Recensione Samurai Warriors 5

Versione testata: PS4

Samurai Warriors 5 è l’ultimo capitolo della celebre saga che ci porta a lottare nel Giappone feudale nei panni dei più famosi samurai dell’epoca. Sin dal 2004, con il primo titolo su Playstation 2 e Xbox, Samurai Warriors è rimasto iconico per lo stile action frenetico e per i collegamenti con la storia giapponese.

Con questo nuovo capitolo, Koei Tecmo torna a confermare tutte le qualità che hanno reso indimenticabile questa saga.

One Man Army

Il gameplay di Samurai Warriors 5 rimane fedele ai canoni della saga, mettendoci nei panni di un potente samurai che da solo è in grado di annientare interi eserciti. Inizialmente potremo utilizzare soltanto Nobunaga Oda, ma il gioco mette a disposizione oltre 30 samurai utilizzabili. Non tutti sono tuttavia disponibili durante la storia, molti di essi saranno infatti utilizzabili solamente nella Free Mode, una modalità che ci permette di rigiocare i livelli per completare gli obiettivi mancanti e sbloccare ulteriori bonus.

Anche la struttura a livelli non cambia rispetto ai suoi predecessori, dividendo la storia in capitoli e i capitoli in livelli. All’interno di ogni livello dovremo uccidere centinaia di nemici e portare a termine gli obiettivi della missione, in modo da far trionfare la nostra fazione e proseguire nella nostra missione.

Durante le battaglie, il gioco procede tramite combo da migliaia di colpi che coinvolgono decine di nemici per volta e attacchi speciali come il Musou Gauge che infliggono molti danni proseguendo nelle combo.


Il Giappone feudale

La storia di Samurai Warriors 5 è ambientata durante il periodo Sengoku, e si concentra particolarmente negli anni del cosiddetto incidente di Honnō-ji. L’anno è il 1582 e Hashiba Hideyoshi si appresta ad assediare il castello di Takamatsu. Nobunaga e il suo esercito si schierano in difesa del castello e lottano strenuamente nel tentativo di difenderlo.

I giocatori dovranno intraprendere una serie di missioni per aiutare Nobunaga e le sue truppe a respingere i nemici. Sebbene nel primo capitolo potremo giocare soltanto con quest’ultimo, a partire dal secondo capitolo della storia potremo scegliere anche gli altri samurai che incontreremo nelle nostre battaglie e sfruttarli come rinforzi o come personaggio principale.

La narrazione è molto interessante e ci porta alla scoperta di una parte di storia giapponese che, soprattutto in Occidente, è poco conosciuta ai più. Purtroppo però, Samurai Warriors 5 non dispone di una localizzazione italiana e la narrazione, oltre a tutti i menu di gioco, è disponibile solamente in inglese. Oltre ad essere un problema per chi non conosce la lingua inglese, questa scelta rende il titolo poco fruibile anche per chi comprende la lingua.

Molti dialoghi si svolgono infatti durante le battaglie e, nella frenesia degli scontri, risulta quasi impossibile leggere i sottotitoli e colpire decine di nemici allo stesso tempo. A quasi 20 anni dall’uscita del primo capitolo ci saremmo aspettati qualcosa in più da parte di Koei Tecmo.

Nulla da ridire invece per quanto riguarda le scene di intramezzo che presentano una trama scritta in bello stile e ricca di colpi di scena.


La via del samurai

Sotto l’aspetto tecnico, Samurai Warriors 5 presenta alcuni elementi interessanti, anch’essi tipici della saga. In particolare è interessante la possibilità di upgradare gli edifici, in modo da sbloccare miglioramenti più efficaci.

All’interno del titolo esiste infatti una sorta di castello metaforico, all’interno del quale abbiamo a disposizione tutta una serie di strutture che ci aiutano nelle nostre battaglie. Dal dojo nel quale possiamo allenare i nostri personaggi, al fabbro che migliora la nostra maestria con le armi e la loro efficacia. Tutti questi edifici hanno un livello progressivo, che si può aumentare spendendo monete d’oro e usando materiali trovati in battaglia. Ad ogni miglioramento corrispondono ovviamente dei vantaggi per il giocatore.

Tra le strutture, una delle più importanti è il dojo. Qui possiamo investire i punti abilità per potenziare i nostri samurai, oltre ad utilizzare l’esperienza in stock per poter aumentare il livello dei personaggi che non usiamo di frequente.

