Negli ultimi tempi, complice l’arrivo dalla Cina di soluzioni sempre più economiche, è esploso anche nel nostro paese il fenomeno delle custom Keyboard, tastiere in un certo senso “artigianali” che l’utente ha la possibilità di customizzare in ogni più piccolo aspetto: dal tipo di switch, agli stabilizzatori, passando naturalmente per il layout dei tasti e per il materiale dei keycaps.
Questo permette di creare combinazioni assolutamente personalizzate e perfette per il proprio modo di digitare e giocare nella consapevolezza che il nostro unico elemento di contatto fisico con il nostro computer è appunto la nostra tastiera e il nostro mouse.
La Epomaker TH80 con switch Gateron Pro Gialli si presenta come una soluzione di alta qualità pre assemblata dallo specialista Epomaker che, pur rimanendo estremamente personalizzabile (dai keycaps, agli switch, al layout) e mantenendo altissimo lo standard qualitativo di costruzione, permette di superare tutti i “fastidi” dell’assemblaggio fatto in casa.
Questa recensione dettagliata esplorerà le specifiche tecniche, il design, le prestazioni e il software di personalizzazione di questa tastiera, mettendola a confronto con altri prodotti simili sul mercato.
Specifiche Tecniche
La Epomaker TH80 è una tastiera 75% a 80 tasti, comunemente nota come tastiera tenkeyless (TKL). Questo significa che non ha un pad numerico sulla destra, e vi permette di risparmiare spazio sulla scrivania liberandolo per il mouse. Le sue dimensioni sono di 36 cm in lunghezza, 14 cm in larghezza e 4 cm di altezza (nel punto più basso l’altezza è di 2,3cm), con un peso di 1 kg, indicativo della sua costruzione solida e del suo robusto telaio in alluminio.
Dimensioni | 36 cm x 14 cm x 4 cm |
Peso | 1 kg |
Layout | ANSI |
Keycaps | PBT Double-shot |
Switch | Gateron Pro Gialli |
Hotswap | Sì |
Stabilizzatori | A vite, prelubrificati di fabbrica |
Gasket | No |
Sound-dampening | Schiuma ad alta densità |
Connessioni | USB-C, Bluetooth 5.0 (fino a 3 dispositivi), wireless con dondle 2,4ghz |
Il layout della tastiera in prova è ANSI con un profilo dei tasti di tipo MDA (in fondo a questo articolo trovate una comoda infografica che spiega il significato del profilo MDA) . Il nome esatto di questo modello con colorazione della barra spaziatrice, del tasto ESC e del tasto Enter, in colore giallo, è “Theory – MDA”, mentre la versione Theory – MDA v2, è in una altrettanto piacevole colorazione gradient da beige a indaco, ma è possibile scegliere anche il layout ISO dal sito Epomaker.
Sempre in fase di configurazione gli utenti possono scegliere tra diversi tipi di Switch, ovvero queli proprietari di Epomaker: i Flamingo (Linear) o Budgerigar (Tactile) oppure i Gateron Pro Neri, Blu, Marroni, Rossi o Gialli.
Gli switch utilizzati nella tastiera in prova sono i Gateron Pro Gialli, noti per la loro linearità e una forza di attuazione di 50g. Questo rende la digitazione silenziosa e fluida, con un ritorno rapido dei tasti alla posizione di riposo. Gli switch equipaggiati sul nostro modello sono a 3 poli, ma è possibile optare per questa tastiera anche per quelli a 5 poli. La Epomaker TH80, infatti, supporta l’hot-swapping, permettendo di sostituire gli switch senza bisogno di saldatura.
I keycaps sono realizzati in PBT (Polybutylene Terephthalate), un materiale resistente che non ingiallisce o si consuma facilmente nel tempo. A differenza del processo double-shot in cui le lettere sono “infuse” con un secondo strato di plastica, il processo Dye-shot è più economico e consiste in una stampa per sublimazione delle lettere sul keycap. In questo modo, poichè l’inchiostro trasformato in gas attraverso il processo di sublimazione penetra nella plastica in maniera molto più profonda, anche dopo migliaia di digitazioni il lettering non svanisce.
Gli stabilizzatori sono a vite e prelubrificati, per una digitazione stabile e un rumore minimizzato. Non c’è un sistema di gasket mount, ma la tastiera è dotata di una sound-dampening foam per minimizzare la risonanza.
La Epomaker TH80 infatti utilizza uno strato di schiuma assorbente ad alta densità per migliorare la qualità del sound, che come vedremo è davvero eccellente. La combinazione tra il pannellino di schiuma ad alta densita, stabilizzatori switch e keycaps rendono la tastiera in oggetto un’opzione eccellente per gli utenti che desiderano un’esperienza di digitazione silenziosa, come quelli che lavorano in spazi condivisi o che lavorano spesso a tarda notte quando gli altri potrebbero dormire.
