Per gli amanti dei picchiaduro, soprattutto quelli che preferiscono la declinazione 2D del genere, il 2023 è stato un anno strabiliante grazie ai ritorni in grande stile di Street Fighter e Mortal Kombat (QUI trovate la nostra recensione di Street Fighter 6, QUI quella di Mortal Kombat 1) ed alla graditissima sorpresa Granblue Fantasy Versus Rising (ancora, QUI la nostra recensione). Ed il 2024 è ripartito proprio alla stessa maniera, con il ritorno in pompa magna, questa volta, del re dei picchiaduro 3D: TEKKEN 8.
L’ultima fatica dello studio guidato da Katsuhiro Harada riesce a mantenere inalterata o, addirittura, riesce ad innalzare la classica profondità della serie, ma altresì si propone il compito di essere il capitolo d’introduzione perfetto per i neofiti. Come? Grazie ad una, sola, geniale novità: il sistema Heat. Ma come è possibile che TEKKEN 8 sia al tempo stesso il più profondo, ma anche il più adatto ai neofiti? Non vi resta che continuare la lettura per scoprirlo!
TEKKEN 8 è disponibile dallo scorso 26 gennaio 2024 su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.
Versione testata: Xbox Series X|S
Heat Waves
TEKKEN, a differenza di Street Fighter, è sempre stato un brand molto conservativo. Mentre la serie di Capcom ad ogni uscita ha introdotto novità tali da rendere i capitoli, pad alla mano, molto diversi tra loro, quella di Bandai Namco non ha mai abbracciato tale approccio… fino ad oggi.
TEKKEN 8, come giusto che sia, presenta le stesse fondamenta delle precedenti iterazioni del franchise, ma l’introduzione del sistema Heat riesce a dare uno scossone a tutto il paradigma ludico come mai prima d’ora nella serie.
Ma cosa è? Molto semplicemente, un insieme di meccaniche che di fatto rendono più leggibili le varie fasi di uno scontro e fungono da “linee guida” per i neofiti nel mare magno di soluzioni offensive e difensive di cui è stracolma, da sempre, l’opera di Harada e soci.
Ora il videogiocatore meno avvezzo non dovrà più, almeno inizialmente, destreggiarsi tra centinaia di stringhe con proprietà diverse. Bensì dovrà limitarsi a studiare i metodi di attivazione e di utilizzo del sistema Heat del proprio personaggio. Proprio per questo motivo, pensiamo che TEKKEN 8 sia il capitolo del brand più accessibile, che rappresenti l’entry point migliore per chi vuole imparare a giocare a TEKKEN.
A tal proposito, volevamo segnalare la presenza dei comandi semplificati, utilizzabili in tutte le modalità di gioco. A differenza dei comandi moderni di Street Fighter 6, però, che permettevano di impostare il game plan al videogiocatore, questi di TEKKEN 8 si limitano a permettere l’esecuzione di una singola combo o di un counter premendo un solo tasto, senza possibilità di “alterare” l’offensiva. Ne consegue una scarsa utilità, superate le prime ore di gioco.
Ben più importante, invece, in ottica “avvicinamento”, la modalità Replay e suggerimenti che ci permetterà di salvare i replay, “entrarci” e correggere i nostri errori, con tanto di suggerimenti specifici come ad esempio le punizioni consigliate. Pensiamo sia una delle trovate più geniali degli ultimi anni.
Ma perché nell’introduzione abbiamo detto che il sistema Heat, contemporaneamente, innalza la profondità del titolo? Quando un lottatore “entra” in modalità Heat (una volta a round, per un periodo limitato) acquista nuove mosse o alcune cambiano le proprietà (perfino i frame). Questo vuol dire che se da un lato, come detto, il sistema Heat funge da “evidenziatore”, dall’altro raddoppia le possibilità, e di conseguenza i matchup.
Ovviamente il sistema presenta varie sfumature, tra Heat Burst, Heat Engager e Heat Smash, ma per non scadere in troppi tecnicismi, sappiate che il gioco riesce a spiegarvi tutto in maniera impeccabile. Quello che ci teniamo a dire è che la sua duplice funzione ci ha letteralmente stregato. Pensiamo sia l’introduzione più impattante che ha ricevuto la serie nel corso della sua quasi trentennale esistenza.
Per quanto riguarda il bilanciamento, è ovviamente presto per tirare le somme. Se proprio vogliamo sbilanciarci, pensiamo che dei 32 lottatori forse solo Jun e Dragunov hanno qualcosa in più degli altri. E visto che abbiamo parlato di roster, concludiamo la parentesi relativa al gameplay con una breve presentazione dei 3 nuovi lottatori. Victor è un personaggio adatto ai neofiti, forse quello con cui si riesce a “scombare” più facilmente. Azucena è molto particolare a causa delle sue stances che la rendono molto “sfuggente”. Infine Reina, la nostra preferita dei nuovi, è una Mishima in piena regola, e pensiamo sia il personaggio più complesso del roster.
90’s Vibes
L’offerta contenutistica single player di TEKKEN 8 è massiccia. Prendendo il pad in mano ci è sembrato di tornare indietro di 25 anni quando rientrati da scuola accendevamo la mitica PlayStation per giocare a TEKKEN 3.
La storia principale, chiamata Il Risveglio dell’oscurità, racconterà un’ulteriore puntata dell’infinita telenovela dei Mishima. Nelle 4/5 ore richieste per completarla assisteremo a momenti talmente spettacolari, galvanizzanti e dal ritmo serrato che vi sembrerà di guardare Dragon Ball.
