Le menti folli di Gearbox Software hanno partorito un nuovo interessante spin off ispirato ad una delle saghe videoludiche più amate dai videogiocatori, stiamo parlando di Borderlands. Il titolo si concentra sul personaggio di Tina, che insieme ai suoi amici, dovrà “giocare” ad una stramba e bizzarra partita di Bunkers & Badasses, un’insolito gioco di ruolo non dissimile dal celebre Dungeon & Dragons.
Tiny Tina’s Wonderlands è disponibile dal 25 marzo su PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S e Nintendo Switch.
Versione testata: PS5
Storia
Il gioco inizia con una cinematica che mostra tre eroi affrontare il temibile Dragon Lord, il villain del gioco, il quale però viene sconfitto grazie all’aiuto della giovane Tina, la quale si rivela essere il Bunker Master di un GDR da tavolo, ovvero, colei che narra le vicende del gioco e ne gestisce i personaggi e gli eventi . Tutta la storia infatti si basa – come anticipato – su una partita del gioco di ruolo Bunkers & Badasses nel quale il protagonista, chiamato il Tessifato, dovrà immergersi a pieno nella partita per potersi fare strada tra gli innumerevoli nemici e porre termine al regno di terrore di Dragon Lord.
L’avventura viene narrata dalla irrequieta e logorroica Tina, la quale ha il totale controllo sul plot narrativo. Ciò causerà imprevisti e situazioni inaspettate a causa della sua folle immaginazione e per la sua estrema immaturità.
Un gioco da tavolo esplosivo ma non esente da difetti
Ciò che colpisce di più Tiny Tina’s Wonderlands è proprio la mappa iniziale, chiamata Overworld, e la sua caratteristica componente ruolistica. I due citati elementi risultano essere particolarmente azzeccati in quanto hanno permesso di trasporre un gioco di ruolo stile D&D all’interno di un videogame come nessuno ha mai fatto prima. La fantastica mappa è indispensabile per affrontare le vere e proprie missioni, ed è una chicca che farà impazzire gli amanti dei giochi di società e non solo.
Le mappe di gioco dove si svolgeranno le attività principali invece non sono altro che delle grandi arene dove uccidere i nemici sarà imperativo per poter sopravvivere e proseguire con le proprie quest. Il gioco è infatti un “loot and shooter” in pieno stile Borderlands, nel quale la progressione del personaggio sarà fondamentale per poter affrontare faccia a faccia anche i più nemici più deboli. Il gameplay basato totalmente sul distruggere qualsiasi cosa si muova, però può risultare, dopo diverse ore di gioco, ripetitivo e noioso.
Personalizzazione per tutti i gusti
La componente ruolistica del titolo – più evidente rispetto ai capitoli principali – ha dei risvolti positivi anche in termini di personalizzazione. Infatti, dopo la sequenza iniziale, sarà possibile creare il proprio personaggio. Il sistema di personalizzazione sia estetica che di scelta della classe è davvero corposo. Sono presenti sei classi ognuna differente per lo stile di gameplay che si vorrà adoperare. Proseguendo col gioco si potrà inoltre sbloccare una seconda classe la quale consentirà di fondere le varie abilità scelte per rendere l’esperienza ancora più strategica e divertente.
Per poter migliorare le proprie abilità bisognerà però uccidere un’ingente quantità di nemici; ciò permetterà anche di incrementare il livello del personaggio così da poter ottenere punti abilità per potenziare danno, vita e specialità della propria classe. La campagna principale dura dalle 16 alle 20 ore le quali possono benissimo diventare 30 se il giocatore deciderà di affrontare le innumerevoli missioni secondarie.
Comparto artistico e tecnico
Le ambientazioni del gioco sono molto interessanti anche se non accattivanti quanto i capitoli precedenti in quanto talvolta risultano essere un tantino monotone e confusionarie. Stessa cosa vale per i nemici nei quali c’è pochissima varietà. La pecca più grande però è rappresentata dai boss di gioco che non spiccano per originalità e anzi sono dimenticabili e privi di carisma e le boss battle sono estremamente noiose e ripetitive.
Sul fronte tecnico ci saremmo aspettati qualcosa di più, dato che il gioco è dotato della stessa grafica e stile del primo Borderlands. Si tratta di un effetto ricercato ma che al giorno d’oggi semplicemente risulta essere vecchio e poco innovativo. Niente male la compatibilità col DualSense di PlayStation 5 che eccelle per le sue funzioni soprattutto per quanto riguarda i grilletti adattivi.
Vale la pena?
Se si è amanti della serie di Borderlands e ci si vuole godere un’avventura sfrenata, comica e bizzarra, Tiny Tina’s Wonderlands è a dir poco perfetto. Sia per la sua forte componente ruolistica che fornisce al gioco uno stile molto fantasy e sia per il plot narrativo i quali permettono di vivere un’avventura magica tra troll, draghi e tanto altro ancora.
Cosa non va?
Se si punta invece a un ottimo gioco tripla A che faccia “sudare” la vostra console di nuova generazione, allora Tiny Tina’s Wonderlands non è il gioco più adatto. La ripetitività e la monotonia sono il più grande difetto del gioco che uniti a uno stile grafico non molto innovativo rendono il tutto meno perfetto di quanto ci si sarebbe potuti aspettare.
Inoltre l’eccessiva comicità – talvolta anche bambinesca – potrebbe infastidire in più di una occasione.
Commento finale
Tiny Tina’s Wonderlands è un titolo che presenta diversi spunti interessanti rispetto ai predecessori. L’incipit iniziale è davvero intrigante ma purtroppo la storia insieme all’antagonista e ai personaggi secondari, non spicca per originalità. Detto questo, la fantastica mappa – indispensabile per affrontare le vere e proprie missioni – insieme alla forte componente ruolistica, è una chicca che farà impazzire gli amanti dei giochi di società e non solo. Peccato per la resa grafica – che sebbene risulti essere – almeno inizialmente – caratteristica, finisce per diventare poco interessante e monotona; lo sviluppatore poteva sicuramente fare uno sforzo in più. In definitiva, anche se Tiny Tina’s Wonderlands non si discosta molto dai capitoli principali è sicuramente consigliabili; in primis ai fan della serie Borderlands, che siamo sicuri apprezzeranno anche questo spin off, ma anche per chi è alla ricerca di un titolo leggero e divertente, ma occhio l’estrema comicità potrebbe far storcere il naso!