In termini di connettività, la TH80 offre sia una connessione USB-C che una connessione wireless via Dongle 2,4 ghz o Bluetooth 5.0. In quest’ultimo caso è possibile associare la tastiera a tre dispositivi contemporanemanete e switchare dall’uno all’altro attraverso la digitazione della combinazione TASTO FN + 1, 2 o 3: un’opzione eccellente per chi lavora su più piattaforme.
Il dongle wireless, in maniera molto intelligente può essere conservato in un apposito spazio sotto la tastiera stessa.
Contenuto della Confezione
La confezione della TH80 include la tastiera, il manuale di istruzioni, un cavo USB-C di colore bianco rivestito con guaina in tessuto e della lunghezza di circa 1,5 metri, un puller per la rimozione degli switch e dei keycaps, quattro switch Gateron Pro Gialli aggiuntivi e 8 tasti aggiuntivi (tra cui quelli specifici per Mac).
Software di Personalizzazione e Illuminazione RGB
Nel nostro test abbiamo incontrato qualche difficoltà con il software di personalizzazione Epomaker Driver (v. 1.2.69). L’ultima versione scaricata, infatti, non si avvia correttamente nella nostra configurazione ma resta bloccata sulla schermata iniziale. Non è stato possibile, pertanto, valutare con completezza il sofware di personalizzazione. Stando a quanto abbiamo verificato online, il problema purtroppo non è isolato e pare che un aggiornamento firmware possa risolvere il problema. Purtroppo però dalla pagina di supporto Epomaker non siamo riusciti ad accedere al firmware giusto, né alla procedura per effettuare l’aggiornamento, il che ci lascia con una tastiera, sostanzialmente “monca”.
Quanto all’illuminazione RGB, invece, è possibile selezionare uno dei 18 preset disponibili direttamente tramite la pressione della combinazione “FN + \”. I LED sono luminosi e vividi, anche se gli effetti RGB sono piuttosto standard. E’ possibile impostare schemi di colore individuali per ogni tasto, ma purtroppo questa funzionalità è disponibile solo con il software Epomaker che, come abbiamo detto, non è stato possibile avviare correttamente.
Confronto con Altre Tastiere
Nella stessa fascia di prezzo, quella intorno ai 100 euro la TH80 si confronta con altri mostri sacri del settore, come l’apprezzatissima Keychron K8, superando quest’ultima sia dal punto di vista della qualità costruttiva che in termini di possibilità di personalizzazione.
Esperienza di digitazione
La Epomaker TH80 equipaggiata con gli switch Gateron Pro Gialli ci ha offerto una delle migliori esperienze di digitazione che ci sia mai capitato di provare su una tastiera professionale. La digitazione è fluida, veloce, silenziosissima. Il suono è delicato e ovattato grazie alla presenza dell’abbondante strato di schiuma ad alta densità utilizzata nella tastiera e che ne porta il peso addirittura a sfiorare il KG, anche se il campione audio che potete trovare qui sotto, a causa delle caratteristiche del microfono utilizzato, uno Shure Beta57, potrebbe non rispecchiarne al 100% il sound. I tasti sono ampi e il formato 75% pur liberando tanto spazio sulla scrivania, non vi fa mancare nulla o quasi.
La qualità dei Keycaps in PBT è eccellente, anche se il lettering è un po’ “sguaiato”, nel senso che le lettere forse sono anche un po’ troppo grandi e bold. Questo è però un giudizio puramente estetico, pertanto il lettering e l’ aspetto un po’ retrò potrebbe piacere a qualcuno.
Altro elemento che purtroppo non ci è piaciuto è l’assenza di keycaps shinetrough il che rende più difficile la digitazione di sera. In assenza di una qualche forma di illuminazione, infatti è davvero difficile rendersi conto dei tasti, e per coloro che non hanno particolare dimestichezza con il layout TKL Ansi, potrebbe essere un po’ difficile l’adattamento all’inizio.
La presenza inoltre di led “south facing” cioè posizionati nella parte bassa dello switch, o se volete, rivolti verso di voi, impedisce di avere una visione chiara dei tasti, anche utilizzando keycaps shinetrough.
La rotellina multimediale in metallo di colore rosso, restituisce un buon feedback tattile permettendo di regolare con semplicità e precisione il volume.
Commento finale
Epomaker TH80 è una delle tastiere più piacevoli sulle quali si siano posate le nostre dita. Abbiamo apprezzato il feeling dei tasti, la robustezza e il peso, gli ottimi switch Gateron Pro Gialli ma soprattutto il sound ovattato. Digitare su di una tastiera così è un piacere, peccato per l’assenza di Keycaps shinetrough e soprattutto per l’impossibilità di utilizzare il software di personalizzazione, elemento questo che ci lascia con una tastiera “monca” di un elemento importante. L’assenza di questi due problemi, infatti, avrebbe potuto davvero far sfiorare a questa tastiera il perfect score.
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