Ripercorriamo l’intera storia in vista del gran finale.
Ehi lettore, su 4news.it trovi una copertura completa dei titoli Telltale Games. Non ci credi? Intanto beccati qualcosa a tema Batman.
Ridendo e scherzando sono trascorsi ben cinque anni dal momento in cui Telltale Games pubblicò il primo episodio della prima stagione dedicata a The Walking Dead. Frutto di un’interessante collaborazione tra Telltale Games e Skybound, il titolo ha segnato il passaggio della società dal mondo degli ignorati a quello degli ultrafamosi. Perchè siamo seri, qualcuno si ricorda che Telltale Games ha realizzato alcune avventure narrative su Jurassic Park? No, ovviamente.
Con The Walking Dead le cose sono cambiate rapidamente. Il titolo si è candidato da subito in pole position per un quantitativo incredibile di premi, offrendo in un colpo solo un’avvenuta dalla trama interessante, incentrata su “sentimenti” difficili da esprimere non solo in un videogioco ma soprattutto nella realtà, e sul carisma di alcuni personaggi fondamentali. Rilanciando un po’ il vecchio genere (perduto) delle avventure grafiche, naturalmente aggiornandolo ai canoni moderni e rendendolo più cinematografico che mai.
Il meritato successo è sicuramente dovuto almeno in parte al mondo affascinante e post apocalittico immaginato da Robert Kirkman nel suo fumetto, ad ogni modo ha aperto le strade a ben due stagioni successive e ad una miniserie dedicata a Michonne. Il The Walking Dead Collection è un pacchetto completo di tutto quello che Telltale Games ha pubblicato fino ad oggi a tema zombie, e in più ha il merito di aver rimasterizzato le prime due stagioni, davvero indietro dal punto di vista tecnico e grafico se paragonate alla terza e alla miniserie di Michonne.
Tutto ciò che bisogna avere
La The Walking Dead Collection include al suo interno tutto ciò che serve per chi non ha mai avuto il piacere di provare il capolavoro di Telltale Games. Quindi, andando con ordine: la prima stagione completa, il DLC della prima stagione (l’unico DLC mai rilasciato da Telltale) per poi proseguire con la Seconda Stagione, la mini serie dedicata a Michonne (tre episodi in tutto) e infine la terza stagione. Insomma: tre stagioni, DLC e miniserie completa al prezzo di 50 euro. Che tutto sommato non sarebbe neppure troppo malaccio.
Inizia ad esserci qualche problema se avete già giocato qualcosa, invece. Perchè le prime due stagioni di The Walking Dead della Telltale Games, diciamocelo, si trovano a prezzo irrisorio ormai, soprattutto la prima. Per questo motivo l’intera serie ha subito un processo di revisione grafica e tecnica su PlayStation 4 e PC, in modo tale da effettuare un “upgrade” che desse senso all’acquisto anche per chi ha già avuto modo di giocare ai suddetti titoli.
Si parte dal livello di illuminazione degli ambienti (interni ed esterni), alla rifinitura di tanti elementi poligonali, per arrivare allo stesso design dei personaggi. I più attenti noteranno che Clementine della seconda stagione non è come la ricordavano: questo perchè il personaggio è stato modificato in funzione dello stile che esso assume nella terza stagione, rendendo meno difficile il passaggio dall’una all’altra. Sì, perchè The Walking Dead ha cambiato il proprio motore di gioco (esclusivo di Telltale) in corso d’opera, tra la seconda e la terza stagione. Già la miniserie di Michonne era stata realizzata sfruttando il nuovo.
Dal punto di vista grafico non si può negare che la differenza tra “le vecchie” prime due stagioni di The Walking Dead e le nuove salti subito all’occhio. I colori sono diversi (meno cupi e tetri), il livello di dettaglio e di definizione è stato notevolmente migliorato. La conversione in questo ci ha decisamente stupido in positivo; molto marginale (se non assente) è stato invece il lavoro di revisione sulla miniserie di Michonne e sulla terza stagione del franchise. Perchè naturalmente, essendo i più recenti, erano anche quelli che necessitavano di interventi minori. Migliorano anche i caricamenti e spariscono i fastidiosi rallentamenti che rendevano drastici i passaggi da una situazione all’altra, sia su PlayStation 3 che su PlayStation 4.
Avventure indimenticabili
Per il prezzo della The Walking Dead Collection si può argomentare: è troppo? E’ irrisorio? Vale i contenuti? Vale l’operazione di aggiornamento? Per noi la risposta è semplice, a ben guardare. “Sì, vale i soldi spesi” se non avete mai giocato nulla a tema della Telltale, “No, passiamo avanti” se avete già giocato almeno una stagione. E poi siamo onesti, tra qualche mese verrà probabilmente pesantemente scontata e a questo punto diventerà l’affare della nostra vita.
Per il momento ci limitiamo a ricordare qualcosa dato troppo spesso per scontato: le prime due stagioni di The Walking Dead e le vicende di Clementine e Lee sono qualcosa di indimenticabile, che tocca nel profondo il giocatore (se ha un cuore). A fronte di un gameplay il più delle volte striminzito, quello delle “avventure narrative moderne” tanto cinematografiche quanto poco videoludiche, il mondo immaginato da Robert Kirkman trova un’ottima realizzazione anche nel contesto dei videogiochi. Il nostro compito sarà “semplicemente” quello di decidere cosa fare nelle varie situazioni, eseguendo di tanto in tanto qualche forsennato QTE e poche esplorazioni degli ambienti, il più delle volte chiusi.
Ma la difficoltà è proprio quella di venire a patti con la propria conoscenza, e decidere la vita, la morte e spesso la sofferenza di personaggi cui inevitabilmente iniziamo ad affezionarci sin da subito. Ogni episodio è una pugnalata al cuore, in un mondo in cui morire è estremamente facile, così come è facile tornare poi in vita e sbranare i sopravvissuti.
Commento Finale
Qui su 4news.it in generale recensiamo con voti positivi quasi tutto ciò che appartiene a Telltale Games, ma vi sarete accorti (soprattutto qualche anno fa con la serie di Games of Thrones) che quando c’è anche da dire male, diciamo male. In questo caso invece non diciamo male: perchè la serie di The Walking Dead è il prodotto più valido della società negli ultimi anni. E ve lo sta proponendo a un prezzo forse altino, ma parzialmente giustificato dal lavoro impegnativo di aggiornamento grafico e tecnico. Se proprio non ce la fate a pagare così tanto per “un film” aspettate gli sconti, che come sempre arriveranno.