettromagnetici. Le fughe sono adrenaliniche e a dir poco pazze, caratterizzate da costanti scontri e tamponamenti – sia con le auto della polizia che con quelle dei piloti avversari e da svariate scorciatoie, alcune non sempre facilissime da vedere e da prendere se stiamo sfrecciando a 300 km/h.
Ogni tracciato può essere quindi completato normalmente o avvalendosi di alternative. Se si opta per quest’ultime è possibile avere un consistente vantaggio in termini di tempo sul giro e di posizionamento in classifica. Ogni sfida, è intensa al punto giusto. Ma se si vuole guidare senza pensare agli avversari è possibile affrontare le gare a tempo. Si tratta di eventi che richiedono al giocatore di raggiungere il traguardo in un certo lasso di tempo.
Ci sono tre diversi target: oro, argento e bronzo che verranno sbloccati a seconda di quanto tempo si impiegherà a raggiungere il termine della corsa. Inutile dirvi che per raggiungere il traguardo e ottenere il riconoscimento oro, è necessario premere a fondo il pedale dell’acceleratore e sfruttare al meglio le scorciatoie disponibili.
Detto questo, è possibile anche vivere l’esperienza indossando la divisa della legge, guidando quindi le auto della polizia. Sia chiaro, non si tratta di auto comuni ma di bolidi da centinaia e centinaia di cavalli galoppanti. L’obiettivo in questo caso, è quello di inseguire gli altri giocatori e metterli fuori gioco ad ogni costo, fra speronamenti e strisce chiodate. Avanzando di livello, il dipartimento riconoscerà i vostri meriti e metterà a disposizione nuovi interessanti giocattoli a quattroruote e supporto maggiore per fermare i corridori clandestini. Inoltre, è possibile affrontare gare cronometrate che funzionano allo stesso modo di quelle a tempo descritte in precedenza.
Need for Speed: Hot Pursuit Remastered è ancora il re dei giochi di corse arcade?
Dato che gli ultimi capitoli della serie non avevano entusiasmato praticamente nessuno, quando è stata annunciata la rimasterizzazione di uno dei migliori capitoli di sempre, c’era un po’ di preoccupazione. Per fortuna, Criterion ha consegnato un prodotto degno del nome Hot Pursuit. Non è perfetto, ma il sistema di guida è molto divertente ed è facile da padroneggiare. Per una serie che ha un così disperato bisogno di rimettere sulla carreggiata, questo è il primo passo verso un nuovo glorioso futuro.
Ovviamente ci sono alcuni difetti. Innanzitutto, la mancanza di varietà sia nelle modalità disponibili – corridore clandestino e poliziotto – e sia per quanto riguarda il numero di tracciati, un pochino striminzito se paragonato a quelli offerti da altri racing game arcade.
Se dovessimo basare la valutazione esclusivamente sull’effetto nostalgia – potremmo tranquillamente chiudere un occhio – ma dobbiamo essere obiettivi e dirvi che ci saremmo aspettati una maggiore varietà di piste giocabili. O qualche modalità che magari cambiasse le carte in tavola e che purtroppo – ad esclusione di qualche divertente modalità online – non c’è.
Vale anche la pena ricordare che il sistema Autolog che ha contribuito a rendere l’originale così interessante non sembra avere lo stesso peso nel 2020. Certo, è bello vedere i tempi dei propri amici in ogni gara e competere contro di loro. Tuttavia, è una feature abbastanza comune per i racing game moderni. Questo non vuol dire che l’Autolog sia da gettare via, è solo meno impressionante di quanto non fosse dieci anni fa.
A tutta velocità
Need for Speed: Hot Pursuit Remastered è ancora un buon gioco di corse e lo è sotto svariati punti di vista: divertimento, sistema di guida e parco auto (davvero ben fornito). Inoltre, questa versione rimasterizzata vanta una veste grafica rinnovata. Nello specifico, nella versione da noi provata, quella PC, ha una risoluzione che va dai 1080p al 4k con 60 fps granitici. Per quanto riguarda invece quella console, su PS4 e Xbox One, il gioco gira a 1080p e 30 fps mentre su PS4 Pro e Xbox One X permette di scegliere fra 1080p e 60 fps e risoluzione 4K a 30 fps.
Graficamente risulta essere bello a vedersi, soprattutto le livree delle auto – al netto di qualche lieve spigolosità – sono fatte abbastanza bene. Tuttavia, quando lo si paragona a giochi come Forza Horizon 4, è chiaro che risulti essere un po’ datato. Niente che non ci aspettassimo, sia chiaro, ma abbiamo preferito metterlo nero su bianco. Non sapremo veramente cosa può fare Criterion con la serie fino a quando non pubblicherà il primo vero e nuovo gioco della serie.
Detto questo, hanno aggiunto qualcosa che dovrebbe aiutare a mantenere il gioco vivo per un bel po’ di tempo. Infatti, Need for Speed: Hot Pursuit supporta completamente il gioco multipiattaforma. Questo, insieme a diversi aggiornamenti sulla qualità della vita, rende l’esperienza impossibile da non consigliare.
Commento finale
Need for Speed: Hot Pursuit Remastered non sarà il miglior racing game del mondo ma riesce a cavarsela bene anche a distanza di dieci anni dalla sua uscita. Ricordando il declino raggiunto dallo storico franchise negli ultimi anni, rappresenta il primo tassello della rinascita. Criterion è tornata ed è riuscita a proporre un prodotto di buona qualità che sicuramente sarà particolarmente apprezzato dai fan storici e in larga parte anche dai nuovi arrivati. Si spera che Criterion dopo questa remastered riesca finalmente a rimettere Need for Speed sulla retta via. Noi ci crediamo e non vediamo l’ora che un nuovo capitolo della serie possa sfrecciare su console e PC.