Saltando sui tetti
Per quanto riguarda il gameplay, potremmo parlare di due giochi completamente differenti. La parte action del titolo, quella più fedele alla impostazione di gioco della trilogia delle Sabbie del tempo, non rende merito ad una saga che si puo’ dire ha scritto la storia degli action game, e alle altre componenti del gioco; combattimenti ripetitivi nei quali tutto si riduce ad un forsennato alternarsi di calcio (tasto B o cerchio) e fendente con spada (X o quadrato), inframmezzati da qualche schivata, risultano tanto monotoni da far sentire il bisogno di superarli al più presto. A poco vale il tentativo di rendere il gameplay un po’ più profondo grazie all’inserimento di una componente di sviluppo del personaggio in relazione all’esperienza. I poteri acquisiti, seppure alcuni di questi piuttosto spettacolari, non sembrano poter far pendere la bilancia verso un giudizio positivo. Persino gli scontri con i boss di livello si riducono ad un button mashing contro i piedi del colosso di turno. Niente a che vedere con le spettacolari combo di 14 colpi viste in Prince of Persia, ma anche molto lontani da alcune produzioni recenti.
Discorso a parte va invece fatto per la componente platform e di puzzle solving del titolo, mutuata direttamente dalla precedente produzione in cell shading e implementata con alcune soluzioni davvero innovative e divertenti. Qui il gioco cambia esprimendo il massimo delle sue potenzialità.
Le abilità sovrannaturali acquisite dal principe nell’avventura e le vostre capacità di giocatori “d’esperienza” saranno fondamentali per affrontare un sapiente level design fatto di trappole e meccanismi, per superare i quali sarà necessario un tempismo perfetto e la capacità di controllare più pulsanti nello stesso tempo. La possibilità di manipolare l’elemento acqua ad esempio, vi permetterà, congelandola per un breve periodo, di creare veri e propri punti di appoggio, aste o muri di ghiaccio che siano, attraverso i quali raggiungere zone altrimeniti innarrivabili. La capacità di far comparire meccanismi e piattaforme e la capacità di compiere balzi poderosi in avanti, grazie ad una apposita abilità, faranno tutto il resto . I giocatori più smaliziati, riusciranno, padroneggiando a dovere queste abilità, a compiere evoluzioni senza soluzione di continuità davvero spettacolari e belle da guardare.
Il puzzle solving pur risultando abbastanza evoluto, non risulta mai stressante riuscendo ad appassionare anche coloro che non vorrebbero far altro che saltare di colonna in colonna e immergersi nuovamente nella parte platform del titolo, che, come già detto, è sicuramente la più riuscita .