Dopo ogni battaglia, infatti, i nostri personaggi ottengono esperienza e maestria con le armi che viene immagazzinata in modo da poterla spendere nel dojo. In questo modo, quando sblocchiamo dei personaggi che hanno un livello basso rispetto a quelli che usiamo di solito, potremo facilmente farli progredire utilizzando queste scorte per poi sfruttarli in battaglia evitando che i nemici siano troppo più forti di noi.

Anche i punti abilità sono condivisi tra i diversi personaggi e si possono spendere liberamente per aumentare le statistiche dei nostri samurai. In questo caso, ci sono dei limiti di livello che ci impediscono di portare immediatamente un personaggio al massimo delle abilità. Le skill più potenti si sbloccano infatti solo al raggiungimento di una soglia (la prima è al livello 10) e acquistando quelle che le precedono nell’albero.


Katane e pennelli

Una menzione a parte la merita lo stile grafico del gioco che richiama la pittura giapponese. Samurai Warriors 5 ha infatti una tecnica visiva molto elegante che trova le sue radici nei classici dipinti nipponici. I tratti sono caratterizzati da molti colori accesi e linee che sembrano frutto di pennellate.

Più che in gioco, lo stile si nota durante i caricamenti o i menu che precedono le battaglie, ricchi di immagini statiche nelle quali risalta la scelta stilistica del team di Koei Tecmo. Nelle cutscene e durante il gameplay lo stile diventa meno predominante ma rimane abbastanza fedele a questa estetica.

Il comparto grafico, durante le battaglie, si comporta bene e riesce quasi sempre a gestire la gran mole di nemici presenti contemporaneamente su schermo. Non abbiamo riscontrato rallentamenti o cali di qualità generali. Allo stesso modo non abbiamo notato glitch durante gli scontri, con i colpi che arrivano sempre precisi in animazioni credibili e pulite.


Commento finale

Samurai Warriors 5 è un titolo che proviene da una lunga tradizione consolidata. Pur avendo mantenuto tutte le caratteristiche che hanno reso iconica la saga, il titolo di Koei Tecmo non riesce a stupire fino in fondo. Ad un gameplay frenetico, una bella storia e un ottimo stile grafico fanno infatti da contraltare un atteggiamento eccessivamente conservativo.

Per chi si avvicina alla saga per la prima volta, il titolo è sicuramente divertente e piacevole da giocare. Le svariate mosse e le combo lunghissime rendono questo hack n slash unico nel suo genere. Allo stesso modo, avere così tanti personaggi tra cui scegliere, ognuno dei quali specializzato in una differente disciplina e arma, contribuiscono a variare ancora di più il gameplay.

Promosso anche il lato GDR/gestionale che ci permette di spendere punti abilità e monete d’oro per potenziare le abilità dei nostri samurai e le strutture della nostra base. Quello che lascia perplessi è la mancanza di una localizzazione in italiano e la quasi totale assenza di novità significative nel gameplay. Per una saga che va a vanti da quasi 20 anni, adagiarsi sugli allori non è mai un bene e Samurai Warriors non fa eccezione.

7.5

Intelligente ma non si applica


Samurai Warriors 5 è un titolo che proviene da una lunga tradizione consolidata. Pur avendo mantenuto tutte le caratteristiche che hanno reso iconica la saga, il titolo di Koei Tecmo non riesce a stupire fino in fondo. Ad un gameplay frenetico, una bella storia e un ottimo stile grafico fanno infatti da contraltare un atteggiamento eccessivamente conservativo.

Per chi si avvicina alla saga per la prima volta, il titolo è sicuramente divertente e piacevole da giocare. Le svariate mosse e le combo lunghissime rendono questo hack n slash unico nel suo genere. Allo stesso modo, avere così tanti personaggi tra cui scegliere, ognuno dei quali specializzato in una differente disciplina e arma, contribuiscono a variare ancora di più il gameplay.

Promosso anche il lato GDR/gestionale che ci permette di spendere punti abilità e monete d’oro per potenziare le abilità dei nostri samurai e le strutture della nostra base. Quello che lascia perplessi è la mancanza di una localizzazione in italiano e la quasi totale assenza di novità significative nel gameplay. Per una saga che va a vanti da quasi 20 anni, adagiarsi sugli allori non è mai un bene e Samurai Warriors non fa eccezione.


PRO

    - Gameplay coinvolgente e frenetico
    - Ottimo stile grafico
    - Comparto tecnico impeccabile

CONTRO

    - Manca la localizzazione in italiano
    - Nessuna novità significativa nel gameplay

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