Tale spettacolarizzazione si riflette anche sul gameplay, semplificato in termini di esecuzione e ricco di QTE. Le classiche combo qui richiedono meno skill manuale, riducendosi, in alcune sezioni, ad un button smashing ignorantissimo.
L’eccessivo trash e le tante domande senza risposta potrebbero fare storcere il naso ad una fetta di pubblico. Noi personalmente abbiamo apprezzato tantissimo la modalità per l’eccessiva esagerazione che permea ogni minuto del racconto. Di fianco alla storia principale troviamo poi gli Episodi Personaggio, una serie di scontri da 5 con filmato d’apertura e chiusura che raccontano i classici What If come nella modalità Arcade dei precedenti. Modalità Arcade vera e propria che è comunque presente anche in questo ottavo capitolo sotto forma di una serie di 8 scontri senza premessa narrativa.
L’altro contenuto single player di rilievo è la Quest Arcade. Parliamo di una specie di tutorial contestualizzato che ci insegnerà le basi del gioco. Tramite la creazione di un avatar che ci rappresenterà dovremo conquistare diverse sale giochi e diventare i campioni di TEKKEN 8. All’interno di questa modalità sbloccheremo anche la Super battaglia fantasma (alla quale poi si potrà accedere anche dal menu principale). In questa modalità potremo sfidare dei lottatori che replicheranno i comportamenti degli sviluppatori ma anche dei videogiocatori che sfideremo poi online. E potremo allenare anche il nostro “doppelganger”, ovviamente.
Per finire, oltre all’Allenamento e al Versus classici, ritorna il tanto amato TEKKEN Ball. All’interno di un campo da beach volley dovremo utilizzare le mosse dei lottatori per colpire la palla nella maniera più violenta per colpire l’avversario e prosciugarli la barra della vita. Un piacevolissimo divertissement che aiuta a spezzare la tensione.
L’offerta contenutistica single player, dunque, è mastodontica. Campagna cinematografica ed esagerata, affiancata da tante side-story. Quest Arcade che “allena” il videogiocatore, anche per quanto riguarda vivere il lato più “eSports” del prodotto. E tutte le altre modalità più classiche. Ce n’è davvero per tutti i gusti.
Welcome to the New Era
Anche il comparto online non è da meno. Il cuore pulsante del multiplayer è la Lounge. Controllando il nostro avatar della modalità Quest Arcade potremo entrare in una sala giochi virtuale e sfidare avversari in tante modalità differenti (sfide classificate, libere, tornei, persino incontri di TEKKEN Ball), in maniera simile a quanto accade nel Battle Hub di Street Fighter 6.
Fortunatamente, a differenza del capitolo precedente, tutto funziona in maniera più che egregia. Finalmente anche TEKKEN è entrato nella Nuova Era, quella dominata dalla competizione online a discapito delle sfide fianco a fianco sullo stesso divano (“ahinoi” e “per fortuna”, in egual misura).
Il matchmaking è impeccabile, i caricamenti, anche grazie all’ottimizzazione dell’engine sono immediati e permettono di dare la rivincita senza aspettare svariati secondi. Ed anche il netcode è abbastanza stabile, seppur non perfetto. Il mai troppo lodato rollback funziona più che bene, nonostante le difficoltà di applicare tale tecnica, basata su un sistema predittivo che va a correggere il lag, ad un gioco così complesso e con la terza dimensione.
Non parliamo di un comparto online ineccepibile come quello di Street Fighter 6 o Granblue Fantasy Versus Rising, ma ci siamo molto vicini. Menzione d’onore per le tante features Quality of Life che permettono di ridurre ancora di più le poche instabilità riscontrabili (filtri per le connessioni, filtri per il crossplay, liste di blocco, etc.).
Blinding Lights
Il comparto audio-visivo di TEKKEN 8 è mostruoso. Parliamo di uno dei titoli graficamente più appaganti mai usciti sul mercato con uno dei migliori sound design mai realizzati.
I lottatori sono modellati e soprattutto animati divinamente. Gli stage sono ricchissimi di dettagli. Ed ogni momento di gioco è un inno alla spettacolarità visiva. Nelle modalità online, ad onor del vero, i particellari e gli effetti di luci sono stati un po’ depotenziati, in modo da perseguire un duplice scopo. Alleggerire il carico in ottica stabilità del netcode (e delle prestazioni, ancorate sempre a 60 fps) e permettere una leggibilità dell’azione ai massimi livelli.
Per quanto riguarda il comparto sonoro, invece, grazie all’ottimo lavoro svolto dagli sviluppatori potremo “sentire” davvero ogni colpo. Inoltre, potremo personalizzare la colonna sonora affiancando ai nuovi brani anche tutti quelli dei TEKKEN precedenti, come già accadeva in TEKKEN 7.
Commento finale
TEKKEN 8 è un prodotto che riesce a rivolgersi, con la stessa potenza, a tutti. Ci troviamo di fronte ad un titolo profondissimo, che farà la gioia dei giocatori più smaliziati, ma che al tempo stesso riesce ad essere il TEKKEN più accessibile di sempre. Analogamente, riesce ad essere pieno di contenuti single player, quasi enciclopedico, e ad offrire altresì un’infrastruttura online finalmente stabile e ricca di opzioni che farà la gioia per tutti i fan più competitivi. Il Re è tornato, in tutto il suo splendore!