Che siate fan o meno del titolo MOBA, League of Legends, possiamo assicurarvi che Ruined King: A League of Legends Story, pur condividendo la stessa lore, per essere goduto non richiede di una conoscenza approfondita della serie principale poiché è il gioco stesso ad accompagnarvi alla scoperta di questo meraviglioso mondo. Fatta questa dovuta premessa, passiamo al gioco vero e proprio.
Versione testata PS4
Sviluppato da Airship Syndicate (azienda statunitense nota per aver lavorato a titoli come: Battle Chasers: Nightwar e Darksiders Genesis) e pubblicato da Riot Forge, Ruined King: A League of Legends Story è uno spin-off di League of Legends di Riot Games, e pertanto in essa troverete quindi gli stessi personaggi e le ambientazioni del titolo originale.
Storia
La trama ruota, almeno appparentemente, intorno ad una premessa abbastanza semplice: sulla vivace città dei pirati Bilgewater, si è calata la Nebbia oscura (Black Mist) e la città rischia di fare la stessa fine delle Isole Ombra, una regione maledetta soggiogata da questa oscura forza corruttrice.
I protagonisti di Ruined King: A League of Legends Story, Miss Fortune, Illaoi, Pyke, Braum, Yasuo ed Ahri, tutti ritrovatisi per puro caso sull’isola – tranne Miss Fortune che ne governa la banda dopo la morte dell’ex tiranno Gangplank – sono accomunati dal medesimo obiettivo: fermare la Nebbia. Senza volervi svelare altro sui retroscena di questo incontro, sappiate che gran parte della trama ruota attorno alle circostanze che hanno portato i nostri eroi sull’isola e, approfondendo le stesse, avrete modo anche di approfondire la storia di ciascuno di essi.
Collegamenti con League of Legends
Se non conoscete i personaggi di League of Legends non dovete disperare. Come dicevamo infatti, anche se si tratta di una storia basata sulla lore del celebre MOBA, Ruined King vi accompagna passo a passo alla scoperta dei personaggi, delle loro storie, avventure ed i loro obbiettivi; inoltre si tratta di un gioco totalmente diverso dal punto di vista delle meccaniche, dove oltre al vostro obiettivo principale vi sono anche missioni secondarie, chiacchierate con altri personaggi ed esplorazioni della mappa.
Bilgewater, la protagonista assoluta
Protagonista assoluta del gioco di Airship Syndicate è sicuramente la città di Bilgewater. La città abbarbicata sugli scogli, abitata da ogni genere di lestofanti, dai cacciatori di serpenti ai contrabbandieri, è infatti una fonte inesauribile di avventure e scoperte. Avventurandovi e perdendovi tra i suoi sentieri, porti, quartieri eleganti e dungeon misteriosi, scoprirete anfratti e paesaggi di rara bellezza che vi porterete nel cuore, soprattutto se siete appassionati della lore di League of Legends. E già “perdendovi”, in senso letterale, perchè alle dimensioni considerevoli del mondo di gioco non fa da contrappeso un adeguato sistema di mappe, che vi aiuti a ritrovare la strada. La mappa mostra le diverse zone dell’area in cui ci si trova, ma la mancanza di un sistema di viaggio veloce verso luoghi già visitati rende a volte l’esperienza un po’ frustrante. Il sistema delle Gondole che permette di attraversare rapidamente la città, è infatti molto limitato permettendo l’accesso a tale sistema di viaggio veloce solo in determinati punti della mappa, e solo verso altri punti specifici.
Tuttavia è proprio grazie a questa assenza che è possibile godersi maggiormente l’isola, e approfondire le storie dei personaggi del gioco.
Passiamo al combattimento
Il nucleo funzionale del gameplay di Ruined King: A League of Legends Story, ruota intorno ai combattimenti. Durante le vostre investigazioni e le vostre sortite in giro per la mappa, vi imbatterete in moltissimi combattimenti, che costituiscono anzi la principale attività del gioco.
Si tratta del classico combattimento a turni in cui è richiesta una meticolosa attenzione al proprio potenziale e al lavoro di squadra. Ogni campione ha la propria abilità, ad esempio: Miss Fortune può colpire un singolo campione o più di uno, Illaoi può usare una delle sue abilità per curare gli alleati, Braum può difendere uno o più alleati con lo scudo e così via. L’alta specializzazione dei personaggi di Ruined King rende fondamentale quindi, non solo prestare attenzione al tempismo nell’utilizzo delle abilità del team, ma anche studiare le abilità degli avversari pensando con il dovuto anticipo le possibili contromosse.
Il core delle possibilità di attacco e difesa di ciascun personaggio è rappresentato da tre diverse abilità: Abilità istantanee, Abilità in Corsia e Ultimate. Le abilità istantanee sono abilità che infliggono danni, costruiscono il misuratore di Ultimate e offrono altri vantaggi. Le Ultimate sono gli attacchi più potenti che portano solitamente ad un attacco devastante e mortale.
Le abilità in corsia rappresentano, invece, il meccanismo principale con cui il vostro team attacca e difende. Sebbene il nome ricordi quello delle corsie di League of Legends, il riferimento è solo nominale in realtà i fan degli JRPG noteranno una certa somiglianza più con sistema della “sequenza temporale”, di titoli come ad esempio Final Fantasy X, in cui è possibile vedere l’ordine in cui tutti andranno in combattimento.
Il meccanismo di funzionamento è il seguente: tre barre sul terzo inferiore dello schermo, rappresentano diverse caratteristiche del personaggio: la corsia superiore è la Velocità, quella centrale è l’Equilibrio e quella inferiore è la Potenza. Gli attacchi in corsia vengono assegnati a una di queste tre corsie quando vengono scelti, e la corsia selezionata influenza alcuni elementi dell’abilità. Attaccando nella corsia Velocità, per esempio, il turno dell’eroe è più veloce, ma a spese dei danni inflitti, degli HP curati e così via. La corsia Power, come si può intuire, è l’opposto, ritardando il turno dell’eroe ma buffando l’attacco. La corsia Equilibrio è quella predefinita e offre una via di mezzo tra le altre due.
Il comportamento degli avversari funziona allo stesso modo, utilizzando le corsie di attacco e difesa, ma alcuni nemici hanno anche una ulteriore abilità che gli consente trasformare sezioni di una certa corsia in un’area di pericolo. Se pertanto il nemico attiva tale area di pericolo tutti i personaggi che finiscono all’interno della zona quando si innesca ne sono colpiti. E’ possibile ad esempio subire danni aggiuntivi, effetti di stato, guarigione, aumento delle statistiche.
Il sistema ci è apparso, per la verità, un po’ più confusionario di quello che dovrebbe effettivamente essere. Ad esempio, le icone nella corsia, nella parte inferiore dello schermo, ci sono apparse molto piccole e poco intuitive quasi fossero state messe di proposito per confondervi. Tuttavia è indubbio che questo sistema garantisce una certa varietà negli scontri ed un aumento del valore strategico delle vostre azioni, il che aumenta sensibilmente il grado di coinvolgimento del giocatore.
Se il combattimento a turni vi annoia, oppure non volete capirne le dinamiche più di tanto, il titolo offre la possibilità di aumentare la velocità del combattimento. Questo può aiutare tantissimo ad esempio quando non vi va di barcamenarvi nell’ennesimo scontro e volete solo continuare ad esplorare la mappa.
Vincendo gli scontri e accumulando esperienza avrete la possibilità di forgiare il vostro campione come più vi aggrada. L’equipaggiamento può essere acquistato o trovato nei dungeon e cambiato al volo, dando ai personaggi che lo indossano un aumento istantaneo delle statistiche. Salendo di livello i personaggi ricevono punti abilità per il set di mosse unico di ciascuno, così come rune che possono essere assegnate per aumentare le statistiche. Tuttavia, quando si è raggiunto un buon livello con il proprio personaggio, questo incide profondamente sulla difficoltà degli scontri che a volte appaiono sin troppo semplici. Tuttavia il gioco ha pensato anche a questo introducendo il sistema delle ondate multiple. Attaccando un gruppo di nemici segnalati con una catena sulla propria testa, andrete infatti ad affrontare diverse ondate di nemici che vi metteranno a dura prova.
Comparto tecnico
La particolarità del gioco sta soprattutto nella combinazione di diversi stili grafici. Il gioco utilizza infatti durante le fasi esplorative una classica visuale isometrica dall’alto, mentre durante le fasi di combattimento la telecamera sposta di lato, nello stile dei classici JRPG a turni. Le contaminazioni, tuttavia, non finiscono, perchè durante i dialoghi lo stile cambia ancora ed i personaggi si trasformano in anime dettagliatissimi, per diventare linee più abbozzate durante i flashback. Tali scelte stilistiche rispondono al preciso scopo di guidare il giocatore in una certa atmosfera: i flashback in scala di grigi, ad esempio rendono l’idea di una situazione più introspettiva, nei dialoghi, invece, i colori tendono ad anticipare, l’esito positivo o negativo dell’incontro.
Entusiasmante? Beh dipende…
Ruined King: A League of Legends Story è un ottimo spin-off del gioco principale il cui vero punto di forza è rappresentato da un sistema di combattimento profondo e interessante che richiede un certo grado di strategia e un po’ di tempo di adattamento per poter essere compreso e dominato. Non è un titolo nato per spingervi a passare al MOBA, assolutamente, ma è utile a fornire al giocatore uno spaccato dell’enorme lore di League of Legends, tant’è che una volta terminato sentirete il bisogno di saperne di più. Tutti gli enigmi, i misteri e collegamenti servono a farvi comprendere che League of Legends è molto più di un MOBA o gioco a turni, ma una storia che può essere anche solo raccontata.
Commento finale
Chi vi scrive, nell’emettere un giudizio finale sul titolo, non può di certo esimersi dall’evidenziare che lo stesso è evidentemente influenzato dall’amore incondizionato verso League of Legends, che si protrae oramai sin dalla Season 1. Tuttavia, anche a voler fare a meno di tale condizionamento, è impossibile non riconoscere i grandi meriti della produzione di Airship Syndicate, che ha saputo muoversi sul sacro suolo di League of Legends con rispetto e ammirazione, ma senza paura, realizzando un piccolo capolavoro di JRPG che, pur attingendo alla lore sconfinata del titolo, se ne distacca nelle meccaniche di gioco.
Di Ruined King: a League of Legends Story abbiamo particolarmente apprezzato ovviamente il sistema di combattimento, ma anche lo stile e la meravigliosa isola di Bilgewater. A voler trovare qualche difetto, possiamo sicuramente dire che l’abbiamo trovato un po’ troppo pieno di flashback, quando invece avremmo preferito più evoluzione nella storia principale, che risulta anche fin troppo frequentemente interrotta da un eccessivo numero di scontri (il combattimento alla velocità in questo senso è stata una salvezza).
In definitiva non possiamo che raccomandare a tutti i fan di League of Legends, Ruined King, ma non solo; il titolo è infatti uno dei più interessanti JRPG pubblicati negli ultimi anni e se siete anche solo amanti di questo genere dovete assolutamente provarlo. Se poi riuscirete a farvi coinvolgere nella sua lore, rappresenterà inoltre anche un eccezionale strumento per entrare nello straordinario universo di League of Legends.